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Autore: John Spangler    10/10/2016    1 recensioni
Dopo aver lasciato la piccola città di Cocoyashi, Nami Watanabe e sua madre si trasferiscono nella metropoli di Loguetown, una delle perle della California meridionale, per iniziare una nuova vita. Tra amori, drammi e problemi vari, le loro vicende si intrecceranno con quelle degli altri abitanti di Loguetown, mentre intanto il boss mafioso Crocodile conduce nell'ombra i suoi loschi affari, con la collaborazione del Joker. Come andrà a finire? Lo scoprirete solo leggendo questa storia.
Genere: Angst, Commedia, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'A Thousand Pieces'
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Capitolo 15: In arresto

 

10 Gennaio 2016

Loguetown, California, USA

Un edificio in fiamme

 

Avete presente il detto "Le disgrazie non vengono mai da sole"? Allora, avrete più volte avuto la possibilità di verificarne la validità. Se succede qualcosa di brutto, si può star certi che presto ne seguirà un'altra.

 

Proprio come era successo la mattina del 10 Gennaio ai pompieri di Loguetown. Un grosso incendio alla periferia della città aveva richiamato l'attenzione di buona parte dei vigili del fuoco. Subito dopo, però, ne era scoppiato un altro in una delle zone residenziali della città. Ed essendo la maggior parte degli uomini già impegnati, erano stati convocati anche i pompieri in prova.

 

Tra questi, anche il giovane Monkey D. Rufy.

 

Naturalmente, il ragazzo era accorso in caserma con tutto l'entusiasmo che lo contraddistingueva. Anche se, essendo ancora in prova, non gli avrebbero lasciato fare molto, voleva comunque fare la sua parte e dimostrare di avere la stoffa del pompiere.

 

Inizialmente, tutto era andato bene. Poi, una delle persone che avevano salvato dall'incendio si era ricordata che la figlia più piccola era ancora in casa. A quel punto, le fiamme avevano completamente avvolto il palazzo, e sarebbe stato estremamente pericoloso anche solo avvicinarsi. Alcuni dei pompieri veterani erano dell'opinione che ormai non ci fosse più nulla da fare.

 

Ma Rufy, che oltre ad essere cocciuto come un mulo era anche parecchio impulsivo, la pensava diversamente. Prima che qualcuno potesse accorgersi di quello che stava facendo, si era bagnato dalla testa ai piedi ed era entrato nell'edificio per salvare la bambina. Ci aveva messo pochissimo a trovarla, visto che la piccola strillava come un'ossessa (Come biasimarla?). Se l'era stretta al petto e aveva cercato di rifare all'indietro il percorso che lo aveva portato lì, ma all'improvviso delle lingue di fuoco gli avevano bloccato la strada, ed era stato costretto a cercare una nuova via d'uscita.

 

Per tutto il tempo aveva avuto il cuore in gola. Pur mantenendo una faccia spavalda per non spaventare ulteriormente la bimba, dentro di sè stava morendo di paura, e quando le fiamme lo avevano circondato, per un attimo aveva pensato di morire. Se l'era cavata per il rotto della cuffia. All'ultimo minuto, era riuscito a saltare da una finestra con la bambina stretta tra le braccia e ad atterrare su un cassonetto dei rifiuti pieno e fortunatamente aperto. La piccola aveva protestato per la puzza, ma per il resto era illesa. Rufy l'aveva riconsegnata subito dopo alla sua famiglia.

 

Ora era seduto a terra e con la schiena appoggiata all'autopompa, a riposarsi, mentre gli altri pompieri si occupavano di estinguere le ultime tracce dell'incendio.

 

Ad un certo punto Rufy notò che Marco stava venendo nella sua direzione. In un primo momento pensò che volesse rimproverarlo per la sua azione sconsiderata, ma si dovette ricredere quando si accorse che non aveva la solita "faccia da rimprovero" (Ormai riusciva ad identificarla con una precisione scientifica).

