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Autore: __granger    12/05/2009    6 recensioni
Avete mai provato ad essere colpiti da un uragano?Uno di quelli veri, distruttivi e ..incomprensibili.
Bè, spero per voi di no. O forse spero di si; in fondo sono io la creatura malvagia, godere del dolore altrui non dovrebbe essere una mia prerogativa?
...Ho sedici anni, e avrei dovuto averli per sempre.
[BREE;; vi ricordate al ragazza che, arrendendosi ai Cullen, viene comunque uccisa dai Volturi a fine Eclipse? ecco, proprio lei, Bree.]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Passeggiatina rilassante?-
Quando mi svegliai era notte. Socchiusi gli occhi e la prima cosa che vidi furono le stanghette illuminate dell'orologio che segnavano le dieci. Sospirai; un sonnellino di cinque ore e poi una notte insonne; quello che si dice equilibrio. Sentii la mano di mia madre accarezzarmi la spalla: «Ti voleva molto bene.»
Nessuna risposta. «Se ti riferisci a Curly, me ne vuole ancora... credo. E' vivo, vero?»
«Mi riferivo a Nathaniel.»
«Buon per te.» che risposta idiota. Sentii ribollire la solita rabbia-irrazionale-di-nathaniel e pregai che mamma se ne andasse, prima che potessi "attaccarla".
Mi guardò, per quanto riuscsse a vedermi nel buio, e quasi rabbrividii davanti al suo sguardo. Era di ghiaccio, ghiaccio...e fiamme. Strano. E potente; poi, dopo un attimo, sospirò, ritornando ad essere la mamma comprensiva e un po' ingenua di sempre. Mi diede una pacca sulla spalla, neanche fossi un cane, e se ne andò, con lo sguardo triste.
Uffa. Mi rigirai, malendicendo il mio contorto cervello; mi dispiaceva per mamma. Anche se lei sapeva benissimo come ero fatta.
Misi la testa sotto il cuscino cercando, senza neanche sperarci, di riprendere sonno.
Un'ora dopo, incazzate, come al solito, con il mondo, e senza pensarci mi tolsi i vestito che avevo addosso e mi cambiai. Solo dopo aver infilato i pantaloni, mi accorsi che avevo indossato il pigiama, visto che mi ero addormentata già vestita.
«Merda» imprecai. Solitamente ciò mi avrebbe infastidito abbastanza da farmi desistere e farmi passare la vogli di uscire, ma lo spiffero freddo mi tentava troppo nei 40° della mia camera. Infilai le sneakers, aprii la finestra silenziosamente e facendo leva sul davanzale mi issai e mi tuffai silenziosamente nel vuoto e ignoto buoio. Poetico! D'altro impatto emotivo ed emozionante, di certo, finchè non atterrai di schiena.
Mi alzai dolorante, controllai che al primo piano, nella camera di mia madre, non si fossero accese nessuna luce e quindi, confortata e rinvigorita da mix di silenzio, buio e aria fresca, mi misi a saltare.
Lo so, sono strana.
Iniziai a saltare, cercando di spingermi sempre più in alto, facendo sfogare i muscoli intorpiditi delle gambe, finchè non mi fecero male. Mi serviva, mi servivano proprio quelle nottate per evadere un po', visto che, come dice Drew, i miei muscoli prima o poi si sarebbero fossilizzati nella mia solita espressione di adolescente musona. Naturalmente scherzava, sapeva benissimo quanto disprezzassi problemi alla "oddioooo, Ronnie non ha apprezzato il mio smalto!".
Drew a volte mi irratava, ma intanto era il miglior amico che un'adolescente musona avesse mai sperato di avere. Persa nei miei pensieri, ero arrivata a Mercer St., un po' in periferia rispetto a casa mia e scuola. cercai di reprimere il filo d'ansia che si stava insinuando in me mentre osservavo le vie vuote e scure. Okkei, mi dissi Sono stanca, meglio andare a casa. Solo perchè sono stanca. Mica ho paura! sbuffai. Mi incamminai, cercando di tranquillizzarmi dopo aver visto qalcosa, un'ombra, muoversi alla svolta del vicolo. Ero ormai praticamente in centro, camminando spedita verso casa, la mani in tasca e la testa china, quando un grido lacerò le mie orecchie. Mi immobilizzai, raggelata. L'urlo, dopo un attimo cessò e fu proprio la violenza, l'immediatezza del silenzio assordante che ne seguì a scuotermi e spaventarmi ancora di più, e iniziai a correre più veloce che potei, per sfuggire alla creatura che aveva causato quel grido, e che lo aveva spezzato. L'adrenalina scorreva in me a fiotti, anch'essa consapevole di ciò che mi era stato cos' vicino.
Arrivai a casa in pochi minuti e, senza curarmi nemmeno di fare silenzio, mi buttai in camera.
Un vuoto pulsante mi bruciava, stendendomi sul letto tremante. Mi ordinai di dormire.





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okkei, eccomiiii! allora.
capitolo molto importante per la storia, e ci ho messo un po' a scriverlo, come sempre non ne sono soddisfatta appieno, ma fa niente. Ringrazio davvero le sette persone che mi hanno recensito, ovvero: vale: sai benissimo di essere il pilastro portante di tutte le fanfic vic's e non, e non sai quanto mi faccia piacere che ti piaccia bree.
Sibo,thislove,_malfoy; ragazzeee, le mie vics<3 grazie anche a voi per i commenti, spero vi piaccia anche quasto capitolo.
thsere e BellaCullen88 due nuove seguaci xD bè, spero che continui a piacervi bree, e grazie di aver recensito. BellaCullen, alla tua domanda ho risposto nell'altro capitolo!
_evans_ alias Alice o Stella, a caso: tesoroooo! non te l'ho detto a scuola, ma ti voglio bene x) grazie mille per aver portato il tuo superiore mouse su questo sito terriiiiiibbile. apprezzo lo sforo. e viva robert pattinsooon
bacio, mi raccomando, per favore anzi, recensitee! BEA♥
  
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