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Autore: ARed    09/11/2016    10 recensioni
Isabella ha trentadue anni ed è madre di due figli, Charlie (nove anni) e Renèe (tre anni), è sposata con James Tanner, importante uomo d’affari di New York.
Il loro non è un matrimonio felice, Isabella lo sa, e non reagisce, per il bene dei suoi figli.
Ma quando arriva Jacob, suo fratello, le cose cambiano, grazie anche all’entrata in scena del consulente legale di suo marito, Edward Cullen.
" « Grazie Renèe, ti voglio bene », quel disegno rappresentava benissimo la sua famiglia: mamma, lui e la piccola."
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, James | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Dove eravamo rimasti..
Bella in macchina raggiunge il New Jersey e parla con Victoria, lei le dice che la storia con James durava da più di otto anni. Bella incontra JJ e poi ha una discussione con James, quando esce trova davanti alla macchina Edward che la riporta a New York.
Edward propone una pizza a lei e ai bambini che accettano entusiasti, al ritorno a casa guardano Frozen, quando i bambini si addormentano Edward e Bella hanno una discussione, lei ha paura che Edward si allontani da lei e i suoi bambini una volta ottenuto il divorzio.
Edward pensa che Bella non si fidi di lui e se ne va, lei lo segue e, dopo avergli detto che di lui si fida, si baciano.
 
CAPITOLO XIII
 
FINALMENTE
 
17 MARZO 2016
 
EDWARD
Avrei continuato a baciare Bella per ore, non potevo crederci che finalmente le sue labbra erano sulle mie. Le mie mani erano ancora sulla sua vita, la stringevo forte a me, come se avessi la paura che potesse scappare, o che peggio, fosse solo il mio ennesimo sogno. Ma Bella era li, non era un sogno, era reale, sentivo le sua labbra e le sue mani che torturavano i miei capelli.
« Non sai quanto ho aspettato questo momento », le dissi dandole una serie di baci a stampo.
« Scusa », disse lei abbassando lo sguardo, ma non muovendosi dalla mia presa.
« Perché? », domandai sentendo il mio cuore battere forte, avevo paura che se ne stesse pentendo. Bella non mi rispondeva, non mi guardava, con la mano destra le alzai il volto per perdermi di nuovo nei suoi occhi.
« Perché? », provai di nuovo sperando in una sua risposta.
« Perché ti ho fatto aspettare », rispose sorridendo e togliendo tutte le mie paure.
In quel momento poteva anche finire il mondo, ed io non me ne sarei accorto, per la grande felicità che in quel momento mi circondava.
Presi il suo delicato volto tra le mani e tornai a baciare quelle labbra che per notti avevo sognato.
« Non andare via, non essere arrabbiato con me », mi disse appoggiando la mia fronte alla sua.
« Io non vado da nessuna parte, se non sarai tu a chiedermelo », le risposi sincero, amando la sensazione di averla tra le mie braccia.
« Credo di essere troppo egoista per chiederti di farlo », mi disse lei riempiendomi di gioia, essere egoisti non era sempre un sentimento negativo.
« Mi piace il tuo egoismo », dissi dandole un bacio sulla punta del naso.
« Vieni », Bella mi prese per mano e mi condusse in casa sua.
« Cosa succederà ora? », mi domandò sedendosi sul divano, capivo le sue paure, ma solo assieme avremmo potuto superare tutti gli ostacoli.
« Succederà che per prima cosa ti starò accanto », risposi sedendomi accanto a lei, Bella aveva bisogno di sicurezza, di fiducia.
« Mi starai accanto.. », disse ripetendo le mi stesse parole.
« Vieni qui », risposi allargando le braccia e lei non se lo fece ripetere due volte, si buttò su di me facendomi cadere sul divano. Bella era su di me, presi ad accarezzarle dolcemente la schiena, mentre lei cominciò a giocare con i miei capelli, non osavo baciarla, ancora la sentivo lontana, avevo ancora paura.
« Cosa aspetti a baciarmi?  », mi domandò sorridendo maliziosa. Io non me lo feci ripetere due volte e ripresi le sue labbra tra le mie. Il bacio divenne sempre più passionale, quando le nostre lingue cominciarono a giocare tra loro. La mia voglia di lei aumentava bacio dopo bacio, ed avevo paura che Bella potesse accorgersene.
« Bella.. », dissi con voce roca, mentre lei si allontanava di colpo da me, facendomi sentire immediatamente la sua mancanza.
