ps: ci vediamo alla fine del capitolo :*
Vendetta
Quando Draco tornò nuovamente nella sala comune, per dirigersi verso la sala grande, notò con piacere, e come tra l’altro aveva immaginato, Blaise e Daphe addormentati su un divanetto uno tra le braccia dell’altro, una volta uscito dal dormitorio Serpeverde, si rese realmente conto, di quanto fosse presto, le sette di mattina, per tutto quel tempo era rimasto in camera, ma non si rimise nel letto, sapeva benissimo che non sarebbe riuscito a dormire in ogni caso, così, per occupare il tempo, dato che non voleva svegliare la piccola ospite, si mise a studiare pozioni e storia della magia.
Una volta arrivato, notò che era l’unico in quella stanza eccetto per due professori: Severus Piton e Albus Silente, sempre state persone mattiniere
-Divertiti ieri alla festa Draco?- chiese Silente, tutti appunto ne erano a conoscenza, ma era giusto che i ragazzi dopo settimane di studi, trovassero il tempo per divertirsi
-Come
se lei non lo sapesse ovviamente, comunque si preside-
-Deduco
quindi, che non avrò il piacere di avere i miei studenti con
me stamattina durante la colazione-
-Beh
in effetti chi mai scenderebbe alle sette di mattina, di sabato?-
-Draco,
dopo vorrei parlarti- interruppe l’amabile conversazione
l’insegnante di pozioni , il ragazzo annui, e prese quattro
tazze di tè, per se e per i suoi amici, da portare nella
sala comune, e dato che erano anche roventi decise di farli fluttuare
tranquillamente in aria.
Una volta arrivato nella sala comune, prima di svegliare i due addormentati, si diresse ai dormitori femminili, per portare il tè a Pansy
-Pansy, aprimi- dopo qualche minuto un’assonata Pansy gli aprì la porta, e si trovò di fronte un biondo con una tazza di tè al bergamotto fluttuante, che aspettava solo lei
-Draco!
Oh grazie, in effetti ci voleva proprio, come va?-
-Bene,
a te ?-
-Stanca
ma bene, anche se sono preoccupata per Alex, questa notte non ha
dormito qui e-
-Lo
so, sta dormendo in camera mia-
-E
come sta?-
-Lei
dice bene, ma non è così, vado a svegliare i due
piccioncini, ci vediamo dopo, nella sala comune- disse Draco,
voltandole le spalle
-Quali
piccioncini?!- sbraitò esterrefatta Pansy, che
bloccò il biondo immediatamente
-Daphne
ti racconterà tutto d sicuro, ma comunque si sono baciati
finalmente-
-Non
ci credo- rispose portandosi una mano sulla bocca sbalordita
–Quindi stanno insieme finalmente!-
-Non
so i dettagli ma beh credo di si-
-Tra
due minuti sono di là- sentenziò chiudendo la
porta in faccia a Draco, correndo a cambiarsi, Così Draco
raggiunse i due amici e porse loro, come per Pansy, una tazza di
tè fumante
-Come
va questa mattina allora?- chiese alludendo alla discussione avuta in
precedenza
-Direi
bene, che vogliamo fare con Theodore?- chiese Blaise direttamente,
senza troppi giri di parole –Ieri l’hai ridotto
davvero male, Draco-
-Beh
ha fatto bene- esordì Pansy –Ora
dov’è?-
-In
camera mia, senza bacchetta e chiusa a chiave dall’esterno-
-Direi
di lasciarlo lì ancora per un po’-
-Ma
non potete lasciarlo lì- commentò Daphne, ancora
appoggiata sulla spalla di Blaise
-No,
non possiamo, tra l’altro Piton mi vuole parlare- rispose
Draco, passandosi la mano sulla fronte, come se fosse pensieroso
–Ma che dobbiamo fare con quello Blaise?-
-Non
so neanche se si sia svegliato-
-Beh
e vai a vedere che aspetti?!- gli disse Pansy
-D’accordo
vado a vedere- così Blaise si alzò ed
andò nella camera dove, la notte prima, aveva lasciato
Theodore, entrando notò il ragazzo ancora disteso sul letto,
ma non volle svegliarlo, decise che era meglio lasciarlo li, almeno in
quel momento non stava creando problemi, e quindi ritornò
dagli amici, comunicando quello che aveva visto
-Ed
Alex? Come sta?- chiese Daphne a Draco
-Beh,
sta dormendo, come si è messa a letto si è
addormentata subito fortunatamente, ma io credo stia bene adesso-
-Mh,
Pansy io vado in camera, vieni con me?-
-Si,
certo, andiamo- le due si alzarono dal divano e corsero nella loro
camera, Daphne sapeva che aveva mille cosa da spiegare
all’amica, che tra l’altro, non vedeva
l’ora di sapere, e difatti, come entrarono in camera Pansy
iniziò subito a fare domande.
