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Autore: acchiappanuvole    21/10/2016    4 recensioni
[Anime/manga vari]
Contest di drabble a tema amicizia tratte da vari anime/manga per festeggiare il settimo anniversario del thexiiiorderforum.
Pandora Hearts: Rufus Barma/Cheryl Rainsworth
Lady Oscar: Oscar/Maria Antonietta
Fullmetal Alchemist: Roy Mustang/ Maes Hughes
Sailor Moon: Sailor Senshi
Nana: Nana Osaki/ Nana Komatsu
God Child: Jezebel Disraeli/ Cashian
Last of Us: Ellie/Riley
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Guida creata da il blog di Lisa.


Assenza
Roy Mustang & Maes Hughes

Non so come sono arrivato qui, le mie gambe mi ci hanno portato senza che la parte razionale del mio cervello abbia fatto il benché minimo tentativo per fermarle. Sono rimasto fermo davanti alla porta di quell’orribile verde pastello, così, immobile sui gradini come un losco figuro. Non so esattamente che cosa mi aspettassi, quale irrazionale idiozia mi portasse a credere che una volta premuto il campanello tu avresti spalancato la porta col più ebete e grato dei sorrisi. Tutto questo è troppo anche per me, Maes. Tuttavia la mia presenza deve aver suscitato un qualche allarmismo, la porta si apre sì ma il volto che compare oltre l’uscio è quello di una donna di mezza età con l’espressione curiosa di ragazzina. Inutile sfuggire alla sua vivacità, una volta che comprende chi sono si spertica in complimenti e confidenze non richieste. Ciò nonostante questa nuova guardiana della tua casa ha un sorriso così bonario che un po’ rasserena i miei nervi tesi . Mi dice di chiamarsi Hilla, di essere originaria di Briggs, mi invita ad entrare che il tè è fatto, ed io la seguo con la docilità di un bambino. Si prende cura di Elicia quando Glacier è fuori, ama i biscotti alla cannella che offre su di un piattino sbeccato mentre parla di un film in cui un uomo gioca a scacchi con la morte. Sono nella dimensione dell’assurdo Maes, e penso a te seduto di fronte ad una scacchiera mentre ti fai fregare da uno scacco matto a tradimento. Recupero il controllo di me stesso, la mia imperturbabile compostezza, ringrazio Hilla per il tè non bevuto, per non avermi posto nessuna domanda sul motivo per il quale stavo pietrificato davanti alla porta di casa tua. Mentre sto per andare succede una cosa che non avevo previsto. Da dietro la gonna di Hilla un vocina dice piano, “ciao zio Roy”. Elicia. E’ passato tanto tempo dall’ultima volta che l’ho vista e adesso sono contento sia qui davanti a me, le voglio un mondo di bene anche se non ero preparato a vederla. Ridi pure Hughes, ciò che conta è che gli argini degli occhi stanno cedendo come la più nefasta delle dighe. Vorrei sedermi su queste scale e mettermi a gridare, per tutto quello che ho perso o che ho buttato e sto buttando via. Per l’amicizia, per l’amore, il matrimonio e i bambini che non ho mai avuto e per l’effetto di questa bimbetta che non mi giudica ma semplicemente sorride. E’ un po’ timida mentre mi guarda dal basso verso l’alto, così piccina e minuta somiglia molto a sua madre. Gli stessi occhi e lo stesso sorriso. No. Il sorriso è il tuo Maes. Riesce a scaldarmi il cuore e renderlo malinconico allo stesso modo.
Ti sei fatto male?” indica la benda sull’occhio.
Già, sono andato a sbattere contro una porta. Sono un po’ sbadato vero? Non ho guardato dove stavo andando.”
Vuole che le porti del ghiaccio? Lo prendo in un secondo.” E adoro Hilla in questo momento perché mi sta dando la possibilità di parlare con questa piccola luce con gli occhi pieni di vita. Occhi che amano la vita. E tu quanto fottutamente l’amavi questa vita disgraziata, Maes? Quante volte mi ci hai ributtato dentro a whisky, sogni di gloria  e sorrisi.