« Edward, mi dispiace, io.. », disse cominciando a mordersi il labbro.
« Hey.. non è successo nulla », dissi alzandomi ed avvicinandomi a lei.
« Ti sono saltata addosso », cercò di giustificarsi.
« Sono invitante lo so », Bella sorrise alle mi parole e si fece prendere tra mie braccia.
« Quanto sei scemo? », rispose ridendo e prendendo il mio volto per darmi un bacio a stampo, che mi feci bastare.
« Passo dopo passo, alla fine stiamo insieme da pochi minuti, no? », domandai pentendomi subito delle mie parole, forse Bella non era ancora pronta.
« Quindi stiamo insieme? », domandò sorprendendomi.
« Quando bacio una donna, vuol dire che voglio starci insieme »
« Quante donne baci? Se si può sapere », non capivo se lo faceva per scherzare, o per avere delle sicurezze. Il suo tono non era da interrogatorio, era divertito, ma sapevo che da me voleva solo risposte serie.
« Allora, la mia prima ragazza si chiamava Gabrielle, hai lei ho dato il mio primo bacio e.. », mi sentivo in imbarazzo a parlare di certe cose con lei.
« Hai perso la verginità con lei », concluse lei per me ed io annuì.
« Poi all'università mi sono fidanzato con Victoria », Bella fece una faccia strana, quando sentì nominare quel nome.
« No, anche tu la rossa no! Altrimenti ti lascio seduta stante! », disse tra il serio e il divertito. Facendomi, però, morire di paura.
« Non credo sia lei, era bionda e poi ora avrebbe la mia età, non è lei tranquilla », la rassicurai accarezzandole il viso, Bella si rilassò all'istante.
« Poi? Scusa se ti sto facendo l'interrogatorio, ma tu sai tutto di me », disse lei prendendo la mia mano e cominciando a giocarci.
« Durante il praticantato ho conosciuto Kate, il resto lo sai », quella con Kate era stata la mia prima storia importante, finita con il tradimento da parte sua.
« Dopo Kate? »
« Nessun'altra », sorpresi Bella con la mia risposta, ma era la pura verità.
« Non sei più stato fidanzato.. ma qualche avventura.. occasionale », Bella sembrava imbarazzata nel chiedermi quelle cose.
« No Bella, nessuna avventura occasionale »
« Cioè tu è da tre anni che non.. », Bella era, ormai, tutta rossa in viso.
« Che non faccio sesso con una donna », conclusi io per lei.
« Stai scherzando? », io negai con il capo, « Perché? Intendo vuoi uomini non resistete.. poi uno come te.. cadranno tutte ai tuoi piedi ».
« Uno come me in che senso? », domandai non capendo le sue parole.
« Edward ti sei mai visto allo specchio? Sei un uomo elegante, sensuale, dolce.. », sorrisi alla sua descrizione, ma non le risposi e la baciai.
« Faccio l'amore solo con una donna per la quale provo qualcosa », le sussurrai nell’orecchio sentendola rabbrividire.
« Tu faresti l'amore con me? », mi domandò tornando a guardarmi negli occhi e facendo battere il mio cuore a mille.
« Quando sarai pronta », le risposi, sapendo che in quel momento non lo era, non era pronta per fidarsi di un uomo al cento per cento.
« Tu ci sarai », disse, e sapevo che in quel momento non si riferiva solo al sesso ma anche a un futuro assieme a me.
« Io ci sarò », Bella prese ad accarezzare il mio viso, « Sei speciale, sei la mia salvezza », mi disse posando le sue labbra sulle mie.
« Tu e i tuoi bambini siete speciali per me », le mie parole erano vere, Bella e i suoi figli erano importanti per me, vedergli sorridere era la cosa più importante.
« Loro ti adorano, Renèe non fa altro che parlare del suo Eddy e Charlie.. non so lui »
« Lui vuole vederti felice », dissi tornando ad abbracciarla.
« Grazie per oggi.. non sarei stata in grado di guidare », mi disse all’improvviso staccandosi da me. Non mi piaceva l’idea di averla lontano, perciò le misi una mano intorno ai fianchi e l’attirai a me.
« Ero preoccupato per te.. cosa ti ha detto Victoria? », Bella sbuffò ed appoggiò la sua testa sulla mia spalla.
« Se non ne vuoi parlare.. », quando l’avevo vista nel New Jersey aveva il volto sconvolto, stanco.