Quella
stessa mattina, nella casa Grifondoro, Hermione venne svegliata da
Ginny
-Hey,
Ginny, che hai?- chiese la ragazza, ancora addormentata
-Sto
male, ecco che ho, prima sono scesa giù in sala comune e mi
sono trovata di fronte Harry e Ron-
-Oh-
-Ha
avuto anche il coraggio di salutarmi!-
-Se
ti avesse ignorato avrebbe fatto peggio-
-No,
sarebbe stato meglio, non sarei stata costretta a sentire la sua voce,
a guardarlo, e sentirmi morire di nuovo, ho pianto tutta la notte per
colpa sua, e lui invece sembra stare benissimo-
-Dai
Ginny, facciamo così, vestiamoci ed andiamo nella sala
grande, possiamo fare colazione e poi uscire, così prendiamo
un po’ d’aria- propose Hermione, sperando
che un po’ di svago aiutasse l’amica a dimenticare
quella brutta serata
-Si,
forse hai ragione, andiamo a prepararci- dopo una ventina di minuti le
ragazze scesero in sala grande, per fare colazione, e notaro al tavolo
Serpeverde Pansy e Daphne, che stavano parlando tra di loro,
animatamente così si avvicinarono per salutarle
-Herm!
Ginny!- le salutò Pansy –Come va?-
-Bene
dai- rispose Hermione
-Sinceramente?
Uno schifo, ho pianto tutta la notte- confessò Ginny alle
amiche, mentre si sedevano di fronte a loro
-Harry
vero?- la rossa annuì, era inutile mentire, e poi sapeva,
che poteva contare sul loro appoggio, stranamente, erano cambiate
così tante cose
-Ti
rendi conto che ha detto che lui vorrebbe anche stare con me? E poi
boh! Ah più ci penso più mi sale una rabbia
assurda oltre che il vomito-
-Dai
Ginny, bevi un tè caldo, magari ti farà stare
meglio-
-Vorrei
solo non vederlo, e dimenticarlo. Piuttosto come sta Alex, sta
mattina?- chiese Ginny, mentre sorseggiava del tè ai frutti
di bosco, proprio come Hermione, le due Serpeverde avevano invece
optato per un’altra tazza di tè al bergamotto,
come quello che aveva portato loro, precedentemente, Draco.
-Sta
ancora dormendo, in camera di Draco- rispose Pansy, sottolineando
l’ultima parte della frase, che causò un quasi
affogamento delle due Grifondoro
-Cosa?!-
urlarono le due contemporaneamente, visibilmente sconvolte dalla
notizia
-Già,
abbiamo avuto anche noi la stessa reazione-
-Senza
parole, davvero non so che dire!-
-Cosa?
Hanno saputo che Draco e Alex hanno dormito nella stessa stanza, e
nello stesso letto?- chiese retoricamente Blaise, osservando la faccia
delle due amiche
-Affermativo-
-Se
di dormire possiamo parlare- continuò il moro
-Perché?-
chiese Pansy, curiosa anche lei, come le altre, di sapere cosa fosse
successo, ma il ragazzo rispose solo dopo aver dato un bacio sui
morbidi capelli mossi della sua non-ancora-ragazza
-Draco
non ha chiuso occhio tutta la notte, anzi, beh in effetti nemmeno io-
-Fermi
tutti! Troppe notizie troppo insieme, Tu e Daphe? Cosa?- chiese
un’esterrefatta Ginny
-Beh
diciamo che-
-Vi
racconto tutto dopo tranquille, però ehm si diciamo che-
-Che
stiamo insieme- concluse Blaise, non curante della reazione della
ragazza al suo fianco, sta volta il tè era andato di
traverso a lei
-Cosa?-
-Te
lo devo ripetere?- chiese retoricamente, sfoggiando uno dei suoi
migliori sorrisi maliziosi, ma Daphne gli fece segno di stare zitto,
mentre cercava di bere tranquillamente il suo tè, cosa
alquanto difficile
-Okay
tu dopo parli- sentenziò Hermione –E Blaise!
