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Autore: yukii96    11/10/2016    1 recensioni
Non c'è molto da dire, ho 18 anni e sono un vampiro.
Genere: Commedia, Erotico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Derek Hale, Nuovo personaggio, Scott McCall, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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11.

Quando si vuole evitare una persona lo si dovrebbe fare con un minimo di discrezione.

Lupe sembrava non conoscere questa parola. Appena gli incrociava, che fossero da soli o tutti insieme, cambiava strada facendo finta di nulla come se i ragazzi non l'avessero vista.

Questa situazione stava andando avanti da qualche giorno e Scott ne era stufo. Non capiva quale fosse il problema anche lui era una creatura sopranaturale ma soprattutto era il suo ragazzo e questo lo feriva. In poche parole tutti erano stanchi di aspettare che lei facesse il primo passo, perfino i suoi si lamentavano del suo scappare dai problemi. Allora le tesero un'imboscata. Bloccarono tutte le uscite dello spogliatoio, dove si cambiava dopo l'allenamento con il club, e attesero che uscisse. Lupe però non era stupida, sentiva l'odore del loro sangue attraverso i muri, si sorprese quando trovò tutte le finestre chiuse dall'esterno. Era in trappola, non poteva teletrasportarsi se no i suoi era la volta buona che la facevano fuori, ormai tutte le ragazze erano uscite e mancava solo lei.

Stiles sbuffava spazientito non era abituato a stare fermo in un punto a non fare niente e cominciò a camminare avanti-indietro.

-”Stiles fermati. Mi stai facendo venire un emicrania.” sbottò Lydia.

-”E se è già andata via? E se è scappata? E se-”

-”Stilinski taci e stai fermo! Non sentiamo il suo odore ma riusciamo a sentire i batti del suo cuore.” perfino Derek si era unito al gruppetto ma non dicerto per sua volontà, lui era un uomo adulto queste scaramucce da liceali se sarebbero dovute risolvere da soli.

Appena la porta si aprì di poco scattarono tutti sull'attenti ma quello che ne usci non era certo ciò che aspettavano. Un ragazzo alto e con un cespuglio di capelli in testa, fu apprezzato soprattutto dalla parte femminile del branco e da Stiles, li passò davanti facendo loro l'occhiolino e con nonchalance se ne stava andando allegro e fischiettante. A Scott be' non andò molto giù.

-”Ehi tu! - lo sconosciuto si girò – Hai mica visto una ragazza castana alta più o meno cosi li dentro?” il sorriso dello sconosciuto si allargò come la gelosia di Scott.

-”Vi sta aspettando dentro.” rispose indicando la porta. Senza ringraziare e senza pensare entrarono tutti insieme si guardarono intorno ma era vuoto l'unico rumore che si sentì fu la porta che veniva chiusa a chiave. Erano finiti nella loro stessa trappola.

Sulla porta apparì una scritta “SONO SPIACENTE MA SI APRIRA' SOLO QUANDO SARO' ABBASTANZA LONTANA” Scott per riflesso diede un pugno alla povera porta incrinandola.

-”Quindi quel ragazzo chi era?” chiese Isaac indiscreto come sempre.

-”Era Lupe naturalmente.” rispose Lydia infastidita.

-”Aspetta quindi lei è un lui?” tutti si sbatterono una mano sulla faccia per la sua ottusità.

 

Le dispiaceva un sacco comportarsi così ma era più forte di lei. Scappare era più forte di lei. Le mancava un sacco Scott, le mancava quando la notte si intrufolava dalla finestra per dormire con lei, le mancava la sua faccetta da cucciolotto. Molto probabilmente ora la odiavano per lo scherzetto che gli aveva tirato. Non aveva mai conosciuto dei suoi coetanei sopranaturali come lei almeno non così tanti tutti insieme forse era quella città che aveva qualcosa di strano, attirava creature speciali intorno a lei.