 

- Ehilà, Marco.-

 

- Ciao, Rufy. Tutto bene?-

 

- Un pò affaticato, ma per il resto sto bene.-

 

Il biondo si fermò a pochi centimetri da Rufy.- Sai, volevo parlarti di quello che hai fatto poco fa.-

 

Rufy annuì.

 

- E' stata un'azione molto avventata. Avresti dovuto lasciar fare a uno dei pompieri più esperti. Invece così hai seriamente rischiato di lasciarci le penne.-

 

- Lo so, ma che altro potevo fare? Quella poveretta stava per fare la fine di un pollo arrosto.-

 

Marco ridacchiò per l'analogia.- E' vero. Ed è proprio per questo che sono venuto a congratularmi con te.-

 

Rufy ebbe l'impressione di aver capito male.- Cosa? Dici sul serio?-

 

- Sì. Per fare una cosa del genere ci vuole molto coraggio, e tu hai dimostrato di averne un bel pò. Per cui, ti faccio i miei complimenti, Rufy.- 

 

Il ragazzo si sentì molto sollevato.- Grazie, Marco.-

 

- Lo sai, dopo oggi credo proprio che non ci sarà nessun problema ad ammetterti come pompiere a tutti gli effetti...-

 

- DAVVERO?- Gli occhi del giovane Monkey schizzarono fuori dalle orbite.

 

- Certo. Oggi te la sei cavata alla grande, e...- Marco fu costretto a interrompere la frase quando un Rufy sovraeccitato gli saltò addosso e iniziò a stritolarlo.

 

- Grazie, grazie! Oh, sono così felice...-

 

- Lo sarei anch'io se la smettessi di stritolarmi.- disse Marco, che stava già diventando viola.

 

- Scusa.- Rufy lasciò andare la presa.

 

Marco controllò che tutte le ossa fossero ancora intatte.- Un altro abbraccio dei tuoi e dovrò andare in ospedale.-

 

- Scusa, Marco, non volevo farti male. Il fatto è che quando sono felice non riesco a controllarmi.-

 

- Beh, allora spero di non farti mai incazzare.- disse Marco sorridendo.

 

I due risero per la battuta e poi tornarono dai loro compagni.

 

***

 

Negli studi di Logue Channel

 

Seduta alla sua postazione, Paula Rockbell svolgeva come sempre il suo lavoro di giornalista.

 

-...intervistato dal nostro inviato Galdino, il Primo Ministro pro tempore Cobra Nefertari ha dichiarato che la crisi politica in Egitto può considerarsi definitivamente conclusa. I capi delle fazioni ribelli sono stati arrestati e condannati agli arresti domiciliari, in attesa del processo, che si terrà la settimana prossima. Fatto questo, ha dichiarato sempre Nefertari, l'Egitto potrà aiutare gli alleati occidentali nel conflitto contro l'Isis.- La giornalista si aggiustò gli occhiali, e, come tante altre volte, si posizionò in modo da mettere in evidenza la scollatura.

 

- E adesso, passiamo alle notizie dagli Stati Uniti. Iniziamo con i risultati delle elezioni Californiane.

 

- Come sapete, la settimana scorsa erano emersi quattro candidati, tutti con lo stesso numero di voti: Gomez Pink, Lawrence Cavendish, Eli Satch, e Jonas Petricelli. Ieri c'è stata una nuova votazione, in cui gli elettori hanno dovuto scegliere tra queste quattro persone il nuovo Governatore della California.- Fece una piccola pausa, tanto per creare un effetto drammatico.

 

- Purtroppo, neanche stavolta si è arrivati a un risultato concreto. Sono comunque emersi due candidati con più voti degli altri: Jonas Petricelli ed Eli Satch. Pertanto, bisognerà procedere a una nuova votazione, stavolta tra questi due candidati, che si terrà il giorno 14.

