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Autore: Dance    13/05/2009    5 recensioni
Cosa sarebbe successo se Gambit fosse stato alla scuola di Xavier durante X3? Cosa sarebbe successo se avesse deciso di parlare mentre Rogue guardava Kitty e Bobby? Traduzione dall'omonima opera originale presa da FanFiction.Net
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anna Raven/Rogue, Remy LeBeau/Gambit
Note: Traduzione, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Dato che ho il blocco dello scrittore, fino a che non mi viene in mente come continuare la mia FF di One Piece(sto quasi pensando di cancellarla e riiniziarla a scrivere a dire il vero) mi sono dedicata alla traduzione di una cortissima fanfiction (due capitoli) di DejectedBlithe (in cui vero nome, per concessione dell'autrice, è Ashley) su FanFiction.Net. I personaggi sono Anna Marie Raven(Rogue) e Remy LeBeau(Gambit) che, se il pubblico non lo sapesse, nella storia del fumetto sono delle specie di eterni fidanzati, che fanno si un po' di tira e molla, ma che si amano profondissimamente(Marvel e Wikipedia docet). Personalmente non ho mai approvato che non avessero inserito Gambit nei primi tre film degli X-Men e che Rogue avesse quell'assurdissima relazione con Bobby (Uomo-Ghiaccio), così mi sono rifatta e ho messo questa bella storia a far gioire chi se ne interesserà. Per la cronaca: nella versione in originale(sia della FF che del fumetto), Gambit parla inglese con un fortissimo accento francese. Io, che adoro il francese anche se non sono capace di parlarlo, ho francesizzato l'italiano di Gambit e messo qualche francesismo qua e là. Spero che non ci siano problemi di comprendonio per questo. Buona lettura.

 

Avrebbe dovuto sapere che sarebbe accaduto. Non sapeva ancora se presto o tardi, ma lui non avrebbe più potuto sopportare questa situazione ... non avrebbe più potuto sopportare lei. Era stata lei, la sua mutazione, la sua testardaggine, e i suoi muri. Gli avrebbe dovuto dire di no la prima volta che le aveva chiesto di unirsi a lui e i suoi amici.

Aveva visto tutti i segni d'avvertimento di quello che stava per accadere. La maniera in cui Bobby girava sempre intorno a Kitty, sempre trovando una maniera di toccare qualche parte della sua pelle nuda sia che fosse la sua spalla o la sua mano. Come una stupida li aveva ignorati. E ora osservava come il suo fidanzato era diventato tanto intimo con un'altra ragazza.

Da quando aveva baciato David e da quando aveva deciso di lasciare casa sua, si era abituata ad essere solitaria e tenere gli altri sotto controllo per la paura di toccarli e distruggere le loro vite come aveva fatto con David, proprio per questa ragione aveva adottato il nome di Rogue. Ma Bobby aveva guardato oltre la sua mutazione e aveva deciso di cominciare una relazione con lei anche se non poteva toccarla.

Desiderava più di ogni altra cosa andare nella sua stanza, urlare, maledirlo, piangere, ma non riusciva a distogliere gli occhi dalla scena sotto di lei. Era una di quelle cosa che accadono nelle novelle romantiche da due soldi che teneva nascoste. Cose che desiderava Bobby avesse fatto a lei, confortarla e allontanare il suo dolore. Stava facendo tutte quelle cose, ma ad un'altra ragazza e questo faceva male, immensamente.

Si stavano baciando.

Ce l'aveva fatta. In una moltitudine di sensazioni, Rogue era finalmente riuscita a distogliere gli occhi da quella scena e marciare furiosa verso la hall con le lacrime che minacciavano di uscire, fermandosi solo quando il pensiero della Cura le entrò in testa.

Il professore era stato l'unico ad averle dato qualche reale speranza riguardo ai suoi poteri. Dopo che aveva assorbito Logan la loro prima notte lì, sapeva quello che lui aveva detto riguardo alla possibilità di toccare qualcuno di nuovo ma come il professore le ricordava sempre, nulla era impossibile. Loro ne erano una prova dopotutto. Con il suo aiuto e quello di Jean aveva lentamente imparato a costruire uno scudo mentale, qualcosa che ora non sarebbe più stato capace di creare appieno.

Faceva male pensare a Jean, a quello che era diventata, a Scott, e al professore. Come Xavier, Jean l'aveva aiutata prima della sua scomparsa. In un certo senso, si era abituata a considerare la professoressa come una sorella maggiore e Scott come un fratello. Lui sapeva cosa significava avere a che fare con un “dono” incontrollabile e talvolta, solo lui sapeva come confortarla quando lei si sentiva triste.

Ma ora se ne erano andati.

Onestamente Rogue non sapeva se continuare a vivere al maniero. Tutto era diverso ora. Le sue speranze se ne erano andate con il professore e gli altri. Forse la Cura era la soluzione. Forse non la risposta che aveva ottenuto da Tempesta, ma poteva esserlo per lei. Non lo faceva nemmeno per Bobby oramai, ma per un futuro che poteva avere con qualcun'altro.