Sai ho ancora la bambola che mi hai regalato, anche se adesso preferisco gli orsacchiotti. Ti dispiace?”
Graciel l’ha istruita bene, parla già come un’adulta.
Sai  nella vita i gusti cambiano, tante cose cambiano.” Rispondo senza pensarci.
Perché piangi?”
“Non sto piangendo è l’occhio che lacrima da solo.”
Non devi vergognarti di piangere zio Roy. A scuola mi dicono che piangere è da stupidi ma papà invece mi diceva che non è vero. E’ giusto piangere. Anche lui qualche volta lo faceva. L’ho visto io. Diceva che aveva un raffreddore allergico ma io ho capito che era una bugia.”
Non ti preoccupare Eli, il raffreddore allergico non è una cosa grave, okay? E’ solo colpa dell’inquinamento,” mi fermo, non ce la faccio ad andare avanti.
Pollini” spiega Elicia fissandomi con i suoi occhietti ora così tristi “sono i pollini la causa principale, zio Roy.”
“Certo,” concordo assecondando la sua linea di pensiero, o meglio, il suo aiuto a reggere questa triste farsa.
Assolutamente sono proprio i pollini e anche in questo momento dell’anno sono terribili. Le piante non muoiono a gennaio e il clima sta cambiando, te ne sarai accorta. E i pollini entrano ovunque, dalle finestre, dalle porte,anche dalla più piccola fessura…” mi fermo di nuovo. Vedo i suoi occhi farsi lucidi ma è una bambina ed io devo convincerla che sono proprio gli stramaledetti pollini della vita la causa di tutto.
Elicia guarda ho qualcosa per te.”
Non vedo niente.”
“Devi guardare meglio!” ribatto affidandomi ai vecchi giochi di prestigio imparati tanto tempo fa dai commilitoni più anziani. Muovo le mani con velocità e un attimo dopo ho una moneta da cinque pence sul palmo della mano. Sono appena riuscito a distrarla che arriva Hilla. Ha con sé una borsa del ghiaccio, che per la mia situazione è completamente inutile, e una valigetta del pronto soccorso con l’immagine di un Teddy bear stampato sulla superficie. Elicia armeggia dentro la valigetta e mi fa segno di abbassarmi, mi piego sulle ginocchia e lei appiccica un cerotto a forma di pinguino sulla superficie nera della mia benda.
Così è molto meglio zio Roy!”
Sorrido assalito come sono da mille sensazioni diverse, l’impulso di rimanere, aspettare Glacier e il bisogno impellente di scappare. Ringrazio Hilla e bacio la piccola sulla fronte, mentre le sussurro una specie di benedizione. Voglio che vada tutto bene a questa bambina, tutto il bene che un padrino può augurare alla sua figlioccia, tutto il bene che tu Maes le avresti augurato. Lo faccio qui e adesso. Come se questo mi facesse sentire meno in colpa, più a posto con la mia devastata coscienza.
Passa una bella giornata, Eli” la saluto chiedendomi se si ricorderà in seguito di questo momento.
E tu ancora più bella.”
E’ incredibile sentire la certezza immotivata che non la rivedrò più. Mi chiudo la porta alle spalle, scendo i gradini e percorro il vialetto. Quel vialetto lastricato di ciottoli grigiastri, sento ancora il rumore delle tue scarpe lucide mentre ti affannavi a stare dietro ad ogni mio ordine o capriccio. Quello stesso rumore accompagna il mio cammino Maes, ancora una volta.

Note: il mio primo approccio con Fullmetal Alchemist è stato con la serie del 2003. Serie che ho adorato e che si è conclusa con il film “I conquistatori di Shambala”.  Ho poi seguito anche la Brotherhood certamente più fedele al manga però il coinvolgimento emotivo per quanto mi riguarda non è stato lo stesso. Questa drabble è ambientata tra la fine della serie del 2003 e l’inizio dei Conquistatori di Shambala dove vediamo un Roy Mustang eremita in attesa, a detta di Havoc; che il suo grande amico Hughes torni per ricondurlo sulla retta via.
 

  
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