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Autore: Eneri_Mess    25/10/2016    1 recensioni
Raccolta di brevi fanfiction per l'iniziativa "Halloween Party - Contest di Scrittura - Edizione La Grande Zucca" a cura di Fanwriter.it!
1) Tè, kotastu e zucche da intagliare: Oikawa lo accolse in pantofole e tuta, il tutto incorniciato dal suo sorriso stile pubblicità del dentifricio. Tra le braccia reggeva una zucca enorme. [Iwachan/Oikawa]
2) A è un prete che pretende di esorcizzare B: « Non ti muovere! » vaneggiò il prete, frugandosi in tasca in cerca probabilmente di un’altra boccetta mono dose di acqua santa. [Bokuto/Akaashi]
3) “È vero o è un incubo?”: Hanno corso. Ma per lei è stata una fuga vana. [Sorpresa]
Genere: Commedia, Generale, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hajime Iwaizumi, Keiji Akaashi, Koutaro Bokuto, Sorpresa, Tooru Oikawa
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Iniziativa: Questa storia partecipa al contest “Halloween Party – La Grande Zucca” a cura di Fanwriter.it!
Prompt: 45. A è un prete che pretende di esorcizzare B.
Numero parole: 596
 




 
I rintocchi della mezzanotte non fecero che rendere la scena ancora più drammatica di quanto fosse. Non c’era proprio nessun dramma, in realtà. Era entrato in chiesa giustificandosi tra sé che fuori c’erano troppi ragazzini urlanti e festaioli per le sue orecchie sensibili. Se il prete aveva un problema con i vampiri… be’, avrebbero dovuto risolverlo.
 
Fece un passo indietro, morbido, provocando il minimo rumore coi tacchi. Il tentativo di bruciarlo con l’acqua santa andò miseramente a vuoto. Gli schizzi neanche raggiunsero la punta delle sue scarpe. Ne risentì invece la sua espressione, perché fissò l’uomo in tonaca nera e collarina con un misto di scetticismo e pietà. Pietà per sé.
 
« Non ti muovere! » vaneggiò il prete, frugandosi in tasca in cerca probabilmente di un’altra boccetta mono dose di acqua santa.
 
Il vampiro sospirò paziente.
 
« Non sono qui per- »
 
« Exorcizo te, omnis immundus spiritus-! »
 
Un nuovo tentativo di ustionarlo, evitato con un movimento fluido della testa e un passo laterale. Il libretto dei canti liturgici sulla panca si fece la doccia al posto suo.
 
« Bokuto-san, per favore… »
 
« Come sai il mio nome, bestia di Satana!? » si infervorò l’uomo di chiesa mentre cercava si sciogliere il nodo del rosario ingrovigliatosi al polso, con l’idea di brandirlo a mo’ di arma.
 
Akaashi si chiese se dopo la catenina avrebbe provato a lanciargli le ostie, ma accantonò quell’accenno di commedia perché, in fondo, era entrato per altri motivi, tra cui cercare di fare due chiacchiere. Da qualche parte doveva pur cominciare.
 
« Vengo spesso la domenica » rispose quindi laconico, per tornare coi piedi per terra. Nel frattempo Bokuto aveva rinunciato al rosario per occhieggiare una bibbia, meditando di scagliargliela in faccia.
 
« Sei un non-morto! Non dovresti essere in grado di entrare »
 
« Il Signore perdona tutti i peccati » recitò il vampiro con il tono di una cantilena imparata a memoria. Poi però fu il suo turno di porsi un paio di domande. « Come fai a sapere cosa sono? »
 
« Me l’ha detto Kuroo » borbottò circospetto Koutarou.
 
« Capisco. Ti ha fatto presente che anche lui lo è? »
 
« Cosa!? Non è possibile! »
 
« È un vampiro »
 
« No no no! È così bravo a sistemare le lampadine quando si fulminano! » farfugliò come se la spiegazione in sé fosse sufficiente a smentirlo.
 
Akaashi aggrottò la fronte, ma non tanto per l’assurdità, quanto per il senso dell’umorismo di qualsiasi cosa avesse al posto del cuore che ancora, dopo secoli, continuava a riportarlo da lui ogni volta. E ogni volta era la stessa storia.  
 
Bokuto rimase imbambolato. Sulle prime Keiji si convinse che stesse cercando di farsene una ragione, ma si rese conto che il suo sguardo, dopo aver sbattuto un paio di volte le palpebre, era rimasto incollato alle proprie labbra. Nel suo petto freddo qualcosa si mosse.
 
« Ehi, ehi, ehi » esclamò in fine Koutarou, dandosi un tono, ma senza la solita verve ilare. « Non sembri ostile. Mi sembra anche di averti già visto. Però cosa sei venuto a fare qui la notte di Halloween? »
 
Bella domanda.
 
Come glielo spiegava, nella sua attuale reincarnazione di uomo di Dio, che loro due si conoscevano da un tempo così lontano che a stento ci credeva lui stesso?
 
Voglio parlarti tanto, di nuovo, finché la tua vita non mi scivolerà di nuovo tra le dita.  
 
Sono qui per conoscerti ancora come la prima volta… e convincerti, finalmente, a rimanermi al fianco per sempre.
 
« Bokuto-san… pensi mai all’eternità? »
 
 
 
 
(づ ̄ ³ ̄)づ
 
   
 
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