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Autore: marta_granger    02/11/2016    1 recensioni
Hermione, Ron e Harry decidono di tornare a Hogwarts affrontare il settimo anno. Orgogliosi di poter definire quell'anno, l'anno della “tranquillità” prendono l'espresso per Hogwarts. Ma si sa, le cose non vanno mai come ci si aspetta...
Dopo la sconfitta di Voldermort molte cose sono cambiate. A questo avvenimento ognuno ha reagito in modo diverso. Il magico trio si scontrerà contro un nuovo vento. Nasceranno nuove amicizie e nuove rivalità. Tutte le case saranno pronte a reagire? E gli insegnanti? Chi ha il coraggio di combattere ancora?
Ma la vera domanda è: in tutto questo Hermione Granger e Draco Malfoy riusciranno a trovare una storia tutta per loro?
Chi non aprirà non saprà.
Dal testo:
-sveglia ragazzi!-esclamò Hermione ricevendo in risposta solo due grugniti.
-Hermione cara- disse Ginny guardando suo fratello e il suo ragazzo ronfare- tu sbagli metodo. Non si svegliano così due dormiglioni cronici... ma così!- tirò fuori la bacchetta e con sguardo maligno sussurrò -accio!- e in men che non si dica , la rossa si ritrovò in mano un mestolo e una pentola - SVEGLIA PIGRONI, SI DEVE PARTIRE PER HOGWARTS!-e iniziò a sbatterli
I ragazzi caddero dal letto.
Buona lettura!
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Imagine

Scesi dal treno, una voce conosciuta, raggiunse le orecchie di Harry. -PRIMO ANNO! QUELLI DEL PRIMO ANNO DA QUESTA PARTE. PRIMO ANNO CON ME!- urlava un uomo molto grosso, con folta barba nera e con una lanterna in mano. Il bambino che è sopravvissuto sorrise. Sembravano passati cent'anni da quando lui era stato uno di quei ragazzini che seguivano, intimoriti, la voce di Hagrid.

-Per fortuna le previsioni non hanno azzeccato- osservò Hermione, facendo ritornare Harry alla realtà- oggi davano pioggia.- spiegò camminano sul marciapiede spintonata da altri ragazzi.

-Per fortuna.- disse Neville cercando di tenere fermo Oscar nella giacca- vi ricordate come sono arrivati in sala Grande i primini di quattro anni fa?-

-fradici!- esclamò Ron tirando una gomitata a un Serpeverde che lo spingeva di lato.

-Se non mi sbaglio, quell'anno qualcuno era caduto nel lago.-disse pensierosa Ginny attaccandosi alla felpa di Harry per non perderlo di vista.

-Si, era Dennis Canon.-confermò Hermione.

-Chi è?- domandò Luna dirigendosi verso l'uscita della stazione.

-è al quinto anno di Grifondoro. È il fratello di Colin Canon, te lo ricordi? Era del nostro stesso anno.- rispose Ginny avvicinandosi alla bionda.

-Allora ho capito. Era quel ragazzo simpatico che faceva sempre foto.- sorrise Luna uscendo, mentre Harry lasciava che la sua mente vagasse tra i ricordi.

Fuori dalla stazione di Hogsmeade c'erano posteggiate più o meno un centinaio di carrozze trainate da cavalli alati scheletrici, come tutti gli anni.

I sei si avvicinarono a una carrozza e Luna accarezzò l'animale con il muso da rettile. Tutti la guardarono straniti, ma nessuno la criticò. A rompere il silenzio fu Harry ponendo una domanda strana -Secondo voi Dennis Canon li vede i Theastral?-

-Non penso. Durante la battaglia i minorenni non potevano stare a Hogwarts. Di conseguenza, se prima non li vedeva, non li vede neanche ora.- lo informò Hermione salendo su una carrozza vuota.

-Eppure Colin, il fratello di Dennis, ha combattuto pur essendo minorenne...e ne ha pagato le conseguenze.- biascicò il moro triste restando immobile a guardare il cavallo. Hermione si volse verso l'amico affranto.

