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Autore: Lilyan    04/04/2005    7 recensioni
Se vi capitasse di dover essere costretti a passare del tempo con chi proprio non sopportate...come reagireste? E se poi scopriste che.... Non vi anticipo niente... leggete!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Legami Invisibili

Legami Invisibili

di Lilyan

 

11. Vendetta

 

Le aveva provate tutte. Persino uno strano intruglio che le aveva prestato Calì l’estate scorsa assicurandole che faceva miracoli… eppure le occhiaie sotto gli occhi non sembravano voler andar via… e più si guardava allo specchio e più sembravano evidenti!

Hermione non aveva dormito quasi nulla quella notte.

Le parole di Draco le avevano rimbombato nella testa per tutto il tempo, come se qualcuno continuasse a gridarle vicino al suo orecchio!

“Peccato che fosse già la seconda volta!”.

“Non intendeva di certo quello!” Si ripeteva come un mantra nella mente, mentre il suo stomaco era inspiegabilmente sottosopra.

“ Non può averci visti, non lo sa nessuno… non proprio Malfoy, per favore! Sarebbe un disastro!”.

Mentre pensava questo, si accorse che anche Draco si era svegliato e preparato e che ora era seduto sul suo letto, osservandola in silenzio, e questo la metteva incredibilmente a disagio.  

- Buongiorno Granger! – Disse con un sorrisetto, ben sapendo che qualcosa turbava la ragazza.

- Buongiorno! – Disse lei gelida. – Io sono pronta, se vuoi possiamo scendere! -.

- Quanta fretta! Pensavo avessi voglia di fare due chiacchiere prima! – Il tono era ironico e lo sguardo canzonatorio.

“ Colpita nel segno” pensò il biondo quando la vide sbarrare gli occhi sorpresa per quella domanda.

- Non ho nulla da dirti e non sono in vena di fare conversazione! Quindi, se non ti dispiace possiamo andare! – Aggiunse prontamente Hermione senza lasciar trasparire troppo il suo disappunto.

- Non dirmi che sei ancora arrabbiata per ieri? Pensavo che alla fine ti fossi divertita anche tu, o non è così? –.

- Non ho niente, Malfoy, e non sono arrabbiata per ieri, ho solo voglia di andare a fare colazione! -. La Grifondoro si stava alterando e più rimaneva in quella stanza con gli occhi indagatori di Malfoy puntati addosso, più il suo sangue freddo veniva meno.

Un ghigno si affacciò sulle labbra di Draco che, soddisfatto di aver messo in difficoltà Hermione e determinato a non lasciar perdere l’argomento, volle insistere. – Eppure sento che c’è qualcosa che mi vuoi chiedere… vero? – La sua voce si fece suadente.

Si sentiva in trappola! Malfoy sapeva sicuramente qualcosa, ne era sempre più certa.

Se si fosse rifiutata di affrontare la questione, probabilmente nel giro di poche ore sarebbe stato l’argomento più discusso della giornata in tutta Hogwarts. Che fare? E chi le avrebbe garantito che poi malfoy avrebbe tenuto la bocca chiusa?

- Sentiamo, e che cosa dovrei chiederti? – Si azzardò infine a domandare.

- Non saprei… - Draco beffardamente si era messo una mano sotto il mento nel gesto di pensare intensamente a qualcosa. – Forse… come faccio a sapere che non era la prima volta che uscivi a volare di notte con qualcuno? – I suoi occhi di ghiaccio ora la fissavano intensamente come avessero voluto penetrare il suo cervello per carpire anche i suoi più nascosti pensieri. – Non è forse così, Granger? -.

Il cuore di Hermione mancò un battito. La ragazza sbiancò visibilmente e nella sua mente un milione e più di idee vorticavano freneticamente in cerca di una soluzione a quel guaio.

- Non credo sia affar tuo Malfoy quello che faccio! E poi ti stai solo inventando un sacco di frottole! – Hermione ormai non sapeva più cosa dire per nascondere l’evidenza… e poi davvero l’aveva vista e riconosciuta?

