Julieth Ginny
Cap 4 – Sentimenti nascosti
I personaggi non sono miei ma della Rowling
e bla bla bla… La mia fan-fiction non è a scopo di lucro… Il copyrighting… ecc. ecc. ecc.
L’opera Giulietta e Romeo non è
mia ma di un certo Guglielmo (William) Shakespeare
che quel giorno non aveva nulla di meglio da fare …
Il personaggio di Shiva invece si
(Shivy sei la mejooo!!!)
per cui spero che la apprezziate (anche se all’inizio non sarà facile)
Hermione
p.o.v.
Tutti
erano già andati via, mentre io ed Harry aspettavamo di sapere che cosa aveva la professoressa da
dirci. Quando finalmente ci degnò della sua
attenzione, capii che forse sarebbe stato meglio se avessimo continuato ad
aspettare.
La prof. Malfoy (Dio com’era strano avere un prof con quel cognome!)
incrociò le braccia al petto, spostando il peso del suo corpo su una gamba. In
quel momento mi sembrò così simile a Draco. possibile che fossero parenti? Ma,
da quel che ne so io, un Malfoy non avrebbe mai
insegnato babbanologia… ne tantomeno avrebbe vissuto
tra i babbani. Cominciai a farmi così tante domande
che probabilmente non avrebbero mai avuto risposta, quando la sua voce
interruppe i miei pensieri.
– Allora,
ragazzi. Se siete qui c’è un motivo. Innanzitutto,
lei, signorina Granger. Da quanto ne so ha un alto
rendimento in molte materie (– tutte – sospirò Harry
), questo anche per un’ottima memoria e una grande
capacità organizzativa. Per questo ho deciso di “sperimentare” su di lei
un’idea che avevo da tempo. Vede, una volta i babbani per tessere i tessuti
usavano dei telai, tuttora in commercio in molte loro città. Ho pensato che
farvi provare ad usarlo poteva essere una bella
esperienza, e con tessuti ricavati poi cuciremo alcuni dei costumi. A meno che
non siano gli attori stessi a procurarseli, ma mi
rendo conto che molti, tra cui la protagonista, non ne hanno la possibilità –
A
quest’ultima frase Harry stava quasi per saltarle
addosso, ma fortunatamente si trattenne.
– Lei,
signor Potter, invece, mi ha molto deluso. Insomma,
rifiutare così la parte del protagonista… non è da lei! E, per responsabilizzarla, ho deciso che lei ricoprirà gli
incarichi di addetto alle luci e al suono. Questo è quanto, potete andare. Con
lei, Granger, ci vediamo domani mattina prima delle
lezioni nel mio ufficio. Buonanotte. –
Detto
questo, si allontanò assieme ai pochi professori rimasti. Fra
cui Piton, che parve non troppo dispiaciuto
nell’osservare le nostre facce contrariate, anzi.
Ci
allentammo, diretti ai dormitori.
Harry
non era molto allegro, ma forse gli dava fastidio il fatto che la sua parte
fosse stata data a Malfoy. Non tanto per lui, quanto per il fatto che avrebbe dovuto passare moltissimo tempo con
Ginny. L’idea che lui pensasse ancora a lei mi faceva male. Non capivo perché, ma era così. E quando
mi ha detto che lei lo aveva rifiutato, fui invasa da uno strano senso di allegria, anche se mi sentivo una bastarda per questo, ma
non ci potavo fare nulla.
Probabilmente
mi accorsi quella sera dei miei sentimenti per lui, quando realizzai
che ero sola con lui (cosa che non accadeva praticamente mai) ed il mio cuore
prese ad accelerare.
“No” pensai “non è possibile! Io ed Harri
siamo solo amici… solo amici”.
Camminammo
in silenzio, e continuai a ripetermi “solo amici” praticamente
tutto il tempo, per non farmi prendere dall’ansia e dall’imbarazzo.
“Solo amici…”
Solo amici. Già. Solo questo. Cominciai a sentire una dolorosa fitta al cuore.
Solo amici… Non sarei mai stata nient’altro per lui? Avrei mai preso il posto
che Ginny occupava nel suo cuore? Che
continuava ad occupare, nonostante tutto?
No… non
sarebbe mai accaduto. Lo sapevo fin troppo bene. Erano due anni che il suo
unico pensiero era Ginny, e non sarei
riuscita a cancellarlo così facilmente.
E
questo mi faceva soffrire.
Ma
avrei continuato ad essergli amica ugualmente. Volevo stargli accanto.
