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Autore: _evans_    10/05/2009    3 recensioni
- HP 7 from Hermione pov -
Dal capitolo 7 :
[...]Ma in fondo Ginny continua a illudersi, pensai, ed è anche in parte colpa mia.
Soltanto due sere prima l’avevo rassicurata dicendole che per lei ed Harry poteva esserci un futuro, ma in quel momento la realtà mi crollò addosso come un castello di carte: nessuno poteva avere certezze sull’avvenire in un momento come quello.
Nessuno sapeva se saremmo sopravvissuti alla ricerca degli Horcrux o a una battaglia contro lo stesso Voldemort.
Io avrei dovuto saperlo. Non avevo forse modificato i ricordi dei miei genitori proprio perché non corressero pericoli e non soffrissero la mia eventuale perdita, continuando a vivere serenamente?
Fu come se tutte le ansie e le paure che mi avevano assillato dopo la morte di Silente, e che erano state represse in quegli ultimi giorni, fossero tornate a galla tutt’a un tratto. E la consapevolezza di avere davanti a me solo il nulla, l’ignoto, mi investì come una doccia fredda.[...]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eravamo ancora tutti riuniti: gli unici che mancavano all’appello erano l’uomo e la donna di nome Dedalus e Hestia che erano partiti per portare via gli zii di Harry dalla loro casa ormai da un’ora.
Nei giorni precedenti avevamo messo a punto tutti i dettagli del piano: avevamo messo la protezione a ben dodici case; ci eravamo procurati la pozione polisucco, alla quale mancavano solo i capelli di Harry; avevamo recuperato i mezzi, scope Thestral e la moto di Sirius, modificata da Arthur Weasley come prestabilito; e avevamo preparato due sacchi pieni di vestiti e accessori per assomigliare in tutto e per tutto a Harry. A me e Ron era stato detto che era meglio non inviargli alcuna lettera, per ovvie ragioni.
- Tutto chiaro?- disse Moody dopo aver ripetuto per l’ennesima volta i punti salienti del piano.
- Sì. - rispondemmo in coro. Eravamo carichi, pronti.
- Mi raccomando: vigilanza costante.- si raccomandò Malocchio.
- Vigilanza costante.-
- Molly, noi andiamo. A più tardi.- disse Moody rivolto alla Signora Weasley
- Okay- disse quest’ultima salutandoci e abbracciandoci uno a uno. Lei sarebbe rimasta a casa con Ginny. Era la più preoccupata di tutti.
- Andrà tutto bene mamma, puoi stare tranquilla.- dissero Fred e George tentando di rassicurare almeno in parte la madre.
Uscimmo tutti in giardino e ci preparammo a partire: chi sui Thestral, chi sui manici di scopa e Hagrid, con occhialoni e casco, su una moto enorme con un sidecar nero un tempo appartenuta a Sirius Black.
A proteggerci vi erano degli Incantesimi di Disillusione. Io salii su un Thestral con Kingsley, con grande dispiacere di Ron che avrebbe preferito accompagnarmi su una scopa. Odiavo volare. Stare con Kingsley, quantomeno, mi tranquillizzava.
Il viaggio fino al numero quattro di Privet Drive fu tranquillo: era una notte senza luna, il cielo, apparentemente deserto, era coperto da nuvole e l’aria calda della sera estiva mi accarezzava il volto.
Quando toccammo terra ci trovavamo nel giardino sul retro di una casa, in una strada buia, costeggiata da villette a schiera, illuminata solo dalla luce fioca di alcuni lampioni. La moto di Hagrid produceva un rumore assordante.
Mentre scendevamo da scope e Thestral e gli incantesimi svanivano la porta si aprì e ne uscì Harry.
Ovviamente non era cambiato per niente dall’ultima volta che ci eravamo visti: i capelli neri e corti erano sempre e perennemente spettinati, gli occhi verdi simili a smeraldi brillavano anche nel buio della notte dietro le spesse lenti degli occhiali tondi, e sulla sua fronte spiccava la cicatrice a forma di saetta, quello stesso segno che lo designava come il Prescelto, l’unico in grado di sconfiggere Lord Voldemort.