Una settimana fa, Tempesta aveva informato la scuola sulla Cura. “Non c'è nulla da curare,” aveva costantemente ricordato a tutti gli altri, specialmente a lei. Ma non poteva non sentirsi diversa. Tempesta non era quella che non poteva andare avanti senza toccare nessuno. Non era nemmeno lei quella che non poteva avere una normale relazione con un uomo o altri o essere una madre addirittura.

Presa la sua decisione, Rogue era intenzionata ad andate in camera sua, impacchettare le sue cose quando una voce profonda l'aveva improvvisamente allontanata dalla sua corrente e frenetica idea.

Dove stei endonde cherie e posso onormi a toi?”

Rogue alzò gli occhi al cielo e spergiurò in un bisbiglio. Di tutte le persone che avrebbe potuto incontrare fino a quel momento doveva essere per forza Gambit, auto-soprannominatosi “Ragin Cajun”. Nella sua prima settimana da loro aveva litigato con Tempesta e uscito non solo con Jubilee, ma anche Tabitha e Hisako. Aveva perfino flirtato con lei un paio di volte ma aveva sempre rifiutato le sue avances solo per via di Bobby. Il Cajun era un assoluto amante dei giochi che trasudava sesso. Era di bell'aspetto e sapeva di esserlo.

Che cosa vuoi, Gambit?” Rogue fece un lungo sospiro.

Non est questo il mooodo di tratare un compagno de squedra, non te pere?” rispose, avvicinandosi a lei.

Schernendolo, Rogue si mise a sedere: “Da quando saresti un compagno?”

Mi ferissci Roguey ma lo saai, non mi dispiascerebbe essere nella tua squedra.” Gambit sorrise compiaciuto. Tutto quello che diceva, aveva un suono così tanto osceno.

Sei un maiale” se ne venne fuori Rogue.

Tutto quello che ottenne fu che il sorriso di Gambit si allungò ancora di più, si avvicinò di un'altro passo e lei si allontanò di un altro. Nient'affatto dissuaso, il Cajun si avvicinò furtivo alla ragazza notando, solo alla fine, i suoi occhi lacrimosi. “Che è susscesso Rogue?”

Nulla” mormorò, allontanandolo da sé e sfrecciando nella cucina.

Confuso, Gambit era sul punto di seguirla quando notò la scena fuori dalla finestra. Subito dopo, srotolò una risma di maledizioni. Bobby Drake era un imbecille. Fin dal primo giorno che era alla scuola era rimasto attratto dalla Bella-del-Sud, semplicemente nota come Rogue. Era uscito con talmente tante ragazze solo per togliersela dalla testa ma non aveva funzionato. Onestamente, non gli importava che lei non potesse toccare nessuno, Gambit amava semplicemente starle intorno. Aveva un atteggiamento ostinato, collerico, una lingua tagliente e anche, a onor del vero, un modo di fare un po' da stronza alle volte. Ma era anche compassionevole e fredda con gli altri solo perché li proteggeva da sé stessa tenendoli lontani.

Gambit la seguì immediatamente nella cucina. Lei aveva uno sguardo privo di espressione su un bicchiere d'acqua. Odiava vederla in quello stato. L'aveva detto prima e l'avrebbe ripetuto almeno un migliaio di volte, Bobby Drake era un imbecille. Non c'era nemmeno bisogno della sua empatia per capire che era ferita.

Allora, chere, conosco un autentico ristorante Cajun. Che ne disci se noi deux andiemo a mangiarsci qualcosssa?” chiese in maniera casuale.

Lei sbuffò: “Non sono interessata”

Prendendo posto accanto a lei, insisteva. “Andiemo Roguey, ti farebbe bene uscire dalla villa per una notte”

E dove mi porteresti, Gambit? Non posso toccare nessuno e probabilmente non potrò mai. Perché insisti nello scocciarmi a chiedermelo quando so perfettamente cosa vuoi. Tutti voi ragazzi volete una sola cosa.” Rogue dette aria a tutti i suoi sentimenti rinchiusi, brutalmente, alzandosi in piedi dalla sua sedia.

Gambit sapeva che era triste, così ignorò le sue dure parole. Provò a mettere una mano sulla sua spalla, ma lei se la scrollò di dosso. “Rogue, Bobby dovrebbe essere chiamato Ghiacciolo, ecco che coss'é, un boy scout. Trooopo immeturo per occuparrsi di una donna come toi, cherie

Eppure potrei fidarmi di un boy scout. Non dovrebbero essere leali?” ghignò in risposta.

Gambit si maledì, ma non voleva scoraggiarsi. “Nessuno est perfetto cher. Come ho scià detto Rogue, Bobby est un ragasso che non potrrebe sapere che farre avec a femme comme toi, cherie. Tu hai bissognio di un uomo”

Ed eccoci, chi ti credi di essere. Ti ho visto in giro con altre ragazze Gumbo.”