Nei giorni di distacco con il gruppo aveva fatto amicizia con una ragazza del secondo anno che faceva parte del club, si chiamava Dixie, era una ragazza minuta con i capelli molto corti, lisci e rossi. La cosa che più piaceva a Lupe erano i grandi occhi uno blu e uno verde. Era molto buffa e simpatica, teneva sempre distanza dagli altri ragazzi del club. Non tutti erano simpatici o simpatiche, alcuni facevano gli spacconi come un certo Mike che si credeva il miglior cantate solo perché era anche capitano della squadra di basket, e lei come suo padre adorava il basket ma lui era veramente un coglione quindi non poteva starle simpatico; poi c'era l'ochetta bionda che lanciava frecciatine su lei e Scott ma Lupe da persona superiore quale era ci passa sopra finché non avrebbe passato il limite e allora gliela avrebbe fatta pagare. Erano tutti troppo presi da loro stessi per fare amicizia o per interessarsi degli altri. Però a Lupe piaceva passare il tempo con Dixie e sembrava che a Dixie piacesse passare del tempo con lei.

Si trovavano a pranzare insieme e a studiare durante le pause.

Dixie non aveva un mezzo proprio e siccome quel pomeriggio avevano finito tardi gli allenamenti, Lupe, si era offerta di riaccompagnarla a casa. La stava aspettando alla macchina, si ricordò appena in tempo di ritornare se stessa controllando che non ci fosse nessuno in giro.

-”Ehi eccomi! Scusa se ci ho messo un po'.”

-”Non ti preoccupare semmai sono io che ti devo scusare per il disturbo.”

-”Macché sei di strada. Su entra.” era così praticamente abitava nel quartiere prima.

-”Ho visto McCall e i suoi amici fuori dallo spogliatoio. Tutto bene?” le chiese con una nota preoccupata nella voce.

-”Davvero? Non li ho visti, forse se ne erano già andati quando sono uscita.” Dixie fece una faccia dubbiosa che Lupe non poteva vedere, era troppo concentrata sulla strada.

-”Come mai avete litigato? Se posso chiedere...” Lupe si irrigidì un po'.

-”Hanno scoperto in malo modo una cosa su di me che io non avevo il coraggio di dirli ancora e quindi ora non so che fare oltre a scappare.”

-”Lu non dovresti! Mi sono sempre sembrate persone comprensive, non ciò mai avuto a che fare sai che frequento un altro giro, però non mi sembrano così pessimi al massimo buffi.”

-”Hai ragione. Non so proprio come comportarmi e non riesco nemmeno a fare il primo passo.”

-”Gira qui e ci siamo. Dai non sei così pessima. - rise – Puoi fermarti qui, grazie.” Lupe fermò macchina davanti a una graziosa casetta blu.

-”Non c'è di che! E grazie del complimento eh.- rise anche lei – Sto pensando di verniciare l'auto di giallo che ne pensi? Come quella di Emma in Once Upon A Time***”

-”Stai cambiando discorso ma farò finta di nulla e me ne uscirò molto teatralmente lasciandoci con questa citazione “All'amicizia, come all'amore e alla stima, non si comanda.”*.” detto questo uscì dalla macchina salutando Lu con la mano.

Lupe mise in moto e ripartì. Qualche volta non la capiva quella ragazza era un vero mistero poi se ne usciva con delle citazioni assurde che la facevano sorridere e delle volte riflettere.

Arrivata a casa salutò i suoi e corse in camera buttandosi sul letto. Pensa a come potersi scusare con i ragazzi ormai era il suo tarlo.

-”Tesoro tutto okey?” era la sua mamma.

-”Mmm.” Carmen si sedé sul letto di Lu carezzandole la testa.

-”Confidati con la tua mamma.”

-”Non so...”

-”Non sai cosa?”

-”Non so come farmi perdonare. Oggi mi sono trasformata in Lapo solo per evitarli.”

-”Ahahah sei una pasticciona. Secondo me devi solo chiedere scusa e loro capiranno non devi fare gesti epici per impressionarli. Loro sono come te, speciali e straordinari.”

-”Loro sono fantastici, io sono un mostro. Loro sono metà animali e io cosa? Metà pipistrello? Lo sai meglio di me che non è così.”

-”Sei cocciuta come la donna che ti ha messo al mondo.”

-”Davvero? So così poco di loro.”

-”Erano un coppia meravigliosa. Lei sempre allegra e pasticciona mentre lui era tenebroso, spesso imbronciato ma quando tua madre entrava nella stanza si illuminava, aveva occhi solo per lei e lei per lui. Spesso tuo padre correggeva tua madre o l'afferrava prima che cadesse. Lei era l'unica capace di farlo sorridere. Poi hanno fatto qualcosa di bellissimo.”

-”Cosa?”