« No.. va bene, forse ci può aiutare ad ottenere prima il divorzio », mi disse girandosi per guardarmi negli occhi.
« Stanno insieme da otto anni, proprio qui si sono detti ti amo »
« In che senso qui? », domandai non capendo.
« In questa casa, davanti a Charlie, mentre dormiva », precisò lei con faccia schifata.
« Lei gli ha detto di essere incinta e lui, prima l’ha lasciata, poi le ha dichiarato il suo amore, ma che non potevano stare insieme perché lui doveva salvaguardare la sua immagine del marito fedele », sentivo quanto soffriva per quelle parole, non dissi nulla, le diedi solo un bacio sui capelli e Bella si accoccolò sul mio petto.
« Così le ha comprato la casa lontano da qui », Bella sorrise amara a quella mia affermazione.
« Già.. e sai dov’era il giorno in cui è nata Renèe? », mi chiese alzando i suoi occhi castani su di me, quegli occhi pieni di dolore, di delusione, di odio e di schifo verso una persona che aveva amato.
« A Vancouver.. se non mi sbaglio », risposi ricordando la nostra conversazione di alcune settimane prima, Bella negò con il capo. Cos’altro aveva scoperto?
« Era a Disneyland, ad Orlando.. con loro », disse mentre calde lacrime scendevano dai suoi occhi. Presi il suo volto tra le mani e cercai di togliere quelle lacrime che non meritavano di toccare il suo volto delicato. Vedevo la paura nei suoi occhi, vedevo una donna che soffriva perché l’uomo che amava le aveva fatto male giorno dopo giorno. Come può un padre assentarsi alla nascita di sua figlia per andare in un parco giochi con l’amante. Non è un padre una persona così.
« Edward lui.. non gli ha mai amati, perché aveva già un figlio dalla donna cha ama », disse cominciando a tremare.
« Non può non amarli Bella io non riesco a non amarli.. che razza di uomo è? », dissi ormai cominciando ad agitarmi anche io.
« Tu ami i miei figli ? », mi domandò Bella mettendo le mani sul mio volto, stava cercando di calmarmi.
« Come fossero miei, perché Bella io quel giorno ci sarei stato. Sarei morto di paura nel sapere che Renèe aveva il cordone legato al collo e sarei stata la persona più felice dl mondo quando l’infermiera me l’avrebbe messa tra le braccia sana e salva. Con te che sorridi fiera del miracolo che hai appena compiuto e con Charlie felice di avere la sua sorellina », dissi quelle parole con il cuore in mano, perché avrei dato qualsiasi cosa per far si che quella fosse la pura realtà.
Bella si sedette in braccio a me, « Saresti stato un padre fantastico », disse prima di rapire le mie labbra in un bacio bagnato dalle nostre lacrime e dall’amore che stavo cominciando a provare per lei.
« Finalmente », dissi sulle sue labbra cominciando a giocare con il suo labbro inferiore.
« Cosa ? », mi domandò lei staccandosi leggermente da me e dandomi un bacio sulla punta del naso.
« Ti posso baciare, signorina Swan si è fatta attendere », le risposi mettendole i capelli dietro l’orecchio.
« Non è che il tuo unico obiettivo è quello di portarmi a letto signor Cullen? », mi domandò schietta.
« Anche », risposi sincero beccandomi uno scappellotto in testa.
« Prima, però, ti devo fare innamorare di me. E so che non sarà semplice, so che devi ricominciare a fidarti del genere maschile », Bella sorrise alle mie parole.
« Sei sulla buona strada avvocato », disse mettendo le mani sul mio collo e tirarmi a se per far scontrare per l’ennesima e piacevolissima volta le nostre labbra.
« È tardi, è meglio se vado.. », anche se avrei voluto rimanere così per sempre.
« Hai ragione », rispose scendendo dalle mie gambe. Avrei tanto voluto rimanere, ma non era il caso di affrettare i tempi.
« Ci vediamo domani », dissi prendendola per i fianchi e baciandola ancora, avrei continuato a baciarla per ore, senza mai stancarmene.
« A domani », disse lei sulle mie labbra, prima di abbracciarmi.
 
BELLA
Avevo fatto una pazzia nel baciare Edward? Nel confidarmi con lui? Questo non lo sapevo, e ad essere sinceri la cosa non mi preoccupava, per una volta avevo seguito il cuore, la testa, il fegato e qualsiasi altro organo presente nel mio corpo. Perché era la cosa giusta da fare in quel momento. Avevo anche io il diritto di essere felice.