-Harry, non è colpa tua. Nessuno a costretto nessuno a combattere durante la guerra. Chi è morto era cosciente di ciò che andava incontro.-lo consolò Ginny accarezzandogli una guancia dolcemente. Sapeva a cosa stava pensando il suo ragazzo.Alla Guerra e a tutti i morti, incolpandosi.

-Ha ragione -lo affiancò Ron

-Si, non devi sentirti in colpa.- continuò Ginny sorridendogli incoraggiante

-Lo so. Ma non faccio che pensare che se non fosse stato per me...

-Voldemort sarebbe ancora vivo e la battaglia avrebbe mietuto ancora più vittime.- Lo interruppe Neville seguendo Hermione sulla carrozza.

-Tutto è finito. Non devi più preoccuparti.- terminò Luna andandosi a sedere. Lo sguardo di Harry passò su tutti i suoi amici. La carrozza partì quando lui finì di domandarsi se quel senso di colpa se ne sarebbe mai andato.

A cambiare discorso fu Ginny che in tono scherzoso disse -A proposito di Thestral...Chi sa che faccia ha fatto Malfoy ritrovandoseli davanti.-

-Probabilmente avrà subito mandato una lettera al paparuccio per chiedergli di eliminare quelle orride creature.-scherzò Ron.

-Peccato che ci siamo persi la scena. Avrei tanto voluto sentire il suo urlo terrorizzato per prenderlo un po' in giro.- ridacchio Harry ritornando di buon umore.

-In verità io l'anno scorso l'ho visto quando è tornato a scuola e si è ritrovato le creature davanti.- li informò Luna guardando con aria sognante fuori dal finestrino.

-veramente?-domandò curiosa Hermione.- e il suo grido com'era?-domandò ironica.

-In verità non ha gridato. Se n'è stato li immobile a fissarli per qualche minuto e poi è salito sulla carrozza appena la Parkinson gli ha chiesto se c'era qualcosa che non andasse.-

-Davvero?- Ron pareva deluso.

-Già- confermò la Corvonero.

-Secondo voi quanti Serpeverde riescono a vedere i Thestral?- Chiese Hermione pensierosa.

-Pochi. Durante la guerra se ne sono tutti andati come dei codardi.- rispose stizzito Neville.

-Probabilmente solo Malfoy,Goyle e Nott.-mormorò Hermione tra i suoi pensieri.

-Malfoy ha visto Silente morire , ma gli altri perché secondo te li vedono?- domandò Ginny guardando storta l'amica. A rispondere fu però Harry- Goyle ha visto Tiger morire nella stanza delle necessità. Mentre Nott era uno dei pochi che riusciva a vederli quando Hagrid,al quinto anno, ci ha fatto la lezione su di loro.- lui se la ricordava bene quella lezione nella foresta.

-Se non fossero Serpeverde, mi dispiacerebbe per loro.-disse sincera Ginny- Goyle è un po' tonto ma ha comunque visto morire uno dei suoi migliori amici.- Tutti i ragazzi le lanciarono un'occhiataccia.

-Non guardatemi così. Non ho detto niente di male.-si difese Ginny.

-In effetti- corse in suo aiuto Hermione- Goyle è solo un po' scemo. È Malfoy che lo ha portato sulla cattiva strada.-

-Hermione , ti devo ricordare che ha tentato di ucciderci e che è figlio di un mangiamorte?- replicò sconcertato Harry.

-Giusto, giusto. Esempio sbagliato. Prendiamo Nott allora...-

-Anche lui è figlio di un mangiamorte.- la interruppe Ron con cipiglio severo.

-Si si ma vai oltre a questo.- insistette decisa – è sempre da solo. Non è mai stato con la cricca di Malfoy ad esempio. E questo, dovete ammetterlo, è un punto a suo favore.-

-è pur sempre un Serpeverde e da quello che si dice in giro viene molto rispettato da Malfoy, quindi vuol dire che sarà come lui. Figlio di mangiamorte, soldi a volontà, insulti ai mezzosangue a gogo ecc ecc...- disse Ron facendo strani gesti con la mano.