Finalmente! Ce l’hai fatta!- si congratulò,
seguì un applauso generale delle tre ragazze, mentre la
nuova coppia era alquanto imbarazzata, ma divertita
-Ora
tornando ad Alex, che sono alquanto preoccupata-
-Draco
dice che sta meglio ma, non ne è sicuro nemmeno
lui, per adesso sta ancora dormendo, e nessuno se la sente di
svegliarla, Theodore è il vero problema, non sappiamo cosa
fare, e come avete visto ieri, Draco l’ha ridotto veramente
male-
-Già-
seguirono minuti di silenzio, che vennero interrotti
dall’arrivo di Draco
-Oh
state tutti qui vedo-
-A
quanto pare- rispose atona Ginny
-Blaise-
continuò lui, ignorando la rossa – Theodore si
è svegliato , mi ha appena avvisato Mark- immediatamente il
ragazzo si alzò in piedi e raggiunse l’amico
-Che
hai intenzione di fare?- gli chiese Hermione, appoggiata da Pansy
-Dipende
da lui, se dice mezza parola fuori posto, quello che non ho fatto ieri
lo faccio oggi- rispose con un tono misto tra indifferenza e minaccia,
sta di fatto che la risposta fece preoccupare tutti i presenti, Draco
sapeva essere pericoloso, i due ragazzi andarono via, lasciando le
ragazze li.
-Beh
che facciamo?-
-Li
seguiamo, Draco lo potrebbe ammazzare!-
-Teoricamente
noi non potremmo entrare-
-Non
mi pare che fu un problema qualche anno fa- la rimbeccò
Pansy
-Touché-
le quattro ragazze corsero per i corridoi, per arrivare il
prima possibile nella sala comune Serpeverde, quando entrarono notarono
un grande trambusto, e molti ragazzi si erano svegliati, le quattro
cercarono di farsi strada tra le varie persone fin quando non
arrivarono difronte Blaise e Draco; il trambusto era dato
dall’avvento di Theodore Nott, svegliatosi e uscito dalla
camera, tranquillamente per certi versi, ma terribilmente arrabbiato
per essere stato colpito ripetutamente dal biondo la sera precedente
-Theodore,
è meglio se te ne torni in camera- lo ammonì
Blaise
-E
perché mai, ho proprio voglia di restituire il favore a
Malfoy, questi lividi li ho per colpa sua-
-Ed
Alex li ha sulle braccia e sui polsi a causa tua, credo che sia meglio
che tu non dia fiato alla bocca per nulla, idiota!- sputò
Draco, in quel momento le ragazze realizzarono che c’era fin
troppa gente in quella sala, e che, con la massima
probabilità, sarebbe potuto succedere di tutto, e non era il
caso di far assistere a tali scene anche i più piccoli,
quindi con l’aiuto di alcuni ragazzi del sesto, ma anche
settimo anno, che avevano intuito col tempo la situazione, fecero
sgombrare l’intera casa Serpeverde.