-”Tu. Eri il loro tesoro più prezioso, questo ha reso tuo fratello** sempre più geloso di te anche se era sempre stato differente dagli altri, eri la seconda persona capace di farlo sorridere in quel modo così magico, ti confesso che anche io ne sono stata spesso ammaliata. - sorrise pensando ai vecchi tempi – Sarebbero stati molto orgogliosi di te e di avrebbero amato sopra ogni cosa, sono sicura che ti stiano proteggendo in qualunque luogo siano e che se fossero stati qui te lo avrebbero detto loro.” Lupe abbracciò forte Carmen piangendo. Non sapeva molto dei suoi veri genitori, aveva anche poche foto in cui erano ritratti, tutti e due molto belli quasi di una bellezza accecante.

-”Grazie di avermi detto queste cosa. - tirò su col naso – Mi sarebbe piaciuto tanto tanto conoscerli. - si asciugò le lacrime – Mio fratello è così per colpa mia? Ha fatto quel che ha fatto per colpa mia?”

-”No! Non devi nemmeno pensarlo! Fin da quando era piccolo era stato attratto dall'oscurità, molti pensano sia la reincarnazione di un vostro antenato pazzo che voleva sterminare la popolazione, li piaceva fare del male agli altri e fare il tiranno. I tuoi genitori avevano paura di questo, cercarono in tutti i modi di allontanarlo da quella via ma come sai non ci riuscirono mai.” la mamma abbassò gli occhi con tristezza.

-”Però io ho un ricordo molto sfuocato dove io ero molto piccola, forse avrò avuto nemmeno un anno, e stavo piangendo lui venne e mi coccolò facendomi addormentare. E' possibile?”

-”Probabile ma non impossibile. Tua madre mi raccontò che sembrava affascinato da te forse perché eri così diversa da lui o forse aveva capito quanto potente saresti diventata o forse sei l'unica speranza per farlo redimere. Solo il tempo ce lo dirà.” si abbracciarono ancora finché Magnus non interruppe il momento urlando che la cena era pronta.

 

Era sabato sera e Lupe si era trovata insieme a Dixie e al suo gruppo di amici, leggermente e sottolineo leggermente nerd, in una fumetteria poco fuori BH. Ci sarebbe stata una serata a tema Marvel. Lupe viveva per la Marvel, le sarebbe piaciuto invitare anche Stiles conoscendo la sua passione ma non era ancora il caso non ci aveva chiarito. Era riuscita a evitare la punizione che c'era sopra la sua testa solo per quella sera.

La serata stava andando tranquilla tra citazioni e battibecchi tra Team Cap e Team Iron Man, tra Marvel e DC, tra Scarlett Johansson e Elizabeth Olsen. Le solite discussioni tra fans.

Il telefono di Lupe iniziò a suonare, si allontanò dal gruppo, lesse Papà. Strano, doveva essere a lavoro e sapeva che lei era fuori casa, aveva una brutta sensazione.

-”Papà?”

-”Non vorrei disturbarti ma... - rumore di spari in sottofondo – Abbiamo bisogno di te soprattuto di proiettili speciali, coltelli o frecce tutto ciò che puoi trovare velocemente. Dannazione ma quanti sono!”

-”Dovrei avere qualcosa in macchina. Dove siete? E chi siete? Cosa sta succedendo?”

-”Io e lo Sceriffo eravamo di pattuglia e la nostra auto è stata attaccata da un gruppo di vampiri senza controllo. Per ora il branco li sta circondando ma non so quanto dureranno! - rumore di ruggiti – Siamo vicino all'entrata principale del bosco.”

-”Arrivo. Brucerò qualche limite ma vedi di non morire.”

-”Ci conto.” si concluse la chiamata.

Lupe si scusò con Dixie e gli altri per l'imprevisto assicurandosi che uno di loro avrebbe riaccompagnato la ragazza a casa.

 

-”Figliolo rimani dentro la macchina!”

-”Ma papà hanno bisogno di me!”

-”No. Non hanno bisogno che tu ti faccia mangiare Stiles!”

-”Suo figlio, Sceriffo, è cocciuto quasi quanto la mia.”

-”E' una testa dura come la madre.”

-”Vi sento. Sono qui se ricordate.”
-”Stiles taci o ti urlo nelle orecchie.”

-”Mi sento così inutile Lyds!”

