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Autore: Hika_chan    16/05/2009    1 recensioni
Cominciamo col dire che non parla di vampiri, il titolo è semplicemente ripreso dal concept disc usato nella storia. SasuSaku SasoDei SasoSaku
Cap 1: Prologo: E' tutto come un “c'era una volta”. Qualcosa di fiabesco, o forse è meglio dire da film. Tutta questa storia non può essere vera.
Cap 2: Non è un Incubo è Realtà: Sorrido mentalmente. Illuso. Non la riavrai mai. Ormai è mia, e lo sarà per sempre.
Cap 3: Il mio nome è Dracula: Soffri Uchiha, come hai fatto soffrire me.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akasuna no Sasori , Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi tornata col nuovo capitolo. È stata dura scegliere l'immagine, due erano particolarmente perfette, ma alla fine questa ha prevalso sull'altra, che userò comunque U.U
Forse i testi non sono perfetti, ma alcune parole del cd non si capiscono. Ho cercato di fare del mio meglio, vedremo...

X Hachi92: Tesora!! Sei l'unica commentatrice... T.T Si, gli errori grammaticali di punti o virgole sono voluti per dare espressione alla lettura. Ecco il primo capitolo...speriamo bene!! Tvb tesora!!

Non è un incubo è realtà

http://www.youtube.com/watch?v=C2fwJU0EmJ8&feature=PlayList&p=1B2F473367576471&playnext=1&playnext_from=PL&index=10


Non è un incubo è realtà


Dalla finestra aperta l'aria entra gelida ed imperiale. Sfiora la mia pelle d'ambra e corre impetuosa tra i miei capelli infuocati. Le nubi, duro marmo nero, oscurano il cielo annunciando la notte. Assottiglio gli occhi a scrutare il sentiero selvaggio. Le foglie delle piante e l'erba hanno preso il colore dell'oceano profondo. Un blu magnetico, quasi elettrico, come a richiamare la tempesta che si scatenerà da qui a poco.

Sta arrivando dall'aldilà
non è incubo, è realtà
dai Carpazi fin qui la tempesta si annuncia ormai

Chiudo gli occhi, escludendo il paesaggio ed il mio riflesso sulla finestra buia.
Immagino come sia: trovarsi sotto il vento che ti violenta, l'umidità che ti soffoca e la vegetazione che crea una gabbia attorno al tuo corpo.
Eppure il tuo spirito è l'elemento più forte della natura.
Continui imperverso a crearti un sentiero, pur di riavere ciò che è tuo.

Sorrido mentalmente.

Illuso.

Non la riavrai mai. Ormai è mia, e lo sarà per sempre. Non può essere diverso, ora. Sarai condannato ad essere come me. A soffrire come me. Sempre. Per l'eternità. Lo sei sempre stato. Non può essere diversamente. È il tuo destino. Sei destinato ad essere un animale errante e solo.

So tutto di te, non può essere diversamente. Noi siamo uguali. Soli. Immancabilmente.

Hai sempre combattuto per il bene, e per riconoscenza hai ricevuto solo tradimenti.

Uccidere tuo fratello, per poi scoprire che era tutto un inganno.

Eppure tu hai avuto una luce. Quella luce che mi hai portato via.

Il destino è crudele, e lo imparerai arrivando qui, da me. Non da lei,
da me.

Soffrirai.

Ed è ciò che ti meriti per avere ciò che spettava
a me.


Dopo secoli e civiltà sta arrivando, non ha pietà
il dragone che a Dio la vendetta giurò
i nemici di Cristo sfidò ma la chiesa poi rinnegò
per l'inganno di chi la sua fede tradì
cerca dentro l'umanità quel che manca nell'aldilà
quella felicità che l'amore dà


*°*


L'acqua imperversa ad impregnare i miei vestiti, rendendoli più pesanti.
Le gocce di pioggia, unite al vento, sembrano fruste munite di aghi di granito che trapassano il torace.
Sembra che tutto mi voglia impedire di raggiungerla.
Passo il palmo della mano tra i capelli impregnati che sembrano provare divertimento ad incollarsi al viso, come se volessero entrare in simbiosi con la pelle.
Sento la sua voce urlare disperata.
Un pugnale nelle orecchie per il suo tono disperato ed allarmante.