-Non lo so...non mi ha mai insultato...- La conversazione si disperse nel vento...

Sbatacchiando e ondeggiando, le carrozza avanzò lungo la strada. Quando passarono dal cancello che portava nel territorio della scuola, fra gli alti pilastri di pietra sovrastati da cinghiali alati, Luna si sporse dal finestrino. Il Castello di Hogwarts incombeva sempre più vicino: una massa imponente di torrette con qua e là, una finestra che diffondeva una luce vibrante sopra di loro. La carrozza si fermò, Harry fu il primo a scendere e rimase incantato alla vista del castello, come se fosse la prima volta. Finalmente era tornato a casa, pensò.

-Vieni?- lo chiamò Ginny.

-Certo.- sorrise, unendosi alla folla di studenti che salivano gli scalini.

Entrati si diressero verso la prima porta a destra che portava alla sala Grande, dove si sarebbe tenuto il banchetto di inizio anno. Il pavimento era tutto in lastre e le pareti di pietra erano illuminate da torce incantate. Entrati nella sala, i quattro tavoli delle case si riempirono a vista d'occhio di studenti. Il volume delle voci aumentava sempre di più. Tutti salutavano i propri compagni e chiedevano come avessero passato l'estate. I fantasmi volavano sopra i tavoli centrali di Corvonero e Serpeverde. Il soffitto era scuro, pieno di nuvole, esattamente come il cielo che si intravedeva fuori dalle grandi finestre. I ragazzi, dopo aver salutato Luna, si diressero verso il tavolo di Grifondoro, situato all'estremità destra della sala. Ginny fu chiamata da Demelza Robins, una sua coetanea, e si sedette vicino a lei, con quelli del suo anno. Invece Harry, Hermione, Ron e Neville si sedettero vicino a Seamus Finnigan e a Dean Thomas che li accolsero allegri.

Hermione lanciò un occhiata al tavolo degli insegnanti. La McGranitt sedeva al posto centrale, una volta occupato da Silente. Accanto a lei la professoressa Sinistra e Lumacorno. Sul lato destro vide tre nuovi insegnanti, uno sui quarantanni con grossi occhiali neri, uno sui venticinque di bell'aspetto e una ragazza, anche essa sui venticinque anni, che guardava la sala con un radioso sorriso. Hagrid si sedette in quel momento, segno che quelli del primo anno dovevano essere arrivati.

Proprio in quel momento la porta d'ingresso si spalancò. Molti ragazzini, con aria spaventata e intimorita, entrarono nella sala Grande seguendo il professor Vitious. Arrivato davanti al tavolo degli insegnanti, il nuovo vice- preside di Hogwarts posò uno sgabello e ci appoggiò su un vecchio cappello pieno di toppe e un po' bruciacchiato. L'intera sala si zittì e lo strappo vicino al bordo dell'antico oggetto, si spalancò come una bocca, iniziando a decantare la filastrocca di inizio anno.

-Ma non era andato a fuoco?- bisbigliò Ron indicando il manufatto.

-è magico Ronald. Niente può romperlo.- rispose Hermione con aria petulante.

-Eppure le fiamme me le ricordo belle bollenti.- scherzò Neville riferendosi al momento in cui, l'anno prima, Voldemort aveva cercato di dare fuoco al vecchio cappello.

Quando l'oggetto tornò immobile uno scroscio di applausi partì da tutte le tavole. Tutti commentarono ciò che avevano appena udito. Come successo negli ultimi anni, il capello non si limitò a descrivere le qualità delle quattro case, ma consigliò a tutti di mettere fine alla rivalità tra esse.

