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Autore: Goten    15/05/2009    27 recensioni
I miei sensi si allertarono improvvisamente.
<< Che cosa è questo odore?! >> Esclamai voltandomi verso i miei fratelli, mentre un lampo illuminava a giorno l'intera radura.
Tutti quanti stavano annusando l'aria, vedevo chiaramente nei loro pensieri lo stupore per quello strano aroma. L'odore arrivava da li, ma di chi era quella sciarpa?
<< Un'umana è stata qui?! >> Sibilò a bassissima voce Rosalie, stupita.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Rieccoci con un nuovo aggiornamento ^_^ Sono sempre più felice che la storia vi piaccia! HO dato un occhiata alle cifre e sono rimasta così: O.O hahaha in ben 228 l'hanno messa nei preferiti e 111 nelle seguite! WOW! Non mi aspettavo una cosa simile! E che dire poi dei vostri bellissimi commenti?! Sono veramente felice di quelli! Molte di voi mi strappano un sorriso, altre delle risate a non finire!! ^^ GRAZIE!! Penso che i miei ringraziamenti per voi non avranno mai fine!!! ^___^ Ora vi lascio al capitolo! Buona lettura! Il prossimo aggiornamento è per Domenica! Bacioni Goten.

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Capitolo 12


Erano ormai tre giorni che Bella era ospite da noi, tre bellissimi, favolosi giorni. Tutta la mia famiglia, chissà perché, aveva trovato un pretesto per rimanere a casa in quel periodo... Ma non potevo lamentarmi, era più il tempo che passavo con Bella che quello dove lei stava con le mie sorelle. Alice e Rosalie, l'avevano presa sotto la loro ala protettiva. In poche parole: l'adoravano.

Io ormai, avevo capito che non potevo stare senza di lei, la notte, mi sdraiavo accanto al suo fragile corpo e vegliavo sul suo sonno. Sorridevo spesso come un idiota, ma era una bella sensazione.

In casa, adoravo il suo ciabattare, voleva dire che lei era li, per me... o almeno così mi piaceva pensare. Sentire il suo fruscio dei vestiti, il suo chiacchierare con Esme e Jasper, era tutto l'insieme la cosa più bella che mi fosse capitata. Sembrava davvero che la mia famiglia avesse preso vita con l'arrivo di Bella.

Adesso, eravamo tranquilli in giardino, stavo leggendo per lei, era diventato il mio hobby preferito, il venticello scorreva lento fra di noi, sollevando ondate di profumi diversi dalla foresta e facendo ondeggiare i suoi lunghi capelli. Bella, era di fronte a me, sdraiata sul plaid arancio che Esme aveva preso esclusivamente per la nostra piccola ospite, stava sgranocchiando dei biscotti ripieni di cioccolato. Io sentivo ogni singolo sapore del biscotto. Era così bello poter sentire quei sapori dimenticati. Sapevo che gli altri erano felici per me, Carlisle aveva ipotizzato che forse il sangue che avevo leccato da Bella, aveva creato una sorta di legame fra di noi. Era un'ipotesi plausibile, se fosse stato accertato. Ma di solito, era raro, se non impossibile che qualcuno di noi si fosse fermato in tempo dal dissanguare un umano, per vedere se ci fossero stati dei casi simili. Comunque, mi rendeva ancora più euforico, sapere che fra me e Bella ci fosse un qualcosa che ci tenesse uniti.

Rosalie e Emmett si stavano divertendo a giocare a giocare con le carte. Decisamente i castelli che costruivano assieme erano spettacolari! Alice e Jasper camminavano tranquilli lungo tutto il giardino, erano deliziosi assieme. Carlisle stava leggendo l'ennesimo volume di medicina avanzata e Esme, stava cucinando un altro dolce per Bella.

Sorrisi alzandomi dalla mia posizione e andandomi a sdraiare accanto a Bella. << Credo che mia madre ti abbia preparato un altro dolce. >>

Ridacchio ingoiando il biscotto. << Diventerò una balena. >> I suoi piedi ondeggiavano su e giù, entrambi sdraiati con la schiena al sole.

Non resistetti e le cinsi la vita con il mio braccio, sussurrandole all'orecchio. << Probabilmente, ma saresti una balena molto affascinante! >>

Mi spinse un po di lato per gioco. Adoravo questi momenti solo nostri.