Gambit alzò un sopracciglio per via del soprannome ma lo ignorò. “Alors mi avevi notato, eh?”

Sei incredibile, spero che tu lo sappia.” Rogue alzò gli occhi al cielo saltellando verso un ripiano.

Sorridendo, si unì alla gara per il ripiano. Afferrando l'ultima pesca, ne prese un morso prima di dire:

Vedi, non l'hei negato. Non est problemma se non riesci a toglierrmi gli occhi de dosso, lo capisco. Diable, perfino io non rieesco a togliermi gli occhi de dosso quando mi guardo allo specchio.”

Quel discorso meritava un'altra alzata di occhi al cielo. Prendendo la pesca, Rogue lo allontanò dal ripiano. “Come se la cosa mi interessasse” e con questo, dette un morso alla pesca.

Gambit era rimasto ipnotizzato a guardare sia il succo della pesca che colava giù giù dalle guance di lei sia a guardarla mentre si leccava le dita appiccicose. Non era la prima volta, da che Rogue ne era coinvolta, che Gambit si ritrovò geloso di un pezzo di frutta. Niente da fare. “Mon Dieu. Cosa non farei per essere quella pesca in questo momento.” dichiarò con voce roca.

Rogue dovette combattere per non arrossire. Bobby non scherzava mai come Gambit aveva fatto fino a quel momento. Invece, storse il naso in segno di disgusto. “Sei ripugnante.”

Quello che tu chiammi ripugnonte, io sempliscemente lo considero apprezzamento del sesso opposto.” canzonò.

Come dicevo, sei ripugnante, topo di palude perverso.”

Le tue doolsci parrole mi stanno scioliendo il cuore, mon topino di fiume.” piazzò una mano sul cuore.

Gettando il nocciolo, replicò, “Che peccato, speravo di averti sciolto qualcos'altro, topo di palude.”

Ouch. Questo fa mele, cher.” rispose. Passando una mano tra i capelli, disse, “Chiamami Remy.”

Remy eh, è adatto ad un topo di palude come te.” Rogue li rivolse un piccolo sorriso e presto un confortante silenzio venne a calarsi tra i due. Entrambi persi nei propri pensieri.

Dove sonno tuti? C'est un po' tropo silensioso per essere venerdì.” disse Gambit dopo un po', non era mai stato per i silenzi, specialmente se in compagnia di una donna come Rogue.

Già” replicò Rogue malinconicamente “di solito Scott cercherebbe di ritrovare tutti minacciandoli di portari giù nella Danger Room e Jean, lei starebbe dietro di lui, a volte imitandolo oppure a farci l'occhiolino. Lei era l'unica che riusciva a farlo rilassare.”

Gambit avvertì subito il suo cambiamento. Alzandosi dal pavimento si mise al suo fianco e provò, per la seconda volta, di poggiare la sua mano sulla sua spalla. Questa volta lei glielo permise.

Ancora non ci credo che se ne sono andati” mormorò Rogue, accoccolandosi nel suo abbraccio. “Erano delle brave persone. Scott e il professore non si meritavano quello che li è accaduto e in special modo a Jean. È ancora difficile credere che sia stata lei.”

Non est Jean, Rogue. Cette femme est una disgrassia con le memorie di Jean. La verra Jean Grey non avrrebbe mai fatto cuello che ha fatto al professorre figurrarsi a Scott.” Gambit strinse le sue braccia intorno a Rogue.

Le cosse andranno meilleur, vedrai. Non hai bissogno di cuella Cura, riuscirai a controllare i tuoi poterri cher, ne sonno sicurro.”

Io non la penso così.” mormorò.

La notte est sempre più buiiia subito prrima dell'alba, Rogue.”

Rogue scoppiò a ridere. “Hai appena citato Alfred dall'ultimo film di Batman?”

Ridacchiando, il Cajun rispose. “Est possible, ma comme noti ci sta perfettamente, non te pere?”

Scuotendo la testa e con un enorme sorriso sul volto di Gambit, Rogue scrollò il braccio e saltò giù dal bancone della cucina. Timidamente, disse, “Grazie Remy.”

Est stato un piascere Rogue” rispose “A propossito, la mia offerta est sempre valida se lo vuoi.”

Oh, non credo,” stava dicendo Rogue quando notò il volto di Gambit mortificato. Era stato solo per un secondo ma la ragazza era certa di averla vista. Non voleva che questo istante potesse diventare chissà quale momento. Tentò una possibilità. “Sono qui da molto tempo e conosco qualche luogo molto meglio del tuo aspirante ristorante Cajun che dici di conoscere.”

Sorridendo, Gambit la seguì nel garage.

Oh, un'ultima cosa Remy.”

Qu'est-ce que Roguey?”

Smettila di chiamarmi con questi stupidi soprannomi, ho un nome, sai?”

C'est vrai, e cualle sarebbe?” le chiese, senza aspettarsi che lei gli rispondesse.

Marie.” sorrise.



  
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