Le chiacchiere degli studenti si scemarono quando il professor Vitious lesse ad alta voce il primo nome sulla pergamena. -Abett, Rose- Una ragazzina si avvicinò allo sgabello spavalda e si mise senza esitazione il cappello in testa. Gli occhi di tutti la fissarono. Dopo alcuni secondi il cappello urlò- Serpeverde!- Tutta la casa verde – Argento applaudì. Dopo di lei una sfilza di nomi furono chiamati. In poco tempo la fila dei primini diminuì. Mancavano circa quindici ragazzini quando Vitious chiamò -Green , Miranda.- Harry vide la ragazzina che aveva incontrato nella carrozza di Lumacorno, sedersi timida sullo sgabello. Il cappello, ancora prima di coprire il capo della ragazzina urlò -Corvonero!- felice Miranda, tra gli applausi, si sedette vicino a Luna, lieta di vedere un volto conosciuto.

Quando mancavano ancora dieci ragazzini, la McGrannit informò che lo smistamento per quelli del primo anno era terminato e che le persone che rimanevano erano i nati babbani che l'anno prima non avevano ricevuto la lettera a causa di Voldemort, che aveva dato ordine di non far entrare nati babbani a Hogwarts. Nessuno finì a Serpeverde.

Quando lo smistamento fu realmente terminato, la McGrannit si alzò per salutare tutti prima del banchetto.
-Benvenuti a Hogwarts ai nuovi arrivati e bentornati agli studenti più vecchi. È un piacere avervi qui con noi. Ma non è questo il momento dei discorsi. Quindi come avrebbe detto il nostro vecchio amico Albus Silente -sorrise nostalgicamente -Abbuffatevi!- Tutti batterono per l'ennesima volta le mani. In pochi secondi le tavolate si riempirono di cibo e Ron si mise una quantità esorbitante di gnocchi nel piatto.

-Allora, come avete passato le vacanze?- domandò curioso Dean- avete combinato qualche guaio voi tre?-

- Oh no- rispose Harry- siamo rimasti tutto a casa di Ron.

-Tutto qui?- Seamus parve deluso. I tre annuirono. Poi preso da un ricordo improvviso disse, sorridendo beffardo – Aspetta, Harry e Ginny... Ron e Hermione... ho capito perché siete restati a casa.- diede una pacca sulla spalla a Ron e Harry guardandoli maliziosamente. I tre arrossirono in contemporaneamente. Ron e Hermione, i più imbarazzati si guardarono. Oltre a Ginny e Harry nessuno sapeva che si erano lasciati. In muto accordo i due decisero di dirlo agli altri. Tanto prima o poi lo avrebbero scoperto. A parlare fu Ron- in verità io e Hermione ci siamo lasciati.- Davvero?- domandò sbalordito Dean. Dalla vostra gelosia avrei detto che sareste durati secoli...- Ma prima che continuasse il discorso, Harry corse in loro aiuto cambiando argomento, sapendo quanto fosse dura per i suoi migliori amici parlare della loro ex relazione – E ehm Seamus invece cosa hai fatto tu durante le vacanze?- Il Grifondoro iniziò un lungo racconto sul suo ultimo viaggio in Germania. Più tardi, quando tra una torta e l'altra, Seamus stava raccontando della strana mania dei babbani tedeschi di mettere i sandali con le calze, Nick-quasi-senza-testa, il fantasma di Grifondoro, spuntò in mezzo a una torta di mirtilli, salutandoli -Salve!- e facendo il bacia-mano a Hermione, unica ragazza i quel pezzo di tavolo.
-Ciao Nick!- salutarono in coro gli altri -Come va?-
-Sarò sincero ragazzi. Non molto bene. Ho dato un'occhiata ai nuovi acquisti di quest'anno. Molti non hanno l'aria di essere veri e temerari Grifondoro. Quando ho fatto vedere perché mi chiamavano “quasi-senza-testa” si sono schifati tutti. Bah, dovrete farli diventare dei veri signori e delle vere signore senza paura, conto su di voi.- disse sedendosi su un budino gigante in mezzo al tavolo. -Ma non fatemi pensare a quelli lì.-cambiò discorso- cosa ne pensate del discorso del Cappello parlante?- domandò accavallando le gambe.
-Pff lf sofife cofe, peffo che nfof riuffirefo mai a cofferaref- Rispose Ron sputacchiando pezzi di dolce inorridendo i presenti.
-Che schifo Ronald! Non parlare con la bocca piena. Prima butta giù il cibo e poi parla.- lo rimproverò Hermione incrociando le braccia, nascondendo un mezzo sorriso.
-La signorina ha ragione. Un vero cavaliere non parla con il cibo in bocca.- si intromise schifato il fantasma. Ron alzò gli occhi al cielo e dopo aver ingoiato il grade boccone ripeté- Il cappello parlante e da anni che ci dice di cooperare, ma non avverrà mai. Grifondoro e Serpeverde non andranno mai d'accordo.- e Harry aggiunse-Già, ci vorrebbe un santo per sopportare Malfoy.- Il fantasma di Tassorosso, passando di lì per caso, si aggiunse alla conversazione – Caro Nick, mi dispiace deluderti, ma credo proprio che la tua casa non andrà mai d'accordo con quella del Barone. Fin dalla fondazione c'è una profonda rivalità che non andrà via in poco tempo, temo.-