Saremmo
continuati ad essere solo amici.
Solo amici.
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Ginny
p.o.v.
Il sole
era alto nel cielo e la temperatura tiepida e piacevole.
Era
passata una settimana da quando la nuova professoressa ci aveva parlato del suo
progetto teatrale, eppure non l’avevamo più vista, ne
io avevo avuto modo di rivolgere nuovamente la parola a Draco.
Quella
mattina saremmo andati a Blue Hogsmeade, un villaggio
di nuova costruzione vicino alla vecchia Hogsmeade
che tutti conosciamo, con la sola differenza che
quest’ultimo vendeva solo oggetti magici, mentre la nuova “Bluog”,
come già l’avevamo ribattezza, era praticamente una cittadina babbana dove i negozianti avevano il retrobottega zeppo di
articoli magici.
Non
vedevo l’ora di andarci, ed anche Harry, Ron ed Hermione erano decisamente eccitati all’idea.
Ma quello
che mi rendeva più allegra era il fatto che per visitarla ci avevano divisi in gruppi misti di quattro o cinque persone… E nel
mio c’era anche Draco Malfoy!
E poi
avrei potuto vedere se c’era qualcosa di carino ed
economico per lo spettacolo. In fondo non mi andava molto di mettere i vestiti
fatti al telaio da chissà quale pinco pallo della scuola (dove, tra l’altro, erano pochissimi a
saper tenere ago e filo in mano), e anche se mia madre mi avesse mandato un suo
vecchio abito risistemato, era troppo evidente che oramai era logoro, e non lo avrei mai messo.
Era un
vecchio costume usato dalla nonna per andare a non_so_quale_ballo, di un
celeste sbiadito (che, a giudicare dalle foto, un tempo doveva essere un
turchese vivido) accostato a merletti rosa (anche loro logori) e candidi
merletti leggermente ingialliti in alcuni angoli esposti all’umidità.
No, decisamente non avrei potuto metterlo.
Mi vestii
in fretta e scesi nella sala comune, dove saremmo partiti. Mi unii al mio
gruppo, formato da Draco, Hermione,
Harry, Ron, Priscilla (una
ragazza tassorosso, non esattamente magrissima ma
molto graziosa, con i capelli lisci e rossi che le sfioravano le spalle e due
grandi occhi nocciola) e me. Ci presentammo a Priscilla (che ci chiese di
chiamarla solo “Scilla”, diminutivo che a me non piaceva per niante ma che mio malgrado dovetti usare, perché il suo
nome le ricordava troppo un certo Calimero, una specie di pulcino sporco e
puzzolente, a sentire lei), e dopo poco partimmo.
Era
veramente una bella cittadina, allegra e vivace.
Mi fermai
davanti ad un negozio di abiti teatrali. Bellissimi.
In
vetrina ce n’erano alcuni veramente graziosi, ma quelli all’interno del negozio
erano davvero spettacolari.
Credo di essere rimasta ferma là dentro ad ammirarli per un’oretta,
perdendo di vista il gruppo.
Finché arrivò Draco.
– Ehilà, Weasley, che fai?
– Tu…
perché sei qui?
– Ma,
niente… mi davo un’occhiata in giro e mi stavo giusto
chiedendo che fine avessi fatto, quando ti ho vista rintanata qua dentro con lo
sguardo perso…
Draco…
Si preoccupava per me? PER ME?
– Stavo
guardando i vestiti. Ce ne sono alcuni bellissimi.
– Per la
recita, vero? A me, sinceramente, non va per niente di farla… Diciamo che lo
faccio perché devo… E poi ho una coprotagonista così
carina…
COSA!? Mi
aveva appena detto che ero carina… Cavoli, a me! A ME!!!
ME!!!
– Ci stai
provando, Malfoy? Idiota.
Ma
perché non sto mai zitta?
– Perché no.
EEEEEEEEEEH???
– Dai scherzo… Comunque lo penso sul serio. Che
sei molto carina, intendo.
– Bè, grazie – risposi a voce così bassa che non ero sicura
del fatto che mi avrebbe sentita.
– Sai, io
ti vedo molto bene con quello – continuò, indicando un
abito esposto vicino alle vetrine, un po’ nascosto dagli altri.
Non lo
avevo notato prima, ma era davvero bellissimo
– E
semplice, ma regale – continuò Draco – e trovo che il suo colore si intoni perfettamente con quello
dei tuoi capelli.