 

- Satch e Petricelli non hanno rilasciato dichiarazioni. Il Governatore pro tempore Pink, invece, in una conferenza stampa tenutasi stamattina alla Governor's Mansion, ha espresso la sua speranza che la nuova votazione sia quella decisiva. Ha anche annunciato il suo pieno sostegno al futuro vincitore, chiunque egli sarà. Lawrence Cavendish, che tra l'altro ha ottenuto la percentuale di voti più bassa di tutti la scorsa settimana, non si è reso disponibile per un'intervista.- Fece una pausa e sospirò.

 

- I commenti degli spettatori sulla nostra pagina di Facebook esprimono impazienza e fastidio. Molti hanno anche avanzato l'ipotesi che le elezioni siano state truccate per favorire l'instabilità della California. L'unica cosa certa, è che l'indice di gradimento di Jonas Petricelli sta salendo sempre di più. Sarà lui il nostro nuovo Governatore? Solo il tempo potrà dirlo.

 

- Ora cambiamo del tutto argomento. I produttori della celebre serie televisiva Game of Thrones hanno annunciato la futura partecipazione allo show di Shirley Fishmann, alias Madame Shirley, ex pornostar e attuale compagna dell'ormai ex pilota Franky Flam. La notizia è stata confermata anche sul profilo Facebook della signorina Fishmann, per cui tra l'altro questo rappresenterebbe un ritorno al mondo dello spettacolo dopo una pausa di un anno e mezzo, e anche il suo primo ruolo non pornografico. Ancora non si conoscono i dettagli, ma i fan del mondo di Westeros e dei film di Madame Shirley sono già in fibrillazione. E considerando le scene a cui Game of Thrones ci ha già abituati, possiamo star certi che ci sarà di che rifarsi gli occhi.- Sorrise e subito dopo proseguì.

 

- E ora, una notizia che farà felici gli animalisti. Il noto attivista Jorge Kaido ha vinto la sua causa contro la compagnia Magellan Oil. Kaido, che si è avvalso dello studio legale newyorkese Vinsmoke & Roronoa...-

 

***

 

Villa della famiglia Petricelli

 

Chiuso nel suo ufficio, con le gambe appoggiate sulla scrivania, Jonas Petricelli alias Crocodile parlava al telefono col suo socio spagnolo.

 

- Tutto sta procedendo come avevo previsto...no, stavolta no. La gente sarà talmente esasperata che non dovremo ricorrere a nessun trucco...sì, ti ho già detto che questa linea è più che sicura.- Fece una piccola pausa e ascoltò quello che il suo interlocutore aveva da dire.

 

- Sì, sono sicuro che andrà bene. Perchè, dici? Beh, mettiamola in questi termini. Tu per chi voteresti, se volessi un Governatore forte che...bravo, vedo che hai capito. E comunque, tanto per andare sul sicuro, ho deciso di fare quella certa cosa di cui discutevamo tempo fa...esatto, Saul Capone e gli altri...sì, mi rendo conto, ma possiamo sempre sfruttare qualcun altro.- Sbadigliò.- Senti, io adesso chiudo. Ti richiamo se ci sono novità. Hasta luego, Joker.- Mise giù la cornetta senza aspettare la risposta dell'altro. Si massaggiò una tempia e sbuffò. Gli era venuta un'emicrania coi fiocchi. Quella situazione lo stava stressando sempre di più. Non vedeva l'ora che...

 

Qualcuno bussò alla porta.- Zio Jonas! Ci sei?-

 

Petricelli digrignò i denti e soffocò una bestemmia.- Sono occupato, Bartolomeo. Cosa c'è?-

 

- Niente, sto uscendo e volevo sapere se ti serviva qualcosa.-

 

- Non mi serve niente, grazie.- rispose secco il sindaco di Loguetown.

 

- Va bene, allora io vado. Ci vediamo domattina!- Sentì un rumore di passi che si allontanavano e una porta che si chiudeva.