- Così mi offendi Granger! Come ti ho detto, anche noi Serpeverde spesso usciamo di nascosto la sera, e scommetterei tutti i miei averi che il maggio scorso, prima della fine della scuola, eri proprio tu quella che ho visto svolazzare sopra il lago in compagnia di … -

- ORA BASTA! – Gridò in un sol fiato Hermione che non ne poteva più. – Cos’è malfoy, vuoi forse ricattarmi per questo? Su, dimmi che cosa vuoi e facciamola finita! Non ho intenzione di passare la giornata qui a discutere! – Hermione era fuori di sé. Sembrava l’avesse morsa una vipera e il suo sguardo, avesse potuto, avrebbe di certo incenerito chiunque si trovasse nel giro di cento metri. Lo stesso Malfoy per alcuni istanti rimase impietrito da tanta foga e determinazione.

- Allora Malfoy, vuoi parlare? Che cosa vuoi? -.

Draco si pentì della sua idea. Doveva aver toccato un nervo scoperto. Non intendeva in fondo creare tutto quel casino, voleva solo farsi due risate ai danni della Granger, ma dalla sua reazione intuì che sotto doveva esserci qualcos’altro.

Mantenendo il suo solito aplomb Draco si destreggiò quanto meglio poté in quella situazione.

- Non voglio niente Granger, non ti agitare, non ho intenzione di ricattare né te né nessun altro. Ma a quanto pere avevo visto proprio bene! Blaise mi deve dieci galeoni! – Aggiunse infine accennando un sorriso.

Il terrore si affacciò sul viso di Hermione che non disse una parola.

Draco se ne accorse – Ma visto che non sono di certo i soldi che mi mancano, non riscuoterò tanto presto il mio premio! – E si alzò dal letto, facendo segno con la testa a Hermione di fare lo stesso.

La ragazza si alzò come un automa, Draco si voltò incamminandosi verso la porta quando lei lo chiamò – Malfoy, senti… -.

- Non dirò niente Granger, a NESSUNO… almeno per ora. Non ti devi preoccupare per questo –. Questa storia sarebbe potuta servirgli in futuro, ne era certo.

Più di così Hermione non poteva pretendere. Già il fatto che Draco non l’avesse in qualche modo ricattata era già un gran guadagno, soprattutto trattandosi di un Malfoy! Solo che da quel giorno sarebbe dovuta stare ancora più attenta!

MOOOOOLTO più attenta!

 

La sera giunse fin troppo in fretta e con essa il secondo appuntamento settimanale con le lezioni di pozioni con PITON!

- Che palle, io proprio non capisco perché dobbiamo fare anche queste stupide lezioni supplementari! – Si lamentò Harry, mentre con Draco e Hermione dopo la cena era rimasto seduto al tavolo dei serpeverde in attesa di scendere nei sotterranei.

- Non ti lamentare Harry, non può farti che bene un po’ di studio supplementare… soprattutto in pozioni! -. Sorrise divertita Hermione, nel vedere Potter schifato all’idea di dover vedere il professore anche di sera.

- Non è poi così male, se lo si conosce! – Aggiunse incolore Draco mentre finiva la sua porzione di biscotti allo zenzero.

- CHE COSA? – Dissero in coro gli altri due.

- Spero tu intenda le pozioni, vero? – Chiese speranzoso Harry, che tutto poteva sopportare, ma non sentir dire che in fondo Piton era simpatico.

- No Potter, parlavo proprio di Piton. Ma non puoi capire… magari un giorno ne potremo parlare… adesso però è meglio che andiamo, è ora! – Si infilò in bocca l’ultimo biscotto e si alzò e dopo aver atteso che anche i Grifondoro avessero fatto lo stesso, si incamminò verso gli ormai famigliari sotterranei di Hogwarts.

