~Confessione
Flash-fic
“Lo sai, Ginny...” disse Hermione guardando fuori dalla finestra della Tana. “Io credo proprio che mi piaccia Ron.”
La Rossa smise di pettinarsi i capelli per un momento e si voltò verso l'amica, probabilmente non aveva sentito bene. “Come, Hermione?”
L'amica sospirò, perchè era costretta a ripeterlo? Era già stato difficile dirlo una volta sapendo che l'attenzione di Ginny non era rivolta direttamente a lei, ora ripeterlo ancora...
“Credo che mi piaccia Ron,” disse arrossendo fino alla punta dei capelli.
Ginny rimase seria per un momento, poi trattenne l'impulso di ridere. Questa era una bella novità, Hermione Granger si era presa una cotta per Ronald Weasley, se solo Rita Skeeter fosse stata ancora in circolazione. Ma cosa ci trovava in Ron Weasley? Hermione era intelligente, brava, non bellissima, ma una ragazza piuttosto normale, Viktor Krum era innamorato di lei... Cosa pensava? Che Ron sarebbe stato meglio di Krum?
Ma del resto, poteva lei parlare? Quando da cinque anni era innamorata dello stesso ragazzo che sembrava non vederla nemmeno e considerarla semplicemente come la sorella del suo migliore amico? E se Hermione la stava solamente prendendo in giro? No, questo non era possibile, era arrossita, il che voleva dire che era un sentimento vero.
“Il tuo silenzio mi inquieta, Ginny.” confessò Hermione nascondendo il volto rosso girandosi verso la finestra, la ragazza sorrise.
“E' la tua frase che mi inquieta, Hermione.” ribatté con altrettanta sincerità.
“Anche a me, Ginny, anche a me.” rispose la ragazza guardando lontano verso il campo dove i gemelli, Harry e lui stavano disputando una partita a Quidditch.
Le lacrime le bagnarono gli occhi mentre lo osservava giocare.
In qualche modo, l'averlo detto a Ginny rendeva l'idea che lui e lei potessero innamorarsi meno utopica e più reale. Sospirò.
“Ammettilo, Hermione,” la voce di Ginny la ridestò dai suoi pensieri. “E' dal giorno in cui l'hai visto con quella macchia sul naso sul treno per Hogwarts che provi qualcosa per lui.”
Oh, sì. Quella macchia indelebile e quel volto corrucciato e rabbioso che la fissavano in cagnesco l'avevano attratta fin dal principio.