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Autore: Dramione8000    01/11/2016    5 recensioni
Ciao a tutti! Dopo molto tempo eccomi tornata con l'ultima parte della Dramione.
Siamo giunti alla fine. Hermione e Draco, lontani fisicamente, continuano a lottare e a condurre le loro vite normalmente, combattendo per la fine della Guerra che segnerà l'inizio di una vita senza più bugie. Inoltre, ora, i due ragazzi si trovano legati da un'ulteriore dono.
Ma il bel Serpeverde e l'impavida Grifondoro hanno ancora molti ostacoli da affrontare, trovandosi sempre nelle linee nemiche al loro esercito... Ci sarà finalmente un Happy Ending per i due innamorati?
Genere: Fantasy, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dramione-Amore nella Guerra'
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Ciao a tutti e benvenuti in questo nuovo capitolo!
Immagino che arrivati a questo punto sia inutile che io mi scusi per il ritardo, sapete tutti che sono perennemente stressata e senza tempo.
Ora che ho la settimana delle vacanze dei morti a disposizione, riesco finalmente a dedicarmi alla Dramione in modo serio e a regalarvi scritti degni di essere letti.
Inoltre la mia chiavetta USB si è sminchiata (scusate il termine) all’improvviso e ho perso una cosa come 1GB di dati… Il mainagioia persiste.
Detto ciò, vi lascio al capitolo.
Buona lettura<3

 
 
Dramione-Amore nella Guerra Parte 3
Hello from the Other Side
 
 
-Mi dispiace, mi dispiace tanto- dico a Hermione, abbracciandola.
-Sapevo che doveva succedere, ma non in questo modo. Ho perso i miei migliori amici... ho perso Harry, che per me era un fratello. Ed ora lui si è consegnato a Voldemort- singhiozza lei, nascondendo il volto nel mio petto.
Io glielo prendo fra le mani e le do un bacio sulla fronte.
-Purtroppo non posso fare nulla per ridarti Potter, l’unica cosa che posso fare è starti accanto. E lo farò sempre, okay?- Si vede che non è convinta, però si fa forza e annuisce. In quel momento ci raggiunge Ginevra, gli occhi sempre più tristi per ogni minuto che passa: -Hermione... penso che dovresti entrare. Draco, è meglio che resti fuori, se vi vedono entrare insieme potrebbe scatenarsi anche una guerra interna- dice.
La mia fidanzata si asciuga velocemente gli occhi e la segue, io mi fermo proprio accanto all’entrata della Sala Grande, pronto ad ascoltare.
-Bambina cara, cos’è successo?- chiede la voce apprensiva di Molly Weasley.
-Harry dov’è?- chiede uno dei suoi figli.
In un attimo cade un silenzio di tomba nella stanza, un silenzio così opprimente da non far sentire nemmeno i respiri delle persone al suo interno.
-Harry si è consegnato a Voldemort- dice Hermione. Esclamazioni di stupore e paura le fanno eco.
-Non ne siate così sorpresi. È colpa sua, d’altronde, e in parte anche di mia sorella. Ginny l’ha scaricato preferendo a lui Zabini e la nostra eroina si è mischiata col suo peggior nemico. Ormai Harry non aveva nulla da perdere, per questo si è consegnato- urla quel bastardo del rosso.
Riesco quasi a sentire gli sguardi di disapprovazione su Hermione, il suo deglutire nel tentativo di non piangere.
Poi, la reazione inaspettata: -È vero,- dice, la voce ferma, -Harry si è consegnato per colpa mia. Lo ha fatto perché...- fa una pausa nella quale la sento camminare verso l’entrata. Mi raggiunge e mi prende per mano: -Sei sicura?- le chiedo telepaticamente, esitando.
-Sì- è la sua risposta decisa. Mi lascio guidare.
-Lo ha fatto perché Draco Lucius Malfoy, Serpeverde, Purosangue e Mangiamorte, è il mio ragazzo- annuncia ad alta voce e sollevando la testa con fierezza.
-Signorina Granger, è per caso impazzita?- si fa avanti la McGranitt. Brutta e vecchia racchia.
-No, professoressa. E comunque io non sono più la signorina Granger, bensì la nuova Lady Malfoy- ribatte Hermione. Se non ci fosse tutta questa gente la bacerei all’istante per il coraggio e la forza che sta dimostrando. Penso che anche mia madre sarebbe fiera di lei.