- Buonasera signori! Vedo che finalmente avete imparato ad essere puntuali! – Sibilò Piton mentre chiudeva dietro di sé la porta del suo studio.

- Buonasera! – Risposero i tre appena entrati.

La stanza era illuminata dal fuoco che scoppiettava nel camino e da alcune candele che brillavano qua e là sui mobili tutt’attorno. Pile di libroni polverosi erano accatastate un po’ dovunque, sulla scrivania e su una vecchia cassettiera di mogano e in qualsiasi parte si girasse lo sguardo c’erano ampolle e provette piene di intrugli colorati.

Come la prima volta, vicino al camino era stato collocato un piccolo tavolo con una sedia. Vi erano piume e pergamene e… dei biscotti al cioccolato e del succo di zucca.

Hermione si avvicinò subito a quel tavolo, sapendo già che era per lei, e trasse dalla sua borsa alcuni libri e senza dire una parola, si mise a fare i propri compiti.

Harry e Draco, invece, erano rimasti in piedi ad attendere che anche la loro postazione con calderone e ingredienti apparisse al centro della stanza. Ma nulla sembrò succedere.

Piton intanto si era accomodato sulla sua poltrona e solo dopo aver osservato inespressivo i due giovani maghi che aveva di fronte, prese la bacchetta e la agitò.

Grifondoro e Serpeverde rimasero sorpresi. Al posto del pentolone, il professore aveva fatto apparire un tavolino, non più grande di quello su cui stava studiando Hermione, e due poltroncine di chintz color verde salvia.

- Sedetevi! E’ ora di cominciare! -. Ordinò Piton.

Draco si accomodò subito, mentre Harry osservava incuriosito la stanza. Il presentimento che qualcosa non andasse per il verso giusto lo turbava.

- Allora Potter? Stiamo aspettando che sua signoria si degni di raggiungerci così possiamo procedere! -.

Harry allora si sedette al posto assegnatogli e assieme a Draco attese che Piton dicesse loro che cosa fare.

Senza parlare, invece, il professore agitò una seconda volta la propria bacchetta e di fronte ad ognuno dei ragazzi apparvero sette ampolle di cristallo, contenente ognuna un liquido di colore diverso. I due giovani non capivano cosa stesse succedendo, visto che erano lì per preparare delle pozioni.

Ma nessuno osò fiatare per commentare quell’assurda situazione.

- Molto bene signori! Visto e considerato che vi piace giocare con le pozioni… questa sera giocheremo, ma secondo le mie regole! – Piton si alzò dalla sua postazione e si avvicinò lentamente. – Ho pensato di testare le vostre capacità, se mai ce ne siano… prima di procedere con queste lezioni! Voglio vedere per cosa sto perdendo il mio preziosissimo tempo!– Un ghigno era stampato sulle sue labbra.

- Che cosa dovremmo fare, signore? – Domandò Draco più intimorito che curioso.

- Mi stupisco che non lo abbiate già capito! E’ molto semplice! In quelle ampolle sono contenute delle pozioni che servono solitamente per carpire la verità. Ognuna ha un effetto diverso, ma il risultato alla fine è sempre lo stesso! Due di quelle fiale, però, contengono un liquido perfettamente neutro ed innocuo… e qui sta la vostra prova. Dovrete individuare quella sostanza e berla. Non ve ne andrete da qui fino a che non ne avrete sorseggiata una … e sperate che non si tratti di una pozione! – Detto questo tornò al proprio posto, sorridendo perfidamente e mettendosi a leggere, come nulla fosse.

Li aveva incastrati!

Harry guardò Draco con le iridi fiammeggianti. Maledetta la volta che si era fatto prendere da quella stupida idea del veritaserum nel tè di tutta la scuola e aveva dato retta a Malfoy!

Draco intuì i pensieri del moro vedendo il suo sguardo per nulla rassicurante. Però ora non c’era tempo per chiarirsi… doveva trovare il modo di uscire da quella situazione con il minimo dei danni… e se possibile tirare fuori dai pasticci anche Potter.

