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Autore: miss Gold_394    25/10/2016    3 recensioni
Una raccolta di coppie canon, het, slash con Severus Piton come protagonista indiscusso, dove verrà svelata ogni singola sfumatura del suo carattere.
Dal capitolo 29, paring Severus Piton/ Lucius Malfoy (Bella addormentata, prequel) " Tocchi impercettibili, sguardi maliziosi, sfrontati, lanciati in un silenzio urlato, che non avevano nulla di innocente. Loro non erano e mai sarebbero stati innocenti in qualcosa"
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Severus Piton | Coppie: Harry/Severus, Hermione/Severus, Lily/Severus, Severus/Narcissa
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Paring: Pride and Prejudice 
Personaggi: Severus Piton e Minerva McGranitt 
Genere: Comico
Contesto: Da collocare durante il primo libro 
Titolo: L'appuntamento (seguito della mia precedente storia "Cinquanta punti a Serpeverde e cinquanta punti a Grifondoro) 
 
 
 
 
Impazziti. Tutti erano impazziti. 
Minerva McGranitt non poteva non pensarlo dopo quel "siparietto" a dir poco assurdo a detta sua, avvenuto questa mattina a colazione. 
Severus!  Ancora non ci credeva! 
Il suo collega era sempre stato una persona sobria e tranquilla (anche se molto indisponente il più delle volte, e che poteva spingerti a commettere efferati omicidi verso la sua persona, se proprio vogliamo dirla tutta). 
Se lo ricordava da bambino: gracilino, con addosso vesti più grandi di lui, sul viso una perenne espressione seria  e corrucciata, e sempre rintanato in qualche angolo buio come se la luce potesse fargli del male.   
Lo ricordava da ragazzo, o meglio dire da giovane uomo. D'altronde come scordarlo?  Era appena entrato nel corpo docenti e già era riuscito a  diventare l'incubo degli studenti in meno di due giorni. 
Rigoroso, ligio alla propria vocazione di insegnante, cosa cavolo gli era successo!? 
Cos'è, i fumi delle pozioni gli avevano offuscato il cervello? 
Quel comportamento... Lei con l'età che aveva  poteva essere sua madre! 
E come se non fosse bastato, a mettere la  ciliegina sulla torta era arrivato Albus. Non solo non l'aveva ripreso ma, Santo Godric, le aveva fatto ritrovare in camera un vestito da sera, in perfetto stile scozzese con tanto di cappello in tinta. 
'Suvvia Minerva' gli aveva detto  'Mica ti puoi presentarti a un appuntamento galante  vestita come vai di solito' 
Le mancava proprio all'elenco di disgrazie Albus Silente in veste di stilista, le mancava proprio. 
Oh, ma lei non sarebbe andata da nessuna parte. Lei aveva una dignità da difendere. 
 
