Buona serata a tutti.
Eccoci con il settimo capitolo.
Come sempre ringrazio:
angteen
annacro
catrinam
Rori95
true_love
violae
che hanno messo la ff tra i preferiti e:
Avalon
paie
che hanno inserito la storia tra le seguite ^_^
Per Sabry_Cullen: Adoro le tue recensioni e questo tuo fervore nell'attaccare Bella... sono completamente d'accordo con te ^_^
Per MartinaCullen: Perchè no? Secondo te non sarebbero una bella coppia? Non ce li vedresti bene insieme?
Per sackiko_chan: Grazie ^_^ Potrebbe essere un idea. Così lui si prende Bella e noi ci teniamo Edward ^_^
Per JulyTHFreiheit92: Ti piace come personaggio? Ho paura che dovrai aspettare fino alla fine della storia per sapere se cederà o meno ^_^
Per ashleys: Troppo, troppo buona. Chiedo umilmente scusa, ma ogni volta che cerco di capire chi ha aggiunto la storia tra i preferiti ho sempre l'impressione di dimenticarmi qualcuno. Scusa ^_^
Sono felice che ti piaccia ^_^
Buona lettura a tutti. Bacio
7°
CAPITOLO
Erano trascorsi pochi giorni da quando Jodie aveva fatto conoscenza con Jacob Black.
Si era chiarita con Edward e con il resto della sua famiglia per come si era comportata con Bella e, di conseguenza, l’aveva evitata quando era venuta in visita a Casa Cullen.
Il rancore che provava per quella piccola umana era ancora vivo in lei ma era una persona matura, per cui evitava battutine spiacevoli e commenti sarcastici. Infondo era la fidanzata di Edward, non la sua. Se a lui andava bene il suo comportamento, chi era lei per dissentire?
Rosalie da parte sua cercava di tirarla su di morale distraendola in ogni modo.
Gite fuori porta, corsi di decoupage e bricolage, shopping compulsivo... tutto pur di distrarla dal pensiero di Edward e Bella.
“Potremmo fare qualcosa stasera” sussurrò Rosalie sdraiandosi sul letto accanto alla sorella.
“Tipo?”
chiese annoiata Jodie continuando guardare il soffitto. “Dovrei
ridipingere
questa
camera”
“Non ti piacciono più le
costellazioni?”
“Sì, ma vorrei qualcosa di più
floreale… tipo radura incantata” rispose Jodie
inclinando poi il viso verso la vampira. “Dicevi di
stasera?”
“Potremmo uscire tutti insieme. Magari
andiamo a ballare” propose Rosalie sorridendole
speranzosa.
“L’umana non è capace di stare in
piedi figurati di ballare” rispose acida Jodie tornando a
guardare il soffitto. “O vuoi sbarazzarti di lei?” chiese
Jodie sorridendo perfidamente.
“Bella
questa sera non c’è”
“E
perché no?” chiese disinteressata Jodie.
“Il
falò a La Push… te ne sei scordata?” chiese
Rosalie spostandosi di qualche centimetro quando Jodie si volto di
scatto a guardarla.
“Ci va veramente?” chiese
sconvolta Jodie mettendosi a sedere di scatto. “Credevo fosse
uno scherzo”
“Ecco perché eri così
calma quando Alice lo ha detto questo pomeriggio”
“E
Edward?” chiese Jodie sempre più allibita.
“Viene
con noi” rispose Rosalie.
“Così? Come se niente
fosse?” chiese allucinata Jodie.
“Ora capisci perché
mi sento incompresa?” esclamò Rosalie sedendosi a sua
volta. “Tu sei l’unica che ragiona come me. Tutti gli
altri dicono che è giusto che sia libera di scegliere e di
vivere libera”
“Ma il punto è che lei non lo
fa” sbottò Jodie cominciando a camminare nervosamente
per la stanza. “Lei non sceglie ma gioca con entrambi”
abbaiò Jodie innervosendosi sempre di più. “Ok,
ok… non sono fatti miei. Ne ho già discusso con Edward
e lui è felice così” mormorò Jodie
chiudendo gli occhi, cercando di respirare regolarmente.
“Jodie”
la chiamò preoccupata Rosalie.
“Non sono fatti miei e
non andrò a prenderla a La Push per riportarla qua a calci in
culo” continuò a mormorare la ragazza facendo strani
movimenti con le braccia.
“Jodie,
stai bene?”
“Rispetterò il patto e non morderò
nessuno-lo-giuro” ringhiò alla fine la ragazza aprendo
di scatto gli occhi.
“Se fai così fatico a crederti” rispose Rosalie.