Appena lo vidi corsi ad abbracciarlo e anche Ron gli andò in contro per dargli una pacca sulla schiena.
- Tutto a posto, Harry? Pronto per andare?- chiese Hagrid avvicinandosi a Harry.
- Prontissimo- rispose quest’ultimo sorridendo – Ma non mi aspettavo che foste così tanti!-
- Cambio di programma- ribatté Moody sbrigativo – Andiamo dentro, poi ti spieghiamo.-
Prima di entrare in casa scrutammo tutti il cielo con circospezione e attenzione. In qualche modo sentivamo che qualcosa non andava, ma comunque ci facemmo guidare in cucina da Harry tra risa e chiacchiere.
Io mi appoggiai al bancone lindo della cucina dei Dursley, mentre gli altri presero posto o su sedie o sulla lavastoviglie o vicino ad altri elettrodomestici. Sentii il Signor Weasley elogiare qualche oggetto a lui non noto e Harry parlare prima con Kingsley e poi con Tonks che gli annunciò la buona notizia del matrimonio, subito interrotta da Malocchio che riportò tutti al silenzio e alla concentrazione per la missione.
Moody spiegò a Harry il piano per filo e per segno, discorso che io e gli altri avevamo sentito un centinaio di volte nelle ultime 48 ore.
Mi guardai intorno: in tutto eravamo 14, Harry compreso: io, Ron, Fred e George, Arthur Weasley, Bill e Fleur, Hagrid, Moody, Kingsley, Lupin e Tonks e Mundungus, che a giudicare dall’espressione avrebbe preferito stare da tutt’altra parte.
Sperai solo che andasse tutto per il verso giusto. Che riuscissimo a tornare tutti.
Tornai a prestare attenzione alla conversazione tra Malocchio e Harry solo quando quest’ultimo gridò:
- No! Non se ne parla.-
Intuii subito che quella reazione era dovuta al fatto che ci saremmo trasformati in lui attraverso la Pozione Polisucco, che era perché non voleva che altri rischiassero per metterlo in salvo.
Cercai lo sguardo di Ron. Come previsto, il solito testardo, pensai.
- Gliel’ho detto che avresti reagito così.- dissi, compiaciuta come sempre quando avevo ragione su qualcosa.
- Se credete che permetterò che sette persone rischino la vita…- cominciò Harry.
- Come se fosse la prima volta.- lo interruppe Ron sbuffando
- Questa volta è diverso, far finta di essere me…-
- Be’ non è che siamo contenti, Harry.- disse Fred – Immagina se qualcosa va storto e restiamo per sempre degli idioti tutti ossa!-
Risero tutti tranne Harry:
- Non potete farlo se non collaboro, vi devo dare dei capelli.- disse
Ci vollero ancora dieci minuti buoni prima che Harry si decidesse a strapparsi una ciocca di capelli, dopo una minaccia da parte dei gemelli, l’intervento di Moody che riuscì a farlo ragionare e un’occhiata scambiata con Ron.
- Bene, mettili qui, prego.- disse Malocchio porgendo a Harry la pozione che da liquido melmoso si trasformò in quello che pareva oro fuso.
- Ooh, sembri molto più appetitoso di Tiger e Goyle, Harry.- commentai.
Lo dissi senza prima pensare e mi maledissi mentalmente per quello. Guardai automaticamente Ron, incrociai il suo sguardo accigliato e inevitabilmente arrossii.
-Insomma, sai cosa voglio dire…la pozione di Goyle sembrava moccio.- continuai tentando di riparare. Fortunatamente intervenne Moody:
- Bene, i falsi Potter tutti in fila, prego.- ordinò.
Io, Ron, Fred, George e Fleur ci sistemammo uno di fianco all’altro. Mancava Mundungus, che venne prontamente recuperato da Hagrid e collocato vicino a Fleur, che ,per l’odore, fu costretta a spostarsi tra i gemelli.