-Hermione, cara bambina, che cosa intendi?- chiede la Signora Weasley, bianca come un cencio.
-Avete capito benissimo tutti quanti cosa intendo. Io e Draco Malfoy siamo sposati. Noi abbiamo fatto una cosa che nessuno di voi ha mai avuto il coraggio di fare: messo in pratica ciò che predicava Harry. Abbiamo messo da parte l’orgoglio ed incominciato a perdonare, amare. Io ho imparato ad amare un Mangiamorte, quel tipo di persona che ho fatto fuori poco fa e lui ha imparato ad amare una sudicia Mezzosangue Nata Babbana, nonostante la sua famiglia gli ha sempre insegnato che i Non-Purosangue sono inferiori e vadano denigrati, derisi e sterminati.
-Ma nonostante le nostre enormi diversità e le faide del passato, ci siamo innamorati. Siamo andati contro i nostri valori e le nostre famiglie.
-Io ho mentito a tutti voi, e mi dispiace davvero tanto. Ma se qualcuno avesse scoperto la relazione fra me e Draco, lui ed io saremmo morti per mano dei Mangiamorte. Lui ha rischiato di morire ogni giorno della sua vita pur di stare con me; così, con l’aiuto dei nostri migliori amici, ci siamo sposati per avere una tutela legale dopo la Guerra, nel caso la sua famiglia avesse voluto mettere fine a tutto.  
-Io non mi pento della mia scelta. Lo amo e tutto ciò che desidero è poter amarlo alla luce del sole, senza avere il rischio di morire da un momento all’altro.
-Avrei voluto dirvelo in un altro modo, a tutti quanti. Prendervi uno alla volta e spiegarvi la situazione in ogni dettaglio, chiedervi scusa per ogni singolo torto che vi ho fatto, spiegarvi i miei comportamenti in un determinato momento. Avrei voluto che Harry lo scoprisse in un altro modo. Draco Malfoy si è schierato dalla nostra parte per me, perché ha scelto di lottare contro Voldemort per la libertà del nostro amore e di tutte le persone come lui, che sono soggette ad una schiavitù imposta dal Signore Oscuro.
-Vi voglio a tutti un mondo di bene, ma a questo punto non m’interessa se qualcuno non approva. Io continuerò a fare ciò che Harry ha sempre fatto, con tutte le sue conseguenze: amare.- dice.
C’è un minuto di silenzio nel quale sentiamo le menti di ogni persona assimilare e riflettere sulle parole di Hermione. Poi, Ginevra ci raggiunge, abbraccia la sua amica e comincia a parlare: -Quando ho saputo della relazione fra Hermione e Draco mi è sembrato tutto assurdo, sbagliato. Ma poi ho visto quanto amore si scambiavano in un unico sguardo e mi sono dovuta ricredere. Non si possono separare due persone come loro. Malfoy è davvero cambiato e si è rivelato per quello che è realmente. E non sono loro a sbagliare.-
-Silente lo sapeva?- chiede il signor Weasley.
-Sì, anche il professor Piton- rispondo io.
-Be’ allora se loro ti ritenevano degno di fiducia... Anch’io sono disposto a fidarmi di te- dice il signor Weasley e si avvicina porgendomi la mano.
Stupito, gliela stringo: -Grazie.- Mi guarda intensamente: “Ti prenderai cura di lei?” sento che dice la sua occhiata.
“Sempre” rispondo con un cenno. Lui annuisce di nuovo.
-Artur ha ragione, se Silente approvava e li ha protetti finché è stato in vita significa che forse Malfoy è davvero una brava persona- interviene Lunatica Lovegood. Uno dopo l’altro, tutti i presenti nella Sala Grande cominciano a convenire con lei e ad avvicinarsi. Io ed Hermione veniamo momentaneamente separati lei sommersa di domande e congratulazioni, io di strette di mano e... minacce: -Io ti giuro, Malfoy, se non sei veramente pentito di tutto quello che hai fatto, ti ammazzo!-
-Prova a far soffrire Hermione e ti porto in Romania a farti bruciare vivo dai draghi.-
-Mi raccomando, signor Malfoy, continui sulla buona strada. In caso contrario, penso che non interverrò più se qualcuno dei presenti vorrà trasformarti in un furetto- la McGranitt è così carina da velare la sua minaccia con un augurio.