La visione di Tanya del clan di Denali, mi colpii come un pugno di Emmett in pancia. Voltai di scatto il volto verso Alice. Mia sorella e suo marito mi stavano guardando, sillabai la parola; quando? E la sua risposta mi arrivò direttamente nella mia testa. Pochi minuti...

Maledizione! Non mi andava a genio che quella vampira arrivasse in questo momento... a dire il vero, non mi andava proprio che arrivasse.

Il campanello di casa Cullen suonò, annunciando l'arrivo della nuova ospite. Io non mi mossi, non ne avevo nessuna intenzione. Per me, Tanya poteva tornarsene subito da dove era venuta.

Di riflesso, accentuai di più la presa su Bella e continuai a leggere come se nulla fosse.

La sua testa si appoggiò dolcemente contro la mia spalla.

Dei passi leggeri si avvicinarono sempre di più, ma feci finta di nulla. << Edward, è molto che non ci vediamo. >> La voce di Tanya interruppe per un attimo la storia di Darcy ed Elisabeth.

Sollevai lo sguardo, posandolo sulla sua figura. << Tanya. >> La salutai freddo, distaccato.

Il sorriso che mi lanciò era amichevole, ma fino ad un certo punto, poi posò lo sguardo sulla mia compagna di letture. << Vedo che sei in compagnia, non mi presenti? >>

Sentii Bella irrigidirsi e sollevare di poco il volto, mi dava immensamente fastidio quello che stavo per fare, ma non potevo fare altrimenti. << Bella, lei è Tanya. Tanya, lei è Bella. >>

<< Piacere. >> Mormorò a bassa voce la mia piccola umana.

<< Il piacere è mio. >> Continuò ad osservarla come un rapace. E' davvero come diceva Esme, la ragazza è cieca. Non ci posso credere.

Le sibilai contro, facendo rannicchiare Bella ancora di più contro di me.

Non ti agitare... non avrei mai pensato che tu, Edward Cullen, ti saresti ridotto a fare da baby-sitter ad una umana e per di più cieca!

Alice si materializzò qualche secondo dopo. << Tanya, perché non vieni dentro, Carlisle vorrebbe parlarti. >> Vedevo chiaramente dalla mente di mia sorella che in realtà, mio padre voleva semplicemente avvisarla di stare lontano da me e da Bella. Ma ero più che certo che non avrebbe ascoltato una sola parola.

Quando fui sicuro di essere di nuovo solo con Bella, mi dedicai nuovamente a lei. << Bella, scusami... ti ho spaventata, di nuovo. >> Ero mortificato. Ma quella vampira mi dava sui nervi.

Il suo braccio avvolse la mia vita. << Non mi fai più paura, Edward. E' solo che... non capisco... >>

Se da una parte le sue parole mi avevano dato una sensazione di leggerezza, il resto mi mise addosso un vago senso di inquietudine. << Cosa? >>

Il suo viso si girò verso di me, fece una cosa che mi stupii molto; aprì i suoi occhi. Erano così dolci, così belli. << A te, non piace lei. Dico bene? >>

Ah, alla mia piccolina non sfuggiva nulla. Sospirai. << No, non mi piace. >>

Il suo braccio lasciò la mia vita, si allungò piano trovando la mia mano e intrecciò le sue dita con le mie. Sorrisi, mi portai alla bocca le nostre mani e depositai un bacio sul suo dorso. << Darcy ed Elisabeth aspettano... continuiamo? >> Le proposi.

<< Ovvio. >> Mi rispose sorridente, mentre la mia voce riprendeva il racconto di Orgoglio e pregiudizio.

Una parte di me però era preoccupata, quella sera, avevo deciso di andare a caccia, ne avevo bisogno, ma adesso, con Tanya, non sapevo se era una buona idea per me lasciare Bella con le mie sorelle in casa. Non mi fidavo di quella vampira. Decisi che avrei aspettato, almeno finché non se ne fosse andata.

Fu così che quando entrammo in casa, Alice ci venne incontro con un leggero broncio sul viso. << Edward, Bella! >> Ci salutò. Edward, ho visto che hai cambiato idea, non ti preoccupare per lei, ci penseremo io e Rosalie, Tanya non si avvicinerà mai a lei. Tranquillo! Dovrà passare sul nostro cadavere prima!

Riuscii a farle un leggero sorriso. << Grazie, ma no. >> Non ci pensavo neanche. Per quanto sapessi che le mie sorelle avessero preso sul serio il loro ruolo di “guardiane di Bella”, non volevo lasciarla.