-Ahimè, credo che tu abbia ragione amico mio.-Nick si alzò in volo-  È faticoso ammetterlo, ma temo che l'unica cosa sia riporre fiducia in Tassorosso e Corvonero. Le case che, bene o male, riescono ad andare d'accordo con tutti.- I due fantasmi si allontanarono chiacchierando tra di loro.

-Corvonero e Tassorosso? Non credo che riuscirebbero mai ad unire Grifondoro e Serpeverde.- sbuffò Ron.

-Sono d'accordo con te.- confermò Hermione. -Non sono mai riusciti a unirci in più di cinquecento anni di storia. Non ci riusciranno neanche ora.- disse sicura di sè- Inoltre non a tutti i Serpeverde vanno a genio quelle due case. Si credono superiori a tutti. In più la maggior parte di loro odia soltanto il pensiero di stare nella stessa stanza con un mezzosangue, figurarsi cooperare. Temo che non succederà mai.-

-Ma ve lo immaginate Malfoy circondato da Grifondoro? Impazzisce.- Disse Ron immaginandosi,allegro, la scena.

-A proposito di Malfoy- intervenne Hermione guardando attentamente il tavolo di Serpeverde, dietro a quello di Corvonero -vi siete resi conto che non è circondato dai soliti compagni. Vicino ha solo la Parkinson e Goyle.-

-Io non mi preoccuperei. Probabilmente per qualche capriccio da ragazzo viziato, li ha mandati lontano da lui per la cena.- Rispose indifferente Harry seguendo la linea dello sguardo della migliore amica.

-Bah mi sembra stano. Proprio perché è viziato vorrà tutti accanto a sè per far vedere che è sempre lui il capo della banda di vipere.- continuò indagatrice Hermione.

-Ma chissene frega dei Serpeverde!-preruppe Ron sazio.- Meglio se si sono allontanati tutti da lui. Magari eviterà di fare lo sborone.-

-Si, hai ragione.- terminò il discorso la riccia giusto in tempo per il discorso finale. Proprio in quel momento la McGranitt si alzò. Gli sguardi di tutti si spostarono su di lei.

Imagine there's no countries
It isn't hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion too
Imagine all the people
Living life in peace
 
You...
You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope some day you'll join us
And the world will be as one
-Imagine, John Lennon-

Spazio Autrice:
Rieccomi. Scusate il ritardo, ma ieri sono tornata a casa tardi. Ho aggiornato il prima possibile.
Se non capite qualcosa o episodio a cui faccio riferimento non esitate a chiedere. Sono qui apposta.
Il prossimo capitolo arriverà a breve.
ricordo che sono ben accette recensioni sia positive che negative.
Marta
   
 
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