Mi
avvicinai per guardarlo meglio. Annuii, sorridendo flebilmente. Draco aveva davvero buon gusto in fatto di vestiti, ma
sapevo che non avrei mai indossato quell’abito, non potevo permettermelo.
– Ha-hai visto gli altri, Malfoy?
– Draco.
– Mh?
–
Chiamami Draco. visto che
passeremo molto tempo insieme per via di questo compito di babbanologia,
non mi pare il caso di continuare a trattarci come estranei. E
poi, a dirla tutta, non mi è mai piaciuto essere chiamato per cognome.
– Ok, Draco. per cui niente più epiteti
del tipo “Weasel”, “pezzente”, ecc. ?
– Certo.
Ah, e tanto per informazione,no, non li ho visti gli
altri.
Ma
non fece in tempo a terminare la frase che entrò mio fratello.
Complimenti,
tempismo perfetto.
Ora che finalmente parlavamo…
Che ci fai qui, Malfoy?
– E tu? Sei venuto a sorvegliare tua sorella?
– Affari
miei. S-L-O-G-G-I-A.
– Non ci
penso minimamente. Questo è un luogo pubblico se non sbaglio. Se ci tieni puoi anche uscire, ma non ti aspettare che lo
faccia io.
–
Andiamo, Ginny
– M-ma io…
tentai
di ribattere. Inutilmente.
– Ho detto ANDIAMO!
– Non ha più due anni, è in grado di decidere da sola cosa fare.
– Tu
fatti gli affari tuoi, e cuciti quella bocca!
– Che c’è, ti rode oggi?
– Cazzi
miei, d’accordo? Vieni Ginny.
Avevo già
visto mio fratello così, e quasi sempre era per Hermione. Di solito era tranquillo, ma quando succedeva
qualcosa che la riguardava, diventava una furia. In fondo un po’ lo capivo, per cui evitai discussioni.
Sussurrai
– Scusa – rivolta a Draco, ma lui fece cenno di non
preoccuparmi. Mi girai ed uscii con Ron.
– Vuoi
spiegarmi che cazzo ti ha preso?
Chiesi
con un’aria decisamente scocciata. Devo ammettere che
con lui tendevo ad essere leggermente più acidella che con gli altri, non so neanch’io
perché. Forse perché sapevo che non mi avrebbe giudicata
per questo, o forse perché spesso e volentieri mi faceva incavolare, e pure
parecchio.
– Hermione.
– Tanto
per cambiare, insomma.
– Oggi…
Mi ha detto che si è accorta che le interessa una persona.
– Ah sì?
– Non so
chi sia, ma… mi ha detto che sono amici da molto
tempo, ma che a lui interessa un’altra.
– E non puoi essere tu?
– No, da
come lo diceva… non può essere.
– Harry?
– Dio,
spero di no! Comunque non ho avuto il coraggio di
dirle niente. Sai, si è anche messa a piangere… e io
non sapevo che fare
– Mi
dispiace.
Continuai,
con noncuranza, come avevo risposto fino a quel momento. Indubbiamente mi
dispiaceva per lui, e parecchio, ma mi dispiaceva ancora di più per me e Draco.
–
insomma, Ginny! Ma che ti
prende?
– Che mi prende? Ho capito che hai i tuoi problemi, ma devi
renderti conto del fatto che anch’io ho i miei. Insomma, stavo tranquillamente
parlando con Draco…
– DRACO?
– Sì, me
l’ha detto lui di chiamarlo così. Insomma, parlavo tranquillamente con lui, e
tu sei arrivato come una furia e hai rovinato tutto!!!
– Ma Ginny, cosa…
– E come se non bastasse, hai preteso che io uscissi. Il che non sarebbe stato un
problema se tu me lo avessi chiesto gentilmente… MA NON LO HAI FATTO!!!
– Ehi,
calma! Mi dispiace, ok! Non pensavo che la cosa ti avesse dato tanto fastidio!
– E
invece è così!!! E per favore, smettiamola di parlare
di te e Hermione e Hermione
e te tutto il giorno! Non ce la faccio più a sentire “lei non mi capisce”, “lei
non mi apprezza”, “lei non mi ama”. Vai da lei, una buona volta, e dichiarati!
– Non posso, lo sai.
– E perché? Dov’è il problema? Cosa potrà mai accadere di tanto tremendo? Se ricambia, finalmente potrete stare insieme, sennò
pazienza, se non altro ti sarai messo l’anima in pace e amici come prima!
– Non è
così semplice come sembra.
