- No! No, no e ancora no! – esclamò decisa la rossa.

- Ma dai Lils, ti dico che va bene. Come puoi non fidarti della tua migliore amica? – chiese l’altra, facendole gli occhi dolci.

- Non va bene, sembrerei una bambina. –

Lily era decisa, stavolta non si sarebbe lasciata convincere, assolutamente no.

Certo, durante l’estate Annabell poteva averla convinta a fare molte cose a cui lei era contraria, la maggior parte delle quali l’avevano sempre portata a sgridate e punizioni dai genitori, ma questa volta era sicura di non cedere. Non di nuovo.

- Dai, per favore. E’ solo un vestito. -

- Più quelle scarpe, quel cerchietto e quelle mollette. Assolutamente no. Non ho alcuna intenzione di sembrare una bambinetta durante la mia prima gita ad Hogsmeade. –

La tredicenne volse il suo sguardo verso ciò che l’amica teneva in mano.

Un vestito azzurro chiaro con delle caramelle beige disegnate sopra. Abbinati, appoggiati sul letto della bionda, cerchietto e mollette coordinate, solo di un colore leggermente più scuro. Di fianco, un paio di scarpe blu, con una riga bianca a lato.

- Ma che dici? Anche la tua amica Serpeverde del settimo anno, quella Melissa, si è messa un vestito con dei disegnino sopra l’altro giorno. Eppure nessuno l’ha presa in giro, mi sembra. -

- Sì, ma su di lei stava bene, avendo lei delle curve da paura. – Lily cercava di mantenere la calma – Io non ho forme, sembrerei solo più piccola conciata in quel modo. –

- Non dire assurdità. –

- Ann, io non mi vestirò mai così! –

- Dai! –

- No! –

- Ti supplico! –

- No! –

- Dannata, dannata Ann. – borbottava, incavolata nera, mentre si avviava verso la Sala Grande, accompagnata dal cugino.

Lo guardò torva, mentre lui faceva di tutto per non scoppiare a ridere.

Era ridicola.

- Sono ridicola. – lagnò lei, aggrappandosi al braccio di Hugo, in cerca di conforto – Non oso nemmeno immaginare la reazione di James quando mi vedrà. -

- Sicuramente cadrà a terra dalle risate. Davvero Lils, magari su un’altra persona sarebbe stato bene quel vestito, ma tu sembri una bambina di dieci anni messa così. – constatò lui, per niente di conforto. Infatti si guadagnò un’occhiata omicida.

Inutile dire che aveva previsto bene la reazione del maggiore dei fratelli Potter.

Infatti la sua risata alla vista della sorella  fece voltare tutti nella Sala Grande.

Invece Rose fu più gentile.

- Lily, sei davvero carina, così dolce. -

- Infatti. Annabell, – James, con ancora un sorriso da ebete stampato in faccia, si rivolse alla bionda tredicenne, che li aveva appena raggiunti insieme a Lucy e Emey – immagino tu le abbia già scattato delle foto, vero? Scattagliene tante e poi passamele. –

- JAMES! – urlò infervorata Lily – Non provare nemmeno a pensarci. –

Ma il fratello ormai non l’ascoltava neppure. Faceva finta di non ascoltarla.

- Dai, lascialo perdere. – intervenne Lucy.

Lucy Malfoy, la sua più grande amica da ormai due anni. Beh, non solo lei. Le sue migliori amiche erano infatti Lucy, già citata, Annabell Simons e Emily Stock.

- Ma Lu, è un idiota. -

- Appunto. – ribattè lei, lanciando un’occhiata glaciale al ragazzo. – Gli stupidi vanno lasciati perdere. –

- Ehi tu, biondina. – disse James minaccioso, avvicinandosi pericolosamente alla ragazza.

- Vuoi qualcosa, scimmia? – chiese lei, perfida.

- Non cominciate! – intervenne subito un’altra voce. Albus era appena comparso e si era messo in mezzo tra i due.

Lily non capiva perché, ma ogni volta che si incontravano, litigavano. Era nato quel rapporto di odio quel giorno di qualche anno prima, dopo che il fratello di Lucy, Scorpius, l’aveva fatta piangere sul treno per Hogwarts, dopo le vacanze natalizie.

Qualche giorno dopo i due si sono messi a litigare perché James aveva offeso lei e il fratello e da allora non hanno più smesso.

Ormai per Albus e Lily era quotidiano separarli, onde evitare delle bacchette levate in aria.