La signora Weasley sta per dirmi qualcosa, quando qualcuno ci chiama a gran voce all’esterno del castello: -I Mangiamorte stanno tornando, venite!-
Ci affrettiamo tutti a uscire, le bacchette sfoderate. Hermione rallenta per prendermi la mano e varchiamo la porta insieme, restando nelle ultime linee della folla che si è creata. Il cielo si è fatto più chiaro: è mattino presto.
L’urlo della McGranitt rimbomba per tutto il cortile. I Mangiamorte ridono. Hermione si alza sulle punte per vedere al di là di tutte le teste che cosa sta succedendo. Io non mi prendo neanche la briga di farlo; sto fissando mia madre, la faccia stravolta nelle prime linee. Mi cercava, vedo che si sta trattenendo nel venire a prendermi e una scarica di felicità mi percuote quando lei indica con un cenno a mio padre dove mi trovo e lui... sorride, sollevato.
-HARRY, NO!- l’urlo di Hermione alla mia destra mi risveglia da quel mondo ovattato in cui mi ero rifugiato. –Oddio, Harry...- mormora di nuovo, stringendo di più la presa sulla mia mano. L’incantesimo taciturno di Voldemort frena una mia qualsiasi frase di consolazione.
-Harry Potter è morto!- grida il Signore Oscuro. –L’ho ucciso io mentre cercava di scappare. Il “salvatore del Mondo Magico” vi stava abbandonando al vostro destino- aggiunge. Molte persone, compresa Hermione, aprono la bocca per protestare, ma non vi esce alcun suono.
-Sono generoso, però: chiunque giurerà fedeltà alle forze del male, potrà allearsi con me e verrà risparmiato. Chi opporrà resistenza, verrà ucciso senza alcuna pietà; uomo, donna o bambino, chiunque si metterà contro di me, morirà- sibila Voldemort. Nessuno si muove.
-Avanti, ci sarà qualcuno tra di voi che potrà offrirmi degli ottimi servigi...- dice mentre fa qualche passo in avanti. –No? Nessuno? Nemmeno tu, Draco?- chiede fissandomi.
Oltre al suo, mi sento addosso lo sguardo di tutte le persone intorno che mi circondano. Il silenzio è stato qualcosa di surreale nell’ultima ora.
Guardo mio padre: “Vieni a casa, figliolo, ti amo tanto” dicono i suoi occhi.
È quello che faccio. Torno a casa.
Mi muovo per raggiungere i miei genitori, dimenticando che la mia mano è collegata a quella di Hermione; lei riesce a rompere l’incantesimo tacitante: -Draco... Draco cosa stai facendo?- mormora, ma io non la riconosco neanche più, troppo preso dalla visione che ho rincorso per tutta la vita: mio padre mi ama.
Continuo a camminare, trascinandomela dietro. I suoi bisbigli si tramutano in singhiozzi: -Draco, ti prego fermati!- Cerca di trattenermi con tutte le sue forze, tantoché si ferma anche nel tentativo di trascinarmi indietro con lei.
Arrivati alle prime file, molla finalmente la mia mano ed io raggiungo Voldemort. Alle mie spalle sento Hermione gridare il mio nome e poi soffocare il suo pianto nell’abbraccio di qualcuno, forse la Weasley.
Il Signore Oscuro mi abbraccia; è qualcosa di spaventoso, gelido. Come ultimo atto avvicino la mia bocca al suo orecchio: -Hai quello che volevi. Risparmiala- dico.
Lo sento ridacchiare, un suono agghiacciante: -Ma certo, Draco. Bentornato dalla tua famiglia- sibila.
Mi lascia andare e io raggiungo mio padre. Mi sorride ed io sono per un momento così felice nel constatare che quel sorriso gli è spuntato per me, per quello che ho fatto.
Nel frattempo Neville Paciock si è fatto avanti e sta concludendo un glorioso discorso riguardo la morte di Potter. Poi accadono molte cose simultaneamente: il resto dei sopravvissuti riesce ad infrangere l’incantesimo tacitante, Paciock uccide Nagini e la battaglia ricomincia.
