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Autore: Signorina Granger    27/10/2016    5 recensioni
[Raccolta di OS dedicate ai protagonisti di "The Tournament"]
Che cosa succede quando cala il sipario e i riflettori inevitabilmente si spengono?
Semplicemente tutto scorre e procede per la sua strada, la vita è una successione di momenti e viverne ciascuno significa avere successo.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maghi fanfiction interattive
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Daily Life



#4: Lucas & Abigail 



“Sei sicura che le piacerà?” 

“Si.” 

“Al 100%?” 

“Si.” 

“Ma forse non è adatto a lei del tutto...” 

“Per l'amor del cielo, non chiedermi opinioni se hai già deciso, Wallaby!” 


Abigail Palmer incrociò le braccia al petto, sbuffando con aria stizzita e facendo voltare diverse teste nella sua direzione, ma non se ne curò minimamente e si concentrò solo sul suo più vecchio e caro amico, che era davanti a lei quasi a capo chino.

“Scusa, lo so che divento intrattabile quando si tratta di queste cose... sarei perso senza di te, meno male che ho una Abby a disposizione.” 

“Tranquillo Luke, ormai ti conosco... ma fidati di Abby, a Len piacerà da matti.”  Addolcita dal tono sconsolato del ragazzo Abigail sorrise, prendendolo sottobraccio e trascinandoselo allegramente dietro verso la cassa, decisa a pagare tanto in fretta da non permettergli di cambiare idea. 

"Se ne sei sicura..." 

“Certo che sono sicura, la conosco meglio di chiunque altro su questo genere di cose... Hai fatto bene a chiamarmi, chissà che cosa le avresti preso tu se fossi stato da solo! O peggio, con Johnny come consigliere...” 

“Sei sempre troppo scettica nei nostri confronti Abby, hai veramente scarsa fiducia nei tuoi amici!” 

Luke rivolse alla ragazza un’occhiata quasi offesa mentre si mettevano in fila per pagare il vestito che il ragazzo avrebbe regalato alla fidanzata per il suo compleanno , rigorosamente rosso in nome non solo della Casa comune ai due, ma anche del colore preferito in assoluto di Lucas.

“Solo perché vi conosco, Luke, ricordatelo.” 

Abby sfoggiò un sorriso, guardando l'amico con affetto e una luce divertita impressa negli occhi, come sempre quando lo prendeva in giro. 

                          
                                                                             *


Abigail Palmer era sempre stata una ragazza piuttosto socievole, ben disposta a chiacchierare e a stare a contatto con gli altri... tuttavia, come ogni essere umano, a volte le piaceva stare da sola e in pace, specialmente di sera quando si appollaiava sul divano o su una qualche poltrona guardando un film, leggendo o scrivano qualche lettera ad amici o parenti.


Stava appunto per sfogliare il suo raccoglitore di DVD per vedere qualcosa quando aveva sentito la porta dell'ingresso spalancarsi, immobilizzandola all'istante e facendole drizzare le orecchie. Chiedendosi quale ladro incapace entrasse in una casa alle 20, usando la porta principale e con le luci accese visibili dall’esterno Abby scatto in piedi quasi come una molla, aspettandosi di dover Schiantare qualcuno quando sulla soglia della stanza fece la sua comparsa una figura molta alta... E decisamente familiare. 

“LUKE? Ma che cavolo fai, pensavo fosse entrato un ladro!” 

“Ma quale ladro, nessuno entra in una casa a quest’ora, tantomeno con le luci accese! Sono tornato a casa un'ora fa e quando Len me l’ha detto sonno venuto qui.” 

Senza preoccuparsi di spiegarle come fosse entrato in casa sua Luke si appollaiò su una sedia, osservandola come se fosse in attesa di sentire una spiegazione. 
Abigail inarcò un sopracciglio, ancora più confusa e chiedendosi a cosa si stesse riferendo: che accidenti gli aveva detto Marlene? 

“Ehm... a cosa ti riferisci? Sai, io e Len ci diciamo un sacco di cose...” 

“Lo so meglio di chiunque altro Abby, ma non capisco perché l'hai detto a lei e a me no!” 


Luke sbuffò, guardandola con cipiglio leggermente offeso e quasi stupito, come se non capisse perché l’amica non avesse intuito a cosa si stesse riferendo.