 

Crocodile sospirò e chiuse gli occhi.- E ho pure finito i sigari...che seccatura.- Sbadigliò di nuovo e decise di schiacciare un pisolino.   

 

Si addormentò dopo appena tre minuti, e sognò un mondo perfetto in cui non doveva avere a che fare nè col Joker nè con Bartolomeo, dove aveva tutto ciò che voleva e la gente lo osannava al suo passaggio.

 

Ciò era bello, ed egli sorrise nel sonno.

 

***

 

Hotel-ristorante Baratie

La stanza di Sanji Vinsmoke

 

Sanji era sdraiato sul suo letto a fissare il soffitto. Nojiko, distesa sul fianco sinistro, dormiva con la schiena rivolta verso di lui. Erano nudi. I loro vestiti giacevano sparsi qua e là per la stanza.

 

Ormai lui e Nojiko si frequentavano da più di un mese, e le cose stavano andando meglio di quanto entrambi avessero immaginato all'inizio. Quello che era iniziato come una serie di incontri a base di sesso spinto, si era trasformato in un rapporto vero e proprio. Sanji stava iniziando a provare per lei qualcosa che andava al di là dell'attrazione fisica, ed era quasi certo che per lei fosse lo stesso. Non ne avevano ancora parlato, però, e nessuno dei due aveva presentato l'altro alle rispettive famiglie. Ritenevano che fosse meglio aspettare un pò.

 

Avevano diverse cose in comune. Una grande voglia di vivere e di esplorare il mondo, il gusto del bello, la passione per i libri di George Martin e Ken Follett, l'amore per la musica reggae. Parlavano molto, sia della vita in generale che dei loro progetti (Sanji non le aveva ancora parlato dell'All Blue, però). Inoltre, durante una chiacchierata, la ragazza gli aveva rivelato di voler diventare una fotografa professionista. Aveva già pubblicato alcuni scatti su una rivista online. Sanji li aveva visti, e pur non capendo nulla di fotografia doveva ammettere che lei aveva davvero talento. Si augurava che lei potesse realizzare il suo sogno, e che lo avrebbe ancora voluto al suo fianco durante il tragitto. Anche dal punto di vista sessuale andavano forte (Tra l'altro, grazie a lei Sanji aveva scoperto il mondo del sadomaso, di cui fino a qualche tempo prima aveva avuto solo un vago concetto).

 

Non si era mai sentito così felice. Nojiko era diversa da tutte le altre ragazze che aveva conosciuto. Se fosse stato credente (Andava in chiesa solo per far contento suo padre), avrebbe ringraziato Dio con tutto il suo essere.

 

Si girò sul fianco e accarezzò piano i capelli blu della ragazza, ascoltando il suo respiro e ammirando la sua schiena e quello che veniva dopo. Ogni volta che la vedeva nuda, non poteva fare a meno di stupirsi per tutta quella bellezza. Certe volte gli sembrava irreale. Si sentiva davvero fortunato che una simile dea avesse scelto proprio lui.

 

Con un sospiro, chiuse gli occhi e cercò di prendere sonno. Qualche minuto dopo, non riuscendoci, gettò la spugna e decise di dedicarsi ad altro. Ultimamente aveva trascurato del tutto il progetto dell'All Blue, essendosi dedicato solo al Baratie e ancora di più a Nojiko. Magari avrebbe potuto lavorarci un pò adesso. Sì, era davvero un'ottima idea.

 

Si alzò dal letto, stando attendo a non svegliare la ragazza, e poi si sedette alla scrivania. Tirò fuori da un cassetto la ricetta dell'All Blue e la esaminò per l'ennesima volta. Ci stava lavorando da un sacco di tempo, ma non era ancora arrivato a un risultato decente, e la cosa stava cominciando ad esasperarlo. Una volta aveva anche pensato di mollare tutto, ma era stato solo un breve momento di sconforto: aveva iniziato quel progetto, e lo avrebbe portato a termine, a costo di doverci mettere degli anni!

