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Autore: Kano_chan    04/11/2016    7 recensioni
Dal trentaquattresimo capitolo:
Fine
Genere: Azione, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James 'Bucky' Barnes, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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32. La resa dei conti


-    Se volevi dimostrare che le donne sono più forti degli uomini, credimi che non c'era bisogno di farlo –


Steve, aiutò Emelie a rimettersi in pieni sostenendola saldamente per un braccio. A parte un discreto numero di escoriazioni e un taglio all’attaccatura dei capelli che le sanguinava copiosamente sul viso, la ragazza sembrava stare bene.

-    Ho sbagliato a sottovalutare mio fratello – si lamentò lei massaggiandosi la mandibola – Dov’è finito? – aggiunse preoccupata subito dopo.

Il vetro temperato che separava la stanza d’osservazione, giaceva divelto in mezzo ai calcinacci, e ora che la polvere causata dall’esplosione si era
parzialmente posata, appariva chiaro che non c'era più nessuno.

-    Sam sta facendo un giro di ricognizione qui attorno, non fuggirà – le rispose Steve rassicurandola.
-    Non è abbastanza, io devo… -
-    Attenta! - 

Il capitano Rogers alzò lo scudo in vibranio, voltandosi parzialmente per poter proteggere entrambi dal pugno di ferro che James aveva sferrato.
-    Buck! - esclamò Steve stupito mentre il ragazzo li caricava nuovamente.
-    Gli hanno fatto di nuovo il lavaggio del cervello! Non riconosce nessuno, stai attento! – lo avvisò Emelie mettendosi al riparo.

Osservando la difficoltà con la quale Steve teneva a bada il suo amico, le certezze di Emelie sul fatto che non avrebbe mai potuto vincere si rafforzarono. Per quanto lei potesse essere agile e un’abile combattente, loro erano su di un altro livello.

-    Steve, devo andare a cercare Rheinoldt! – gridò la ragazza all’indirizzo del Capitano.
-    Non ti lascerò andare da sola! – replicò lui mentre respingeva l’ennesimo attacco di James.
-    Se non lo fermo, sarà solo questione di tempo perché ritorni.. sono settant’anni che mi perseguita, non glielo lascerò fare un giorno di più – ribattè Emelie.

Steve le gettò un’occhiata veloce durante un momento di stallo dal combattimento, poi si gettò a testa bassa contro James placcandolo.

-    Vai! – le gridò trattenendo il ragazzo.

Emelie non se lo fece ripetere due volte, recuperò la katana da terra e corse verso la stanza sfondata. Prima di sparire nel corridoio, guardò un ultima volta James con il viso contratto dallo sforzo di liberarsi del Capitano e poi varcò la soglia.
Esattamente come quando era arrivata, i corridoi erano vuoti, con l’unica differenza che non c’era più nessuno ad osservare i suoi spostamenti.
Emelie sospirò, quella che le si prospettava era probabilmente la cosa più difficile che avesse mai fatto nella sua vita, ma in cuor suo era sollevata. Lo era perché James era in buone mani, anzi, in ottime mani. Già da subito, dalla prima volta che aveva incontrato il capitano Rogers, aveva capito che anche lui avrebbe fatto di tutto per il bene di James. Quando poi aveva avuto occasione di parlarci e di conoscerlo personalmente, questa sua sensazione non aveva fatto che accrescersi. Se c’era qualcuno a cui poteva affidare la vita e il futuro dell’uomo che amava, quello era Steve Rogers. Per cui era con uno strano sollievo che si apprestava a concludere quella storia durata anche troppo e, soprattutto, che aveva causato tanta sofferenza non solo a lei, ma anche a chi voleva bene e che l’aveva protetta per tanti anni.
La ragazza, proseguì con cautela ma con passo deciso lungo le diramazioni del piano nel quale si trovava. L’accesso ai piani superiori era stato bloccato dal protocollo di emergenza, come continuavano a ricordarle gli altoparlanti posti ad ogni incrocio. Era stato attivato dalla deflagrazione causata dall’arrivo di Steve e si era innescato in automatico. Era un sistema di sicurezza presente su ogni piattaforma petrolifera, che isolava tutti i piani superiori nella speranza di arginare un possibile incendio. Quindi, a Emelie non rimaneva scelta che scendere.
Mentre si apprestava ad imboccare la prima rampa di scale, una raffica di proiettili la costrinse a ripararsi oltre il corrimano.


-    Rheinoldt! – gridò all’indirizzo del suo nemico.