Per la prima volta da settimane mi addormentai con il sorriso sulle labbra e la sensazione che tutto sarebbe andato bene. Con Edward potevo essere felice, dovevo smettere di stare male a causa di James, lui aveva scelto la sua strada io la mia.
 
18 MARZO 2016

Sentivo ancora il sapore dei baci di Edward sulle mie labbra, stavo pulendo casa con il sorriso stampato in faccia, era raro in quei giorni che io fossi così serena, ma bastò che il campanello suonasse e vedere la mia ex suocera con un sorriso falso dipinto in faccia per cancellare il mio.
« Buongiorno Isabella », disse Lily entrando in casa, senza nemmeno aspettare che le dessi il benvenuto.
« Buongiorno »
« Dove sono i bambini? », ma si rendeva conto che era mattina?
« A scuola », risposi ovvia.
« Non me gli fai vedere ultimamente » , mi accusò sedendosi sul divano.
« Non viene a trovarli ultimamente, nemmeno gli chiama», risposi in tono accusatorio.
« Isabella, questi sono i biglietti per te e James, per la serata di beneficenza dai Clarck », disse tirando fuori dalla sua borsa di Valentino una busta elegante color avorio. Lily allungò la busta verso di me ma io non la presi.
« Prendila », mi ordinò.
« Non vedo perché la stia consegnando a me »
« Sei la moglie di mio figlio, a chi dovrei consegnarla altrimenti? »
« Ex, visto che la richiesta di divorzio è stata avviata », le dissi con molta calma, era inutile arrabbiarsi, con lei non ne valeva la pena.
« Ancora continui con questa baggianata? Ma lo sai di non avere nessuna possibilità verso mio figlio? », la voglia di tirarle un bel pugno in faccia era molto alta.
« Ho molte possibilità, lei nemmeno si immagina quante possibilità io abbia » , risposi guardandola dritta negli occhi.
« Vuoi rovinare la reputazione di mio figlio, ma sarà lui a rovinare la tua! », disse lei nella sua odiosa compostezza.
« A si? Ma io non voglio rovinare la reputazione di James, è comunque, il padre dei miei figli », almeno sulla carta lo era.
« Allora finiscila con questa storia! »
« Lei sa dove ha vissuto suo figlio in queste ultime settimane? », era arrivato il momento di dire tutto alla mia adorata ex suocera, di metterla al corrente di chi fosse realmente suo figlio.
« Non in questa casa! », disse lei alzando il tono di voce.
« Già non qui, ma a circa un'oretta da qui. Precisamente in New Jersey », dissi cominciando a sorridere, mentre Lily rimaneva impassibile nella sua freddezza.
« Mio figlio non ha case in New Jersey »
« Oh si, direi che ha il servizio completo in New Jersey », risposi sarcastica.
« Che cosa stai insinuando? », disse cominciando a togliere quella maschera impassibile che aveva portato fino a quel momento.
« Quanti nipoti ha lei? »
« Due », rispose convinta della sua risposta, in fin dei conti non aveva torto.
« Ufficialmente.. le dice qualcosa il nome James Junior Harrison? »
« No.. non so chi sia »
« È il suo terzo nipote », dissi sganciando la bomba e vedendo la sua maschera di indifferenza crollare del tutto, Lily cominciava a tremare dalla rabbia.
« Che cosa stai dicendo? »
« Sto dicendo che suo figlio da otto anni ha un'altra compagna con la quale ha un figlio di sette anni. Questo lei lo sapeva? Evidentemente no! Quindi il mio divorzio non è una baggianata, è l'unica cosa sensata del mio matrimonio », dissi alzando leggermente la voce, ma cercai di respirare e di calmarmi.
« Non può avere un figlio da un'altra donna, gli ho sempre detto di stare attento »
« Lei sapeva », ero sicura che lei sapesse dei tradimenti del figlio.
« Mi ero accorta che mio figlio non ti era fedele, ma è un uomo » , cercò di giustificare il figlio.
« Che cosa significa che è un uomo? Essendo un uomo può andare a letto con chiunque, tanto a casa c'è Isabella ad aspettarlo! Questo vuole dire? »
« Isabella calmati, probabilmente quel bambino non è figlio di James! »
« Sono perfettamente calma, James l'ha riconosciuto il giorno stesso in cui è nato. Ha cresciuto un figlio avuto da un'altra donna, mentre non c'era mai per i miei »
« L'hai visto? », mi domandò riprendendo la sua maschera d'indifferenza.