 

All'improvviso sentì un cigolio alle sue spalle, seguito da uno sbadiglio.- Cosa fai?-

 

Si girò. Nojiko si era svegliata e lo guardava con espressione interrogativa.

 

- Niente, Padrona.- rispose in fretta Sanji.

 

Nojiko sorrise.- Sanji, non devi fare lo schiavetto per tutto il tempo. Puoi anche comportarti normalmente, quando non giochiamo.-

 

Il biondo si rilassò un pochino.- Sicura? Non è che, quando meno me lo aspetto, tiri fuori la frusta?- Non sarebbe stata la prima volta. La ragazza adorava fargli degli scherzi, a volte anche molto pesanti.

 

- Non ti preoccupare. Il gioco è finito. Adesso c'è solo la cara, vecchia me stessa.-

 

Sanji sospirò sollevato.- Meno male.-

 

- Comunque, cos'è che stai facendo?-

 

- Niente, sto...sto controllando una cosa. Una cosa segreta.-

 

- Di che si tratta?-

 

- Se te lo dico, giuri di tenere la cosa per te?-

 

Nojiko annuì e si posò una mano all'altezza del cuore.- Giuro solennemente di non farne parola con nessuno.-

 

- Ok. Stavo controllando una ricetta a cui sto lavorando da un pezzo.-

 

- Ah, è una roba complicata?-

 

- Abbastanza. E' un piatto nuovo, una zuppa di pesce che volevo preparare per quando sarei diventato capocuoco del Baratie.-

 

- Ho capito. Un piatto speciale per celebrare l'evento.-

 

- Anche, ma più che altro servirà...o meglio, dovrebbe servire a rendermi famoso per qualcosa di veramente mio.-

 

- In che senso, scusa?-

 

Sanji le spiegò il motivo per cui stava lavorando alla sua zuppa di pesce All Blue.

 

- Hmm...e finora come va?-

 

- Così così. Ho provato varie combinazioni, ma non ce n'era nessuna che andasse bene. Ho ristretto la lista degli ingredienti e ora sto pensando a come procedere.-

 

- Posso darti una mano, se vuoi.-

 

- Ti intendi di alta cucina?-

 

- Un pò. Provare non costa nulla. E poi che vuoi che succeda? Al limite, cancelli tutto e ricominci daccapo.-

 

Sanji annuì.- Va bene.- Si alzò e andò a sedersi sul bordo del letto. Nojiko gli si mise affianco, e lui ne approfittò per darle un'altra occhiata al seno. Mai viste delle tette così belle, pensò. Sembrano scolpite da un artigiano divino.

 

La ragazza prese in mano la lista e controllò gli ingredienti.- Ci sono pesci di tutti i tipi.- commentò.

 

- Lo so, per questo l'ho chiamata All Blue. Volevo creare qualcosa che ricordasse i mari di tutto il mondo.-

 

La giovane O'Malley annuì e si accarezzò il mento, indicando poi uno dei nomi segnati nella lista.- Questo qua si potrebbe anche togliere.-

 

- Ci stavo giusto pensando. E' un tipo di pesce che non mi ha mai convinto molto.-

 

- Ok. E...e se provassi a togliere questo e ad aggiungere un altro pò di questo?-

 

- Ci ho già provato, ma il sapore veniva troppo forte.-

 

- Hmm...e se invece mettessi un pò di paprika?-

 

Il giovane Vinsmoke riflettè un attimo.- Non ci avevo mai pensato. Però potrebbe funzionare.- Ebbe un'illuminazione.- Sì, ci sono...ora so come fare. Grazie, Nojiko! Mi hai dato una splendida idea!- Prese la ragazza per le spalle e le stampò un bacio sulle labbra.

 

- Quanto entusiasmo.- commentò lei divertita.

