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Autore: hayley99    14/10/2016    1 recensioni
Nome: Sabaku No Akane
Età: 17
Paese: Vento
Villaggio: Suna
Tipo ninja: ex-jounin
Livello: traditore di rango S
Elementi : Fuoco, vento, fulmine, terra e acqua
Abilità innate/speciali : abilità innata sconosciuta che permette di usare ogni tipo di chakra e può inbobilizzare l'avversario arrivando ad ucciderlo
NINJA MEMBRO DELL'AKATSUKI
Taglia : 190.000.000 ¥
...ecco...questo è quello che tutti sanno di me, il mio nome e la mia taglia...ma nessuno sa davvero niente di me...nessuno mi consoce...nessuno tranne due persone che anche commettendo errori si sono presi cura di me. Itachi e Sasuke Uchiha. Il mio vero nome è Akane Kiryu, ultima superstite del mio clan, portatrice degli occhi maledetti...e questa, è la mia storia.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Itachi, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha, Team 7
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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CAPITOLO 8
 


COVO DELL'AKATSUKI_VILLAGGIO DELLA PIOGGIA

-PUGNO DI FUOCO!- sgretolai l'albero davanti a me passando poi alla roccia accanto che diventò polvere anch'essa. Avevo creato una nuova tecnica che si basava appunto sul mio chakra di tipo fuoco. Per crearla dovevo usare i miei occhi dato che il fuoco non era uno dei miei elementi principali. Erano passati ormai tre mesi dalla mia entrata nell'Akatsuki e in quel tempo ero molto migliorata. Kisame non mi chiamava più "ragazzina" visto la bella lezione che gli avevo dato la prima volta, ed Itachi come al solito era silenzioso. Non avevamo parlato molto su quello che era successo anni prima, stavo aspettando il momento giusto per chiedergli tutto molto più chiaramente. Di notte mi capitava ancora di sognare fatti avvenuti in passato, molto spesso sognavo Shisui e quando mi svegliavo mi accorgevo che avevo pianto. -Bene, vedo che ce l'hai fatta! Quella tecnica é molto probabilmente alla stessa altezza del Millefalchi e del Rasengan!- Kisame si avvicinò circondandomi le spalle con un braccio. Lo guardai malissimo con i miei occhi scarlatti e lui si staccò subito da me. Mi voltai e disattivando gli occhi mi avviai al covo dell'Akatsuki. Guardai il mio anello che spiccava sul mio dito medio nella mano sinistra. Nord, era ciò che era stato inciso sull'anello. Era appartenuto a Kakuzu, che assieme al suo compagno Hidan, era stato abbattuto da Naruto e altri membri di Konoha. Ora eravamo rimasti in otto e ogni giorno ci allenavamo intensamente oppure partivamo per missioni in cerca di danaro per completare la nostra missione. Finché pensavo entrai nel covo e vidi Itachi raggiungermi silenziosamente. -Vieni con me- disse il moro. Io lo seguii e mi portò alla sua stanza dove entrò seguito da me. Aspettai in mezzo ad essa guardandomi intorno. Era una stanza molto semplice come la mia, un letto matrimoniale era attaccato al muro e davanti un armadio nero che conteneva i vestiti del ragazzo spegneva la luce che entrava dalla finestra. Ma la cosa che attirò la mia attenzione fu il simbolo del clan Uchiha dipinto sul muro sopra la testiera nera del letto. Guardai Itachi che si avvicinò all'armadio estraendo un pezzo di stoffa nera che proteggeva qualcosa di lungo e stretto al suo interno. Me la porse ed io cominciai a srotolare la stoffa dove vi era disegnato un altro ventaglio degli Uchiha. Presi l'oggetto che vi era protetto all'interno, era una katana dalla fodera completamente nera tranne per l'ennesimo simbolo degli Uchiha inciso e poi colorato nel fodero. Sfilai la Katana che era in condizioni meravigliose. Era molto affilata e il metallo rifletteva sul muro motivi rossi. La guardai meravigliata e notai un'incisione sulla lama proprio sotto l'impugnatura. In caratteri eleganti vi era scritto un nome che conoscevo benissimo: -Uchiha Shisui.-. Itachi si tolse la cappa dell'organizzazione e poi si venne a sedere al mio fianco sul grande letto. Una lacrima svivolò sulla lama della spada ma subito la tolsi ferendomi una mano. -Non serve che ti dimostri forte davanti a me, Akane.- guardai il ragazzo che prese la spada dalle mie mani posandola a terra. Si alzò e prendo un cassetto dell'armadio prese una benda e la avvolse attorno alla mano che aveva cominciato a sanguinare. -Shisui mi diede questa spada la stessa notte che morì. L'aveva con sé e voleva regarartela quella sera stessa...ma non tornò più a casa per portartela. Mi disse che avrei dovuto dartela quando saresti stata pronta e avessi saputo la verità, ed ora é tua.- guardai nuovamente la spada. -Grazie Itachi.-. -Perché Akane? Perché hai deciso di abbandonare i tuoi amici, i tuoi fratelli, per unirti a noi?- guardai il ragazzo davanti a me che aveva abbassato lo sguardo. -Per proteggerli. Per diventare più forte. Perché tu sei quello che rimane della mia famiglia. E perché tu sai qualcosa su di me che io ancora non so. Io sono qui perché non posso perdere te come ho perso Shisui, e non voglio nemmeno che quel baka di Sasuke si faccia uccidere per una cosa così stupida, se solo sapesse la verità...-. -Non dovrà mai saperla. Prima o poi titti moriremo Akane, e preferisco morire per mano della persona che amo più al mondo che per colpa di una stupida malattia...- Itachi volse lo sguardo alla porta finestra mentre io continuavo a guardarlo comprensiva. Mi alzai e lo abbracciai. All'inizio lui non si mosse ma anzi si irrigidì all'istante, ma poi si lasciò andare abbracciandomi leggermente. -Ma io non voglio che tu muoia Itachi...tu, Sasuke, Gaara e tutti gli altri siete troppo importanti per me. Non voglio vedere qualcun'altro a cui tengo morire. Non voglio...- lui sorrise flebilmente mentre continuava ad abbracciarmi.

