Dallas, ora, se ne stava seduta sotto ad un pino, sempre a bordo pista mangiando il suo doppio cheeseburger. La brezza fresca solleticava le sue braccia facendole venire la pelle d'oca, ma lei amava tutto questo. Aveva sempre avuto una passione per lo skateboarding, tramandata da suo padre Kenton a Zeke e infine a lei che per sfortuna di sua madre Donna, non amava giocare con le bambole o sognare di diventare una principessa. Era un maschiaccio, solamente Trinity  riusciva a riportare in lei un po' di femminilità... Non che fosse brutta, anzi, mezzo liceo desiderava un appuntamento con lei ma erano tutti intimiditi dal fratello maggiore che aveva pestato di botte un diciottenne in seguito ad aver spezzato il cuore della sua sorellina, ancora quindicenne. Ovviamente aveva avuto altre storie, allo scuro di suo fratello, alcune importanti altre vissute in leggerezza ma ora si era presa un momento di pausa dicendo a Cooper (il suo ultimo ragazzo) che non aveva tempo per le smancerie e doveva mettersi sotto a studiare dato che a fine anno si sarebbe diplomata. Mentre rifletteva, Dallas si godeva la vista assieme a Trinity, la prima ammirava i tricks effettuati dai concorrenti e la seconda, beh, ammirava i concorrenti. Quel giorno ci sarebbero state le prime eliminatorie ma Dallas sapeva che Zeke sarebbe passato al turno successivo, era così bravo, si allenava ogni qualvolta avesse del tempo libero dall'officina in cui lavorava. Dopo qualche ora la gara finì e suo fratello era ancora in gioco, così andò a cercarlo per congratularsi... Finalmente lo vide mentre stava scherzando con altri concorrenti, così presa la rincorsa si fiondó sulla sua schiena, riempiendogli la nuca di baci come era solita fare. Zeke aveva capito di chi si trattava quindi rise di gusto e la ringraziò facendola scendere e successivamente presentandola agli altri quattro ragazzi che Dallas aveva capito si chiamassero Ty, Warren, Alan e Chip. Ad un certo punto arrivò un nuovo ragazzo. " Mi hai proprio fatto il culo oggi ma domani stai attento!" disse mio fratello. Lui lo guardò ridendo con aria scettica. " Sicuro Zeke, sicuro." Dallas rimase interdetta dalla presenza di quel ragazzo, non le era mai capitato nulla del genere e non sapeva come reagire, così rimase lì curiosa ad osservarlo. "Ah dimenticavo... Blaze lei è la mia sorellina Dallas, Dallas lui è Blaze la testa di cazzo che mi ha battuto oggi." Finalmente l'aveva notata, pensò la ragazza. Blaze, che nome insolito... Ora che lui la guardava si sentiva ancora più in soggezione ma le piaceva che quei due occhi color ghiaccio fossero puntati su di lei. " Ciao ehm... Sono solamente sua sorella, non sorellina..." disse lei giusto per non rimanere in silenzio. "Uhm si..." rispose lui pensieroso. Un ragazzo di poche parole, pensò Dallas. "Bene ragazzi, se mi volete scusare devo accompagnare questa signorina a casa, ci vediamo domani perdenti!" urlò Zeke con fare scherzoso seguito però dagli urli di dissenso degli altri ragazzi per l'ultima parola che aveva usato. Dallas si girò l'ultima volta per guardare Blaze e lui era già lì a fissarla con uno sguardo indecifrabile ma molto intenso. Ad un certo punto le parve di scorgere un sorriso, che se lo fosse immaginato?