-”Lo so Stiles ma li saremo solo di intralcio. Io posso usare il mio urlo fino a un certo punto non sono ancora in grado di combattere quindi ora stiamo buoni qui e se si avvicinano gli faccio partire i padiglioni auricolari.” ma Stiles non la stava più ascoltando.

-”Oddio oddio! Uno sta per mordere Kira!” si precipito giù dalla macchina con suo padre, Lydia e il padre di Lu che gli urlavano di stare fermo. Poi in un attimo il vampiro divenne polvere.

-”Scusate il ritardo! C'era traffico. - era arrivata Lupe – Ehi papà centro perfetto alla testa. - li lancio una pistola da ammazza vampiri – E Stiles? Dovresti restare nella macchina, sono attratti dal tuo sangue. - e bang un altro centro alla testa su uno che si stava avvicinando pericolosamente al ragazzo – 2 a 0 per me. Scommettiamo a chi ne prende di più?”

-”Lu non è il momento di scherzare. Sceriffo prenda questa miri o alla testa o al cuore. Dove sono le altre armi?”

-”Bagagliaio.”

-”Ci voleva un gruppo di vampiri pazzi per rivederti?” le chiese ironico Stiles. Non ce l'aveva con lei, la capiva, ma gliela avrebbe fatta pesare per un po'.

-”Non fare lo stronzetto. - si avvicinò a lui e lo baciò – Con questo non dovrebbero più sentire l'odore del tuo sangue. Sei protetto dalla mia magia. - a velocità vampiresca raggiunse Lydia e la baciò – Lo stesso vale per te, non vi faranno del male.” Scott la stava guardando con occhi spalancati. Urlò quando un vampiro lo morse assaporando un po' del suo sangue, ne stava combattendo tre insieme e fu aggredito anche dagli altri due. Lupe si agghiacciò vedendo cosa stava succedendo e si trasformo più velocemente del solito, i canini si allungarono e gli occhi divennero di un acceso ametista con delle macchie rosso sangue nessuno poteva nutrirsi con ciò che era suo.

-”Va da lui!” le urlarono.

Con la sua pistola si fece spazio tra quei rifiuti, tirò la boccetta di acqua santa a Kira per farle bagnare la katana e con sommo stupore di quest'ultima il vampiro che aveva colpito al cuore si trasformò in cenere. Velocemente passò dei pugnali a Isaac e Liam, Malia rifiutò preferiva i suoi artigli. Derek invece aveva raggiunto il fidanzato e si era fatto dare una pistola da Magnus. Lupe non sapeva perché non fosse subito corsa da Scott, sentiva solo il dovere di proteggere i cuccioli più deboli e pensare loro in questi termini la spaventava, era tutto troppo nuovo e diverso per lei. Ci avrebbe pensato più tardi ora doveva salvare il suo ragazzo.

C'era una cosa che facevano i vampiri di alto livello, come lei, per far capire agli altri vampiri quanto erano potenti e a farli chinare ai loro piedi. Doveva far sentire l'odore del suo sangue e il potere della sua aura. Le ci volle qualche secondo di concentrazione, vedere Scott che soffriva non l'aiutava, ci riusci e tutti ne furono investiti. I padri e il branco sentirono come se la gravità li stesse schiacciano al suolo. I vampiri si fermarono, senza togliere i denti dalla carne di Scott, e la osservarono.

-”Lasciatelo subito andare, feccia che non siete altro!” disse con tono grave Lupe cercando di essere più dura possibile. Però loro non la capivano non c'era nemmeno il più piccolo briciolo di umanità in loro, intanto l'alpha cercava di scrollarseli di dosso ma lei sapeva che se si muoveva troppo il veleno avrebbe agito prima voleva sparargli ma erano troppo vicini al ragazzo. Quindi prese il coltellino che aveva nella cintura dei pantaloni, si taglio in vari punti lasciando che il sangue scorresse per attirarli.

-”Su venite non avete fame?” si avventarono subito su di lei, Scott urlò un no, ma ormai era fatta. La vicinanza permise a Lupe di accoltellarne uno al cuore, di bloccarne uno con la magia del ghiaccio per poi spararli, l'ultimo fu il più furbo che la prese di spalle ma Scott con un ultimo sforzo si buttò su di lei facendole da scudo.