- Ma Al... – James fece per ribattere, ma l’occhiata omicida di Lily lo fece retrocedere verso la retta via

Bofonchiò qualcosa di incomprensibile e se ne andò a parlare con un ragazzo del suo stesso anno, che faceva parte della squadra di Quiddich.

Lily guardò male sia lui che Lucy, ma il fratello la interruppe.

- Ehm..Lily? – iniziò Albus, cercando di non scoppiare a  riderle in faccia – Che cavolo ti sei messa addosso? Sembri…-

- Una mocciosa – concluse per lui. – Lo so, è colpa sua –

Il ragazzo vide Anne arretrare, spaventata dallo sguardo minaccioso dell’amica.

- A me piace – disse Rose, raggiante – sei davvero dolcissima così. –

- Non c’è bisogno di fingere Rose, so che faccio pena. –

- Non è vero, secondo me sei carinissima. –

Rose sembrava convinta.

- Beh…- scrollò le spalle in segno di noncuranza - in fondo sei tu quella intelligente qui. –

- Ragazzi, vi saluto, un mio amico mi aspetta ad Hogsmeade.

Lily rise sotto i baffi. Solo lei era a conoscenza del fatto che con il “suo amico” Albus intendeva Sarah Robinson, sua fidanzata segreta da un anno.

Non lo sapeva nessuno, solo lei e solo perché aveva scoperto il loro traffico di lettere durante l’estate. Lily adorava Sarah, era una ragazza dolcissima e allo stesso tempo forte e sicura di sé.

Lei ed Al erano una coppia perfetta.

- Lils, andiamo anche noi, ti aspettiamo davanti al portone grande – disse Emey, mentre lei, Lucy e Anne se ne andavano.

- D’accordo. Hugo – disse poi, rivolgendosi al ragazzino, che durante la litigata si era messo a parlare con Rose.– Tu vieni con noi, vero? -

- Voi chi? –

- Secondo te? Io, Lucy, Emey e Anne. –

- Ahhh, beato tra le donne il nostro Hugo. – si intromise James, che era spuntato di nuovo – Anche se forse questo non è il caso di dirlo, in fondo Hugo è come una donna…-

Pagò la battuta con un calcio in un punto a lui molto caro da parte del cugino, che però poi dovette scappare, per non essere preso.

- Uff – sbuffò Lily, seguita da Rose, che guardava sconsolata i due che correvano. – E’ una litigata continua qua, non se ne può più! -

- Sono peggio dei bambini – si lamentò l’altra.

Presto James si stancò di seguirlo e si accontentò di mollargli una sberla appena si fu fermato.

- Hugo, allora vieni? – chiese nuovamente lei.

- No – rispose brusco il cugino – Vado da solo. Incontrerò qualche amico per strada. –

- Tu non vai da solo! – intervenne immediatamente la sorella. – Se non sai con chi andare vieni con me e Dominique, ma da solo assolutamente no. –

- Non sei mia madre. – ribattè lui, indignato.

- Ma lei ti direbbe la stessa cosa. – concluse lei, decisa.

Non vedendo altre soluzioni, Hugo dovette cedere.

- Va bene Lil, vengo con voi. -

Lei gli sorrise radiosa e lo abbracciò.

Appena si furono allontanati, però,  gli sussurrò nell’orecchio.

- Che ne dici se diamo buca alle ragazze e ci facciamo un giro per conto nostro? –

Nei volti di entrambi si stampò un sorriso malandrino.

- Waaahh – esclamò estasiata la giovane Potter. - Hogsmeade è bellissima, davvero stupenda. -

- Basta non tornare più a Mielandia, vero Lils? –

- O tornarci con un altro vestito. Quel tizio mi ha definita “bimba di nove anni”! Poi come pensava di prenderci? Almeno fosse stato un po’ vago con l’età. Brutto idiota! –

- Beh, come età celebrale ci ha preso. –

Lily si fermò. Non era stato Hugo a parlare, bensì un odioso ragazzo di quindici anni.

Si voltò. Capelli biondi, occhi azzurri chiarissimi, sorriso beffardo.

Chi altri poteva essere, se non Scorpius Malfoy?

Lo so, lo so, questo capitolo è una pena. Lily e i suoi sguardi omicidi x3

Non continuavo la storia da tanto, ma proprio non avevo ispirazione.

Questo capitolo è dedicato a Rinny chan, che mi ha spinto a continuare la fan fiction.

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