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Autore: fedepiper91    12/10/2016    2 recensioni
Sana sta tornando in Giappone, dopo 3 anni di assenza.
Il suo rapporto con gli altri sarà cambiato? E che cos'è successo fra lei e Heric?
Ormai non sono più bambini.
Genere: Generale, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Aya Sugita/Alissa, Fuka Matsui/Funny, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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~
" Something always brings me back to you
It never takes too long
No matter what I say or do
 I'll still feel you here
'til the moment I'm gone.

You hold me without touch
You keep me without chains
I never wanted anything so much
than to drown in your love
and not feel your rain.

Set me free, leave me be
I don't want to fall another moment into your gravity..
But you're on to me and all over me... "


3 giorni dopo l'incidente.

"No...Non era reale. Stavo sicuramente sognando. E poi se anche fosse tutto vero, chi mi crederebbe,se lo raccontassi? Forse solo...lei."
Heric ,con la mente assente , seduto sul letto, stava guardando fuori dalla finestra ripensando a quello strano e presunto sogno fatto e a quella donna che diceva di essere sua madre, quando all'improvviso la porta si aprì, rivelando una delle sue più care amiche.

<< Ehi tu! Vedo che hai finalmente ripreso colorito. Come ti senti oggi? >> Chiese Funny,appena entrata dalla porta,con un sorriso smagliante.

<< Come ieri. >> Mormorò ,con tono atono, il giovane, inespressivo, tornando a fissare al di fuori.

<< Uhm... E la mano come va? >>  Riprese la parola la fanciulla, avvicinandosi piano al ragazzo, che rispose serio,apparentemente calmo :

<< Il dottore dice che bisogna operare, ma lui non è in grado di farlo, quindi andrò a LA la prossima settimana...o quella dopo! Il giorno non è ancora stato stabilito. >>

<< Beh...è meglio farlo subito,così ti togli il pensiero. E sei preoccupato al riguardo? >> Chiese Funny, curiosa e agitata.
L'operazione non era una passeggiata. Era una cosa complicata. Serviva un'ottimo chirurgo. Heric rischiava di perdere l'uso della mano destra e lui non poteva permetterselo, visto anche lo sport che amava e praticava da anni. Tra l altro gli era stato da poco offerto di diventare istruttore di karate nella palestra del suo maestro e lui avrebbe davvero voluto accettare, se solo non avesse avuto ,il giorno dopo la proposta, quel maledetto incidente.
Non poteva perdere l'unica cosa che amava, la sua passione, il suo lavoro...il suo futuro.
Quella disciplina, l'essere bravo in quello sport era diventato tutto ciò che contava per lui in quegli anni. Era tutto ciò che voleva. Dopo la partenza di Sana , era stata l'unica cosa, il solo e unico appiglio in grado di tenerlo in vita, l'unica cosa che gli aveva evitato di tornare ad essere chi era prima di cambiare a causa di quella stupida ragazzina egoista dai capelli rossastri.
Doveva guarire, altrimenti non avrebbe trovato nient altro di importate e altrettanto bello o in cui essere davvero bravo nella vita.
Lui era convinto di non avere doni speciali o abilità particolari al di là del karate e si sarebbe sentito un fallito se avesse perso l'unica cosa in cui eccepiva.
Non avrebbe più potuto vivere con se stesso.

<< Perchè dovrei esserlo? >> Disse il ragazzo, con nonchalance,usando un tono di voce piatto e freddo,evitando di rispondere e di mostrare emozioni ed espressioni, come faceva sempre quando non voleva parlare con altre persone delle sue preoccupazioni.

"Non cambia mai." Si ritrovò a pensare,amaramente, la ragazza.

<< Ma lo sai che non si risponde ad una domanda con un'altra domanda? >> Ribattè allora stizzita la castana,capendo di non riuscire a sfondare il muro che Heric aveva rimesso in piedi fra lui e gli altri.
Quelle maledette barriere che solo una persona fin ora era riuscita a buttare giù.
Peccato che fossero tornate proprio grazie a lei.

<< Vabbè.. Gli altri ti salutano...Sono passata io in rappresentanza di tutti. Nelly ci ha detto che saresti uscito oggi, ma purtroppo non aveva la macchina per venire a prenderti, così l'ho accompagnata io. Sana è a lavoro e Terence è con Alyssa ,che non si sentiva bene.  >> Disse poco dopo la giovane, prendendo la valigia di Heric e controllando che avesse preso tutto,per poi aggiungere, guardandolo, col sorriso sulle labbra:

<< Comunque il tempo di firmare le carte e poi addio ospedale. Sei contento? >>

<< La cosa non mi dispiace... ma devo dire che un pò mi mancherà il cibo! >> Esclamò ghignando il biondino,alzandosi cautamente,un pò indolenzito.

<< Immagino. So che ti facevi cucinare del sushi di nascosto e che hai anche rubato il pranzo altrui! >> Affermò lei,con tono divertito ,ma si poteva leggere in quelle parole anche un pizzico di rimprovero.

<< Tanto per la cronaca, è successo solo un paio di volte e poi rubare, mi sembra una parola forte! >> Spiegò allora Heric, fintamente offeso da quella specie di accusa,per poi sorridere brevemente,scuotendo la testa, al commento dell'amica:

<< Certo! Sei sempre il solito, eh? >>

<< Possiamo andare. Mamma mia, quante carte ho dovuto firmare. >> Disse Nelly,entrando in stanza,con una faccia esausta.
La donna aveva decisamente visto giorni migliori.
Il padre non c'era e doveva quindi occuparsi sia della casa che di Heric, da sola, ed aveva dovuto mettere in attesa il suo piano di andare a vivere col suo fantastico fidanzato, visto che non aveva avuto il tempo ne la voglia di fare quel benedetto trasloco.
Per non parlare del fatto che non chiudeva occhio da giorni, per via delle notti passate ad assistere suo fratello minore.
Le poltrone erano davvero un'incubo, ma probabilmente non sarebbe riuscita a prendere sonno neanche se fossero state comode.

<< Papà dov'è? >> Domandò curioso ,a quel punto, Heric, chiedendosi perchè non fosse andato il genitore a prenderlo.

<< Oh già... non te l'ho detto ieri sera. è dovuto partire di fretta stamattina presto. Sarà via per qualche giorno ,ma vi vedrete sicuramente prima che TU parta per Los Angeles.
Che poi non capisco perchè tu non voglia averci accanto a te per l'operazione. Non credo che tu possa- >> Iniziò a dire la sorella ,prima di comincinare a blaterare sulla decisione del fratello di voler partire da solo e sul perchè non fosse una buona idea.

<< Ah...ancora con questa storia. Non serve...Nelly. Papà non può assentarsi dal lavoro e tu hai le lezioni e il trasloco di cui occuparti adesso e poi sarà soltanto per un paio di giorni. è una sciocchezza. Posso cavarmela benissimo da solo. Non è grave. >> La interruppe ,con tono di voce sicuro e deciso, il giovane, mentre si sforzava di mettersi la camicia ed abbottonarla.