I miei genitori mi tirano via da tutto quel trambusto e in un attimo mi ritrovo a correre sul ponte di pietra.
-Cosa stiamo facendo?- chiedo.
-Scappiamo. Questa non è la nostra guerra, quello non è il nostro Signore. Tu sei nostro figlio, Draco, e non ti abbiamo – non ti ho dato – mai il meglio. Ora vogliamo rimediare- spiega mio padre.
Mi fermo di colpo, restando indietro: -Non posso.-
-Cosa?-
-Se io non resto al servizio di Voldemort lui la ucciderà- spiego.
-Ucciderà chi?- chiede di nuovo mio padre.
Guardo mia madre in cerca di aiuto, ma la vedo in difficoltà. Poi il suo sguardo si sposta ad un punto alto oltre la mia testa: -Protego!- grida nella mia direzione.
Uno scudo si materializza dietro di me e qualcuno in groppa ad una scopa ci si scontra contro.
Sfodero la bacchetta pronto ad attaccare, ma poi Hermione si rialza dal suolo, ignorando il duro colpo appena preso.
-Hermione...-
-SEI SOLO UN BASTARDO!- urla lei, cominciando a lanciare schiantesimi e fatture orcovolanti. Io indietreggio, facendomi da scudo con un Protego.
-HO PERSO TUTTO, TUTTO PER TE: I MIEI MIGLIORI AMICI, LA MIA FAMIGLIA E LA MIA DIGNITÀ!- comincia ad avanzare, mentre il suo volto si riga di lacrime. È il ritratto del dolore. –“TE L’AVEVO DETTO, HERMIONE, MANGIAMORTE ED INFAME SI RIMANE PER SEMPRE”. COSA PENSERANNO TUTTI DI ME ORA? POCO FA HO SFIDATO TUTTE LE PERSONE A CUI VOGLIO BENE PER FARTI ACCETTARE, PER AMARTI LIBERAMENTE E TU...- fa una pausa nella quale riprende fiato. –Tu mi ripaghi tradendomi.- Si ferma.
-Hermione, mi dispiace, l’ho fatto per proteggerti- tento di spiegarle. Pronunciarlo ad alta voce lo rende così patetico.
-Proteggermi? Da cosa, Draco? Ricordi com’è andata a finire l’ultima volta che volevi proteggermi?-
-Tu non capisci, Potter è morto! Non c’è alcun futuro per noi, lo vuoi capire? Siamo sempre stati sicuri che tutto questo sarebbe finito, ma Potter era l’unico a poter fermare tutto. Ed è morto.-
-Io non ti voglio lasciar, ti amo! Questo non basta?- chiede lei.
-Lo sai benissimo anche tu, Hermione. Facendo così lui ti risparmierà e saperti viva è quello che terrà in vita me. Lo sai anche tu: in un mondo dove Voldemort governa non c’è spazio per noi.-
-Quindi finisce così? Dopo tutto quello che abbiamo fatto, tutti i sacrifici...-
-Mi dispiace, lo sai che se dipendesse da me non andrebbe in questo modo- le dico. Mi avvicino a lei e le circondo la vita con le mie braccia. Lei avvolge le sue alle mie.
-È un addio?- chiede.
-Mi dispiace,- ripeto, -sei stata la cosa più bella che la vita potesse regalarmi e lo rimarrai per sempre.- Mi chino su di lei per baciarla un’ultima volta, ma l’urlo d’orrore di Bellatrix ci trapassa i timpani, costringendoci a staccarci. Prima che io possa sfoderare la bacchetta, lei lancia una Maledizione Senza Perdono nella nostra direzione.
Accade tutto a rallentatore.
Blaise appare all’improvviso alle nostre spalle insieme al signor Sinister ed entrambi lanciano una fattura oscura potente, una specie di Protego più forte, su cui l’Anatema Che Uccide rimbalza e torna dalla sua fattrice.
Mia zia è così sorpresa da quello che è successo che resta immobile, lasciandosi travolgere dal suo stesso incantesimo, per poi cadere a terra, morta.
Blaise si rivolge a Sinister: -Trovala.- Lui borbotta qualcosa, annuisce e se ne va.
Restiamo tutti e tre zitti, io e Hermione che facciamo a gara su chi ci capisce meno.