Quei pochi minuti di agitazione, valsero a far svegliare Alex, che
udendo quelle parole, una volta scesa dal letto, non ebbe neanche il
tempo di ragionare, di figurarsi tutti gli avvenimenti della sera
precedente, corse immediatamente fuori la camera di Draco, pronta a
dirigersi nella sala comune, non curante del fatto che indossasse la
maglia prestatale da Draco quella notte, quando i presenti la videro
scendere dalle scale rimasero interdetti ed esterrefatti, anche se in
quel momento non c’era molto da concentrarsi sul fisico o
sulla bellezza di lei, alcuni, o per meglio dire, quasi tutti i ragazzi
ci fecero caso, anche un certo Blaise, che lanciò
un’occhiata all’amico al suo fianco
-Alex-
disse Mark, il quale era a conoscenza dell’intera storia,
tranne di ciò che successe la sera prima, ma col tempo
quella mattina riuscì a capire e a mettere insieme
tutti i pezzi della storia
-Che
sta succedendo?- chiese lei con un filo di voce
-Ieri
sera hai menato me e poi che fai te la scopi tu Draco?-
esordì Theodore –Beh complimenti, almeno uno di
noi se l’è scopata quella troia-
-Tu..
cosa?- Draco non riuscì nemmeno a formulare una frase di
senso compiuto che l’istinto di colpirlo nuovamente, in pieno
viso, prevaricò sulla ragione –Prova a dirlo
un’altra volta e ti dovranno portare direttamente al San
Mungo Nott- lo minacciò prendendolo per il colletto della
camicia e lasciandolo cadere poi per terra; Alex nel frattempo aveva
sceso le scale e si era diretta direttamente di fronte al ragazzo che
l’aveva tormenta fino a quel momento, era decisa a mettere un
punto a tutta quella storia, era carica di rabbia, di rancore, era
arrabbiata come non mai, era decisa a fargliela pagare, non aveva
intenzione di picchiarlo, se ne fosse stata capace, di certo ieri sera
non si sarebbe fatta fregare in quel modo, no, voleva umiliarlo davanti
a tutti, voleva fargli male, come lui ne aveva fatto a lei, solo con un
metodo diverso: con le parole.
Il
suo sguardo divenne freddo, forse più di quello del principe
delle serpi, era decisa, sicura di se, anche se ancora provata
fisicamente
-Alzati-
gli ordinò, ma il ragazzo non la stette a sentire
–Ho detto alzati Theodore, non farmi perdere tempo, e non amo
ripetere le cose due volte- nella stanza era calato il
silenzio, tutti erano in attesa, nessuno sapeva che cosa sarebbe
accaduto
-Cos’è
vuoi ricominciare da dove ci siamo interrotti?- a quella provocazione
non seguì nessuna risposta di Alex, o di nessun altro
–Senti mezzosangue perché non la finisci? Lo vuoi
capire che non puoi fare proprio nulla? – prima di rispondere
la ragazza vece un grande respiro, come se volesse calmarsi, ma in
realtà non servì a molto
-Caro
Nott, credimi preferisco essere una mezzosangue, o perfino una
sanguesporco, piuttosto che una come te, purosangue solo di nome,
purosangue solo quando gli conviene, che non è capace di
decidere per sé, che deve seguire per forza qualcuno
perché non sa come usare il suo cervello, sempre se esiste,
preferisco essere una mezzosangue ed avere questi lividi piuttosto che
il tatuaggio che hai tu sul braccio- quelle parole fecero sbarrare gli
occhi a tutti i presenti, erano parole forti, che per la maggiore
toccavano molti ragazzi in quelle stanza -Ma almeno fossi bravo in
questo!- continuò deridendolo ulteriormente
–Quello che piange ogni notte, nel suo letto, sei tu non io,
cos’è ti manca tua madre?- la tensione nella
stanza si fece ancora più profonda, tutti erano a conoscenza
che la madre di Theodore morì nel tentativo di scappare da
Voldemort –Peccato tu non abbia ereditato il coraggio e il
cervello da tua madre, anzi tu che fai? Segui le orme di tuo padre,
mandando a puttane il sacrificio di quella nobile donna purosangue.
Il
mio sangue è più puro del tuo e ti dovresti fare
schifo per questo no?- e così concluse la sua arringa,
girandosi e dando le spalle a tutti, per tornare nella sua
camera.