<< Sei il solito testardo! >> Disse la donna, esternando frustrata, il suo pensiero, con un alto tono di voce,per poi chiedere:

<< Hai preso tutto? >> e aggiungere dopo aver dato un'occhiata in giro ed essersi scambiata uno sguardo con Funny e poi con Heric:

<< Ok.. Andiamo a casa. >>

Arrivarono a casa Hayama poco dopo, giusto in tempo per la cena. Heric aveva una fame da lupi..e tanto per cambiare si era fatto comprare del Sushi.
Prima di andare a letto, mentre beveva un pò di latte e pensava all'intervento, Heric,che si trovava in cucina, ricevette un sms di Sana che diceva:
"Come stai? Tutto bene? Ci vediamo domani. Buonanotte!"

 << "Ci vediamo domani?" Che significa? >> Si chiese,allarmato, il biondino,mentre si grattava la testa confuso,in piedi, nel bel mezzo della cucina.

<< Heric,ma che fai? Parli da solo adesso? >> Gli chiese Nelly, spuntando da dietro, facendolo sobbalzare di poco.

<< No sorellona..Stavo leggendo un messaggio di- >> Gli rispose lui, guardandola di traverso per poi essere interrotto dalla giovane che domandò sicura:

<< Sana? >>

<< Sì,come l'hai capito? >> Chiese allora Heric, sorpreso che la sorella avesse indovinato al primo colpo.

<< Intuito femminile, diciamo. Allora... Ha confermato? >> Domandò speranzosa e divertita la donna.

<< Che cosa? >> Chiese lui,ancora più confuso di prima.

<< Ma come?! Non ne sai niente? >> Ribattè la giovane,incuriosendo e preoccupando il fratello ,che quindi disse:

<< No. Di che parli? >>

<< In questo paio di giorni,per non lasciarti da solo,visto che non puoi muoverti ancora bene e la mano è in quelle condizioni,io e le ragazze abbiamo deciso di fare dei turni. >> Spiegò la ragazza, con tono pacato, avanzando verso il lavello per poi bere tranquillamente e girarsi in direzione del fratello, che stava diventando paonazzo.

<< Tu e chi,scusa? >> Chiese di nuovo , il biondino, con un tono che non prometteva nulla di buono,sperando che il suo istinto si sbagliasse,per una volta.

<< Domani mattina ci sono io,ma nel pomeriggio, devo uscire , quindi verrà Sana a farti compagnia per un pò. >> Disse Nelly , con nonchalance e il sorriso sulle labbra,pregustandosi la reazione del fratello che non tardò ad arrivare.

<< No , no e no! Non mi serve una babysitter! Tanto meno se si tratta di quella matta. >> Urlò Heric, agitando le mani e camminando poi avanti e indietro, quasi come se stesse parlando o ragionando da solo.

<< Sapevano che l'avresti detto, ma devi capire che non possiamo lasciarti qui in casa, da solo. Certo non puoi stare tutto il pomeriggio fermo,immobile a letto,ma il dottore ha detto che ti devi riprendere e non puoi fare troppi sforzi. La gamba non si è ripresa ancora e la tua mano è fuori uso,quindi non puoi stare solo- >> Affermò successivamente la ragazza, trattenendo una risata, vedendo la faccia del giovane che ormai era diventato rosso dall'imbarazzo e dalla rabbia.

<< Ma perchè per forza lei? Mi andrebbe bene anche Funny....o Terence a questo punto! >> Esclamò il giovane, con tono stanco e frustrato,passandosi una mano,quella illesa,sul viso.

<< Andiamo? Sei davvero così sicuro che lei non ti vada bene? E poi...Funny è occupata con l'università oggi... non te l'ha già detto? E Terence vuole stare vicino ad Alyssa. è un pò ansioso per questa storia della gravidanza e del malore che la futura mamma ha avuto stanotte. >> Lo stuzzicò lei,dandogli uno sguardo eloquente, cercando di farlo rilassare e spiegargli che non c'era altra soluzione, dicendo poi:

<< Ma tranquillo..è solo per domani! Fra un paio di giorni toglierai il gesso e potrai iniziare a camminare da solo e non avrai più bisogno di noi. >>

Il giorno successivo era arrivato in fretta, Heric non aveva quasi chiuso occhio quella notte e non era l'unico.

<< Heric sei sveglio? Il pranzo è pronto...e fra poco Sana sarà qui. Possibilmente non farti trovare mezzo nudo. >> Urlò Nelly, dalla cucina.

<< Non ne ho alcuna intenzione. E per la cronaca, io non la voglio qui. >> Disse Heric, scendendo con calma dalle scale,ricevendo un'occhiataccia dalla sorella sia per il suo commento che per il fatto che non l'aveva chiamata ed aveva fatto le scale da solo.

<< Sì..l'ho capito anche le altre 4 volte in cui l'hai detto ieri sera,ma non c'è nulla che tu possa fare per cambiare le cose. >> Disse la donna,guardandolo male,per poi mettergli davanti il piatto di zuppa che aveva preparato.

<< Potrei farla impazzire e poi farla scappare a gambe levate. >> Borbottò Heric, con una luce di sfida negli occhi.

<< Sicuro che ci riusciresti? Stiamo parlando di Sana. Colei che ti conosce meglio di chiunque altro al mondo!Non riusciresti a farla andare via,nemmeno se lo volessi. >> Ribattè Nelly, frantumanto il piano che il giovane stava preparando.
Era veramente così,per sua sfortuna. Sana lo conosceva davvero meglio di chiunque altro,ma non volendo darla vinta alla sorella, le rispose ,con tono convinto:

<< Questo non è vero.. >>

<< Non lo è? >> Chiese lei, guardandolo accigliata ,come a dire : "Ma chi vuoi prendere in giro?! Credi che non lo sappia?"

<< Ma tu non te ne devi andare? >> Domandò allora, Heric,sbuffando infastidito.

<< Voglio aspettare Sana per salutarla e fare due chiacchiere con lei. è stata così impegnata questa settimana con la radio. è davvero bravissima, sai? Dovresti ascoltare il suo programma. >> Disse la donna, alzandosi dalla sedia,per lavare il suo bicchiere.