<< Ne hai bisogno! >> Sussurrò piano, effettivamente i miei occhi erano più neri del petrolio, senza contare le ustioni che avevo sotto gli occhi.

<< Edward. >> Mi chiamò la mia piccolina. Entrambi ci voltammo verso di lei. << Se Alice dice che hai bisogno di qualcosa, fallo. Non devi rimanere per me. >>

Rimasi colpito. << No, non è per questo è che... >>

<< Non ti preoccupare. >> Mi sorrise tranquilla. << Non scappo, ti aspetto qui. >>

Ero davvero senza parole.

Tranquillo, non sarà sola! Anche Rosalie arrivò, affiancata da Emmett. Sospirai. << Va bene. Prometto che tornerò prestissimo! >> E la baciai, infischiandomene per una volta di tutto e di tutti.

Le mie sorelle gongolavano felici, mentre Emmett già si prodigava in mille battutine da propinarmi durante la caccia.

Fu in quel momento che Tanya e Esme arrivarono in salotto.

Ma guardalo! Con una umana! Come puoi stare con una così?! Andiamo, puoi aspirare a molto meglio! Mi veniva voglia di ringhiarle contro. Io posso essere molto meglio di lei, Edward. Lo sai che potrei essere una compagna perfetta per te. Si, lo sapevo, tante volte me lo aveva detto, ma non mi era mai interessata. Non mi piaceva, non era degna neanche di essere paragonata alla mia bellissima umana.

Si avvicinò a noi. << Andiamo? >> Domandò con una cadenza piuttosto languida.

Non fui l'unico a guardarla interrogativamente. << E dove? >> Domandai di slancio.

<< Mi pare ovvio, a caccia. Vengo con te. >> Disse come se fosse la cosa più naturale del mondo. Quello che però non aveva contato, era che Bella non sapeva nulla. Notai le sue sopracciglia aggrottarsi, ma non mi domandò nulla.

Questa, Tanya, me l'avrebbe pagata.

<< Io vado con Emmett, tu vai con chi vuoi. >> Sentenziai. L'ultima cosa che volevo era che Bella avesse qualche idea sbagliata su me e Tanya. Tornai a guardare Bella. << Torno presto. >>

Mi sorrise, cercando di essere convincente. << Ti aspetto. >>

Ringraziai con gesto veloce del capo Alice e Rosalie, e mi fiondai fuori nella foresta, seguito subito dopo da Emmett e Tanya.

Adesso, avevo assoluto bisogno di sedare la sete.

Quasi tre ore dopo, dopo aver dissanguato completamente due puma e un paio di cervi, sentii il familiare calore che il sangue ci donava. Ero più che sazio. Ma almeno per un o non dovevo più preoccuparmi della sete.

<< Tu lo sai che io potrei darti tutta me stessa. >> La sua voce mi arrivò come una freccia. Davanti a me sbucò Tanya, seguita da lontano da mio fratello.

<< Non mi interessa. >> Ribadii, forse per la centesima volta.

Lo sguardo languido che continuava a lanciarmi, non mi faceva ne caldo ne freddo, lei mi era completamente indifferente. Ma quando lessi i suoi pensieri su Bella, le ruggii contro. << Devi solo provarci, Tanya, e nessuno ti salverà dalla mia furia! >>

Emmett fu subito al mio fianco, cercando di capire la situazione. Edward, datti una calmata, siamo vicini al confine...

Ed infatti, uno dei Quileutes comparve, in quel momento maledii anche lui, ma fra tutti, perché proprio Jacob Black? << Cullen! Dov'è Bella? >> La sua voce mi diede sui nervi.

Mi voltai sibilando contro di lui. << Non ti deve interessare! Girale alla larga! >> Non solo dovevo preoccuparmi di Tanya e del suo comportamento nei confronti di Bella, ma anche di quel cane!

Si avvicinò a noi, ma senza varcare il confine. << Non sono io che devo girarle alla larga... >> Che diavolo voleva Jacob dalla mia Bella?! << Voglio vedere Bella. >> Esclamò fissandomi apertamente con astio.

Io gli sibilai contro. << No. Tu non vedrai Bella. Lei... >>

Avanzò minaccioso di un passo verso di me. << Tu non puoi vietarmi di vederla, Cullen! >>

   
 
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