“Discopub?”
chiese con foga Jodie come se da quella risposta dipendesse la sua
vita.
“Ok, va bene” rispose velocemente Rosalie
alzandosi dal letto. “Io vado a dirlo agli altri. Tu vedi di
rimanere chiusa qua dentro. E’ più sicuro per tutti”
aggiunse la vampira uscendo rapidamente dalla stanza.
Raggiungendo prima Emmett e poi Edward.
Sapeva già che Alice non sarebbe stata dell'idea ma una volta convinto Edward lei non avrebbe potuto fare altro che seguirli... infondo voleva tenerlo d'occhio, ed era sicura che Edward volesse passare un po' di tempo con Jodie... l'importante era non pensarci in sua presenza.
Come
previsto Alice aveva sbuffato ma alla fine aveva accettato.
Per il resto dal pomeriggio Rosalie aveva giocato al salone di moda con Jodie.
Era stata la sua bambola.
Le aveva acconciato i capelli e l'aveva truccata con un trucco leggero. Alla fine le aveva anche scelto il vestito che secondo lei le stava meglio e gli accessori migliori.
“Stai benissimo” esclamò Rosalie guardandola orgogliosa come un artista ammira il suo quadro migliore.
“Avevo capito che andavamo a ballare, non ad una sfilata di moda” rispose Jodie sistemandosi meglio la stola sulle spalle nude, maledicendosi quando il suo pensiero andò a Edward.
#Non deve piacere a lui il vestito, idiota!#
“Jodie...”
cominciò a dire Rosalie interrompendosi di colpo quando udì
qualcuno bussare alla porta. “Avanti”
“Siete
pronte?” chiese Edward affacciandosi nella stanza. “Emmett
inizia a diventare pesante” aggiunse il vampiro non potendo
evitare di ammirare la vampira in piedi di fronte allo specchio.
“Arriviamo” rispose Rosalie infilandosi le scarpe, passando poi a Jodie il soprabito.
“Ma come siamo belle questa sera” esclamò Emmett quando le due ragazze uscirono dalla casa. #Che ne dici Edward? Non è bellissima?# pensò Emmett lanciandogli un occhiata divertita mentre apriva la porta della macchina a Rosalie.
“Stai zitto” sibilò Edward salendo in macchina e accendendo il motore.
Per tutto il tragitto non fece altro che cercare di evitare la voce fastidiosa di Emmett che lo tormentava facendogli notare come i capelli lunghi le accarezzavano il collo bianco e le spalle nude, come il ciondolo si incastrasse perfettamente nell'incavo dei suoi seni, e cercando di non guardare troppo la ragazza attraverso lo specchietto retrovisore.
Una volta arrivati al discopub Edward rimase indietro rispetto agli altri cercandosi di darsi un contegno.
Cominciava anche a lui a chiedersi se era stata una buona idea uscire con Jodie.
#Certo, non è che siete usciti da soli, ci sono anche gli altri# precisò una vocina dentro di lui. #Anche se guardi solo lei# lo prese in giro quella vocetta odiosa.
“Sei ancora tra di noi?” chiese Alice affiancandolo lungo il tragitto dal parcheggio al locale. “Si è fatta particolarmente bella o sbaglio?”
“Falla finita” rispose scocciato Edward seguendo Jasper attraverso i tavolini del locale.
“Proprio
un bel vestitino” rincarò la vampira 'costringendolo' a
lanciare l'ennesimo sguardo alla figura di Jodie.
Alle gambe
scoperte della vampira, a come il vestito la avvolgeva.
#Ma perché sono qua?# si chiese Edward seguendo i fratelli al piano rialzato del locale guardandosi attorno a disagio.
“Arrivo subito” sentì dire dalla voce di Jodie.
La guardò sgusciare tra la gente, allontanandosi verso la parte opposta del locale, provando una strana sensazione.
“Dove va?” chiese Emmett sedendosi su un divanetto, trascinandosi Rosalie addosso.
“A rifarsi il trucco” rispose acida Alice facendo alzare gli occhi al cielo a Edward.
Rimasero per un po' ad aspettarla fino a quando Jodie li raggiunse ai divanetti.
“E con quello che ci fai?” chiese Emmett guardando il cocktail che Jodie teneva in mano.
“Me lo ha offerto un ragazzo, mi sembrava scortese rifiutare” rispose noncurante Jodie appoggiando il bicchiere sul tavolino di fronte a sé. “Vuoi provarlo?” chiese a Edward dopo pochi secondi, notando che il ragazzo guardava insistentemente il bicchiere.
“Perché
dovrei?” chiese scorbutico Edward storcendo il naso.