In quel momento il campanellò suonò e Heric disse a bassa voce:

<< Parli del diavolo e... >>

Il tempo di andare ad aprire la porta ed... eccola lì, Sana Kurata, in tutto il suo splendore.
La ragazza,appena entrata salutò Nelly,abbracciandola e poi fece ad Heric uno dei suoi bellissimi,dolci,caldi e magici sorrisi.
Heric era senza parole. Non riusciva a smettere di guardarla.
Sana aveva un vestito color lavanda, degli stivaletti di pelle nera, i capelli semilegati e boccolati e un trucco leggero e c'era tutta una luce intorno a lei. Era così bella...nella sua semplicità.
Era diventata adulta, era impossibile non notarlo, ma restava pur sempre la sua Sana.
Sua. Non lo era mai stata davvero e questo era il suo rimpianto più grande,ma non l'avrebbe mai ammesso.
Lei era un turbine di energia.. Era entrata nella sua vita come un uragano,improvvisamente,spazzando vie tutte le sue difese e convinzioni,tutta la rabbia e il dolore che covava dentro di sè.
Quella ragazzina era pazza, casinista e disordinata e lui la detestava e amava con tutto il cuore. Non era mai riuscito  a capire il momento in cui si era innamorato di lei..e se è per questo non aveva capito neanche il motivo per cui era successo...visto che fra loro le cose erano sempre andate male..e dovette ammettere che un pò era anche colpa sua.
Era stato travolto dalla sua bellezza, dolcezza, positività... dal suo voler vedere il bicchiere mezzo pieno e sempre il meglio nelle persone..Era tutto il contrario di lui.
Sana e Heric erano l'uno l'opposto dell'altra...erano come lo Yin e lo Yang.
Quella bambina, egoista e sempre troppo allegra per i suoi gusti, gli aveva però fatto il regalo più bello che potesse desiderare di ricevere.
Gli aveva donato la speranza, gli aveva fatto conoscere l’amore e tutto era accaduto per caso e senza volere nulla in cambio. Lei non se n'era manco accorta.
Gli era stata vicino nei momenti più bui e l'aveva salvato. L'aveva salvato davvero.
Non credeva che sarebbe sopravvissuto senza di lei, che con la sua tenacia , gli aveva fatto aprire gli occhi al mondo, facendogli scoprire il piacere delle piccole cose.
L'ha aiutato a risolvere i problemi con la sua famiglia. L'avrebbe ringraziata per tutta la vita per ciò che aveva fatto per lui. Nonostante tutto, Sana era ancora così speciale...per lui, ma l'aveva anche fatto soffrire più di chiunque altro e questo Heric non poteva perdonarlo..o almeno così credeva,visto che ogni secondo in più che passava con lei, la sua collera, il suo risentimento nei suoi confronti diminuiva, svanendo sempre più, ma questo lui non poteva permetterlo. Non poteva riavvicinarsi a lei. Non poteva tornare a girargli intorno come un cagnolino,aspettando il momento in cui l'avrebbe nuovamente deluso e abbandonato..scegliendo e preferendo qualsiasi altra cosa a lui.
Lui voleva,anzi si meritava una ragazza che lo mettesse al primo posto.
Non poteva sopportare di essere messo da parte. Non più. Non di nuovo...e per questo tentava di starle alla larga,di trattarla male..cercando di proteggere il suo debole cuore che batteva all'impazzata ogni qual volta lei gli si avvicinava o gli parlava, o era anche solo nella stessa sua stanza, proprio come in quel momento.
Si diede mentalmente dell'idiota ,smettendo di fissarla. Non voleva farsi scoprire a guardarla con una faccia da pesce lesso o da ebete. Non avrebbe dovuto fargli più alcun effetto e questa cosa lo destabilizzava e non poco.
Diede la colpa alle medicine che prendeva, lo rendevano decisamente instabile e poco lucido.
Quello era il motivo principale per cui non voleva avere contatti con lei.
Nelly guardò entrambi e sorrise capendo che fra loro non era affatto finita e se ne andò sperando che si sarebbero svegliati e avrebbero preso la palla al balzo, mettendo fine alle loro pene.
Sana, con la coda dell'occhio, stava guardando Heric,che la stava osservando in modo strano.
Non si sentiva a disagio,ma avrebbe voluto essere telepatica per scoprire i pensieri del giovane. Sapeva che non la voleva lì...eppure c'erano dei momenti quando la guardava in cui ..non lo sapeva neanche lei..ma sembrava come se fosse contento di vederla.
 Aveva una luce particolare negli occhi ,una luce che da tempo non vedeva in lui e per un'attimo sperò che fosse lei ad averne il merito.
Voleva che Heric fosse felice  e che stesse bene,ma le mancava terribilmente il suo amico. Lo rivoleva indietro. Non le importava come. Eppure nonostante quegli sguardi che lui ogni tanto gli lanciava, sentiva che non la voleva accanto e cercava di tenerla lontana da lui e lei ,anche se non lo diceva, stava male per quello...soprattutto perchè lei proprio non riusciva a stargli lontana, le faceva male fisicamente farlo,specie da quando era tornata.
Quando stava in America c'erano buoni motivi per cui non si potevano vedere, ma lì...erano così vicini e poi dopo averlo perso, se fosse stato per lei gli sarebbe stata appicciata per tutto il tempo. In quei giorni però aveva dovuto lavorare e quando le avevano chiesto se poteva fare compagnia ad Heric quel giorno aveva detto subito di sì. Non vedeva l'ora.
Non aveva nemmeno dormito per l'agitazione e l'attesa.
Il problema principale era che Heric l' attraeva come una falena alla fiamma e lei aveva una paura matta di bruciarsi,ma non riusciva a fare a meno di lui,di volerlo vicino.
Heric, era per lei, come la gravità. Era la sua luna, le stelle,i pianeti... era tutto in pratica.
Mezz'ora dopo, Sana e Heric erano rimasti da soli in casa, in silenzio.
Il biondino era seduto sul divano a fare zapping. Non volendosi alzare, aveva chiesto da bere e Sana ,felice di poter dare una mano e del fatto che il ragazzo le aveva finalmente rivolto parola, si era alzata improvvisamente, quasi correndo, verso il frigo.
Sfortunatamente, imbranata e maldestra com'era, la ragazza inciampò,non seppe neanche lei dove e come fece, rovesciando il contenuto del bicchiere sulla testa di Heric.
Ovviamente la prima cosa che venne in mente all'attrice fu quella di prendere un tovagliolo o una pezza e successivamente avvicinarsi al giovane, tamponandogli il capo, ma quando ,contemporaneamente, alzarono gli occhi, incrociando gli sguardi, quel gesto ricordò loro, il primo bacio...quello che sapeva di limonata.
Quel bacio aveva fatto uscire fuori di testa lei,urlando come una matta, facendosi sentire da tutto Tokyo..ma aveva fatto realizzare al ragazzo che quella ragazzina, che aveva sempre trovato in qualche modo interessante seppur a volte troppo irritante e infantile, non gli dispiaceva affatto. 
I due ,a quel punto, rossi in viso, si allontanarono, come scottati, l'una dall altro, imbarazzati, evitando ogni possibile contatto visivo.

<< Scusa.. sono- >> Iniziò a dire lei, cercando di smorzare la tensione,mordicchiandosi il labbro inferiore come faceva sempre quando si trovava a disagio, abitudine che ad Heric era sempre piaciuta.

<< ... Un disastro!! Lo so! >> Ribattè lui, con tono pacato ,pungente e anche un pò acido, ghignando, facendole mettere il broncio, ma ,allo stesso tempo, tranquillizzare all'istante.
Cosa che solo lui era in grado di fare.