–
Svegliati!!! Nulla è semplice nella vita! Ma non puoi continuare a tormentarti in eterno!
– Forse
hai ragione…
Forse ero
stata troppo dura con lui, ma ero talmente presa da Draco che non riuscivo più a sopportare i suoi piagnistei a
proposito di Hermione, tanto meno dopo la figura che
mi aveva appena fatto fare con il mio bel serpeverde.
Ma mi sentivo anche felice per quello che mi aveva
detto. E cominciavo a credere di avere qualche chance.
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HOLAAAAA!!! Finito anche questo!!! Devo ammettere che le cose si
sono svolte più velocemente rispetto a come le avevo programmate (soprattutto
la questione Ron-Herm-Harry volevo farla spuntare
fuori un po’ più avanti), ma in fondo va bene anche così…
Come vi
pare il chap? Commentate, commentate…
Ah, COMUNICAZIONE
DI SERVIZIO: nel capitolo scorso Harry dice di aver
letto “Romeo e Giulietta” alle medie. Fatte conto che io non l’abbia scritto (l’ha letto, punto. Come dove e perché non ci è dato saperlo): rileggendo quello che avevo scritto mi
sono resa conto del fatto che Harry (come tutti gli
studenti di Hogwarts) non ha mai frequentato le
scuole medie. E questo mi ha anche illuminato su un’altra questione: perché chi
va ad Hogwarts poi lavora
comunque in ambienti che hanno a che fare con la magia o simili. Insomma, già è
difficile trovare lavoro fra noi poveri e comuni babbani,
poi figurati se hai solo la quinta elementare (quando nemmeno basta più il
diploma per essere assunti, a momenti).
Dopo aver
fatto tali importantissime scoperte esistenziali, vi saluto.
Continuate
a seguirmi!
Fra un
po’ si scoprirà anche qualcosa di Shiva…
Ringrazio
chi continua a leggere e – soprattutto – a commentare questa roba.
Vi avviso
che nonostante i numerosi sforzi io non riesco proprio a scrivere il capitolo
6, non mi viene proprio, per cui dopo il 5 non so
quanto vi toccherà aspettare per il successivo… sorry,
ma voi continuate a leggere, ok?
Ora passo
alle risposte, comprese quelle per il capitolo 2 che la volta scorsa non ho potuto inserire
Terry Thanks, in realtà non ho ben capito nemmeno io perché il
1° chappy mi è venuto così ‘largo’ … i misteri della
vita… Per i personaggi, sto meditando su Blaise, ma
ancora non ne sono sicura… e poi qualcun altro… ma tanto ancora ci manca
parecchio –credevate che vi sareste liberate/i di me
facilmente, eh? – alla recita (che si svolgerà a fine anno,
qui siamo appena agli inizi…), per cui ho ancora un po’ di tempo ^^
Jennina
Thanks a lot ^^ Beh, come hai visto anche se
davanti a Ginny se la ride, non è che in realtà Harry fosse molto contento della notizia (rosicone, rosicone!!!)
Seienne complimenti! Per il momento la tua è la rece
più lunga che la mia ficcy
abbia ricevuto! Sono contenta che ti sia piaciuta! Sì sì,
hai indovinato, sinceramente non ho mai letto altre ficcy
su recite o simili, anche se ero sicura che ce ne fossero in giro, ma forse è
meglio così almeno non ne sarò influenzata >____< … grazie della fiducia,
spero di essere all’altezza… Come vanno i tuoi ‘37 tondi’
? a me la febbre è passata, anche se il giorno dopo aver postato ho raggiunto
il mio massimo (x quest’anno) con 39,8… Ehehehe io kle cose o le faccio bene o non le
faccio per niente…
ruka88
Ma no poverina, non è idiota, solo un po’ ingenua… Harry
è suo amico e lei si fida, è normale dopotutto, no? Comunque
stai tranquilla che anche se il moretto a volte può sembrare buono e gentile,
in fondo la sua vena bastarda ce l’ha anche lui, e tutto ciò che viene detto o
fatto dai vari personaggi prima o poi avrà le sue conseguenze… A buon intenditor…
Mirai
è già,
viva Dracuccio! Anche se in genere io lo faccio
mettere con Harry :-P, ci ho
goduto anch’io a farlo rifiutare da Ginny… e
soprattutto a farlo rifiutare ahahaha (si lo so sono
un po’ str---, ma che ci vuoi fare se sono tutti
felici e contenti io non mi diverto)