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Autore: marta_granger    12/11/2016    2 recensioni
Hermione, Ron e Harry decidono di tornare a Hogwarts affrontare il settimo anno. Orgogliosi di poter definire quell'anno, l'anno della “tranquillità” prendono l'espresso per Hogwarts. Ma si sa, le cose non vanno mai come ci si aspetta...
Dopo la sconfitta di Voldermort molte cose sono cambiate. A questo avvenimento ognuno ha reagito in modo diverso. Il magico trio si scontrerà contro un nuovo vento. Nasceranno nuove amicizie e nuove rivalità. Tutte le case saranno pronte a reagire? E gli insegnanti? Chi ha il coraggio di combattere ancora?
Ma la vera domanda è: in tutto questo Hermione Granger e Draco Malfoy riusciranno a trovare una storia tutta per loro?
Chi non aprirà non saprà.
Dal testo:
-sveglia ragazzi!-esclamò Hermione ricevendo in risposta solo due grugniti.
-Hermione cara- disse Ginny guardando suo fratello e il suo ragazzo ronfare- tu sbagli metodo. Non si svegliano così due dormiglioni cronici... ma così!- tirò fuori la bacchetta e con sguardo maligno sussurrò -accio!- e in men che non si dica , la rossa si ritrovò in mano un mestolo e una pentola - SVEGLIA PIGRONI, SI DEVE PARTIRE PER HOGWARTS!-e iniziò a sbatterli
I ragazzi caddero dal letto.
Buona lettura!
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Boulevard Of Broken Dreams

“che palle”. Ecco l'unica cosa a cui riusciva a pensare Draco Malfoy. Quell'ultimo anno sarebbe stato lunghissimo. Da quando era partito l'unica cosa soddisfacente era stata mostrare a Potter la spilla da Caposcuola. Per il resto...una noia mortale e ora li toccava andare pure alla riunione. Non ne aveva proprio voglia.

-La McGranitt crede proprio che noi ci abbasseremo al livello dei sangue sporco.- commentò acida Pansy Parkinson che camminava accanto a lui. Avevano abbandonato Goyle in sala Grande e ora si stavano dirigendo al quinto piano. Pensy non aveva fatto altro che commentare il discorso della nuova preside.

-Senti Draco, ma tu cosa ne pensi? Questo tuo silenzio mi preoccupa. Non è che sei d'accordo con lei?- Il biondo le lanciò uno sguardo schifato.

-Ma ti pare? Io d'accordo con quella racchia. Sai bene che non sopporto neanche stare mezzo secondo nella stessa stanza con un sangue marcio, figurati dialogare con uno di loro.-disse con tono oltraggiato. Pensy sogghignò – Così si che ti riconosco.- e continuò a parlare a vanvera.

Prima regola per sopravvivere a Pansy Parkinson: Far finta di ascoltarla e ogni tanto annuire e sorridere. Pensy poteva essere sua amica quanto volevi, ma a volte faceva fatica a sopportarla. Troppo logorroica, troppo appiccicosa... voleva i suoi spazi. Come aveva fatto a sopportarla fino a quel momento lo sapeva solo lui. Si,okay, gli piacevano tutte le attenzioni che gli riservava ma che palle dopo un po'. Aria amica, aria. Però non poteva scacciarla via. Lo sapeva bene. A serpeverde quell'anno il clima non sarebbe stato dei migliori, si prevedeva il gelo più totale. Meglio tenersi stretti gli amici, o quel che era. Sbuffò. Quell'anno non sarebbe stato ben visto come gli anni precedenti. Tutti consideravano la sua famiglia dei traditori. Aveva provato a convincere i suoi a non mandarlo per l'ultimo anno ma sua madre era stata irremovibile. Doveva terminare gli studi. Sbuffò ancora una volta. Che palle!

-In compenso il nuovo prof di trasfigurazione è un figo della madonna. Finalmente quella materia sarà interessante.- continuò Pansy. E no. Ora non poteva annuire se no sarebbe sembrato Gay.