Le due ore successive passarono all'insegna di battibecchi ,spuntini , timidi ma veri sorrisi e chiacchiere. Più che altro era Sana a parlare,ovviamente. Heric si limitava ad ascoltarla e a dirle qualcosa di poco carino ogni tanto, giusto per mostrare la sua presenza alla giovane.
Decisero di vedere un film, una commedia e si sedettero l'una accanto all altro, con una ciotola di poc corn da dividere.
Non seppero come, ma finirono per addormentarsi, con la testa di Sana sulla spalla del giovane. Fu così che la sorella di lui li ritrovò , rientrando a casa, verso le 8 di sera.
Mentre i due continuavano a dormire, quasi abbracciati, dietro di loro, Nelly, intenta a preparare la cena, stava parlando con suo padre, raccontandogli la dolcissima scena che aveva di fronte:

<< Uffa...papà, ma secondo te quando smetteranno di essere così testardi e ciechi e si daranno una mossa? Dovresti vederli adesso come sembrano felici e rilassati,mentre dormono. Non ho mai visto Heric sorridere ,figuriamoci farlo nel sonno. >>

<< Non lo so,figliola...ma credo che non sia il caso di intromettersi. Sai.. tua madre ,quando eravamo giovani, mi diceva sempre: "se due persone sono destinate a stare insieme, alla fine si ritroveranno sempre." >> Disse l'uomo,anche lui speranzoso ma preoccupato per il suo bambino.

<< D'accordo.. credo che tu abbia ragione. Allora ci vediamo dopo domani quando torni! Buonanotte Papà! >> Fece Nelly,poco dopo,abbassando la testa e sorridendo,dopo aver lanciato uno sguardo amorevole ai due ragazzi sul divano.

<< Buonanotte Nelly. Salutami Sana e Heric. >> Rispose a quel punto il signor Hayama,mentre la figlia gli diceva:

<< Lo farò! >> per poi riaggangiare e riprende a cucinare.

Nel frattempo , i due giovani, svegliandosi quasi contemporaneamente, sussultarono realizzando la loro vicinanza. Sana fu la prima ad allontanarsi, in nodo confusionario e veloce.

<< Buonasera piccioncini e ben svegliati! Era ora. >> Mormorò Nelly, poco lontani da loro, mentre li guardava, con un sorriso contento in viso.

<< Cosa? Oh no! Mi sono addormentata. >> Esclamò di colpo l'attrice, agitata, alzandosi di scatto e rivolgendo la sua attenzione all'orologio ,appena sulla parete davanti a lei.

<< Sei sempre la solita! >> Mormorò ridendo, il biondino.

<< Stai zitto! Potevi svegliarmi! >> Disse la giovane, dopo un'attimo di stasi.
Heric stava ridendo e non era una cosa che si vedeva tutti i giorni.
Quel momento volle così imprimerselo nella mente, prima di rispondergli a tono.

<< Guarda che stavo dormendo anch'io fino a poco fa e poi sei tu che dovevi farmi da babysitter ,non il contrario! >> Disse allora Heric, guardandola in modo truce, continuando il litigio.

<< Antipatico! >> Borbottò lei in risposta, facendogli una linguaccia.

<< Stupida! >> Seguì qualche secondo dopo il commento ,poco carino, di Heric,che voltò lo sguardo verso la parte opposta, forse per mettere una certa distanza fra loro ed evitare il contatto con lei.

<< è tardissimo! Avevo detto alla mamma che sarei rientrata per le 7 e invece- >> Continuò poi a dire Sana, fermando il suo battibecco con il biondino e ripensando agli ordini che la madre le aveva impartito prima di uscire.

<< Perchè non la chiami e non le dici che ti sei appisolata e che resti a cena con noi? Non credo avrà problemi. >> Si intromise Nelly, con calma , usando un tono tranquillo.

<< Ma anche no! L'ho già dovuta sopportare per tutto il giorno! >> Esclamò invece, con tono arrabbiato, Heric, mentre guardava le due ragazze con gli occhi spalancati.

<< Non mi pare ti sia dispiaciuto molto fin'ora! >> Disse a quel punto la sorella, a bassa voce, avvicinandosi di poco al fratello, in modo che potesse sentire solo lui.
A quel commento, le guance del giovane si imporporarono,senza che potesse evitarlo e gli lanciò uno dei suoi sguardi fulminanti, che in molti conoscevano bene.

I due sentirono la ragazza chiedere gentilmente :
<< Sei sicura? Non vorrei disturbare! >>

<< Tu non disturbi mai.. Sai che sei di famiglia per noi! Vero Heric? >> Affermò decisa la ragazza, sorridendo teneramente, per poi guardare suo fratello ,che in risposta grugnì soltanto.

<< Oh.. sei così dolce Nelly. Allora accetto con piacere! Chiamo subito mammina! Spero non sia arrabbiata con me. >> Esclamò felice e più serena di prima, l'attrice , che corse a chiamare sua madre per metterla a corrente della situazione.

15 minuti dopo Sana non era ancora tornata dal bagno, dove aveva detto che sarebbe dovuta andare e Nelly, dopo aver finito di apparecchiare la tavola e aver dato un'occhiata ad Heric che sbuffava,tranquillo,ma scocciato, stravaccato sul divano, decise di andare a recuperare l'amica, sperando che fosse tutto okay.
La trovò immediatamente, in una camera molto familiare, assorta in mille pensieri.

<< Ehi! Credevamo ti fossi persa. Non tornavi più. Che ci fai qui? >> Esclamò la donna, che era spuntata improvvisamente, facendo sobbalzare di paura la ragazza, che sembrò colpevole agli occhi della più grande.
Aveva lo sguardo che hanno i bambini, quando vengono colti con le mani nella marmellata.
Era buffa.

<< Ero andata in bagno! Poi sono passata qui davanti e la porta era aperta.. >> Cercò di spiegarsi Sana,gesticolando agitata.

<< Non hai resistito! Vecchi ricordi? >> Finì la frase per lei, l'altra ragazza ,che le sorrise.