-”Sei uno stupido! Non vedi in che condizioni sei!” le sorrise.

-”Non posso permetterli di farti del male.” disse con un filo di voce.

-”Sei muori non te lo perdonerò.” invertendo le posizioni, lo guardò negli occhi, allungò il braccio all'indietro e sparò. L'ultimo vampiro si buttò a terra urlando dei versi inconcepibili e Scott svenne tra le sue braccia.

-”Perché non lo uccidi?” chiese Derek che si l'aveva raggiunta per prendere il suo alpha.

-”Perché mi serve. Mi serve per scoprire chi l'ha trasformati.”

 

Dopo aver legato e sedato il vampiro pazzo nello scantinato, Lupe si doveva occupare di Scott. Doveva portarli via il veleno. Era tornato cosciente e così metterlo sul letto di lei fu più semplice come sarebbe stato più semplice anche spiegarli il passo successivo.

-”Scott mi senti? - il ragazzo annui tutto sudato – Bene. Io dovrò morderti dove ti hanno morso i vampiri per levarti il veleno e farà male, molto male. Non ho mai morso nessuno e loro sono qui per fermarmi se cercherò succhiarti via anche il sangue. Anche tu se senti che sto andando oltre devi fermarmi, ci siamo capiti? - annui ancora una volta – Perfetto. Inizio.” partì dal morso sul fianco, era abbastanza imbarazzante c'erano tutti in camera sua, Scott vece un verso animalesco quando lo morse e le conficcò le unghie nella schiena facendola gemere dal dolore ma non si fermo. E il primo morso andò bene.

-”Scu-cusa per le un-un-ghie.”

-”Risparmi il fiato per gli altri due.”

Il suo autocontrollo stava iniziando a vacillare con il morso sulla parte superiore del braccio aveva perso anche molto sangue e questo non aiutava.

Li allungò il braccio verso il fuori poggiandoli una mano su petto per tenerlo fermo e lo morse, stessa scena di prima purtroppo assaggiò una goccia del suo sangue e subito si staccò allontanandosi con la mano alla bocca. Tutti erano pronti a qualsiasi inconveniente.

-”Lu, tranquilla. Mi fido di te.” ecco il mega sorriso che le mancava come l'aria. Scott era bello brillava di una luce propria e Lupe lo amava, era il suo Destino, e se ne stava accorgendo in quel momento.

-”Il tuo sangue canta per me Scott***. Ho paura.”

-”Non averne. Non sei da sola. - il cuore di Lupe si scaldò. Erano tutti li, non lo solo per fermarla, erano li per supporto perché credevano in lei – E poi un po' di sangue cosa vuoi che sia.” ricevette uno scappellotto.

Il terzo morso era sul collo, aiutò Scott a mettersi seduto e si mise sulle ginocchia in mezzo alle gambe di lui, li bloccò con una mano la testa e con l'altra la schiena. Scott sussultò, era arrivata al sangue ma non si stava fermando, diede segno altri altri di non muoversi. Lupe era in paradiso, non aveva mai assaggiato niente di più buono. L'alpha fece quello che un alpha deve fare. Un potente ruggito fece tremare i vetri della casa e fermare Lupe i cui occhi erano più rossi che ametista. Lo guardò intimorita e come segno di arrendevolezza li mostro il collo. Stava per morderla, per marchiarla, ma la fredda canna di una pistola li toccò la fronte.

-”Non marchierai mia figlia senza il suo consenso.” il lupo dentro Scott non era per niente contento di questa interruzione.

Lupe si alzò sconvolta.

-”Perché non mi avete fermato?” pulendosi con una mano il sangue dalla bocca.

-”Perché sapevo che ti saresti controllata.” disse Scott con ovvietà.

-”Solo perché tu hai fatto quello che hai fatto!”

-”Ma ora non si trasformerà in vampiro?” chiese Stiles interrompendo i due allarmato.

-”No. E' un licantropo e non è così semplice. Quello che ho fatto è solo perché è stato morso da tre in contemporanea. Stai fermo devo darti una pozione per il mio di morso.” Lupe si chino sotto il letto per afferrare una specie di valigia che si rivelò piena di ampolle colorate.

-”Mi sembra di essere in Harry Potter!” batté le mani felice Stiles sotto lo sguardo truce di Derek e quello sconsolato dello Sceriffo.