“Vedo
che te lo stai mangiando con lo sguardo” rispose Jodie facendo
spallucce.
“Allora Jodie” li interruppe Alice, accavallando le gambe. “Perché non ci racconti un po’ di te”
“Cosa vuoi sapere?”
“Ad esempio dove sei stata fino ad ora?”
“Ho viaggiato un po’ per tutto il mondo, soprattutto in Europa. Ho visitato le più belle città d’arte del mondo. Molti paesi del Nord... sono stata in Lapponia” esordì Jodie guardando raggiante Edward.
“E lo hai trovato?” chiese divertito il vampiro.
“Beh
c’erano un sacco di uomini con la barba” sorrise
Jodie.
“E’ andata a cercare Babbo Natale”
rispose divertito Edward alla muta domanda di Alice e Jasper.
“Dovreste
andarci, è un posto bellissimo”
“E
viaggi sempre da sola?” chiese Alice con fare indagatore.
“Ho
incontrato altri come noi durante molti viaggi, ma perlopiù
sì, ero da sola”
“Quindi non hai un compagno?”
chiese Alice prendendo la borsetta di fronte a sé e
spostandola di lato.
“Purtroppo
per te no” rispose Jodie incrociando le braccia al petto.
“Come scusa?”
“Non leggo il pensiero come fa
Edward ma il comportamento umano sì. I tuoi modi di porti e di
spostare gli oggetti quando parli con me... tu non mi sopporti e
sinceramente non so perché, anche se lo posso intuire. Non ho
un compagno da cui tornare ma ci metto un attimo a trovarlo”
rispose Jodie puntando un ragazzo moro infondo al locale.
“Jodie” la chiamò Rosalie.
“Io
vado”
“Balliamo?” la trattenne Edward facendole
dimenticare improvvisamente il ragazzo moro e la discussione con
Alice.
“E’ un lento... ti ricordi come si fa?” chiese Jodie mentre il vampiro si alzava e si dirigeva verso le scale.
“Certo che mi ricordo” rispose Edward porgendole la mano una volta arrivati a bordo pista, conducendola rapidamente verso il centro della pista.
“E
così sei andata a cercare Babbo Natale”
“Sai
non sei obbligato a prendermi in giro” rispose Jodie lasciando
che Edward la conducesse nel ballo.
“Non
hai davvero nessuno da cui tornare?”
#Vuoi che me ne vada?#
chiese Jodie tenendo lo sguardo fisso negli occhi di Edward.
“Voglio solo sapere se scomparirai da un momento all’altro” rispose Edward sorridendo quando Jodie si mordicchiò il labbro nervosa.
“Non volevo farvi stare male... né tanto meno preoccuparvi” sussurrò Jodie abbassando lo sguardo. “Ma dovevo farlo”
“Perché te ne sei andata?”
“Per vedere il mondo, lo sai”
“E
lo hai visto?”
“L’ho visto”
“Quindi
non sei scappata?”
“Non sono scappata” mentì
Jodie sfoggiando il sorriso più convincente che avesse.
“Come
mai sei tornata?”
“Mi
mancavate” rispose Jodie tornando a fissare Edward negli occhi.
“Rimanete comunque la mia famiglia anche se sono a chilometri
di distanza... non è vero?” chiese Jodie aggrottando le
sopracciglia in pensiero.
“Certo” sussurrò
Edward stringendola a sé, posando le labbra di capelli della
vampira, quasi cullandola nel ballo.
“E
io non dovrei preoccuparmi” disse rassegnata Alice guardando
Edward abbracciare protettivo la ragazza. “Sapete cosa mi
infastidisce di più?”
“Cosa?”
“Che
avevi ragione tu Rosalie” rispose Alice. “Jodie si è
fatta da parte. Ha solo voluto proteggere Edward ma questo non
cambierà la mia visione”
“La colpa non è
sua Alice. La colpa è di Bella” rispose decisa Rosalie
pronta a difendere a spada tratta la sorella.
“O di
entrambi” precisò Alice. “Perché se Bella è
l’eterna indecisa, Edward è quello che forse ha
sbagliato nel valutare il suo sentimento per lei”
“Che
vuoi dire? Che non la ama?” chiese Emmett passando lo sguardo
dalla sorella alla coppia sulla pista da ballo.
“Sì,
la ama ma non credo sia l’amore che io provo per Jasper o che
tu provi per Rosalie” rispose Alice tornando ad osservare la
coppia. “Dovrò disdire tutte le prenotazioni”
sbuffò la vampira mordendosi nervosamente le labbra.
FINE
SETTIMO CAPITOLO