Abby rimase immobile e in silenzio per un istante, osservandolo con aria confusa prima che una lampadina si accendesse nella sua testa, facendola sorridere leggermente:

“Ah, ti riferisci a quello... scusa, ma non sei tu quello che si definisce non pettegolo, che non si interessa assolutamente della vita altrui e che non vuole saperne delle, come le chiami tu da anni, “love story” d’altri?” 


“Beh, ma tu sei Abby, non sei chiunque! E PERCHÉ SONO STATO L’ULTIMO A SAPERE CHE HAI UN RAGAZZO? Lo sa persino Johnny!” 

Luke incrocio le braccia al petto, sbuffando con aria sinceramente offesa come se si fosse aspettato una specie di cartellone non appena ci sarebbe stata una svolta nella vita sentimentale della sua amica. 

“Scusa tanto, la prossima volta ti manderò una lettera solo per informarti! E poi Johnny lo sa solo perché è stato lui a presentarmi Matthew, non sono certo andata a dirglielo davanti ad una tazza di the...”    La rossa roteò gli occhi e il suo tono di voce era decisamente sarcastico, ma l’ex Grifondoro sembrò quasi non rendersene conto, annuendo con un cenno del capo quasi soddisfatto:

“Lo credo bene! Ma ora fuori i dettagli Abby, Len si è rifiutata di parlare e voglio sapere tutto...” 


Luke sorrise, guardandola con fare quasi cospiratorio e facendola sospirare: forse avrebbe dovuto far promettere a Len di non dire nulla al suo fidanzato, conoscendola era ovvio che non avrebbe tenuto la bocca chiusa... e qualcosa le diceva che stava per sorbirsi una specie di interrogatorio, esattamente come quello a cui l'avevano sottoposta i suoi fratelli solo tre giorni prima. 


                                                                                  *


“Non dovresti essere con la sposa?”   Luke inarcò un sopracciglio, guardando Abby chiudersi la porta alle spalle e rivolgergli un sorriso allegro prima di avvicinarglisi, la gonna del lungo vestito azzurro che le svolazzava intorno alle gambe:

“Tecnicamente si, ma volevo salutarti...” 

“Lennie ti ha mandata a controllare che lo sposo non svenga, Abby? Perché se si, allora è andata molto vicino alla realtà.” 


Johnny, comodamente seduto su una sedia con lo smoking già indosso, sorrise con aria divertita mentre Lucas lo fulminava di rimando con lo sguardo, intimandogli di tacere mentre continuava a passarsi nervosamente una mano tra i capelli biondi, nervoso.

“Taci, Johnny... ad ogni modo non serve che controlli il mio stato emotivo Abby, sto benissimo.” 

“Guarda che essere nervosi è normale, credo che Len non abbia praticamente chiuso occhio stanotte... e indovina su chi ha riservato la sua parlantina?”   Abby roteò gli occhi cin finta esasperazione, anche se un sorriso fece comunque capolino sul volto della ragazza: aveva lassato innumerevoli serate a sentire i discorsi infiniti di Len quando era nervosa... ma la notte precedente l'aveva ascoltata e supportata con piacere, sapendo che era l'ultima volta in cui avrebbero dormito insieme e provando quasi un po’ di malinconia. 

“Conoscendola, non avevo dubbi... spero solo che non inciampi lungo la navata, con i trampoli che indossate potrebbe farsi male sul serio.” 

“Tranquillo, ho già detto al tuo futuro suocero di tenerla ben stretta per evitare che ciò accada... Su con la vita Luke Wallaby, fammi un bel sorriso e muoviti, hai un altare che ti aspetta! E tua sorella, qui fuori, è pressoché iperattiva, non vede l'ora di abbracciarti.” 


Abby sorrise allegramente, contagiando come al solito anche Lucas che annuì, lanciando un’ultima occhiata in direzione dello specchio prima di avvicinarsi alla porta della stanza insieme a Johnny e Abby, rispettivamente Testimone e Damigella.

“Johnny, hai il cravattino storto... ora scusate ma devo andare a controllare la sposa, più che una Damigella mi sento una specie di guardia del corpo, la prossima volta richiederò un salario visti tutti i giri che sto facendo... scappo, ci vediamo dopo! Non fate danni in mia assenza!” 