-”Questa è quella per il mio morso, questa è da mettere direttamente sulle ferite ed è per tutti insieme a questa vi rimetterà in forze. Mi servono dei bicchieri.” e fecce apparire nei dei bicchieri di plastica nelle mani di chi ne aveva bisogno.

-”Wooow che figo! Me lo insegni?” le chiese Stiles, che si era seduto accanto a Scott sul letto, mentre Lu stendeva uno strato di liquido sui morsi di Scott.

-”Okey.” rispose lei con un'alzata di spalle.

-”Cosa??? Davvero???”

-”Certo non vedo perché no.” Derek vedeva mille e uno motivi perché non dovrebbe farlo e lo fece presente.

-”Io non credo sia una buona idea.”

-”Ooh taci Sourwolf.”

-”Prima dovrò capire se tu sia adatto o no, però qualcosina potrei insegnarti. - disse Lupe soddisfatta del lavoro fatto sulle ferite – Su Scott ora bevi questa.” l'alpha aprì la boccetta e un odore fortissimo invase le narici di tutti i mannari presenti compresa Kira. Malia, Kira e Liam scapparono in cucina invece Derek e Isaac uscirono direttamente dalla finestra. Stiles, Lydia, Melissa e lo Sceriffo si guardarono confusi non capendo cosa era successo.

-”Mi rifiuto. Questo intruglio puzza!” disse Scott cercando di tapparsi il più possibile il naso.

-”Non fare il bambino. Bevi.”

-”No.”

-”Si.”

-”No!”

-”SI!”

-”NO!” la boccetta oscillava pericolosamente tra le mani di Lupe e Scott.

-”Mmmm potreste uscire un attimo? Aspettateci in salotto per favore.”

Nella stanza rimasero solo lei e Scott, li si mise davanti e lo guardò dall'alto.

-”Devi prenderla.”

-”Posso farne a meno.”

-”No Scott non puoi. Anche se sei un licantropo il mio morso potrebbe danneggiarsi e non so ne come ne quando. Questa pozione puoi evitare gli effetti collaterali. La prenderai o con le buone o con le cattive.” l'ultima frase la disse con tono minaccioso stringendo gli occhi in due fessure.

-”Obbligami.” la sfidò lui mostrandole i suoi occhi rossi.

-”Non ti piacerebbe.” di riflesso i suoi si colorarono.

-”Prima ti sei sottomessa a me se non sbaglio.”

-”Tira tira la corda si spezza McCall. Prendi questa maledetta pozione.”

-”Me lo stai dicendo come mia ragazza o come conoscente che non si fa sentire per una settimana, scappa quando mi vede e non risponde ne ai miei messaggi ne alle mie chiamate?” Lupe se lo aspettava.

-”Io io... Mi dispiace. Mi sento una merda per come vi ho trattato. Voi siete stati gentili e carini con me sin dal primo giorno che sono arrivata qui. E io vi voglio bene, tanto tanto bene. Per me è difficile rivelare ciò che sono, fin da quando ero piccola ho dovuto affrontare il sopranaturale e solo da due anni posso contare su me stessa per difendere me e le persone a cui voglio bene. I miei veri genitori sono morti prima che io potessi crearmi dei ricordi con loro, mio fratello è il pazzo che li ha uccisi e ora cerca me, cerca di convincermi, per sottomettere tutti gli altri vampiri. Non è contento di essere il loro “Re” li vuole tutti sotto il suo controllo. Io sono una sottospecie di principessa per la mia razza. E scappo dai problemi perché non so affrontarli, non so come esprimermi e molto spesso le persone hanno paura di me. I primi mesi dopo la mia trasformazione venni scoperta da un vicino, stava per chiamare la polizia e i giornalisti, li cancellammo la memoria cioè la donna che mi ha insegnato la magia lo fece. Vidi il terrore nei suoi occhi è stato orribile. Sono solo brava a fare a botte e a combinare pasticci...” Lupe singhiozzava agitata

-”Ehi ehi calma. Vieni qui.” Scott l'abbracciò facendole appoggiare la testa sulla sua spalla.

-”Sei arrabbiato?”

-”Molto.”

-”Mmm.”