-Bah- biascicò. Si, decisamente meglio questa risposta. La Serpeverde parve accontentarsi perché continuò il suo monologo.

Arrivati sul piano giusto imboccarono un corridoio buio. Da quello che gli era stato detto la stanza del ritrovo era lì vicino. Vide tre Tassorosso entrare in una porta di legno di piccole dimensione. Doveva essere lì. Con aria spavalda la oltrepassò. Dalle dimensioni doveva essere stata una vecchia aula ora riadattata. Dei divanetti colorati erano situati al centro della stanza, in cerchio, alternati con dei comodi pouf. Al centro di essi un tavolo basso, di legno pregiato, circolare. Da un lato della stanza un caminetto di pietra acceso che riscaldava l'ambiente, dall'altro un leggio con su un grosso libro con accanto una piuma e dell'inchiostro. Sulle pareti numerosi quadri di prefetti e Caposcuola importanti, tra cui, riconobbe Silente da giovane. Distolse lo sguardo. Non gli piaceva pensare all'ex preside, l'uomo che avrebbe dovuto uccidere. Si riconcentrò sulla stanza. Una parete era occupata da grandi finestre ad arco seminascoste da quattro enormi tende, ognuna caratterizzata dai diversi colori delle case di Hogwarts. Fece passare gli occhi su tutto il perimetro della stanza. Erano si e no in quindici. Mancavano ancora un sacco di persone. Sbuffò e si sedette su un divano verde. Odiava aspettare. Davanti a lui, sul tavolino, notò una busta chiusa. Si sorprese che ancora nessuno avesse provato ad aprirla. La prese in mano.

-Non riuscirai ad aprirla.- Lo informò petulante un prefetto di Corvonero seduto sul divano di fronte a lui.

-Perché?- Draco alzò un sopracciglio.

-Perché ci ha già provato Patma. Temo che non si aprirà finché non siamo tutti o finché non ci sarete almeno tutti voi Caposcuola.- rispose il biondo mentre entravano nella stanza alcuni prefetti di Grifondoro.

Draco fece segno di aver capito e sbuffò. Non aveva intenzione di stare lì ancora per molto.

 

Dopo più di quindici minuti che era lì ad aspettare, Draco, fuori di se, stava per andarsene quando finalmente entrarono Hermione e Ron, gli unici a mancare.

-Finalmente!- esortò aggressivo Malfoy.-Granger, Weasley, dieci punti in meno a testa per il vostro ritardo.-li aggredì.

-Malfoy come osi!- replicò furente Hermione per l'atteggiamento del biondo- siamo in perfetto orario. Non puoi togliere punti così perché ti va.-

-Invece io posso Granger, o ti sei dimenticata che sono Caposcuola?-

-No, non puoi. Anche noi siamo Caposcuola.- sbottò a sua volta Ron infuriato.

-Ah si? Che bell'esempio che date. Bravi.-iniziò a battere le mani- Non è che se siete della cricca “amici di Potter salviamo il mondo” potete fare quel cazzo che vi pare. La prossima volta non sarò qui ad aspettarvi. Un Malfoy che aspetta i comodi di un traditore del proprio sangue e di una lurida sangue sporco? Mai. Tenetevelo bene a mente.-

Ron fuori di se stava per tirare fuori la bacchetta quando una ragazza indiana e un ragazzo biondo, entrambi di Corvonero, si misero tra di loro per tenerli lontani.

-Okay basta! Tutti e tre.- ordinò categorica Patma Patil, l'ultima Caposcuola.

-Non abbiamo nessuna intenzione di sopportare questo teatrino tra Serpeverde e Grifondoro.-la supportò Antony Goldstein.