 
Erano le otto meno cinque e Minerva si stava dirigendo a passo spedito (o almeno così avrebbe fatto se l'abito non glielo avesse  impedito. Uno più comodo non c'era, vero Preside?) verso i sotterranei. 
Ancora non poteva credere di aver accettato a prendere parte a questa pagliacciata. 
Ma ormai era fatta, e comunque almeno un briciolo di dignità l'aveva conservata. I capelli erano acconciati nello chignon  più stretto che avesse mai fatto in vita sua. 
'E se provi a scioglierlo Severus ti taglio le mani, stavolta' 
Arrivò davanti alla porta dell'ufficio del pozionista ed era pronta a bussare per farsi ricevere se non fosse che, quest'ultima, si apri da sola con un inquietante cigolio metallico. 
Come se non bastasse ciò, l'ambiente appariva completamente buio e freddo. Sembrava l'inizio di un racconto dell'orrore. 
-Permesso- disse la donna, entrando nella stanza. -C'è qualcuno?- 
- Ovviamente c'è qualcuno- rispose una voce che la fece trasalire all'istante. Tutte le candele si accesero di colpo illuminando tutto, e forse sarebbe stato meglio rimanere al buio.  
La scena che le si parò davanti era talmente assurda da non sembrare reale. 
La scrivania che di solito occupava il centro dell'ufficio era stata sostituita da un lungo tavolo, imbandito di tutto punto. 
L'uomo  indossava una veste nera dal colletto alto, sotto di essa s'intravedeva una camicia con dei merletti bianchi che sbucavano a fine maniche, l'immancabile mantello nero era allacciato stretto intorno al collo. Insomma, per come si era conciato, più che elegante sembrava il Conte Dracula, non male vero ma Carnevale era decisamente lontano. 
-Ehm, come stai bene Severus- disse molto titubante la donna, cercando di trattenersi dal fare qualche battuta sarcastica.
-Vero eh? Lucius mi ha  consigliato di adottare questo stile-
E si vedeva. D'altronde cosa puoi aspettarti da uno che va in giro con un bastone da passeggio a forma di serpente e  con una coda di cavallo  legata "virilmente" da un bel nastrino nero.  Meglio comunque di quanto li portava sciolti. Chi, almeno una volta, non aveva ammirato il suo swish per le vie di Diagon Alley? 
-Ti piace come ho arredato il mio ufficio? Non lo trovi intimo e accogliente?- 
Accogliente? Come no, se ti piace lo stile gotico sicuramente. Chi non vivrebbe in un ambiente così? Si sa che le ragnatele e  la muffa alle pareti fanno subito  romanticismo. Lo dicono tutte le riviste di moda. E poi intimo.. avrebbe dovuto passare sul suo cadavere per arrivare in "intimità"con lei!
- E pensa, ho ancora una sorpresa! Ho invitato qualcuno per rallegrare l'atmosfera- 
'E chi hai chiamato' pensò la strega sconvolta 'Una mummia egizia appena resuscitata?' 
Forse una mummia non era, ma poco ci mancava. Da una delle porte infatti sbucò Argus Gazza con indosso il suo immancabile completo ammuffito e un violino in mano. A seguirlo la sua fedele compagnia di una vita, Mrs Purr, con tanto di farfallino per l'occasione. 
-Pensa, ho appena scoperto che Mastro Gazza sa suonare il violino, così gli ho gentilmente chiesto se poteva suonare per noi una qualche melodia per allietarci- 
Piton lo guardò pensoso - E noi che lo sfruttiamo semplicemente per pulire i gabinetti- 
Bene, adesso aveva anche l'immagine di Gazza intento a pulire un bagno sporco. Di bene in meglio proprio. 
Ma la donna non fece in tempo a piangersi addosso che uno stridio assordante trapanò  il suo timpano. 
Il custode aveva appena passato l'archetto sulle corde dello strumento con una tale enfasi e velocità che sembrava volesse distruggerlo più che suonarlo. 
Gli stridii aumentavano di intensità costringendola a tapparsi le orecchie per preservare il poco udito che le era rimasto.  A quanto pare però Piton non la pensava come lei, difatti lo ascoltava senza batter ciglio e tenendo il tempo con il piede. 
-Non è una musica bellissima?- le chiese. 
-Eh? Che hai detto?- con tutto quel baccano non era riuscito a sentirlo -Hai detto che hai un malanno?-  
-Ho detto che bella musica!- 
-Non ce l'ho una cornamusa. E poi cosa ci devi fare? Non ti basta il casino che già fa Gazza?- 
-Deduco che non ti piaccia- 
-Non mi va in questo momento una focaccia- 
Rassegnato l'uomo con un colpo di bacchetta fece sparire il violino interrompendo la musica. Argus, offeso da questo gesto che per lui era un oltraggio alla sua arte, prese la gatta con sé e stizzito lasciò la camera, lasciando i due maghi da soli. 
Severus sembrava il più abbattuto. La delusione allegiava    sul  volto pallido. 
-Mi dispiace che non ti sia divertita. Avevo pensato a tutto, al cibo, alla musica. Mi ero perfino lavato i capelli- 
I capelli. Caspita, questo sì che sarebbe rientrato tra gli annali di storia.  
-Oh, non è colpa tua- rispose la strega dispiaciuta. Ecco, ci mancavano pure i sensi di colpa.
-Sì invece, io rovino sempre tutto- 
Lo stregone aveva un' aria così afflitta da parere un cane bastonato e la guardava con i suoi occhioni neri. 
'Non commuoverti, non commuoverti' si ripeteva da sola, ma come poteva? Chiunque si sarebbe commosso davanti a quell'espressione triste e ferita. 
-Guarda, facciamo una cosa. Che ne dici di un nuovo appuntamento, però da me. Vuoi?- 
-Davvero lo faresti?- 
-Sì, davvero. Domani sera alle otto nel mio ufficio- 
Ancora non riusciva a credere  di essere stata proprio lei a proporlo. 
Impazziti. Tutti erano impazziti. 
 
Nello studio era rimasto solo il pozionista ora,  che  sghignazzava tra sé sull'ingenuità della collega. Ella aveva creduto alla sua sceneggiata e ci era cascata con tutte le scarpe.  Era perfino riuscito ad ottenere un nuovo appuntamento. 
-Oh, Sev sei proprio una carogna- disse ad alta voce. E' pure un gran latin lover. Nessuna poteva resistere al suo fascino da principe delle tenebre.  
D'altronde nessuna poteva resistergli. Anche Lily aveva ceduto (che poi l'avesse friendzonato per il maiale quello era un altro discorso). Non vedeva l'ora di raccontare a Lulù i nuovi sviluppi. 
 
  
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