<< Uhm...qualcosa del genere. >> Rispose imbarazzata la giovane,guardandosi intorno, per poi aggiungere:

<< Non è cambiato niente... dentro questa stanza intendo...è tutto come tanti anni fa..come l'ultima volta che sono stata qui. >>

<< Sei mancata per troppo tempo ,però. >> Mormorò l'altra,sedendosi sul letto del fratello,continuando a guardare l'attrice che, sconsolata e completamente d'accordo, sussurrò:

<< Già, lo credo anch'io.. >>

<< Sai... Heric è arrabbiato con me, lo sento, ma non capisco il perchè, io-  >>

<< Lo so..ma puoi ancora rimediare! >>

<< Sono io quella che dovrebbe essere arrabbiata! Ah..maledizione. Tuo fratello ha la capacità di farmi impazzire. >>

Nelly sorrise al commento della ragazza e vedendo l'oggetto fra le sue mani,disse:

<< Avrebbe voluto averti lì,sai? >>

<< Uhm? >>

<< Alla gara. Quando gli ho chiesto a chi stesse pensando in quell' istante,a chi avrebbe voluto accanto in quel momento, lui mi ha risposto sottovoce, che voleva te. Non ho mai capito il motivo ,ma credo che questa cintura fosse una cosa importante per voi due..o sbaglio? >>

Al cenno affermativo della ragazza, la donna continuò a parlare:

<< Sai ,Heric ha sofferto molto in questi anni..a causa tua. Mi stai simpatica, Sana , davvero e penso che tu lo abbia capito ormai, ma ti prego ,smettila di farlo soffrire. >>

<< Ma io... >>

<< Io.. So che anche lui c'ha messo del suo e che non sei l'unica da biasimare in questa storia. Voi due siete davvero bravi ad incasinarvi la vita.. soprattutto a vicenda, ma te lo chiedo per favore. Credo che si stia riavvicinando di nuovo a te e so che dev'essere difficile per lui...testardo e orgoglioso com'è, quindi non rovinare tutto. Non allontanarlo e cerca di renderlo felice. Non lasciarlo. Non andartene di nuovo. Non sopporterebbe ancora una volta una delusione da parte tua. Lo distruggeresti. >>

<< Non ho MAI voluto lasciarlo o ferirlo. >>

<< Lo so...ma so anche che si ferisce sempre chi si ama. >> Affermò sicura, con un sorriso amaro, la più grande delle due,mettendole una mano sul busto,facendola girare per poi riprendere a camminare e raggiungere il ragazzo di sotto ,che stava brontolando di aver fame e si chiedeva dove si fossero cacciate.
Quella sera Sana e Heric ,prima di andare a dormire, si rigirarono nel letto,ripensando alla giornata passata insieme e ovviamente non poterono non ricordare il loro percorso,i loro molteplici momenti insieme e la nostra coppia preferita era anche arrivata a delle conclusioni,molto simili. Era necessaria un po' di distanza.
Soprattutto grazie alle varie conversazioni che aveva avuto da quando era tornata in città , Sana aveva capito che doveva dare ad Heric il tempo di riabituarsi  a lei, in qualche modo, e lasciargli il suo spazio, mentre Heric realizzò ,forse per la prima volta da quando lei era tornata, che la ragazza che aveva sempre amato era lì e non se ne sarebbe andata tanto presto e forse era il caso che smettesse di trattarla male sempre e comunque,specie perchè non aveva fatto nulla che lo danneggiasse e gli era stato accanto per anni, senza mai chiedere nulla in cambio quindi poteva almeno smettere di provare di odiarla.
Magari la giovane , dal suo punto di vista aveva sbagliato ad andarsene, ma dovette ammettere che anche lui aveva le sue colpe.
Ciò non toglieva però che rivederla era stato un colpo al cuore e all'anima e lui non voleva riavvicinarsi a lei, per poi riperderla. Era troppo per lui, per il suo cuore malato d'amore.
Per questo cercava sempre di agire infastidito intorno a lei, ma quella ragazzina era caparbia e non voleva lasciarlo in pace.
Stava sempre tra i piedi e lui non la sopportava,seppur gli mancasse quando non ce l'aveva vicino.
Sentiva di stare sul punto di riperdere il controllo e questo nno gli piaceva.
Aveva deciso di perdonarla, ma ci sarebbe voluto del tempo. In fondo sapeva che non aveva fatto nulla di male e che se lui avesse voluto avrebbe potuto provare a fermarla, ma da codardo non aveva fiatato e se l'era lasciata scappare e poi l'aveva allontanata per mesi, in quanto era convinto fosse la cosa migliore per lui..e forse anche per lei.
Ora non poteva di certo incorparla per essersene andata, seguendo una grande opportunità e per essere tornata così all'improvviso nella sua vita, proprio quando credeva di averla dimenticata e di non avere più bisogno di lei.
Però il ragazzo aveva bisogno di respirare. Non riusciva a stargli troppo vicino senza provare una sensazione di disagio e dolore, una specie di claustrofobia interiore.
Non sapeva neanche lui come spiegare ciò che sentiva in presenza della giovane,anche perchè tutto era complicato. Le sue emozioni erano sempre così amplificate ,quando lei era nei paraggi.
Nei giorni successivi, Sana e Heric, neanche si fossero messi d'accordo, avevano quindi fatto di tutto per darsi un pò di spazio reciproco ed evitare di incontrarsi e parlare, cosa che non era mai stata il loro forte, ma a quanto pare l'universo, il destino, o chiunque controllasse le loro vite, non la pensavano  affatto come loro e in qualche modo ,senza rendersene conto,erano quasi tornati i Sana e Heric di una volta, durante i vari incontri, specie quelli con gli amici, per la gran felicità degli altri, soprattutto di Funny e Terence che ,essendo preoccupati per l'amico e l'intervento che doveva dubire, credettero che avere Sana vicino  a lui l'avrebbe di certo aiutato. In un certo senso, i due, avevano ragione.

2 settimane dopo.

<< Heric torna oggi ,vero? Vai tu a prenderlo? >> Domandò Funny,rivogendosi a Sana,mentre facevano l'aperititvo,sedute al loro bar preferito,insieme ad altri amici.

<< Io? Vorrei, ma... con lui c'è anche suo padre. A cosa potrebbe servirgli il mio aiuto? >> Disse Sana, pensierosa e per niente convinta.

<< Ma devo proprio dirti tutto io, amica mia? Mica vai lì per portargli le valigie o fargli da tassista. Devi andare e dimostrargli che ti è mancato... e tutti boi sappiamo che è così, quindi non negarlo. E poi penso che gli farebbe davvero piacere rivederti. >> Rispose l'amica, sicura.

<< Tu credi? >> Chiese esitante e scettica la rossa.

<< No. Io so che è così! >> Ribattè la castana, convinta.

<< E se invece ci andassimo tutti? Così stiamo un pò insieme! >> Se ne uscì Terence, unendosi alla conversazione.
Appena udite quelle parole, Funny guardò di traverso il giovane ,che venne scosso da brividi freddi in tutto il corpo,prima di dargli una bella gomitata ,che lo fece gemere di dolore.

<< Uhm.. Non penso proprio sia il caso! Heric sarà stanco per il viaggio. Vorrà riposarsi,no? Fossi in lui, io vorrei solo farmi un bagno e buttarmi a letto, con tutti i vestiti ancora addosso. >> Se ne uscì dicendo, con convinzione , l'attrice,mettendosi a braccia conserte.

<< Sana ha ragione..sul fatto del volersi riposare,non sulla parte del bagno e la storia del letto e dei vestiti. >> Continuò a dire Funny, per poi aggiungere:

<< Averci tutti lì...non vorrei che il biondino si infastidisse. Non mi sembra una buona idea Terence. >>

<< Forse avete ragione voi due. >> Mormorò l'occhialuto,alzandosi dalla sedia,sconsolato.