***

COVO DI HOROCHIMARU

Stavo correndo nella foresta quando avvertì una strana sensazione, qualcuno mi stava seguendo. Decisi di tendere una trappola al mio avversario e al momento giusto colpii. Scagliai degli shuriken verso lo sconosciuto che li deviò come se niente fosse. Non capivo se fosse un uomo o una donna, il volto era coperto da una maschera nera come quella di Kakashi ed era completamente coperto da un mantello nero con il cappuccio e delle nuvolette rosse e bianche disegnate sopra. Dietro di sé portava due spade legate alla schiena, una era una katana dalla fodera e l'impugnatura nera e l'altra era una spada molto più grossa completamente fatta di ghiaccio. Guardai meglio quelle.die spade e su quella nera notai un simbolo a me famigliare, il ventaglio del mio clan, il clan Uchiha. Guardai di nuovo quell'estraneo che mi guardava di rimando. Era strano, avevo come la sensazione di conoscere quella persona...-Certo che ne é passato di tempo, Sasuke Uchiha.-. -Chi sei?!- colui che si rivelò essere una ragazza si tolse il mantello lasciando una maschera, ma io la riconobbi comunque. -Akane...vedo che non sei cambiata poi molto, tranne per il fatto che ora sei un membro di Akatsuki e quindi dovrei ucciderti...- la ragzza dai capelli bianchi mi guardò e ridendo rispose: 
-Non ti conviene sottovalutarmi, Uchiha. Sò tenere testa persino a tuo fratello ora.-. I suoi occhi cambiarono, le iridi rimasero rosse ma la cornea da bianca divenne nera e delle piccole venette rosse si crearono nella parte esterna dell'occhio, come una specie di byakugan. Di rimando attivai lo sharingan e partii all'attacco. Lei sfilò lentamente la sua katana mentre io facevo lo stesso e in un nano secondo le due lame entrarono in contatto creando delle piccole scintille. Grazie allo sharingan prevenivo ogni sua mossa, ma lei faceva lo stesso grazie alla sua abilità innata. Combattemmo a lungo ma alla fine riuscì a disarmarla e afferrando la sua spada le tranciai la maschera che cadde a terra. Eravamo molto vicini e sentivo il suo respiro sulla mia pelle mentre la mia spada era poggiata sulla sua gola fine. Guardai quegli occhi strani che tornarono al loro consueto rosso cremisi, mentre i miei tornarono neri carbone. Guardai ancora la ragazza che stava ameno di tre centimetri dal mio viso. Ricordai com'era da bambina, quegli occhi azzurri sempre.slrridenti che ora erano rosso fuoco, i capelli lunghi e bianchi ora corti e scompigliati, il viso da bambina che ora era quello di una donna, quelle labbra ridenti che ora davanti ai miei occhi sembravano due boccioli di rosa rossa che ti invitavano a baciarle...Ma che cosa?! Ma a cosa stavo pensando?! Mi riscossi dai miei pensieri e solo allora mi resi conto di quanto vicini e appiccicati eravamo. Il mio corpo era sul suo che era bloccato dal mio e da un albero, i nostri volti erano vicinissimi e sia io che lei co guardavamo a vicenda le labbra che ora distavano un centimetro. Mi allontanai da lei con un salto, rinfoderai la mia katana e poi le lanciai la sua. -Sei brava con la spada, peccato che io sia sempre il migliore, e vedrai riuscirò a uccidere quel bastardo di mio fratello...- nello sguardo dell'albina notai una punta di rabbia e delusione. -Tu non sai niente Sasuke Uchiha.-. -Sò tutto ciò che mi serve sapere. Riferisci pure a mio fratello che presto sarò pronto, presto porterò a termine la mia vendetta. Addio Akane.- mi allontanai nella foresta, ma prima di andarmene la sentì dire: -Ci rivedremo presto, Sasuke Uchiha, é una promessa.-.

 

   
 
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