Quando l'eco dei colpì sul ferro si attenuò, la ragazza si sporse leggermente per guardare di sotto. Uno svolazzò di abiti qualche piano più in basso, le diede conferma della posizione di suo fratello. Andava di fretta e la scarica di proiettili era solo un tentativo di rallentarla.
Emelie, correndo per diminuire la distanza tra lei e l’uomo, ragionò su dove stesse cercando di dirigersi e
la soluzione le venne piuttosto rapidamente. Era quasi certa che Rheinoldt si stesse dirigendo verso l’area esterna di attracco, dove sicuramente c’erano delle scialuppe. L'unico punto di fuga di quei livelli.
Combattendo contro la stanchezza, la giovane aumentò il ritmo reggendo saldamente la spada nella mano sinistra, e rallentandolo solo quando fu in prossimità dell’ingresso all’attracco. Lì, come aveva fatto in precedenza, prese un respiro profondo, visualizzò la sua vecchia casa immersa nella neve con la figura di James ad attenderla, ed entrò.
Rheinoldt era fermo a fianco di una delle scialuppe e con il solito sorriso, teneva la pistola puntata verso di lei. Non fosse stato per l’aria trafelata sarebbe risultato impeccabile come sempre.

-    Siamo giunti alla conclusione sorellina – esordì mentre lei si posizionava a distanza di sicurezza – Non è stata esattamente la vittoria che immaginavo, ma  ci sarà tempo per rifarsi – disse in modo pragmatico.
-    Lo credi davvero, Rheinoldt? – replicò Emelie.
-    Direi che sei abbastanza intelligente per capire da sola che una spada da samurai contro una pistola semi automatica, ha ben poche speranze – commentò lui.
-    Quindi, tu speri che io decida di lasciarti andare – commentò Emelie.
-    Beh, quali alternative hai? Moriresti, visto che non hai intenzione di usare il tuo vecchio corpo – rispose l’uomo con un'alzatina di spalle.
-    Sei sempre stato di ristrette vedute.. sempre convinto che la strada che tu hai scelto sia l’unica – disse la ragazza con un sorriso di commiserazione.
-    Belle  parole, ma i fatti parlano chiaro – ribattè Rheinoldt.
-    Non hai proprio preso in considerazione l’altra opzione, vero? – chiese Emelie camminando lentamente verso di lui.
-    Quale altra opzione? – domandò l'uomo, per la prima volta confuso.
-    Che io decida di morire! – esclamò la ragazza correndo verso di lui.

Rheinoldt spalancò gli occhi colto alla sprovvista e fece fuoco con l’arma senza pensarci due volte.
Tre proiettili centrarono il bersaglio. Emelie sentì i proiettili perforarle la carne in pure stilettate di dolore, ma non si fermò.
Guardò fisso gli occhi ombrati di paura di suo fratello e gli affondò la katana nel ventre, spingendo la lama fino all’elsa. Rheinoldt sbattè con violenza contro la ringhiera alle sue spalle, aggrappandosi alle spalle della sorella e fissandola allibito.

-    Tu sei pazza.. – mormorò con un filo di voce e gli occhi quasi fuori alle orbite.
-    Deve essere una caratteristica di famiglia – replicò ansante Emelie.

Con le ultime forze fece leva sulla spada, sollevando il corpo dell’uomo quel che bastava per farlo precipitare ormai inerte nei flutti sotto di loro. Emelie, osservò Rheinoldt impattare contro l’acqua levando alti spruzzi. Il suo corpo galleggiò per qualche istante e poi scomparve sotto un’ondata più forte.
A quel punto, le energie abbandonarono completamente la ragazza che si accasciò a terra.
Il sangue zampillava copioso dalle ferite, impregnando l’aria salmastra di odore rugginoso. Il cuore sembrava scoppiarle nel petto mentre il dolore la sferzava ad ogni respiro. L’orizzonte le appariva sfocato e la testa le sembrava infinitamente pesante.

"Credo di essermi spinta troppo olt..."

E l'oscurità calò.



Chief's room:

Buongiorno a tutti ^^

Siamo al terz'ultimo capitolo di questa fic, ebbene sì, non manca molto =(
Ho avuto qualche problema con il sito di hosting delle immagini, quindi niente banner, ma arriverà spero ^^"
Forse qualcuno si aspettava lo scontro con Bucky, ma ho preferito concentrarmi su Emelie e sulla sua questione in sospeso. Rheinoldt meritava un trattamento di "riguardo" e spero di avere accontentato tutti quelli che speravano finisse male!
Ho evitato torture o cose del genere solo perchè non sarebbe stato in linea con il personaggio di Emelie xD
Non ho idea se sulla piattaforme esista un simile protocollo di sicurezza, quindi quello che avete letto è stato frutto della mia immaginazione.
Non vi rimane altro che rimuginare sulle sorti di Emelie e del caro James, ma dovrete aspettare solo una settimana per scoprirlo ;)
Ringrazio tutti i silenziosi Lettori, la mia squadra di recensiste le Howling commandos, e la bella gente che mi ha inserita tra le seguite (Michela30), preferite (Michela30) e ricordate <3

Un abbraccio a tutti voi,
Marta

p.s. Le risposte alle recensioni con al solito arriveranno, abbiate fede.

  
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