Dopo... anni? Non ho controllato sinceramente, ho ripreso in mano questa ff e ho deciso di continuarla... penso che la finirò, col tempo però. Buona lettura!
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La McGranitt si stava
dirigendo a lezione di trasfigurazione dei ragazzi del terzo anno,
quando vide
Morgana correre per i corridoi.
-Signorina
Elddir! Non si corre per i corridoi della scuola!-
La
ragazza si bloccò all’istante, dispiaciuta per
l’accaduto. -Mi scusi preside…
non accadrà più.-
La donna
le si avvicinò. -Ha parlato col signor Potter?- Morgana
annuì, sempre ad occhi
bassi.
-Ha
detto che devo agire in modo diverso da lui… che
è ciò che faccio a rendermi
quello che sono, non il mio sangue…-
-Il
signor Potter ha ragione, lo ascolti e vedrà che le cose si
sistemeranno.- la donna osservò il suo orologio da polso e
poi si rivolse di
nuovo alla ragazza. -Signorina Elddir, le andrebbe di aiutarmi per una
lezione?
Suppongo che ora abbia l’ora libera.-
Morgana
annuì sorridendo. -Si professoressa, ho un’ora
libera.-
-Bene,
mi segua.- percorsero veloce il corridoio per poi svoltare a destra e
dirigersi
alla classe di trasfigurazione, sulla sinistra. La professoressa
McGranitt
bussò ed entrò nella classe.
Dentro
c’era una strega giovane, sulla quarantina, che accolse la
preside con un
sorriso.
-Grazie
per essere qui preside, so che è molto impegnata, ma pensavo
che una
dimostrazione sarebbe stata migliore di ogni spiegazione!-
Morgana
entrò dietro la vecchia professoressa, scrutando i volti dei
ragazzi intorno a
lei. Notò che c’era Lily, seduta in seconda fila,
sul corridoio centrale. Le
passò accanto facendole un mezzo sorriso.
-Professoressa Keenness la ringrazio, ma essendo io ormai in là con gli anni, una trasformazione mi affaticherebbe molto...- notando l'espressione corrucciata della collega e gli sguardi delusi degli studenti, continuò. -Ma vi ho portato qualcuno che di questi problemi non soffre... giusto signorina Elddir?-
La ragazzina sollevò lo sguardo sulla donna alla sua destra, sorpresa che le chiedesse di mostrare così semplicemente le sue abilità, ma al suo sorriso rassicurante, perse ogni esitazione e annuì vigorosamente. -Si professoressa.-
Senza dire altro, si voltò verso la classe, sorrise alle facce confuse degli studenti e si trasformò.
Ci furono gridolini di paura e delle esclamazioni sorprese quando, davanti ai loro occhi, al posto di Morgana apparve una giovane leonessa dal pelo lucido e apparentemente morbido, che ringhiò improvvisamente facendo cadere metà classe dalla sedia.
Fece qualche passo verso gli studenti, che indietreggiarono istintivamente tutti... tutti a parte una, Lily. La ragazzina le si avvicinò e l'accarezzò sulla testa, scoprendo che effettivamente il pelo era morbidissimo, e ridendo al leggero rumore di fusa che emise l'animale.
-Fai la voce grossa, ma in realtà sei solo un grosso gatto che ama le coccole, eh?- la prese in giro. Incoraggiati da questo, anche gli altri si avvicinarono, ma nessuno osò toccarla, anche perché lo sguardo della leonessa li intimoriva.
-Bene signorina Elddir, penso possa bastare.- la preside richiamò tutti all'ordine e la leonessa si ritrasse, tornò vicina alla donna e riprese la forma umana.
Ci fu un fragoroso applauso, che mise in tremendo imbarazzo la ragazzina. Dalle precedenti reazioni si era aspettato un lungo silenzio e molta tensione. Quegli applausi ed espressioni ammirate la stupirono, così fece un leggero inchino imbarazzato con la testa e guardò Lily, che rideva divertita.
-Ora che avete visto cosa significa essere un Animagus, io e la signorina Elddir vi lasciamo alla vostra lezione. Buon proseguimento.- la preside ebbe pietà, vedendo già molti studenti pronti ad alzare la mano per fare domande a Morgana, e vedendo la ragazzina nella confusione più totale.
-Grazie preside e grazie anche a lei, signorina Elddir.- disse la professoressa Keenness mentre le due si avviavano verso l'uscita.
Una volta fuori, la vecchia professoressa si chiuse la porta alle spalle, e si rivolse alla giovane.
-Direi che è stato un successo, non le pare?-
-Si. Anche se non volevo spaventarli così... ho solo detto "ciao" e parecchi sono caduti dalla sedia.- spiegò perplessa.
La McGranitt rise leggera, ma anche sorpresa dall'ingenuità e anche dalla purezza che custodiva quella giovane e potente strega, nonostante i natali.
-Professoressa...- il tono dei Morgana si fece improvvisamente serio, tanto da attirare l'attenzione della donna e da preoccuparla. -So che sono ad un livello avanzato rispetto ai miei compagni e che...- si fermò un attimo, non trovando le parole. -Le lezioni per me sono un po'... inutili...- cercò di farsi comprendere, di far capire che non era una critica o egocentrismo quello che diceva.
-Si, lo penso anch'io che, per lei, il livello delle lezioni siano un po' troppo elementare.- la incoraggiò, comprendendone il disagio.
-Vorrei comunque seguirle professoressa... ma vorrei anche aiutare o assistere il professore nella lezione... come abbiamo fatto oggi, se possibile...-
Le due si guardarono negli occhi. Gli occhi della vecchia e saggia professoressa si specchiavano in quelli della giovane e dotata studentessa, entrambe impegnate a comprendere l'una i pensieri dell'altra. Infine la preside sorrise.
-Ne parlerò con gli altri professori, ma penso non avranno problemi. Ed ho anche avuto un'idea...- la ragazza continuava a fissarla con sguardo quasi avido. -Ci sono molti studenti che hanno bisogno di un piccolo aiuto per compiti, per allenarsi coi vari incantesimi appresi o molto curiosi di impararne di nuovi, magari sicuri... Perciò che ne dice di fare da tutor a tutti gli studenti che ne avranno bisogno?-
Morgana valutò la cosa, per poi chiedere. -Qualsiasi studente?-
-Puoi cominciare con la tua casa, a cui sicuro vorrai dare la precedenza, ma se altri studenti di altre case ti chiederanno aiuto... perché non darlo? Ovviamente ci sono argomenti che non dovranno essere toccati...- aggiunse la donna in tono severo.
-Farò
più cose possibili diverse da mio nonno, professoressa... lo
giuro sulla mia vita.-