Se ben conosceva Piton, in quelle ampolle erano contenute di certo delle pozioni difficilmente individuabili e di sicuro dagli effetti più che subdoli. Il veritaserum non era nulla, pensò Draco, se il Professore aveva usato anche solo un briciolo delle sue abilità nel preparare le pozioni.

Il Serpeverde iniziò ad armeggiare con i contenitori. Iniziò annusando quei liquidi colorati, tentando di percepirne i componenti… ma nessuno di loro aveva un qualche particolare odore. Alzò poi le ampolle in direzione del caminetto per guardare attraverso le pozioni. Infine, fece cadere alcune gocce di ognuna su di una pergamena, per verificarne gli effetti.

Harry, che fino a quel momento era rimasto a guardare, cercò di imitare il compagno in qualche modo, scavando nei propri ricordi per riportare alla mente almeno qualcosa di ciò che Piton gli aveva insegnato in sette anni.

Alla fine Draco si trovò a dover scegliere tra due ampolle. Una conteneva un liquido denso ed ambrato, l’altra un fluido rosso come il vino. Decisosi bevve quello rosso e rimase in attesa di qualche effetto. Dopo un paio di minuti non era ancora accaduto nulla.

 Harry era al punto di partenza. Una boccetta valeva l’altra, e se anche ci fosse stato del veleno in una di esse, lui probabilmente non sarebbe stato in grado di riconoscerlo se non bevendolo!

E sia, che cosa mi potrà mai succedere?” Si chiedeva il Grifondoro mentre decideva quale pozione trangugiare. “ Al massimo passerò la serata a raccontare tutti i miei segreti a Malfoy e a sentirmi chiamare imbranato da Piton”. La cosa tutto sommato lo turbava meno di quanto pensasse… gli dava solo fastidio che Malfoy fosse riuscito a trovare la pozione innocua in mezzo alle sette. A lui sarebbe servito un MIRACOLO!

La mano di Harry era indirizzata verso una pozione rosa pastello quando con un impercettibile segno del capo Draco gli fece segno di “no”.

Improvvisamente sopra la testa del Serpeverde si era creata una nebbiolina celeste che a poco a poco prendeva consistenza, formando una scritta a caratteri cubitali.

“ Voglio aiutare Harry Potter ”

Harry tra il sorpreso e lo spaventato, non riuscì a trattenere una risatina, che non sfuggì all’orecchio attento di Piton.

- Peccato signor Malfoy, vedo che ha trovato la “pozione avvisatrice”. Serve a far capire le vere intenzioni delle persone anche se queste cercano di nasconderle! – Piton sogghignò alla vista del suo pupillo con una specie di enorme avviso pubblicitario che volteggiava sulla sua testa.

Draco arrossì quando si accorse della cosa e si rese conto dell’assurda impressione che doveva dare ai presenti. – Quanto durerà questa cosa? – Aggiunse poi sconvolto dall’idea di dover andare in giro a quel modo per tutta la scuola.

- Solo qualche minuto e la nuvoletta scomparirà, ma l’effetto della pozione durerà ancora qualche ora… - Spiegò Piton sempre più divertito.

- Allora Potter, lei che intenzioni ha? Ha deciso quale pozione provare? – Incalzò il professore che si divertiva un sacco a vederli in così grande difficoltà.

Harry non sapeva cosa fare. Provare a casaccio una delle pozioni sperando in un  po’ di fortuna oppure… un’idea balenò nella sua mente. In fondo non sembrava così male… di colpo prese la pozione uguale a quella che aveva appena bevuto Draco e sorrise beffardo verso Piton, come a volerlo sfidare.

- Ingegnoso Potter! Invece di rischiare ha scelto il male minore! Ha già visto gli effetti su Malfoy e non ha nemmeno provato a fare di testa sua! Dieci punti in meno per Grifondoro! – Ghignò Piton che non si era aspettato una tale mossa da Potter.