<< Come sempre! >> Risposero, in coro, con una punta d'orgoglio, le due ragazze,che seguirono l'esempio dell amico,alzandosi anche loro.

<< Va bene... va bene. Mi arrendo!Avete vinto voi.  >> Esclamò allora il ragazzo, sconfitto.

<< Possiamo organizzare una bella cena di bentornato, nel fine settimana ,però! >> La buttò lì, la castana, guardando verso gli altri due che le sorrisero.

<< Ottima idea, Funny! >> Esclamò immediatamente Sana, quasi applaudendo, approvando l'idea dell'amica, che , con molta nonchalance, rispose:

<< Lo so! >>

<< Ehi...Potresti invitare anche... Brad, NO?  >> Le disse a quel punto, la rossa, con una punta di malizia e uno sguardo inequivocabile.
La ragazza sapeva qualcosa.

<< B- Brad!? Che c'entra Brad adesso? E soprattutto che c'entra con me? Come ti vengono in mente certe idee,io proprio non- >> Rispose, quasi balbettando, la castana, con gli occhi sbarrati,mentre sudava a freddo.

<< Ahahaah ma quanto sei buffa. Non sei capace di mentire, mia cara. Guarda che io lo so! >> Mormorò la giovane,sorridendo sorniona.

<< Sai cosa? >> Fece ,con tono ansioso, l'amica,per poi aggiungere ad alta voce,vedendo che l'altra ragazza non accennava a darle una spigazione e a risponderle:

<< No dai...seriamente Sana. Cosa sai? Ehi dove vai? Torna qui! Non azzardarti a piantarmi in asso, durante una conversazione. Non è carino. >>

<< Ciao! >> Si limitò a dire la rossa,prima di scappare via,per andare a lavoro.
Era in ritardo,come al solito.

<< Quando fa così è tale e quale ad Heric. >> Borbottò Funny, agitata.

Dopo aver fatto una bella e lunga passeggiata,Rossana si era decisa ,dopo molto rimuginare e dopo il lavoro era andata a prendere Heric all'aereoporto ,come le era stato proposto.
Voleva rivederlo , ma non voleva essere invadente o dare fastidio.
Per quanto potesse essere assurdo e impossibile , gli sembrò che Heric le fosse mancato più in quelle 2 settimane in cui non si erano visti, che nei 3 anni precedenti che avevano passato separati.

<< Non è normale! >> Aveva borbottato fra se e se, la giovane,in attesa dell'arrivo dell'aereo su cui si trovava il suo amico,ripensando alla loro ultima conversazione in camera del ragazzo, il giorno prima della partenza per Los Angeles.

                                     FLASHBACK

Sana e Heric si trovavano in camera di lui, che era sdraiato sul letto a riflettere in religioso silenzio, mentre la ragazza preparava la valigia per la sua imminente partenza per l'America e chiacchierava del più e del meno.
A differenza di Heric non le era mai piacuto il silenzio. La metteva a disagio e il troppo pensare la rendeva vulnerabile,così parlava e parlava, perdendosi nei suoi stessi discorsi.
Il giovane,in quei giorni, sembrava stontroso,scostante e distaccato....bhè, più del solito, a parere della rossa, che era ormai preoccupata, come il resto del loro gruppo.
Tutti ,tranne Sana, avevano provato a far parlare il biondino...senza risultato,ovviamente.
Sapevano che c'era qualcosa che non andava con l'amico e potevano scommetterci tutto che si trattava dell'operazione.
Sana voleva aiutarlo, discretamente , ma non voleva fargli pressione.
Se e quando avesse voluto discuterne e sfogarsi, lei sarebbe stata lì.

<< Guardando questa foto, sembra passato così tanto tempo,eppure in qualche modo, mi sembra che le cose siano esattamente come tanti anni fa,come se nulla fosse cambiato alla fine.. stessi luoghi,stesse amicizie,stesse persone,stessi sentimenti. >>  Disse Sana, prendendo in mano la foto,che ritraeva la loro combriccola.
Loro due si trovavano l'uno vicino all'altra. Lei sorrideva alla telecamera,come tutte le sue amiche,mentre Heric e Terence guardavano Sana e Alyssa,con un tenero e dolce sorriso.
Sorriso che raramente era stato visto sul viso del biondino.
Se non ricordava male, quello doveva essere l'ultimo giorno delle medie.
Appena finita la scuola, erano andati tutti insieme al luna park e si erano divertiti da morire.

<< Tu credi? >> Parlò finalmente Heric,per la gioia di Sana, che,nell'ultimo cassetto della scrivania del giovane, ritrovò poi qualcosa che conosceva bene.
Il dinosario che gli aveva regalato , alla vigilia di tanti anni prima.
La giovane sorrise, ripensando a quel momento, prima di parlare e dire sorpresa:

<< Ma questo- l'hai tenuto! >>

<< Non ho ricevuto molti regali nella vita... quindi perchè buttarlo? >> Rispose tranquillamente,senza battere ciglio e senza alcuna traccia di emozione nella voce,
Heric.

<< E poi non mi dispiace >> Aggiunse il biondino, mettendosi seduto e guardando in modo strano ,ma serio,la giovane che mormorò:

<< Certo che ce ne sono successe di tuti i colori ,eh? >>

<< Taglia corto, Sana. che cosa vuoi? >> Domandò il ragazzo, con sguardo fisso e accigliato.

<< Uhm? >> Fece lei,un po' sorpresa e confusa,guardandolo.

<< Non sei qui per un motivo ben preciso? >> Chiese Heric,alzando il sopracciglio destro ,per poi sorridere amaramente.

<< Cosa? beh... sono qui per aiutarti, no? e poi, volevo sapere come stavi...vederti...tutto qui. >> Rispose la giovane, sconcertata,non capendo dove l'amico volesse andare a parare.
Sembrava quasi arrabbiato.

<< Sapere come sto? >> Domandò allora lui,indicando se stesso.

<< Sì ! Domani è il grande giorno. Come ti senti? >> Disse lei,con tono tranquillo, calmo e gentile.

<< Alla grande. >> Fu la sola risposta del giovane, che voltò lo sguardo verso la porta.

<< Heric... >> Sussurrò lei, con tono supplichevole ma allo stesso tempo quasi di rimprovero.

<< Sana.. >> Rispose lui,con lo stesso tono,per poi aggiungere, serio:

<< Cosa vuoi che ti dica? >>

<< La verità! Ti conosco. Vedo che c'è qualcosa che non va. >> Disse lei, con tono ansioso, guardandolo per poi avvicinarsi di poco al letto e continuare,dicendo:

<< Sai che io, che noi... siamo qui per te! >>

Vedendo la non reazone del giovane,che sembrava si stesse concentrando e la stesse ignorando, la ragazza ,alzando il tono di voce ,chiese dolcemente:

<< Vuoi parlarne? >>

Era testarda. Lo sapevano entrambi. L'unica cosa da capire era vedere che dei due avrebbe ceduto per primo.