 

- Per forza, mi stavo scervellando da un sacco. Ora però so come fare. Diavolo, questa potrebbe essere un'autentica svolta!- Si alzò dal letto e ritornò alla scrivania.

 

Nojiko, però, aveva altro in mente.- Sono felice di esserti stata d'aiuto, però...che ne diresti di occuparti un pò della sottoscritta, adesso?-

 

Sanji si girò e vide che la ragazza si era sdraiata e stava allargando lentamente le gambe, continuando a fissarlo. Capì subito l'antifona, e non se lo fece ripetere due volte. Mise via la lista.

 

- Certo...Padrona.-

 

Nojiko ridacchiò e lui saltò sul letto, pronto a fare il suo dovere.

 

Purtroppo, il telefono della ragazza scelse proprio quel momento per suonare.

 

- Che cazz...- esclamò Sanji.

 

Nojiko prese il telefono dalla borsa e controllò il numero sullo schermo.- Papà? E che vuole?- Sfiorò l'icona di accettazione.- Pronto, papà?...Dove sono...ehm, sono da un'amica.- mentì. Non aveva ancora detto a Shanks del suo rapporto con Sanji.- Perchè, che è successo?- Sanji vide un'espressione allarmata farsi strada sul volto della ragazza, e iniziò a preoccuparsi.- Cosa...ma come...va bene, arrivo subito.- Chiuse la comunicazione, rimise a posto il telefono e saltò giù dal letto.

 

- E' successo qualcosa?- le chiese Sanji.

 

Nojiko raccolse da terra i suoi abiti e iniziò a rivestirsi.- Si tratta di mio zio. E' stato arrestato.-

 

***

 

L'appartamento di Eustass "Kidd" O'Malley

Qualche minuto prima

 

Nell'appartamento risuonavano dei forti rumori di risucchio, misti a gemiti di piacere e grugniti. A produrli erano Kidd ed Hancock, che non si erano mai curati molto della discrezione (I vicini si erano lamentati più volte di certi rumori). Erano entrambi nella stanza da letto, nudi.

 

Kidd era seduto sul bordo del letto a gambe aperte e grugniva come un autentico maiale, mentre Hancock, in ginocchio tra le gambe di lui, era impegnata in un "esame orale" che avrebbe suscitato l'invidia di una professionista dell'hard.

 

Era in momenti come questi che Kidd andava in estasi e si dimenticava completamente del resto del mondo. E non poteva essere altrimenti. Come avrebbe potuto pensare ad altro, con una simile bellezza che si dedicava al suo membro come se fosse l'unico scopo della sua vita? Quella donna era davvero incredibile. Aveva un frullatore al posto della bocca! Ancora una volta, ringraziò il fato per avergliela fatta incontrare.

 

Come tutti i bei momenti, anche quello giunse alla fine (Del resto, Hancock stava andando avanti da un bel pò, e la mascella cominciava a farle male). Kidd gemette un'ultima volta ed eruttò come un vulcano nella bocca di lei, che golosa ingoiò tutto quanto.

 

Ansimando, il rosso accarezzò la testa della mora.- Sarò anche ripetitivo, Hancock, però...diavolo, se sei brava!-

 

Hancock leccò via una goccia di sperma che le era rimasta sulle labbra e sorrise maliziosa a Kidd.- Che posso dire...sono una donna dai molti talenti.-

 

Kidd fece scorrere lo sguardo lungo il morbido corpo della donna, soffermandosi in particolare sui suoi seni invitanti, sodi e grossi come cocomeri. Allungò una mano e ne sfiorò uno.- Già. Hai davvero molti talenti.- 

 

La mora si alzò in piedi e Kidd la afferrò per i fianchi. La strinse a sè e insieme si rotolarono sul letto, finchè Kidd non le fu sopra. Il rosso la baciò con passione e le accarezzò i fianchi.

 

- Non dirmi che hai di nuovo voglia...- sussurrò Hancock.