- Lei non può, non è giusto! – Sbottò Hermione che aveva assistito alla scena senza parlare.

- Le ricordo signorina Granger che non le è permesso interferire in queste lezioni! –

- Ma lei non può togliere a Harry dei punti solo perché è stato più furbo di lei! –

- Come si permette! – Piton viola dalla rabbia impugnò la bacchetta.

- Mi permetto e come, visto che questa messinscena è solo un modo per vendicarsi di Harry e Draco per lo stupido scherzo di ieri… -.

Hermione ebbe appena il tempo di finire la frase che Piton le aveva già scagliato un incantesimo per addormentarla. 

- Che cosa le ha fatto? – Chiese Harry preoccupato andando ad accertarsi delle condizioni della ragazza.

- Non si preoccupi Potter, sta solo dormendo e domani non ricorderà più nulla di questa serata – Aggiunse piton ancora scocciato per l’interruzione della Granger.

- Ora calmati Potter, è tutto a posto. La portiamo a dormire e domani sarà come se non fosse successo niente – Provò a tranquillizzarlo Draco.

- Se le succede qualcosa… se lei farà ancora una cosa del genere alla mia amica… Silente saprà ogni cosa di quello che accade in questa stanza… e non credo che le lascerà continuare in questo modo! - Harry era sconvolto. Prima o poi a Hermione avrebbero fatto il lavaggio del cervello se non si fosse trovata in fretta una soluzione per quella stupida situazione!

Improvvisamente anche sopra la testa di Harry si formò una nebbia azzurrina che prendendo forma lasciò senza parole i due occasionali spettatori.

“Sono innamorato di Hermione Granger”

La consapevolezza che qualcosa era accaduto, alla vista degli sguardi stupiti dei due che stavano d fronte a lui, fece alzare la testa al Grifondoro.

Furono pochi istanti e Harry capì. Arrossì. Lasciò la mano di Hermione che stava stringendo da qualche minuto e raccolte le proprie cose uscì dalla stanza, di corsa, senza curarsi di salutare nessuno o chiedere spiegazioni.

Draco non aprì bocca.

Le uniche parole pronunciate furono quelle di Piton. – Draco, porta la signorina Granger a dormire… per questa sera abbiamo finito! –

Draco obbedì e prese in braccio Hermione; si avviò per uscire, quando venne fermato dal professore.

- Sai bene cosa significa, vero Draco? Quindi non una parola di questa sera con NESSUNO! Non è uno scherzo… questo può essere un problema! -.

 

*

*

*

Continua…

 

Insomma vi faccio proprio disperare con la storia delle coppie…? Mi dispiace davvero, non volevo! Da questo capitolo (anche se stavolta non è un gran che!) dovreste però aver capito qualcosa di più… Harry è innamorato!

Ma Herm corrisponde? E Draco resterà alla finestra ad osservare oppure combinerà qualcosa? Il pairing non vuole essere un segreto nazionale, né non ve lo dico perché mi diverto a tenervi sulle spine… il fatto è che loro sono in tre… (si creeranno una specie di triangolo e dei malintesi)… quindi alla fine sarà Hermione a dover fare una qualche scelta… ma se vi dico chi sceglierà, ho già finito la mia storia! Sappiate che comunque la sua scelta non sarà poi così scontata!

E con questo ho già detto anche troppo!… e poi se vi dicessi che alla fine Herm manda Harry e Draco a quel paese e si innamora di Paciock…* o * voi che direste? ^__^

PS: L’altro giorno mi sono riletta quasi tutta la fanfiction per riprendere il filo, e devo dare ragione a chi tra voi mi ha scritto che ne poteva uscire una bella Harry/Draco (coppia che anch’io adoro ©©©!!!!!!) … lo dice anche la mia amica Katy! (Visto che ti ho citata!?)… Per i due sto però già pensando ad un’altra storia!

© Lilyan ©

 

  
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