-Proprio non avete ascoltato quello che ha detto il cappello parlante e quello che ha detto la McGranitt a cena.- continuò imperterrita la Caposcuola- Serpeverde e Grifondoro la devono smettere di litigare tra di loro. Noi siamo stufi. Se dovete sfogarvi datevi un appuntamento per un duello, ma noi non ne vogliamo sapere nulla.- Hermione ferita nell'orgoglio chiese in modo impercettibile scusa a tutti e,rossa dalla vergogna, andò a sedersi su un divano color oro, mentre Malfoy e Ron si lanciavano ancora sguardi di sfida.

-Hanno ragione!- si unì a loro Hanna Abott, prefetto dell'ultimo anno di Tassorosso -noi siamo quelli che devono dare l'esempio a tutta la scuola. I professori ci hanno scelto per questo. Almeno tra noi non dovremmo litigare.-

-Come si fa a non litigare con uno che ti aggredisce appena entri nella sua stessa stanza?- domandò con astio Ron.

-Io ho un'idea. Basta accopparti e vedi che io non litigo più con nessuno.-Rispose ironico Malfoy.

-Draco, adesso basta.- si alzò da un pouf una ragazza che Hermione non aveva mai visto.- Se non vogliamo restare qui tutta la notte ci conviene collaborare.- il biondo alzò un sopracciglio, oltraggiato. Adesso erano tutti contro di lui. Anche Astoria Greengrass che gli sembrava una delle poche ragazze normali a Serpeverde. Fanculo a tutti! Gli era passata una mezza idea di andarsene ma poi avrebbero deciso tutto gli altri. Non poteva sopportalo. Si girò sbuffando. Andò verso la busta al centro della stanza sotto gli occhi vigili di tutti e incitò pomposo -beh che fate tutti lì impalati? Non ho tutta la notte da passare qui.-

Patma e Antony si sorrisero, felici che tutto fosse andato per il meglio e per la loro piccola vittoria, mentre Ron fece una smorfia. Decisamente non lo sopportava.

Quando tutti si furono accomodati la lettera iniziò a parlare da sola,con la voce della preside, e ad alzarsi in volo per magia:

Cari studenti e care studentesse di tutte le case, buonasera.

Come avrete notato quest'anno siete in molti. I Caposcuola non sono solo due ma ben quattro e in tutto siete più di venticinque. La mia speranza è che riusciate tutti a collaborare e a instaurare un ottimo rapporto di amicizia durante l'anno. -molti serpeverde fecero una faccia disgustata- Ma passiamo alle cose importanti. D'ora in avanti dovrete organizzarvi per i turni notturni che andranno dall'orario di coprifuoco, le undici, fino alle tre. Per ogni fascia oraria ci dovranno essere almeno sei persone. C'è un registro al lato della stanza che dovrete firmare all'inizio di ogni turno e alla fine. Ricordo che questa aula è riservata esclusivamente ai caposcuola e ai prefetti. Sarà una sorta di sala comune sempre pronta ad aprirvi le porte. La parola d'ordine sarà da domani “Molliccio”.

Io, e il resto del corpo insegnanti, contiamo su di voi e ricordiamo che ognuno di voi è stato scelto per questo ruolo per un valido motivo. Spero che non ci deludiate.

Per ulteriori informazioni sono sempre pronta a rispondere alle vostre domande. Non esitate a chiedere.

Buona fortuna e buona collaborazione a tutti,

la preside Minerva McGranitt.”

Appena la lettera finì di parlare, si sbriciolò e al posto dei suoi resti spuntarono dolcetti e thé caldo per tutti. Per magia tutte le tazze si riempirono e quasi tutti ne presero una.

Fu poi Hermione a prendere in mano la situazione. Si alzò e andò a prendere la piuma e il registro dal leggio.

-se siete d'accordo possiamo buttare giù una lista per questa settimana.-

-Si e possiamo fare i gruppi misti.- sorrise incoraggiante Hannah.

-oh si! E poi ci prendiamo tutti per mano e facciamo il girotondo.- le schermì Lucian Bole, prefetto di Serpeverde del sesto anno.

-Ah ah simpatico.- replicò ironica Demelza Robins, prefetto di Grifondoro.