-”Sono arrabbiato perché mi hai evitato. Non mi interessa cosa sei o non sei, ne a me ne agli altri. Capisco il fatto di tenere nascosta questa parte di te come ho fatto io. Siamo uguali tutti e due creature della notte e posso dire che mi fa leggermente piacere così non rischio di farti del male perché poi tu me la faresti pagare. - rise – Io non voglio costringerti a parlare con me devi esserlo tu a volerlo e io farò lo stesso con te. Ci saranno dei segreti ma cercheremo di essere i più sinceri possibile tra di noi, ok?”

-”Ok. - si asciugò un lacrima – Tu sei così bello e puro, sei un lupo e sei un alpha. Io sono un mostro bevo sangue per non rimanere senza forze. Come faccio a piacerti?”

-”Tu non sei un mostro non ti ho visto comportarti come tale. Non uccidi delle persone per nutrirti. Sei speciale e unica. Tu non mi piaci. - lo guardò offesa facendo una smorfia – Fammi finire sciocca. - le diede una pacca sulla testa – Io ti amo.”

Il cuore di Lupe stava per uscire dal suo petto.

-”Ti amo anche io.” e lo baciò, piano e delicatamente per assaporarsi.

Dei piccoli fuochi d'artificio esplosero intono alla coppia.

-”E questi?” chiese Scott sorpreso.

-”Magia involontaria. Succede quando provo forte emozioni. Ora non devo più nascondermi.”

-”No non devi.” Scott riprese il bacio.

Lupe si sentiva leggera come non lo era mai stata, aveva trovato qualcuno che la capita alla grande, aveva trovato il suo Destino, la sua anima gemella ma glielo avrebbe detto più avanti. Aveva trovato un'altra famiglia.

-”Fermo devi prendere la boccetta.” il ragazzo cercò di scappare ma lei lo blocco a letto con una mano sola, il poco sangue che aveva bevuto l'aveva resa più forte del solito.

-”Ti prego no! Ha un odore troppo terribile.”

-”Se vuoi te lo posso rendere più piacevole.” ghignò Lupe.

-”Si!”

-”Sarà il primo passo sulla scalata del perdono.” bevve il contenuto della boccetta, afferrò il viso di Scott con due mani e lo baciò facendosi spazio nella sua bocca con la lingua. Scott era confuso, dal sapore della pozione e dal sapore di quella che ormai aveva capito essere la sua compagna, però ricambiò subito come aveva fatto in precedenza allungando le mani sui fianchi per portarsela più vicina.

Per caso il giovane alpha aveva scoperto il significato di “compagna”. Aveva trovato il termine sul un libro di licantropi a casa di Derek e se l'era fatto spiegare da quest'ultimo. La Compagna per un lupo è colei o colui alla quale sarà fedele per tutta la vita, colei che è amata sia dall'uomo che dal lupo, la sua anima gemella. Essere la compagna di un alpha consiste anche nel prendersi cura dei cuccioli e del branco.

Ah già dovrà anche marchiarla per far capire agli altri licantropi che lei e sua e solo sua. Chissà come la prenderà Lupe si domanda Scott suo padre non ha reagito molto bene.

-”Ahi!” la ragazza gemette di dolore e subito Scott allarmato si fermò.

-”Tutto bene?”

-”Devo curare la ferita dei tuoi artigli. Mi spalmeresti l'unguento che ho dato a te?”

-”Va bene girati. - fece come le chiese e si tolse la maglietta rimanendo in reggiseno – C-che fai?” deglutendo rumorosamente.

-”Mi tolgo la maglietta sporca di sangue pervertito.” rise ma smise appena Scott iniziò a spalmare. Frizzava, faceva male e le dava fastidio.

Scott le appoggiò la mano libera su un fianco catturandole il dolore e con l'altra continuava a spalmare.

-”Come ci riesci?” chiese Lupe osservando le venature nere che percorrevano il braccio del suo ragazzo.

-”Lo possono fare tutti i mannari.”

-”Interessante. Ti fa male?”

-”Passa in fretta. Devo spalmare ancora?”

-”No grazie basta così.” si alzò dal letto per afferrare una della maglie a caso che lasciava sulla sedia.

-”Servirebbe anche a me una maglia.”

-”Vado a prendertene una di papà. Ce la fai ad andare giù da solo e aspettarmi li?”

-”Si. - si alzò anche lui – E Lu? - la sua ragazza si girò – Mi dispiace per i tuoi...” Scott riuscì ad annusare la tristezza che proveniva da Lupe. Si avvicinò e l'abbracciò baciandole la fronte, lei si strinse a lui sussurrandoli Grazie.