 

- E se anche fosse?- La mano dell'uomo scivolò tra le gambe della mora e iniziò a stuzzicarla con maestria.

 

- Sì, così...mmh, non ti fermare...-

 

Purtroppo, quel momento piccante fu interrotto dal trillo improvviso del campanello della porta d'ingresso.

 

Kidd sbuffò.- E adesso chi è che rompe?-

 

- Aspettavi qualcuno?- chiese Hancock.

 

- No, nessuno.-

 

Il campanello suonò di nuovo.- Polizia. Aprite.- giunse una voce profonda e autoritaria.

 

Kidd scattò giù dal letto.- Gli sbirri?-

 

- Kidd, hai fatto qualcosa?-

 

- No, ma è meglio che vada a vedere che vogliono, sennò questi non se ne vanno più.-

 

Il rosso si infilò in fretta e furia un paio di jeans presi dall'armadio e marciò verso l'ingresso dell'appartamento, borbottando colorite bestemmie. Spero solo che non siano qui per qualche stronzata, pensò il rosso. Sennò è la volta buona che mi sbattono dentro per omicidio!

 

Arrivato nell'ingresso, Kidd spalancò la porta e, senza neanche badare a chi aveva davanti, sbottò: - Che cazzo c'è?-

 

Davanti al rosso c'erano due poliziotti. Uno di loro era Johnny "Scheggia" Anderson, mentre l'altro era Winston Pauly, amici e colleghi di Zoro Roronoa. Nessuno dei due sembrò scomporsi per i modi bruschi di Kidd (Anche perchè erano abituati a peggio, tra le imprecazioni dei criminali che arrestavano e le continue sfuriate del Capitano Callahan).

 

- E' lei Eustass Patrick O'Malley, detto Kidd?- chiese Pauly.

 

- Sì, e le ripeto la domanda di prima: che cazzo c'è?-

 

Il poliziotto biondo tirò fuori dalla tasca un paio di manette e si avvicinò a Kidd, mettendogliele ai polsi prima che questi potesse reagire.- La dichiaro in arresto per complicità nei reati di sfruttamento della prostituzione e spaccio di droga. Ora le elencherò i suoi diritti...-

 

 

OMAKE

 

Marco aprì la porta del suo appartamento e accese la luce, trovandosi così davanti due uomini vestiti di nero, uno dei quali aveva in mano una valigetta.

 

- E voi chi siete? Che ci fate in casa mia?-

 

- E' lei il signor Marco Phoenix?-

 

- Sì. Perchè?-

 

L'uomo che aveva parlato aprì la valigetta e ne estrasse dei fogli.- Siamo di Equitalia. Abbiamo delle cartelle esattoriali da notificarle.-

 

Il biondo strabuzzò gli occhi e iniziò a urlare.- NOOOOOOOOO!!!!!!!-

 

- Marco, perchè urli?-

 

Il pompiere aprì gli occhi e si rese conto di essere nel suo letto.- Oh...niente, Rufy, è stato solo...- In quel momento si accorse di un particolare inquietante.- Un attimo...che ci fai nel mio letto? E perchè sei nudo?-

 

Rufy sorrise e accarezzò i capelli dell'altro uomo.- Non è ovvio?-

 

Marco, inorridito dalla realizzazione, urlò di nuovo.- NOOOOOOOOO!!!!!!!-

 

- NOOOOOOOOO!!!!!!!- Il pompiere si alzò a sedere sul letto, ansimando come se avesse appena concluso la maratona di New York. Rimase qualche attimo con lo sguardo fisso nel vuoto, poi si rese conto che era stato solo uno stupido sogno. Per sicurezza si diede anche un pizzicotto sul braccio. Poi sbuffò, e si rimise a dormire.

 

- Fanculo, devo smetterla di mangiare pesante la sera.-

 

 

NOTA: Stavolta niente da dire. Vi invito solo a commentare e a restare sintonizzati.

 

  
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