-Be’ devo dire che mi aspettavo un’accoglienza un po’ diversa dato che mi credevate tutti morto- dice lui ridendo.
-No è che... Io... non... boh, ma come? Non ci credo che sei vivo, ciao Blaise, ti voglio bene e per fortuna non sei morto perché sei il mio migliore amico!- farfuglio in un moto di affetto che – a meno che si tratti della mia ragazza – non mi appartiene. Lo abbraccio.
-Wow, in tutti gli anni della nostra amicizia penso che sia la cosa più bella che tu mi abbia mai detto!- ride.
-Ma come...?- sto per chiedergli perché non è morto carbonizzato nella Stanza delle Necessità, ma lui sta già correndo dall’altra parte del ponte dalla sua amata Ginevra Weasley. Lei gli si butta addosso e lui l’abbraccia, tenendola sollevata da terra e baciandola.
Ci raggiungono poco dopo, lui felice e lei che sembra aver ritrovato la voglia di vivere e che piange e ride nello stesso momento.
-È vivo!- dice Ginevra a noi.
Io reprimo un “come se non ce ne fossimo accorti” per non smorzare il suo entusiasmo e chiedo di nuovo a Blaise come ha fatto a sopravvivere.
 -L’Armadio Svanitore- dice semplicemente lanciandomi un’occhiata complice. –Era caduto con le ante aperte durante il casino che ha scatenato Goyle. Quando sono volato giù dalla scopa ci sono finito dentro e devo dire che ho impiegato parecchio tempo per capire dov’ero, sapete, il passaggio è piuttosto buio! Sono arrivato da Magie Sinister dopo quasi un’ora e il resto del tempo l’ho passato a ricattarlo per farmi accompagnare a Hogwarts e a trovare Ginny- spiega, senza mollare neanche per un secondo la sua ragazza.
-È la seconda persona Non-Morta che vedo in neanche tre minuti!- esclama lei stringendosi di più a lui.
-Chi sarebbe la prima?- interviene Hermione.
-Harry! La madre di Draco lo ha aiutato nella sua messinscena. Ora sta affrontando Voldemort, stiamo vincendo la battaglia!- risponde Ginevra, troppo presa dal ritorno di Blaise per accorgersi dell’enorme fardello che ha tolto dalle nostre vite.
Io e Hermione ci giriamo nello stesso momento l’una verso l’altro ed io l’attiro con slancio a me, baciandola.
-Ritiro quello che ho detto nei  dieci minuti appena passati! Lunga vita a Potter!- esclamo quando ci stacchiamo. Lei ride e si stringe a me.
Blaise mi dà un colpetto sulla spalla: -Ehm Draco... penso ti sia dimenticato di un piccolo dettaglio...- dice indicando i miei genitori.
Mi giro verso di loro. Non saprei decifrare l’espressione di mia madre, ma quella di mio padre mi stupisce: non è deluso o arrabbiato, come mi aspettavo, è semplicemente... sorpreso.
Hermione mi sorride: -Spiego io a Ginny cos’è successo fra di noi. Nel frattempo, penso sia il caso che tu e tuo padre chiariate una volta per tutte- dice telepaticamente. Io le faccio un sorriso smorzato, troppo agitato per rispondere.
Mi incammino verso di loro. Non sono molto distanti, questo mi fa capire che probabilmente hanno sentito tutto, anche le penose frasi disperate che ci siamo scambiati quando pensavamo fosse finito il mondo. Non ho la più pallida idea di come cominciare il discorso e il mio cervello galoppa alla ricerca di qualcosa di convincente da dire.
Mi fermo davanti a mio padre e mi sforzo di guardarlo negli occhi. Vedo un punto interrogativo nei suoi.
-Io...- mi schiarisco la voce. –Io la amo.- Wow, ho una capacità di sintesi concettuale veramente ammirevole.
-Questo l’avevo intuito- risponde lui con un ghigno. Il mio stesso ghigno.
-Ora che non sei più al servizio di Voldemort posso dirtelo. Io amo la Mezzosangue-Nata-Babbana-Migliore-amica-di-Harry-Potter, anche se in passato la odiavo, anche se ti ha fatto finire in prigione e anche se tu disprezzi quelli come lei. Mi dispiace, padre, la mia vita sembra essere fatta per deluderti. In questi anni ho fatto di tutto per renderti fiero di me: sono diventato un Mangiamorte, ho ucciso, ho mentito e ho commesso azioni orribili, ma tu non mi hai mai guardato come se fossi qualcosa di tuo. Non mi hai mai detto “ti voglio bene”, solo “sei la delusione della famiglia”.