Bevemmo tutti insieme la Pozione.
Sentii la pelle su tutto il corpo ribollire e cominciare a deformarsi, come fossi una statua di cera. Cominciai a crescere, mi alzai di almeno dieci centimetri, finché non raggiunsi l’altezza di Harry, e i capelli, fino a quel momento ricci, castani e crespi, raccolti in una treccia, si accorciarono e si scurirono. Quando presi atto di tutti i cambiamenti del mio corpo ormai identico in tutto e per tutto a quello di Harry, notai di essere completamente cieca.
-Hei…siamo identici!- esclamarono i gemelli, ome fosse una novità.
-Non so ma mi pare di essere sempre più bello di te.- disse Fred…o George…non ne ero sicura: senza occhiali potevo solo sentire le voci.
- Bah, Bill, non guardarmi, fascio spavonto.- disse Fleur
-Per chi ha i vestiti troppo abbondanti qui ce n’è di più piccoli e viceversa- disse Malocchio slacciando i lacci dei sacchi dei vestiti.
Presi una maglietta e un paio di pantaloni più larghi dato che i miei vestiti da ragazza ormai mi andavano stretti. Ci spogliammo tutti tranquillamente (in fondo non era il nostro corpo) per cambiarci.
- Lo sapevo che Ginny mentiva su quel tatuaggio.- disse Ron.
-Harry, sei praticamente cieco.- commentai prima di inforcarmi finalmente un paio di occhiali tornando così a vedere in modo nitido.
Avevamo curato ogni minimo particolare della nostra trasformazione in Potter, infatti ci eravamo anche procurati zaini e gabbie con civette impagliate identiche a Edvige.
- Bene,- disse infine Moody – Ecco le coppie : Mundungus viaggerà con me su una scopa…-
- Perché io con te?- si lamentò il falso Potter più vicino alla porta.
- Perché tu sei quello da tenere d’occhio.- ribatté secco Moody continuando a fissarlo – Arthur e Fred…-
- Io sono Geroge.- disse l’Harry indicato da Moody – Non ci distingui nemmeno quando siamo Harry?-
- Scusa, George…-
- Ci sei cascato, sono Fred…-
- Basta con gli scherzi!- gridò Malocchio – Quell’altro…George, o Fred, o chi sei, tu vai con Remus, Mademoiselle Delacour…-
- Porto Fleur su un Thestral.- disse Bill – non le piacciono le scope.-
- Signorina Granger con Kingsley, anche voi su un Thestral…-
Speravo che mi accoppiassero con lui, ero più sicura. Tirai un sospiro di sollievo e mi avvicinai a Kingsley rispondendo al suo sorriso.
Le ultime coppie erano formate da Ron e Tonks e il vero Harry con Hagrid sulla moto. Dalla sua espressione e dal tono con cui disse –Ottimo- rivolto ad Hagrid capii che non era contento.
Anche Moody lo intuì:
- I Mangiamorte si aspetteranno di vederti su una scopa. Piton ha avuto un sacco di tempo per raccontargli tutto quello che non aveva mai detto su di te, quindi se incontriamo dei Mangiamorte crediamo che punteranno su uno dei Potter che sembrano a loro agio su una scopa. D’accordo- disse poi avviandosi di nuovo verso il giardino sul retro – mancano tre minuti alla partenza. Inutile chiudere, non terrà fuori i Mangiamorte quando verranno a vedere…Su…-
Tutti insieme raggiungemmo di nuovo il giardino dove avevamo lasciato i mezzi e Harry guardò per un lungo istante la moto del suo padrino, prima di salire sul sidecar.
Kingsley mi aiutò a salire sul Thestral: ero leggermente agitata,ora.
- Bene – disse Moody – Tutti pronti, per piacere; dobbiamo partire tutti alla stessa ora o l’azione diversiva non avrà senso.-
- Pronta, Hermione?- mi chiese Kingsley. Annuii con convinzione.
Gli altri si sistemarono pronti alla partenza.