L’ex Tassorosso sistemò con un gesto sbrigativo il papillon nero di Johnny prima di rivolgere un sorriso ad entrambi, girando sui tacchi per affrettarsi a tornare dalla sposa che, conoscendola, era nel bel mezzo di una crisi di nervi. 

Sua madre aveva sostenuto per anni che era normale essere agitati subito prima della cerimonia... lei non ci aveva mai dato molto peso, ma vedendo Len si era resa conto che forse Mikaela infondo aveva ragione. 
La giovane donna abbassò lo sguardo sulla sua mano sinistra, sorridendo quasi senza rendersene conto nel guardare l'anello che portava al dito... solo qualche mese dopo sarebbe arrivato anche il suo turno, e allora avrebbe potuto confermare del tutto o meno la tesi di sua madre.


"Ok, credo sia meglio ascoltarla... andiamo Wallaby, e cerca di non avere un mancamento nel bel mezzo della cerimonia, mi raccomando.”

Lucas annuì e sorrise, cercando di stirare i muscoli facciali momentaneamente indolenziti, quasi come se avesse perso la sensibilità. E pensare che mentre lui aveva passato il giorno precedente e gironzolare per casa con aria assorta e la testa tra le nuvole, sua sorella Marie non aveva smesso di sorridere neanche per un attimo e aveva quasi passato la giornata a saltellare in giro, facendo già piani sui futuri nipotini che avrebbe avuto.

Mentre si accingeva a raggiungere la sala dove avrebbe avuto luogo la cerimonia però si rilassò notevolmente, non vedendo l'ora di vedere Len... sperava solo che effettivamente non inciampasse nel tappeto dove avrebbe dovuto camminare, perché difficilmente avrebbe trattenuto le risate e a quel punto sarebbe finito nella tomba ancora celibe.


                                                                             *


“Ragazzi, è inutile che fate quelle facce... lo so che è stato uno di voi, io non sono stata di certo dopotutto.” 

Abigail sbuffò con aria esasperata, in piedi davanti al grande divano con penisola che occupava parte del salotto, osservando con aria inquisitoria i bambini seduti uno accanto all’altro con l'aria di chi sta subendo un interrogatorio. 

“Non sono stata io mamma.”   La flebile voce di sua figlia Lucy arrivò alle sue orecchie quasi con fatica, portandola a guardare la bambina di 8 anni dai capelli rossi che ricambiava il suo sguardo con aria sinceramente sconsolata.

“E allora sentiamo, chi è che ha fatto cadere la pila di piatti sporchi sul pavimento?” 

Abby scoccò un’occhiata eloquente in direzione di suo figlio Edward, che era seduto accanto al coetaneo William. I due si scambiarono un’occhiata decisamente colpevole che non sfuggì agli occhi attenti di Abby, che sbuffò e puntò gli occhi sui due:

“Andiamo ragazzi, lo so che siete stati voi due... quando c'è qualcosa di rotto, di mezzo ci sono sempre Ed e Will.” 

“Non siamo stati noi zia Abby, è stato Jimmy!” 

William puntò i grandi occhi azzurrissimi sulla “zia” indicando il fratello maggiore che borbottò qualcosa di incomprensibile, mentre la più piccola dei tre fratelli Wallaby, Jennifer,  se ne stava in silenzio quasi come se volesse stare fuori dalla questione per evitare di finire nei guai. 

“Che succede, è in corso uno dei tanti processi casalinghi di Abigail Palmer? Posso fare l’avvocato della difesa, in tal caso.” 

Lucas spuntò sulla soglia della stanza, rivolgendo ai figli e ai “nipoti” un gran sorriso allegro mentre la piccola Jennifer quasi s’illuminava vedendo il padre, scivolando giù dal divano per andargli incontro.

“Ciao papà! Will e Ed hanno rotto i piatti perché volevano provare a farli volare..” 

“Davvero principessa? Quando la smetterete di fare esperimenti, voi due?” 

Lucas sorrise con aria divertita in direzione dei due ragazzini mentre prendeva la figlia in braccio, che fece la linguaccia al fratello maggiore mentre Will sbuffava, borbottando a mezza voce di avere una sorella spiona.

Edward invece rivolse alla madre un sorriso angelico, sperando di ammorbidirla anche se sapeva che la donna era stanca di dover evitare continuamente che combinasse qualche disastro mentre tentava di usare la magia, non vedendo l'ora di andare ad Hogwarts l'anno dopo.