« Si, è la fotocopia di James »
« Non sei stata in grado di tenerti stretto tuo marito »
« Non le permetto di dirmi queste cose in casa mia, non sono stata io a distruggere la mia famiglia, non sono stata io ad andare a letto con altri uomini. L'ho amato e amando lui ho distrutto me stessa », dissi alzandomi ed avviandomi alla porta aprendola.
« Sei ridicola, credi ancora nell'amore, quello finisce », disse raggiungendomi
« No.. non finisce se è vero. Se ne vada da casa mia, vada a consegnare i biglietti alla nuova compagna di suo figlio », dissi tenendo la testa e il mio orgoglio ben alti, non sarebbero state lei e le sue parole a distruggermi.
« Qualcuno ha fame? », dissi facendo capolinea nell’ufficio di Edward, gli avevo portato il pranzo, anche se la mia era una scusa per poterlo vedere.
Edward non si era accorto della mia presenza e sorrise appena posò il suo sguardo su di me.
« Ciao bellissima », disse Edward chiudendo il Mac ed avvicinandosi a me.
« Ciao signor avvocato », dissi ad un centimetro dalle sue labbra. Fu Edward ad eliminare le distanze mettendo le sue mani sui miei fianchi ed attirandomi a sé.
« Volevo il bacio del buongiorno », disse dandomi un piccolo e casto bacio a stampo.
« Potrebbero vederci », dissi io non accennando a spostarmi di un centimetro dalla sua presa.
« In questo ufficio ci siamo solo io e te.. e la mia segretaria, ma che sta seduta fuori da questo ufficio, quindi non ti preoccupare », mi rassicurò lui.
« Sei fantastico », dissi mettendo una mano sul suo collo e lasciandogli un bacio sulle labbra.
« Sto morendo di fame, cosa mi hai portato di buono? »
« Ti ho fatto il petto di pollo con le spezie », dissi aprendo il contenitore. Era la prima volta che portavo il pranzo al lavoro a qualcuno, con James non era mai successo. La trovavo una cosa molto intima, e forse stavo affrettando le cose.
« Perdonami, io non dovrei essere qui.. tu sicuramente stavi andando a mangiare fuori in un buonissimo ristorante ed io sono venuta qui a rovinarti i piani con un banalissimo petto di pollo.. ora.. », Edward non mi fece finire, mi baciò impedendomi di dire qualsiasi cosa.
« Non ti permetto di pensare una cosa del genere e adesso mangiamo », disse sorridendo facendomi sciogliere, ma come faceva?
Edward mangiò con gusto e si complimentò, mi piaceva condividere questi momenti di normalità con lui. Quando stavo con lui mi dimenticavo dei miei problemi, mi sentivo una ragazzina alla sua prima cotta, anche perché avevo la costante voglia di unire le mie labbra alle sue.
« Come è andata oggi? », mi domandò mentre mettevamo via le cose del pranzo.
« È arrivata la mia ex suocera », dissi sedendomi accanto a lui sul divano dell’ufficio.
« Cosa voleva? », chiese mettendo un braccio intorno alla mia vita e stringendomi a sé.
« Portarmi gli inviti per un galà di beneficenza e ricordarmi che il mio divorzio è una baggianata », risposi guardandolo negli occhi e sorridendo per le grandi stronzate che aveva detto Lily. 
« Non demorde »
« No, lei pensa che sia normale che il marito tradisca la propria moglie »
« La mela non cade mai troppo lontano dall’albero », disse lui facendomi il solletico su un fianco.
« Dai lo sai che non lo reggo », dissi cercando di allontanarmi da lui.
« No l’ho appena scoperto! », rispose con sorriso malizioso dandomi un bacio e facendomi cadere con la schiena sul divano, si posizionò sopra d me e cominciò a baciarmi il collo, un piccolo gemito uscii dalle mie labbra quando percepii la sua eccitazione. Che era pari alla mia.
« Fermami ti prego », disse con voce roca tornando sulle mie labbra, con molta fatica misi le mani sul suo viso e lo allontanai leggermente da me. Anche se non avrei voluto farlo.
« Scusami Bella, io.. ma ti rendi conto di quello che fai agli uomini? », domandò imbarazzato tornando a sedersi.
« Perché quale effetto provoco? », domandai con tono audace, cosa mi stava facendo Edward Cullen? Io non ero mai stata così con un uomo.