-Demelza sei un' idiota, non devi rispondere. Devi ignorarli.-rispose saccente Ortensia Baddock, una ragazza con i capelli neri di corvonero.

-Si, dai retta a Ortensiuccia.- fece il verso Lucian.

-Ma quanto siete infantili.- commentò acido un altro prefetto di Corvonero.

-Ma vaffanc...-

-BASTA!- urlarono in contemporaneo Draco e Hermione. Tutti si zittirono.

-Abbiamo capito che siamo tutte delle teste di cazzo, ed è risaputo che non sono solo la mia casa e quella di Grifondoro a litigare. Siamo diversi, okay. Ma ora fotte sega. Quindi zitti ,non rompete e facciamo queste maledette liste. Prima finiamo, prima ce ne andiamo da questa stanza. Capito?- Alzò la voce Draco. Hemione, ignorando il fatto che stesse dando ragione alla persona che non sopportava più al mondo, annuì e lanciò uno sguardo di fuoco a tutti.

-Ma senti chi parla, Mr. “Sto buono e che ho smesso di litigare cinque minuti fa”. Non prendiamo ordini da uno che ha tradito tutti come te Malfoy.- preseguì pungente Lucian ignorando completamente Hermione e lasciando a bocca aperta più di una persona. Malfoy era sempre stato uno molto rispettato nei sotterranei, soprattutto per i suo patrimonio e per le sue idee. Nessun Serpeverde aveva mai osato contraddirlo. Draco fuori di se si alzò minaccioso, raggiunse il compagno di casa e con astio domandò – Chi è il tuo secondo?- si vide, in modo impercettibile, Lucian tremare per un momento. Poi si riprese e sicuro di se rispose -Yaxley e il tuo?-

-Pansy.- neanche chiese. La ragazza, che fino a quel momento era restata per conto suo a strafogarsi di biscotti, fece una risata sciocca. La lotta all'ultimo sguardo tra i due serpeverde la interruppe Hermione -Non potete aggirarvi per i corridoi dopo la riunione o sarò costretta a togliervi i punti.- non sembrava molto dispiaciuta.

-Non rompere le palle Granger. Sono affari nostri, faremo a Serpeverde. -la zittì. Poi aggiunse verso gli altri -qualcuno ha altro da aggiungere o possiamo andare avanti?- alcuni Grifondoro erano sul punto di rispondere ma stettero zitti alla vista dello sguardo autoritario di Hermione.

-Bene!- Si intromise Patma con un enorme sorriso – possiamo cominciare se siete d'accordo.- Nessuno si oppose.

La riunione continuò in modo quasi del tutto tranquillo. Ogni tanto qualcuno lanciava una frecciatina verso un altro, ma alla fine riuscirono a collaborare tutti. Era l'unico compromesso per uscire da quella stanza. Dopo aver diviso prefetti e caposcuola in gruppi da sei, se ne andarono tutti assaporando il vento della libertà. Gli unici a rimanere e a firmare il registro furono Hermione Granger, Patma Patil, Jasmine Goldstein, una prefetto di Serpeverde del quinto anno particolarmente loquace, Malcom Baddock dello stesso anno della compagna di casa e per tassorosso Megan Jones e Ernie MacMillan.

-Siamo sei e i piani sono sette, direi di dividerci.-organizzò Hermione.

-Non credo proprio.- rispose sgarbato Baddock.

-Perché?-domandò la riccia alzando il sopracciglio.

-Come perché?- chiese il serpeverde affrontandola con un coraggio che non aveva-perché si. Hai capito?!-

-Smettila Malcom.- si intromise Jasmine- lo dovete scusare, di solito non è così sgarbato.-

-Di solito è circondato da Purosangue Serpeverde immagino. Non sarà abituato a “Sangue sporco”.-rispose pungente la Grifondoro immaginando che fosse lei il problema.