Lasciò tutti in silenzio, riecheggiavano nell’aria le sue parole; si era vendicata, eccome se l’aveva fatto, il dolore fisico non era nulla a confronto con quello psicologico, e lei lo sapeva bene, ma quelle parole dette, non ferirono solo Nott, ma fecero riflettere anche molti altri, costretti contro la loro volontà a far parte di qualcosa che ritenevano folle, assurdo, senza alcuna possibilità, ma accadde qualcosa in quel momento: Blaise e Draco, Mark e qualche altro ragazzo, erano giunti ad una conclusione unitaria, la stessa per tutti loro, era ora di farla finita, di prendere in mano la loro vita, di decidere da soli, di fare le proprie scelte, giuste o sbagliate che fossero; e forse per la prima volta, dopo anni, scelsero in completa autonomia. La vita era la loro, stava a loro decidere.
Usciti
da quel momento di trance, le ragazze si preoccuparono immediatamente
di correre dall’amica, che si trovava nella loro stanza
-Alex!-
la chiamò Daphne, mentre l’amica cercava qualcosa
nell’armadio –Come stai?-
-Meglio,
molto meglio, adesso, solo che mi sento stanca-
-Mentalmente
o fisicamente?-
-Entrambe-
-Vuoi
del tè caldo?-
-No,
tranquilla Herm, credo che andrò a farmi un bagno, magari
immersa nell’acqua calda mi sentirò meglio-
-Si,
credo proprio di si, è uno dei metodi che preferisco per
rilassarmi, bagno caldo, e riviste di gossip! Il meglio per staccare la
spina- affermò Ginny
-A
proposito, te come stai?-
-Sta
mattina l’ho visto, mi ha salutato come niente fosse, ed
è stato tremendo-
-Dai
Ginny, vedrai che ne troverai uno migliore di lui-
-Il
problema è che ho sempre voluto lui, ma credo che
dovrò dimenticarmelo, una volta per tutte-
-Ginny,
credo che ti farebbe bene uscire con qualche altro ragazzo- le
suggerì Pansy –Sai a volte fare chiodo scaccia
chiodo aiuta-
-Comunque
non parliamo di questo, Daphne ti deve dire una cosa, e a noi deve
raccontare il resto-
-Assolutamente
si, questa la devi sapere, e tieniti forte, è una notizia
bomba-
-Beh,
io e Blaise stiamo insieme!-
-Tu
cosa? Da quando?-
-Dalle
cinque di stamattina più o meno-
-Daph,
io vado, ho bisogno di un bagno caldo, con del vino magari, ma non si
può avere tutto- asserì ironicamente
–Ne parliamo dopo, scusate-
-Tranquilla
Alex- la ragazza salutò l’amica con un bacio sulla
guancia, prima di correre nel bagno, tenendo sul braccio un fouson
grigio e una maglia a mezze maniche nere.
Nel frattempo, Draco e Blaise erano saliti in camera del biondo, per allontanarsi dal resto delle persone in sala comune
-Ora capisco perché stanotte non hai dormito-
-E sarebbe?- chiese Draco, anche se riluttante al voler conoscere la risposte, in fondo la conosceva anche lui, o forse, credeva di saperla
-C’era Alex nel tuo letto, con indosso una maglia, tua, che se le copriva il culo era solo per miracolo-
-Blaise, l’hai squadrata per bene insomma-
-Non fraintendermi ma, Alex è una mia amica, e ho notato perfettamente lo sguardo di tutti i ragazzi lì presenti, nonché il tuo; ma a me piace Daphne-
-Oh credimi questo lo sappiamo bene tutti, comunque credo che andrò a correre, ho bisogno di rilassarmi-
-Io vado da Daphne-
-Per Salazaar è iniziato un nuovo tormento!- disse esasperatamente Draco, anche se in fondo stava scherzando
-Ridi, poi quando toccherà a te, ne vedremo delle belle-
-Blaise- fece con fare ovvio –Io, non mi innamoro-
-Questo lo deciderà solo il tempo. E poi vuoi dirmi che te non l’hai squadrata da capo a piedi? Per favore Draco e chi ti crede-
-Beh è normale che l’abbia fatto, sono pur sempre un ragazzo
Dobbiamo dirlo questa volta il titolo era illuminante
Comunque che ne pensate, ora, della nostra piccola Alex?
Adesso devo scappare che ho mille cose da studiare
e questo nuovo programma che sto provando mi sta facendo uscire pazza!
Lo odio
DarkAkiko