« Bella.. non credo sia necessario spiegarti che effetto provochi. Penso che tu lo abbia percepito », disse arrossendo. Era rara per un uomo quella caratteristica e questo me lo fece amare un po’ di più. Mi stavo innamorando di Edward Cullen? Probabilmente si.
« Vuoi che passi sta sera? », mi domandò mentre ci stavamo salutando.
« Ne sarei felice, e non solo io », dissi pensando ai miei bambini.
Poco dopo salutai Edward ed andai nel bar vicino all’asilo dove mi aspettava Rose, voleva passare un po’ di tempo con i suoi nipoti. Della sua famiglia era l’unica che chiamava quasi tutti i giorni, che gli vedeva. Della quale i bambini chiedevano sempre, cosa che era sempre più rara nei confronti del padre e dei nonni.
« Ciao Rose », dissi sedendomi al tavolo del locale. Rose si alzò e mi abbracciò, « Sei raggiante Bella ».
« Anche tu », risposi sedendomi accanto a lei ed ordinando una tazza di tè.
« Come vanno le cose? »
« Vanno meglio, ora che so tutto non mi sento più in colpa »
« Ho visto mamma a pranzo, aveva un diavolo per capello. Avete discusso di nuovo? », mi domandò sorridendomi,lei sapeva quanto snob e superficiale fosse sua madre. Non avevano un rapporto idilliaco, Rose era quella ribella della famiglia. Forse era per quello che avevamo un ottimo rapporto.
« Non accetta il divorzio.. protegge suo figlio, è normale da parte di una madre », in un certo senso la capivo.
« Continuava a ripetere che James sarà la rovina della nostra famiglia che avesse anche messo incinta una delle sue amanti », disse sorridendo, lei non sapeva.
« È quello che le ho detto questa mattina »
« Che cosa?! », disse lei cominciando a tossire, il caffè gli era andato di traverso.
« Rose stai bene? », dissi dandole qualche pacca sulla spalla.
« Non ho capito cosa hai detto a mia madre »
« Rose tuo fratello ha un figlio da un’altra », Rose rimase ghiacciata dalle mie parole, era incredula.
« Ma io lo ammazzo con le mie stesse mani! Quello stronzo, non gli bastava metterti le corna con ogni cosa di essere femminile che respira anche un figlio doveva farci! », non avevo mai visto Rose così alterata.
« Rose è sempre tuo fratello.. calmati », dissi prendendo la sua mano tra le mie.
« Chi è, quanti anni ha il bambino? »
« Si chiama victoria e il bambino James Junior ha sette anni »
« Bella mi dispiace », disse abbracciandomi, capivo la delusione che lei provava per il fratello perché era la stessa che io provavo per Jacob.
« Io ora sto bene », avevo Edward accanto a me.
« Rifatti una vita Bella, non pensare a quello che la gente potrebbe pensare o dire, innamorati di un uomo che ti ami e che ti rispetti. E che ami anche i miei nipoti, perché l’uomo fortunato che ti rapirà il cuore si dovrà prendere il pacchetto completo », disse la sorella del mio ex marito, questo dimostrava che con Rose oltre ad essere state parenti, eravamo diventate amiche. Altre sorelle avrebbero difeso il fratello a spada tratta lei no, lei era più razionale.
« Andiamo a prendere i tuoi nipoti », le dissi pagando il conto ed avvicinandoci all’asilo di Renée. Non era il caso di dirle di Edward.
« Ciao zia! », urlò la mia piccola correndo verso Rose che la prese in braccio riempiendola di baci.
« Ciao bellissima », rispose lei abbracciandola con tanto amore.
« Oggi viene Eddy? », mi chiese quando la presi in braccio per coccolarmela un po’.
« Si tesoro », le risposi e vidi nascere sul suo volto paffuto un bellissimo sorriso.
« Eddy? Ohh.. quell’Eddy .. », disse Rose amicando verso la mia direzione, avevo un’amica completamente matta. Che avesse capito qualcosa? Mi si leggeva in faccia che quel giorno ero felice? Edward Cullen cosa mi stai facendo?
 
Buongiorno ragazze, come va tutto bene? Chi di vuoi se la sente a rispondere alle domande della nostra Bella? Ha fatto bene a lanciarsi tra le braccia di Edward? Ha affrettato troppo le cose?
Mi dite, se vi va, le vostre frasi/parti preferite di questo capitolo?
Un bacio e grazie di cuore perché siete sempre in tantissime.
A presto..
   
 
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