 

Appena entrata in sala, Lupe, non si aspettò l'abbraccio o stritolamento collettivo del branco cioè da parte dei più espansivi. Fu Stiles ha spiegare che aveva costretto Derek , Isaac e Liam a origliare con i poteri lupeschi cosa Scott e Lupe si stessero dicendo. Capivano le sue scelte ma in futuro non si sarebbe dovuta far scrupoli a parlare con uno qualsiasi di loro perché in un branco ci si protegge a vicenda come in una famiglia allargata.

-”Ma i vampiri non hanno un branco.” aveva esordito Lupe con una smorfia.

-”Be' allora sarai il primo vampiro ad averne uno.” l'aveva zittita Stiles.

Lo Sceriffo e Melissa ormai erano abituati alle stranezze di quella piccola cittadina, avrebbero chiesto spiegazioni ai genitori di Lu, ma l'importate era che i loro figli e io loro amici stessero bene.

-”Dolcezza. - iniziò Magnus – Hai pensato cosa fare con il nostro ospite di sotto?” lei lo guardò sgranando gli occhi deglutendo rumorosamente non ne aveva la più pallida idea.

-”Cosa mi consigliate?”

-”Hai tre possibilità. - rispose Carmen – La prima usi la magia entrandoli nella mente. La seconda bevi tutto il suo sangue fino a recuperare tutti i suoi ricordi***** e la terza gli fai bere il tuo di sangue finché non è abbastanza cosciente per rispondere alle tue domande.”

Nella stanza non volò nemmeno una mosca.

-”Io ti direi la prima. Consumi un po' di energia magica ma la più sicura.” disse Magnus.

Tutti gli occhi erano puntati su di lei.

-”Okay. Ho deciso. Voglio essere da sola.”

-”Qualunque cosa tu scelga a noi andrà bene ma ricorda che dopo dovrai ucciderlo.”

-”Lo so mamma. Penso che sarà un processo molto lungo, che ne dite se ci troviamo domani mattina alla riserva nel bosco?” chiese al branco.

-”Va bene. Siamo tutti in po' distrutti quindi del riposo ci farà più che bene.” rispose gentile Scott.

-”Ci troviamo alla villa, amica. E vedi di venire saremo tutto il pomeriggio li per “studiare”.” le disse Stiles mimando le virgolette con le dita.

-”Se hai bisogno chiama. Anche alle tre di notte.” furono le parole di Lydia mentre Malia, Kira e Isaac si limitarono a sorriderle.

A un soffio dal suo viso Derek la minacciò che se avesse ancora baciato il suo ragazzo gliela avrebbe fatta pagare cara visto il suo non essere umana ci poteva andare giù pesante, Lu li rispose che non vedeva l'ora.

Fu presa contropiede da Liam con un piccolo bacio sulla guancia, uno sfioramento, che fece azionare il suo “istinto materno”, era un po' presto per averlo e stano averlo con lui, in una carezza dolce come quelle che danno le mamme ai proprio bambini. Quando i due si accorsero della strana sintonia che si era creata in quel breve istante fecero un passo indietro guardandosi imbarazzati. A Lupe non sfuggirono le occhiate furtive tra Scott e Derek, le stavano nascondendo qualcosa e avrebbe fatto di tutto per scoprirlo. Anche suo padre sembrava sapere qualcosa e non ne sembrava contento.

Se ne erano andati tutti, era riuscita pure a rubare un bacio a Scott senza farsi vedere, con spirito battagliero scese in cantina per cercare le rispose alle domande che la tormentavano soprattuto cercava una conferma alle due ipotesi.

 

 

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*Voltaire, Dizionario filosofico, 1764

**Scusate mi sono accorta solo ora del mio errore. Nel prologo avevo scritto che era stato lo zio a fare tutto il casino ma poi nei capitoli successi ho messo il fratello e così rimarrà. Scusatemi ancora ma solo maledettamente sbadata >.<.

Lupe non ha mai conosciuto i suoi veri genitori era troppo piccola per ricordarselo.

***Serie Tv che io amo come mooooolte altre ahahah.

****Questa cosa l'ho già sentita però non mi ricordo dove forse Twilight?

*****C'era una cosa del genere nel manga Vampire Knight.

  
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