-Però ho scelto di amare, di andare contro te e i tuoi insegnamenti. Ho scelto colei che mi ha tirato fuori dall’abisso in cui tu mi avevi fatto affondare.
-Io vorrei solo la tua approvazione, papà, il tuo affetto. Però non la voglio lasciare per ottenere queste cose, perché in tal caso significherebbe che tu ami tuo figlio solo quando si comporta come vuoi tu e non per come è davvero.
-Tu mi ami, papà?- chiedo infine, dopo tutto il mio discorso.
Lui ha le lacrime agli occhi.
-Tuo figlio ha sempre avuto paura di te Lucius perché ti ama. Anche quando mi diceva che tu per lui non eri più nulla, io sapevo che mentiva, perché altrimenti se ne sarebbe già andato da un pezzo, si sarebbe ribellato ad ogni tuo volere, invece restava, sempre. Tu eri troppo preso da Voldemort per capirlo e lo hai calpestato. Però ora hai la possibilità di rimediare- interviene mia madre.
Il mio sguardo si fissa di nuovo su di lui, carico di attesa e aspettativa.
-Draco... mi dispiace tanto... ho sempre avuto la mente troppo ottusa per capire che ti stavo facendo del male. Io volevo solo che tu fossi forte, un fiero Mago Purosangue di una nobile casata. Pensavo che stare dalla parte di Voldemort ci avrebbe garantito la fama ed il potere che volevo per la nostra famiglia. Io vi chiedo perdono, ma soprattutto lo chiedo a te, figlio mio. Sei un bravo ragazzo e diventerai un brav’uomo, un uomo che con tutto l’impegno che ci metterò io non sarò mai.
-Ti ho sempre detto che sei la vergogna e che disonori la famiglia... in realtà sei colui che la fa risplendere un po’ agli occhi degli altri.
-Non posso dirmi gioioso della tua unione con Hermione Gran... Malfoy, vecchie abitudini sono dure a morire, ma approvo, perché ti ha fatto rinascere in te quell’amore che io avevo soppresso e perché è una ragazza di grande forza e valore.
-Io ti amo, Draco, e sarò sempre fiero di te- risponde lui.
Io rimango meravigliato, troppo felice per fare qualsiasi cosa, così lui mi attira a sé e mi abbraccia forte. Mi sembra di tornare di nuovo piccolo, quando ancora le cose andavano bene, e devo trattenermi dal non piangere per la gioia.
 
-Come credete stia andando?- chiedo a Blaise e Ginny dopo avergli spiegato le azioni di Draco.
-Be’, suo padre non l’ha ancora torturato: direi che è un buon segno!- scherza lui.
-Un bellissimo segno, guarda che carini- dice Ginny indicandoli con un cenno. Sono davvero dolci, Draco e suo padre che si abbracciano.
Poi, il mio fidanzato e sua madre si girano verso di me e, con un sorriso, mi invitano a raggiungerli con un cenno del capo.
Mi avvicino a loro, improvvisamente timida e preoccupata del mio aspetto attuale. Affianco Draco e guardo Lucius Malfoy. Lui mi rivolge la sua prima occhiata di rispetto: -Benvenuta in famiglia, Hermione Malfoy- dice tendendo la sua mano.
Gliela stringo.

 

Angolo della Scrittrice:
Oddio, non è sera né un orario improponibile, come vi saluto?
Okay idiozie a parte, ecco dopo il mio abnorme ritardo il capitolo tanto atteso! Spero che vi sia piaciuto (a me personalmente sì).
Il titolo è “un estratto” (se così si può dire) della canzone “Hello” di Adele, che indica il passaggio di Draco dalla parte di Hermione a quella della sua famiglia.
Questo è uno degli ultimi capitoli (ne mancano all’incirca due o tre, epilogo compreso)... che traguardo, essere arrivata fino a questo punto è un sogno che si realizza.
Grazie mille come sempre per il vostro supporto e la vostra pazienza!
Un bacione!<3


 
   
 
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