“Prima o poi combineranno qualche guaio sul serio, e allora forse impareranno la lezione...” 

“In ogni caso grazie per aver tenuto la tribù mentre non c’ero, Len ha avuto un cambio di turno... e tu sei la loro baby-sitter preferita.” 

Abby ricambiò il sorriso dell'amico, ribadendo per la milionesima volta che adorava badare ai “nipoti”... anche se insieme i loro figli combinavano sempre un guaio dietro l'altro. 

“Ok ragazzi, facciamo così... non cercate più di far volare le cose fino all'anno prossimo, quando andrete ad Hogwarts... siamo intesi? Da quel momento, potrete usare tutta la magia che vorrete.” 

Lucas sfoggiò un sorriso e i bambini ricambiarono allegramente, annuendo con sollievo di fronte al tipico buonismo dell'uomo e alla sua incapacità di arrabbiarsi... e quando l’ex Grifondoro annunciò che era ora di fare merenda tutti e cinque quasi corsero in cucina, con Abigail e Lucas al seguito.

“Secondo me gliela dai vinta troppo spesso, Luke...” 

“Forse, o forse ho solo fame e non voglio tirarla per le lunghe prima di fare merenda... e poi noi combinavamo cose anche peggiori, ad Hogwarts!” 


Abigail roteò gli occhi ma non osò replicare di fronte alla cruda verità, mentre Lucas la prendeva allegramente sottobraccio e se la trascinava in cucina insieme ai figli di entrambi, per scroccare i biscotti che l’ex Tassorosso aveva preparato solo un paio d'ore prima insieme a Lucy e Jennifer.

“Sei tornato prima solo per questo, vero?” 

“Dopo tutti questi anni hai ancora bisogno di chiederlo, Abigail? Mi stupisco di te!” 


                                                                      *


"Scusate, posso sedermi qui?”    Lucas guardò le due ragazzine voltarsi sincronicamente verso di lui, che era fermo sulla soglia dello scompartimento, la porta scorrevole di vetro semiaperta.

La ragazzina più minuta e dai lunghi capelli scuri sfoggiò un sorriso allegro, annuendo con un cenno del capo:

“Certo, vieni pure.”       Lucas ricambiò il sorriso e, senza farselo ripetere due volte, si chiuse la porta alle spalle e si avvicinò alle due ragazzine sedute l’una di fronte all'altra, nei posti accanto al finestrino.

“Grazie... io sono Lucas, comunque.” 

“Io sono Len... e lei è Abby. A che hanno sei?”   La ragazzina dai capelli scuri gli sorrise vivacemente, accennando alla bambina dai capelli color carota seduta di fronte a loro, che sorrise di rimando a Luke. 

“Primo.” 

“Davvero? Sembri più grande, sei davvero molto alto... poco male, così se non dovessi vedere qualcosa mi aiuterai tu.” 

Marlene sorrise, stringendosi nelle spalle con noncuranza mentre anche Lucas sorrideva, trovando fin da subito quell’estroversa bambina sinceramente simpatica... e in quel momento, mentre si presentavano e parlavano per la prima volta di come si fossero immaginati Hogwarts, nessuno dei tre poteva immaginare che il loro legame sarebbe andato molto oltre le mura di Hogwarts, negli anni a venire.


              









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Angolo Autrice:

Lo so che forse mi state odiando per non aver messo Len... sono stata parecchio combattuta a riguardo in effetti,  che nessuno me ne voglia ma alla fine ho deciso di non farla comparire se non nel flashback finale, visto che la sua autrice non ha recensito gli ultimi capitoli di The Tournament e nemmeno le precedenti OS.

Ad ogni modo eccoci sul serio alla conclusione, grazie ancora a tutte per aver partecipato e in particolare a HadleyTheImpossibleGirl, Shiori Lily Chiara, Nene_92, Inazumiana01 e vas_happening_girl per aver recensito tutte le OS, spero davvero che la raccolta vi sia piaciuta. 

Che dire, ci sentiamo presto visto che partecipate tutte ad altre mie storie... grazie ancora per avermi affidato questi adorabili, simpaticissimi OC, buonanotte e a presto! 


Signorina Granger 

   
 
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