Will Solace: cambio in battaglia.
 
-Solace, che fine ha fatto quel deficiente del tuo capocabina? Ci dovevamo trovare qui alla fine della battaglia!-
-Ma che ne so Clarisse, sai com'è Mike...sparisce sempre-
Gli si avvicinó Travis.
-Will...vai a cercarlo al ponte dov'era con i vostri fratelli. Magari sono in difficoltà-
-Hai ragione, non metterebbe in pericolo altri per le sue bravate-          
 
Seguendo il consiglio di Travis, Will era corso fino al ponte e da lì i ricordi di facevano confusi.    
 
-Dov'è?-
-...Clarisse...-       
-Senti, hanno chiamato i capocabina, vieni tu che sei il sostituto; così impara-
Will aveva messo degli occhiali scuri e Clarisse non era brava a capire le persone, così non si accorse delle lacrime silenziose che solcavo le guance del figlio di Apollo.
 
Poco prima.
-Will...Michael...- i singhiozzi di Kayla non finivano.
-C'è tempo, possiamo fare sempre qual...- Austin balbettava.
-Ragazzi, spiegatemi bene e in fretta-
Così Will venne a sapere che il ponte era ceduto e che si era portato via il loro capocabina.
-Okay, dammi la corda. Mi calo giù-
-È pericoloso, Will-
-Non mi importa, Austin-
Kaila non parlava più. Era appoggiata alla spalla di Austin e talvolta singhiozzava fra le lacrime. Will non poteva perdere assolutamente il controllo.
-State tranquilli, lo recupero e torno- aveva detto Will mettendo una mano sulla spalla del fratello e l'altra sul capo della sorella.

 
-Va bene ragazzi, stiamo perdendo terreno. Non possiamo assolutamente permetterci di battere la fiacca, chiaro?
Rassicurate gli altri ma sappiate che dobbiamo mettercela tutta se vogliamo...-
Lo sguardo di Chirone si era posato su Will che ascoltava a testa bassa.
-Andate a riposare, siamo all'inizio- aveva liquidato velocemente il discorso.
- Will, vieni- con un tono più basso e un po' più dolce.
-Ragazzo, lo so che è dura. Che in infermeria molti non ce la fanno, che ci sono fratelli e amici. Nonostante ciò, non possiamo permetterci di fermarci. Perché se sarà Crono a vincere, non ci sará più nulla. Questo lo capisci, vero?-
Silenzio.
-Dopo faró l'ennesima lavata di capo al tuo capocabina- una fitta al cuore di Will. Una pugnalata. Will non ce l'aveva fatta, aveva fallito nel tentativo di salvare il fratello. Era scivolato giù...sorrideva.
-Non doveva continuare la battaglia senza permesso, quel ragaz..-
-Chirone...Michael...- le parole gli uscivano a fatica.
-É in infermeria?-
Will scosse la testa.
-Il ponte è crollato. Sono andato a cecarlo, Austin e Kayla mi hanno detto...Mike non...io ho tentato, ho fallito-
 

Qualche interminabile ora dopo.
-Allora, raggazzi! Ragazzi!-
Will fece sbattere 2 piatti l'uno contro l'altro e caló il silenzio.
-Alleluja! Ehm...la battaglia è finita. Percy, Annabeth e Grover sono andati sull'Olimpo. Luke è tornato in se e si è pugnalato nel punto debole. Crono è stato sconfitto!-
Un brusio poco convinto fra la casa di Apollo. Intanto troppe immagini nella mente di Will scorrevano come in un film. Troppe peridite, troppi compagni...
- Lo so che abbiamo perso molto e che ci sono molte ferite da curare, ma ehi! Siamo figli di Apollo! E come hanno già detto Chirone e Percy, possiamo affrontare tutto se siamo uniti!-
Austin aveva sorriso e aveva urlato.
-E per questo nuovo inizio...hip-hip!-
La cabina di Apollo era esplosa in un boato e Will era stato infinitamente grato al fratello.
       
Più tardi, al campo, Austin gli si era avvicinato, dopo i riti funebri. Ancora qualche lacrima sui volti di entrambi.
-Sarai un ottimo capocabina-
-Ho i miei dubbi. Ho solo 13 anni, non mi sento pronto. Non posso esserlo-
-Il discorso che hai fatto prima era molto bello. Poi sai che non sarai mai solo, vero?-
- Grazie Austin-
Si era avvicinata Kayla con Nyssa una della cabina di Efesto.
-Solace, ho sentito il discorso che hai fatto...veramente bello-
-Grazie Nyssa-
- Will...- Kayla era visibilmente ancora scossa. Era al campo da pochissimo ma Michael l'aveva portata con sé perché non sbagliava mai un colpo.
- Non serve che tu dica nulla, sul serio-.
 
Anni dopo.
-Così hai fatto amicizia con Di Angelo, eh Solace? -
-Più o meno, Kayla, più o meno-  
-Sto cercando i lati positivi di questa guerra-
- Ah-
-Ti piace?-
-L'idea? Bé, è strana, però non è male...perché fai quella faccia?-
-Non intendeva l'idea, Will- aveva risposto uno dei suoi fratelli sempre lì in infermeria. Dopo la guerra contro Gea c'era un sacco di gente da curare e praticamente tutti i figli di Apollo erano sempre in servizio.
Il ragazzo che Will stava curando scoppió a ridere vedendo la faccia sconvolta del figlio di Apollo non appena quest'ultimo ebbe capito a cosa si riferiva la sorella.
Will gli tiró un'occhiataccia.
-Allora?- lo incalzó un figlio di Afrodite che era all'ascolto.
A quel punto intervenne Austin.
-Dai, adesso non ti vergognerai mica? Guarda che Michael lo diceva sempre che stavi da tutte e due le sponde!-
E in quel momento i pensieri di Will somigliavano a qualcosa come "Mike, ti voglio bene, ma appena ti rivedo dall'altra parte ti spacco l'arco in testa!".
                                    
 
 
 
-Angolo-
 
Va bene, in teoria dovrebbe essere con il formato leggibile. Incrociamo le dita e sacrifichiamo buoi a Zeus.