-Ti sbagli. Non sei tu il problema. È lui.- Spiegò la giovane Serpeverde, avvicinandosi a Hermione e bisbigliandole poi nell'orecchio- Ha solo paura di andare per il castello da solo. Gli mette inquietudine- le fece l'occhiolino. La riccia si vergognò di averlo aggredito malamente. Ma subito riprese il controllo della situazione proponendo un'alternativa -Che ne dite se ci dividiamo in gruppi da due?-domandò sorridendo, sperando di non dover ancora iniziare una discussione con qualcuno. Era stanca.

La proposta venne accolta con grande entusiasmo dai due Tassorosso che si misero in coppia insieme. Malcom Baddock non osò parlare ma si mise accanto a Jasmine.

-Bene Granger, pare che noi due staremo insieme.- le si avvicinò con sguardo incoraggiante la Caposcuola di Corvonero- Direi che i due prefetti di serpeverde si possono occupare dei sotterranei e dei primi piani-continuò perentoria rivolgendosi agli altri- Ernie e la sua compagna dei piani fino al quinto e io e la Granger degli ultimi due più le torri. Appena avrete finito il vostro turno di guardia vi ricordo che dovrete tornare qui a scrivere e firmare il resoconto della vostra ronda.- Così Anche gli ultimi uscirono dalla vecchia aula riadattata. Ben presto Hermione e Patma furono inghiottite dall'oscurità del castello. Entrambe accesero le loro bacchette e iniziarono la ronda.

L'unico rumore che si sentiva era l'eco dei loro passi. Le ombre delle armature ai lati dei corridoi erano spaventose e lo scricchiolio delle pietre era terrorizzante. Anche i fantasmi non si vedevano.

- É inquietante.- cercò di sdrammatizzare Patma parlando per la prima volta da quando erano rimaste da sole.

-é vero.-annuì Hermione.

-Sai, pensavo che sarebbe andata peggio sta sera.-continuò sincera la Corvonero, cercando di iniziare una conversazione. Hermione la guardò come se fosse pazza -Sei seria? A momenti ci ammazzavamo a vicenda. Per ogni cosa nasceva una discussione.-

-Sono seria-accennò a un sorriso- nonostante tutto siamo riusciti a raggiungere un accordo.-

-Questo è vero.- ammise pensierosa Hermione ripensando alla serata. Dopo alcuni secondi non riuscì a trattenersi –Sono solo io che ho avuto questa sensazione o tra i Serpverde c'è qualcosa che non va?-

-Ti stai riferendo a quello che ha detto a inizio riunione il prefetto Lucian Bole a Draco Malfoy?-

-Non solo, anche alle varie frecciatine che ogni tanto partivano. Non sempre erano indirizzate a membri delle altre case, a volte a Serpeverde stessa.-fece notare la riccia all'altra.

- In queste poche ore mi sono fatta un'idea su quello che sta succedendo.-disse seria.-penso che Serpeverde si stia spaccando in due fazioni. Chi ancora crede in Voldemort e chi invece ha abbandonato la sua causa. Temo che nascerà un putiferio nei sotterranei.-

Hermione la guardò – Lucian Bole è figlio di un mangiamorte?- Era stranamente preoccupata della risposta.

-Si. E il padre è stato mandato ad Azkaban a causa di alcune testimonianze.-

-Chi ha parlato?-

-Lucius Malfoy.-

 

My shadow's the only one that walks beside me
My shallow heart's the only thing that's beating
Sometimes I wish someone out there will find me
'Til then I walk alone

-Boulevard Of Broken Dreams-

Spazio dell'autrice:
TATATATAAAN
Spero che vi sia piaciuto. Ditemi se il linguaggio di Malfoy è troppo volgare. Sto cercando di renderlo più realistico possibile ma come sapete, accetto consigli .
Informazioni si servizio:
Nel prossimo capitolo ho intenzione di risolvere alcuni dubbi riguardo alla situazione post-guerra di Draco;
Da oggi aggiornerò settimanalmente;
Ringrazio chi legge la storia, soprattutto chi la recensisce, e chi la aggiunge tra le seguite.
A Presto!
Marta

   
 
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