Film > Il Mistero Di Sleepy Hollow
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Autore: Tide    02/11/2016    1 recensioni
Alcuni episodi per descrivere il rapporto tra le sorelle Archer, l'una destinata a divenire la strega dei boschi, l'altra a inseguire la vendetta nelle vesti di Lady Van Tassel.
P.S.: partecipa alla challenge "Diamo visibilità a chi non ne ha" (salvo mia imbranataggine)
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~L’ABITO DA SPOSA

La vedova Archer era invecchiata di colpo dopo la morte del marito: il suo volto era stanco e sebbene non avesse ancora trentacinque anni il dolore aveva scavato nei segni del tempo. I suoi occhi chiari erano velati da una tristezza infinita, una disperazione quieta e non seguivano i gesti delle mani, mentre la donna passava i suoi pochi abiti già piegati dal letto alla valigia. Aveva chiesto un tetto sotto cui far riposare almeno le bambine e le avevano dato una valigia.
L’ultimo vestito era bianco, un poco ingrigito e accanto era piegato un velo. La donna lo guardò e le sue dita indugiarono sul tessuto.
“cos’è?”chiese Mary avvicinandosi. Crone fece lo stesso e la madre si trovò le figlie una alla propria destra e una alla propria sinistra.
“è il mio abito da sposa.” Rispose con la voce incrinata
“Possiamo vederlo?” domandò ancora Mary, curiosa.
La madre sorrise debolmente
“Certo.” Disse distendendo l’abito sul letto. Era modesto come abito da sposa, ma agli occhi delle bambine era meraviglioso.
“Che bello.” Disse Mary con ammirazione “Dovevi sembrare una regina, mamma.”
Crone taceva giocando assorta col tessuto vaporoso della gonna
“Sì.” Rispose la vedova Archer “Ed è stato il giorno più bello della mia vita.”
Si asciugò in fretta una lacrima cercando di non farsi notare dalle figlie.
“Su, bambine” disse prendendo a ripiegare l’abito “Avete raccolto le vostre cose?”

Crone aprì con un gesto lento e cauto la vecchia valigia. Non l’aveva più toccata da quando loro madre era morta, tanti anni prima. Era sempre stata Mary a prendere i vestiti per vedere se potevano tornare utili anche per loro. Ora se n’era andata Mary, a Sleepy Hollow. Crone no, non voleva: ormai erano i boschi il suo posto, un posto che era stato crudele, sì, ma c’era stato. Sleepy Hollow no, non c’era stato. Chissà cosa aveva Sleepy Hollow per Mary. Crone diede un sospiro lento. L’unica cosa che sapeva era che ora lei stava scegliendo la propria strada.

Mary non odiava i boschi, odiava l’idea di non poter odiare i boschi. Quei rami, quei cespugli, quei sentieri erano entrati a colpi di pugnale nella sua anima, contro il suo volere, a forza di ferite. Forse era per questo che Crone non aveva voluto seguirla a Sleepy Hollow. Crone non cercava giustizia, non reclamava il suo posto al mondo, Crone non aveva opposto resistenza all’attacco di quei rami, quei cespugli, quei sentieri. Mary la vedeva come una crisalide ormai vuota, un fantasma e se prima non la capiva ormai la disprezzava. Ma ricordava ancora quando Crone era la sua compagna di giochi sotto il rilievo dell’arciere nella loro casetta e ancora veniva di tanto in tanto a visitarla.
Quando giunse al suo vecchio rifugio, dimora della sorella, Mary esitò un istante prima di bussare con una fermezza garbata che le era molto utile a Sleepy Hollow. Il contegno, falso o sincero che sia, è tutto- si diceva.
“Avanti.” Rispose la voce della sorella con tono assente
Quando Mary entrò si vide davanti una figura in abito bianco, con un velo calato sul volto, che armeggiava disinvolta con le viscere d’un corvo e altri singolari ingredienti.
“è l’abito da sposa di nostra madre!” esclamò Mary esterrefatta.
Crone finì con calma di incidere il piccolo fegato dell’animale, posò il coltello e si pulì le mani in una straccio, lì sul tavolino, poi sollevò lo sguardo verso la sorella, alzando piano il velo. Aveva un’espressione quasi sorpresa.
“Mary?.” Chiese
“E chi altrimenti? Che ci fai con l’abito da sposa della mamma?”
Crone sospirò stuzzicando con l’indice affusolato il fegato di corvo “Avrai anche tu il tuo abito da sposa.”
“Puoi contarci. Ma ..”
“Perché?”
“Cosa?”
“Perché posso contarci?”  Crone aveva quello sguardo candido e vacuo che la sorella non poteva sopportare.
“La moglie di Van Tassel ha una salute cagionevole.” Rispose freddamente Mary dopo un attimo “Un giorno o l’altro si ammalerà. Sarò Lady Van Tassel, Crone.”
“Oh.” Fece Crone, con l’aria di chi ha ricevuto la nuova che in inverno fa freddo. Si mise il fegato sul palmo e lo porto al focolare, dove bolliva un paiolo.
Oh?” ripetè Mary incredula. Crone tuffò il fegato di corvo nella pentola mormorando qualcosa, senza farle caso.
Mary diede un sospiro nervoso.
“Vuoi almeno spiegarmi perché hai addosso il vestito di nostra madre?” 
 Crone si voltò piano e fissò la sorella, le sue labbra si piegarono appena in un sorriso assente e senza rispondere si calò lentamente il velo sul volto. 

   
 
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