- Buona fortuna a tutti, ci vediamo tra un’ora alla Tana. Al mio tre. Uno…due…TRE!-
Ci librammo in volo nello stesso istante e una volta in cielo tutto era ancora tranquillo come sembrava.
Ma il sollievo durò poco.
In brevissimo tempo fummo circondati da figure incappucciate. Molti più di quanti ci aspettassimo.
- Mangiamorte- ringhiò Kingsley – Fa’ attenzione!-
Sfoderammo le bacchette continuando a volare.
- Impedimenta!- gridai, scansandomi per evitare un Avada Kedavra.
Erano in cinque a inseguirci e riuscirono a evitare l’incantesimo.
Davanti a me Kingsley continuava a scagliare Maledizioni,una delle quali fece cadere il cappuccio a un Mangiamorte, che riconoscemmo come Travers.
Io non ero ancora pronta a uccidere.
-Stupeficium!- questa volta le scintille rosse scaturite dalla punta della mia bacchetta colpirono il Mangiamorte che stava al centro, anche se non lo disarcionarono.
-Bel colpo.- commentò Kingsley respingendo con l’ennesima Maledizione un Mangiamorte alla nostra sinistra, che cadde dalla scopa e precipitò.
Meno uno.
Una delle figure incappucciate riuscì ad avvicinarsi, volava al nostro fianco, ormai.
- Stupeficium!- gridai. Lo Schiantesimo lo colpì al braccio costringendolo ad arretrare.
Continuai a lanciare Schiantesimi e Fatture per seminare i restanti inseguitori dai volti ignoti,celati dai mantelli neri, tentando allo stesso tempo di evitare i getti di luce verde.
Poi mi bloccai. Abbassai la guardia e una Maledizione Senza Perdono mi passò a un soffio dalla guancia.
Anche Kingsley venne colto dal terrore, ma solo per una frazione di secondo prima di tornare a combattere.
Poco più indietro di noi era comparso Lord Voldemort.
I tratti somatici ricordavano quelli di un rettile, aveva gli occhi rossi e le mani e il volto bianchi, cadaverici, che risaltavano e spiccavano contro il buio della notte.
Ma la cosa più spaventosa era che sapeva volare.
Volava nel cielo alla nostra stessa altezza avvolto nel suo mantello nero come fumo senza scope o Thestral.
Evidentemente vide la paura nei miei occhi, ma non ci inseguì a lungo. Passati pochissimi minuti scomparve, così come era apparso.
Provai sollievo che si trasformò subito in angoscia: se se n’era andato voleva dire che qualcosa di più importante aveva attirato la sua attenzione.
Il vero Harry Potter.
E giunsi subito a un’altra considerazione: lo sapeva.
Sapevano che quelle notte avremmo trasferito Harry e questo poteva solo significare che qualcuno ci aveva traditi.
La voce profonda di Kingsley mi riportò alla realtà:
-Tieni duro, ci siamo quasi!.-
Un altro incantesimo non meglio identificato mi passò sopra la testa. Mi misi di nuovo in guardia e ripresi a gridare incantesimi. Riuscimmo a ferirne un altro e il Thestral cominciò ad abbassarsi perdendo quota per atterrare.
Mi resi conto che eravamo entrati nel raggio di azione degli incantesimi protettivi della casa di Kingsley quando non vidi più alcun inseguitore.
Salvi.






Eccomi quiii! Con il quarto capitolo! D'ora in poi i titoli dei capitoli saranno uguali a quelli del libro della Rowling in modo che possiate fare un confronto ^-^
Ringrazio le persone che seguono e/o hanno messo la storia tra i preferiti *o* Sono solo rimasta un po' delusa dalla mancanza di recensioni: in tanti hanno letto ma nessuno ha commentato il terzo capitolo =(
Mi piacerebbe che questa volta recensiste per dirmi se la storia e il mio modo di scrivere vi piacciono o meno XD Ora vi lascio, spero che questo chappy vi piaccia e cercherò di aggiornare al più presto!!
^^^
  
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