<< Perchè dovrei parlarne proprio con te? >> Domandò improvvisamente lui, ponendo fine al gioco del silenzio che aveva iniziato.

<< Per me puoi anche parlarne con un pupazzo,col muro o con chi non conosci, non importa..ma credo sia un bene che tu lo faccia. >> Rispose lei,con una sicurezza e un tono che raramente il ragazzo aveva sentito in lei.
Sembrava come se ci fosse qualcosa che Sana gli stesse nascondendo..qualcosa del suo passato forse? Non lo sapeva,ma aveva la sensazione che la giovane parlasse per cognizione di causa e non solo per farlo confidare con lei.

<< Da quando sei un'esperta in queste cose? >> Chiese curioso ,ma con tono ironico, Heric,osservandola meglio.

<< Da quando ho capito che non puoi farcela da solo, quando stai affrontando qualcosa più grande di te. Non devi vergognartene Heric. è una cosa grossa.
Puoi sfogarti con me, lo sai. Sono qui e non vado da nessuna parte. >> Disse lei,con tono dolce,pieno di convinzione.

<< Uhm. Sei sicura di questo? >> Chiese lui a quel punto,scettico.

<< Che vuoi dire? >> Domandò allora lei, confusa.

<< Niente,niente.. ma se anche ci fosse qualcosa che non va, in che modo potresti aiutarmi tu? >> Ribattè Heric, sicuro di metterla K.O.

<< Sinceramente? Non lo so Heric... Non so come aiutarti,specie se non mi parli e non vuoi dirmi qual e' il problema, anche se penso di averlo indovinato ormai. >> Rispose,stizzita,ma decisa,la rossa.

<< Quale sarebbe? >> Chiese il biondino, curioso di sapere se la ragazza lo conoscesse davvero come tutti ,incluso se stesso, dicevano e credevano.

<< Sei preoccupato per l'intervento. Hai paura che se andrà male,non potrai tornare a fare karate e non sai come fare per evitare di sentirti così arrabbiato e frustrato e lo capisco,davvero ma... non parlarne non ti aiuterà. Non fa bene tenersi le cose dentro..per troppo tempo. Cose del genere ti mangiano ,consumano e prima e poi scoppierai. Mia madre mi ha sempre detto: "Più cerchi di dimenticare, più i problemi ti rimangono incastrati nella testa e non puoi dimenticarli. Per questo devi affrontarli. Non bisogna mai scappare. Le difficoltà vanno affrontate di petto e a testa alta. Questo è l'unico modo, l'unica soluzione per superare le difficoltà, trovare la serenità e metterci una pietra sopra." >> . >>

<< Uhm.... wow! Non me l'aspettavo che avresti capito. Chi l'avrebbe detto, Sana Kurata è davvero maturata. >> Disse,inaspettatamente,Heric,con un sorriso sulle labbra.

<< Che ti avevo detto? Non sono poi così da buttare... come amica! E che cos'è quel tono sorpreso?! >> Ribattè lei, imbarazzata e anche un pò rossa in viso.

<< Hai ragione... Sono terrorizzato Sana. Io..non sono mai stato bravo in niente. Se non riuscirò più ad allenarmi e a gareggiare..come potrò andare avanti?
Non potrò accettare l'offerta del maestro di lavorare con lui in palestra. Non potrò nemmeno iniziare a fare box e le altre discipline e cosa ne sarà di me a quel punto? >> Confessò lui, con tono sincero e voce piccola e bassa.

<< Oh Heric...>> Riuscì solamente a sussurrare, con gli occhi lucidi, la rossa,prima di abbracciare il ragazzo, per poi aggiungere,con voce tremante,mentre accarezzava la testa del biondo,proprio come tanti anni prima:

<< Vorrei poterti dire che andrà bene. Purtroppo non posso sapere come riuscirà l'intervento,ma posso assicurarti che tutto si sistemerà,col tempo. Devi solo aspettare e ad aver pazienza. Se dovesse accadere il peggio..troverai qualcos altro in cui eccellere, lo sento. Solo perchè hai sempre fatto karate, non vuol dire che tu non sia bravo in qualche altra cosa. Io ho fiducia in te, ma devi averne anche tu! >>

Rimasero uno abbracciato all'altra per un tempo che sembrò loro infinito.
In quel momento nient altro importava. Un silenzio religioso regnava nella stanza,ma stranamente stavolta, la cosa non creò distrurbi all'attrice,anzi.
Si sentivano solo i loro respiri,che ormai si erano mescolati.
Sana era talmente presa dal cercare di infondere coraggio all'amico,mentre lo stringeva forte a sè,che non si era neanche accorta della parola , leggermente sussurrata da lui:
"grazie". Parole che valeva più di mille dichiarazioni o gesti.
La ragazza,nonostante la tristezza per la situazione dell amico, era felice di aver potuto alleviare anche se per poco il dolore del giovane e dargli conforto.
 
                                            FINE FLASHBACK

<< Kurata..Kurata ci sei? >> Disse Heric, posizionandosi davanti l'amica,per poi aggiungere:

<< Ma che fai? Prima mi vieni a prendere e poi mi ignori? >> dopo aver sventolato una mano davanti la ragazza,che esclamò:

<< Eh? Oh mio dio,Heric! Sei tornato! >> per poi buttarsi in braccio al giovane che la tenne stretta contro di lui,forse più del dovuto.

<< Scusami ero sovrappensiero. >> Disse lei,dopo qualche secondo, allontandosi di malavoglia dal corpo del giovane di fronte a lei,che gli stava sorridendo teneramente.
Cosa decisamente rara.
Il rapporto fra i due era notevolmente migliorato,sopratttutto grazie alla conversazione fatta prima di partire.
Sana e Heric, da quando lui era partito, si erano sentiti quasi tutti i giorni e non vedevano l'ora di rivedersi.

<< Davvero? Non me ne sono accorto. A cosa stavi pensando,se posso chiedere? >> Domandò curioso, Heric, mentre comicniava a camminare in direzione dell'uscita.

<< A te. >> Rispose,senza pensare,la rossa,per poi arrossire,imbarazzata,quando il biondino disse:

<< Ah. Ne sono lusingato! >>

<< Ciao Sana! >> Fece una voce,dietro di loro,facendo fermare di botto e girare la ragazza che divenne ancora più rossa in viso,quando vide il padre di Heric di fronte a lei.
Non si era minimamente accorta che ci fosse anche lui...pur sapendo che ovviamente ci sarebbe dovuto essere e non l'aveva quindi salutato.

<< Signor Hayama, salve. Non l'avevo vista. >> Disse Sana, usando un tono apologetico.

<< è bello rivederti! Immaginavo saresti venuta. >> Rispose l'uomo,sorridendo contento,guardando prima lei e poi il figlio.

<< Davvero? Sono così prevedibile? >> Chiese a quel punto l'attrice, grattandosi la testa,un pò confusa.

<< Heric.. vado a prendere le valigie. Posso portarle io a casa se tu e Sana volete stare un pò da soli! >> Esclamò poi il signor Hayama, con tono serioso ma tranquillo,cominciando ad allontanarsi dai due giovani.

<< Da soli? Ehm.. in che senso? >> Dissero all'unisono  i due, completamente rossi in viso,scambiandosi uno sguardo allarmato.

<< Non vi vedete da un po'.. Sicuramente volete starvene un pò per conto vostro..o sbaglio? >> Spiegò a quel punto l'uomo, con tono calmo e sincero.

<< Ah..bhè..certo! >> Mormorò Sana,mentre il biondino accanto a lei,faceva un segno di approvazione al padre.

<< Okay.. Allora riportamelo per l'ora di cena. >> Terminò il discorso il padre di Heric,prima di scomparire dalla loro visuale.

<< Sarà fatto! >> Mormorò la giovane, col sorriso sulle labbra, prima di prendere a braccetto Heric e scomparire entrambi fuori dalla porta dell'areoporto.

Novembre era arrivato da qualche giorno,ormai.
Mancava poco più di un mese a Natale e quindi anche al matrimonio.
Tokyo ,per la felicità di Sana , era stata imbiancata per la prima volta quell'inverno.
Tutto era ricoperto da un manto di neve e si potevano già scorgere le luci natalizie e luminose per la città.
Heric aveva finalmente recuperato completamente l'uso della mano destra..ed era tornato,dopo un'intera settimana di convalescenza,visto che l'intervendo era andato a gonfie vele e così la giovane, presa, come sempre, dallo spirito delle feste e dalla sua follia, aveva deciso di chiedere all'amico di accompagnarla a pattinare.. nonostante non fosse molto brava a farlo.
La prima volta che erano andati sul ghiaccio insieme,da soli,4 anni prima, Heric non aveva fatto altro che prenderla in giro, aiutandola però quando era necessario.
Si erano divertiti molto.

<< Non capisco perchè cominciare a preparare tutto un mese prima. Che senso ha? >> Borbottò Heric, guardandosi intorno, scocciato,discutendo delle decorazioni natalizie che erano già state messe per tutta la città.
Le feste natalizie erano sempre state un taboo per lui,vista la situazione familiare.
Aveva cominciato ad apprezzarla grazie a Sana e alla loro festa di metà compleanno.
Festa che negli ultimi 3 anni,però,non era stata fatta.
Il Natale aveva sempre depresso il biondino,ma quell'anno,a causa anche del ritorno dell'amica, sicuramente sarebbe stato un bel giorno,secondo il giovane.

<< Ma stai zitto e goditelo, invece di brontolare e lamentarti sempre! Guarda come sono belle. >> Ribattè Sana,guardandolo di traverso, girandosi solo per qualche secondo verso la sua direzione.
Era un pomeriggio perfetto e non se lo sarebbe fatto rovinare dal'umore dell'amico.

"Mai quanto te" disse una vocina nella mente di Heric,mentre il ragazzo continuava a guardare estasiato e felice, la ragazza,gironzolare per le bancarelle.
Amava vederla contenta e per quanto non l'avrebbe mai ammesso,soprattutto a lei, gli era davvero mancata.

<< Questo è il mio periodo preferito dell'anno. >> Esclamò lei,  poco dopo, saltellando da una parte e l'altra per poi fermarsi in mezzo alla strada,respirando il profumo della neve che stava riniziando a cadere.

<< Lo so. >> Mormorò con tono sicuro il giovane,guardandola.
 La ragazza a quel punto ,si girò verso di lui e gli sorrise caldamente per poi avvicinarsi e raggiungere pochi minuti dopo,la pista poco lontana da loro.

<< Hei...non credevo fossi così bravo. >> Esclamò Sana,vedendo Heric pattinare, egregiamente.
Ricordava che ci era portato,ma non credeva fosse diventato così bravo.

<< La pratica rende perfetti..credo.  è che ci sono venuto spesso in questi anni con Funny..e gli altri. >> Rispose Heric, francamente, non immaginando quanto male avrebbe potuto fare all'amica in quel momento con quelle poche parole.

 << Sana. Vuoi una mano? >> Disse ,un paio di minuti dopo, il biondino, osservando l'amica in difficoltà.

<< No, grazie! Ce la faccio da sola! >> Rispose la giovane, quasi acidamente,ma Heric non ci badò,conoscendola e borbottò solamente:

<< Se lo dici tu. >> guardando l'amica che pian piano si era rimessa in piedi e aveva ripreso a pattinare,con uno sguardo deciso in volto.

Dopo un paio d'ore alla pista di pattinaggio, i due si erano stancati, così avevano deciso di fare una passeggiata, e dopo aver mangiato una bella cioccolata calda,si erano ritrovati come per magia o destino, nel loro posto. Il gazebo.

<< Sai...stavo pensando.. >> Iniziò a dire Heric, per poi venire interrotto dalla rossa che sorridendo e alzandosi in piedi, disse , a gran voce:

<< Oh..Allertate i media! >>

<< Dai.. Sono serio Kurata.  Dicevo... Stavo pensando che.. ogni volta che sono triste, arrabbiato o semplicemente quando mi succede qualcosa, ci sei tu vicino a me! >> Affermò con decisione Heric,zittendo l'amica.


<< Aspetta, Mi stai dicendo che ti porto sfortuna per caso?! >> Aveva scherzato lei,dandogli una gominata e mettendo il muso.

<< No! Ti sto dicendo che quando ho bisogno di te, tu sei sempre lì a darmi una mano..è sempre stato così. >> Disse serio, il biondino, guardandola intensamente.

"beh quasi sempre! " Pensò il ragazzo distogliendo lo sguardo,poco dopo, ma non volle dirlo ad alta voce.

Come si dice.. Quel che è fatto, è fatto...no?

<< Uhm.. In effetti.... lo pensavo anch'io tempo fa ed era ciò che amavo di più del nostro rapporto. >> Ribattè sincera ,la giovane,avvicinandosi di più al ragazzo, per poi guardare davanti a sè.
"ma quando ho avuto più bisogno di te, tu non c'eri. " Avrebbe voluto aggiungere poi lei,ma tenne quel pensiero per sè.

<< è bello che dopo tutto questo tempo e tutto ciò che è accaduto fra noi, posso ancora contare su di te. >> Disse,infine,sinceramente Heric, spiazzando la giovane e lasciandola senza parole.
Ancora una volta, Heric aveva avuvo la capacità di sorprenderla e farle battere il cuore solo dicendo qualche parolina.
Lei gli sorrise e restarono lì per un'altra oretta,godnedo della compagnia reciproca.

 

Eccovi il nuovo capitolo,miei cari e amati lettori. Ho voluto aspettare oggi per pubblicare, perché, come molti di voi sapranno, è il compleanno di Heric/Akito. Fatemi sapere se vi è piaciuto e ricordatevi che le recensioni sono sempre gradite. Grazie a tutti voi che seguite e recensite, con affetto, la mia storia. Alla prossima settimana con il penultimo capitolo. XO XO FEDERICA
   
 
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