state attenti a voi, state attenti a voi

[viene a bere il vostro sangue, viene a bere il sangue]

state attenti a voi, state attenti a voi

[viene a bere il vostro sangue, viene a bere il nostro sangue]

state attenti a voi, non sono pazzo, è la realtà


Ripongo la katana gocciolante di linfa. Avanti a me il portone di legno massiccio è socchiuso, come un invito ad entrare ed a nutrirmi del sangue del suo padrone.
Chiudo il portone dietro di me, come a precludere ogni via di fuga. È irreale il silenzio presente nell'aria dopo il trambusto esterno. Eppure sento nelle orecchie il sibilo delle urla di morte, come quando ero bambino e dovevo per forza uccidere Itachi per ritrovare la pace.
Digrigno i denti al suono dei passi fermi in cima alla scala. So che non è lei. Lei si sarebbe catapultata tra le mie braccia, come la pioggia poc'anzi.
Alzo lo sguardo ad incrociare gli occhi nocciola di lui, quel maledetto bastardo.
Porto una mano alla katana, come se infoderata fosse la mia rabbia e non la Kusanagi, ormai strumento di vendetta.
Un sibilo, che in questo spazio immenso risuona come un urlo.
- Dov'è?
Con un cenno del capo scosta i ciuffi di capelli dal viso.
- Qui
Emetto un suono sprezzante.
- Non preoccuparti, la rivedrai tra poco.
Un brillio divertito attraversa come una stella cadente i suoi occhi.
Cosa c'è di divertente in tutto questo?
Sfilo la Kusanagi per metà. Il riflesso della luce bianca sulla katana rimbalza creando un sinistro gioco di luci.
Ringhio.
- Adesso
Un secondo sibilo tra i denti, amplificato mille e mille volte ancora.
China il capo di lato, chiudendo gli occhi nocciola, come cenno d'assenso.
Passi leggeri e misurati, per poi diventare una sfrenata orsa, risuonano alla sua sinistra. Una nube di capelli rosa m'investe. Le vesti, gonfiate dal suo veloce movimento, s'impregnano dell'acqua dei miei vestiti.
Eppure non emette suono.

[Avrebbe urlato “Sas'kè-kun”]

La stringo a me, fredda e dura come il ghiaccio. Inspiro il suo odore, non suo.
La scosto da me. I suoi smeraldi spenti, vuoti, morti. L'espressione così...piena, ma al contempo vuota, perchè fredda, morta. Così triste, così sofferta, immersa nell'oblio.
Scivola dalle mie braccia, fino ad accasciarsi a terra. Incredibile come non me ne voglia separare, come l'accompagni anche quando lei non c'è più.
- Tu non arrivavi, lei si è gettata
Riporto il mio sguardo, col volto sfigurato dalla rabbia, su di lui.
- Cazzate
Si rabbuia e sul suo volto cala un'ombra d'ira.
- Hai ragione. L'ho spinta io a gettarsi nel fiume. Perchè lei amava te e non accettava di amare me.


E io sono solo un uomo
con un animale assurdo chiuso in me
l'amore che io ho per lei
che morì..lei..lei che si lanciò
in un fiume pur di non tradirmi mai...
lei che piangerò tutta l'eternità
ma giuro io..io risorgerò..dalla morte per il tempo che verrà..
solo per lei l'alba io rivedrò..in questa notte oscura
la troverò..e la mia sposa sarà..la troverò...

*°*


Lo fisso con astio, e fisso le sue mani lunghe sui fianchi come a volerla riaggrappare, ma la lascia lì. A terra. Come un fagotto di abiti stracci da gettar via, cattivi anche per i poveri.
Lei ha preferito morire per lui, e viene gettata via così. Mentre io, IO l'ho resa immortale.
- Cosa farai ora, Uchiha?
Sfila la katana mettendosi in posizione d'attacco. Gli abiti, bagnati, aderiscono a lui come una seconda pelle.
- Non la rivolevi, Uchiha?
Ancora non attacca. Aspetta, come un animale che attende di captare il momento giusto, ma che prima tenta di spaventare l'avversario.
È questo ciò che sei, un animale.
- Ti chiamava sai? Sas'kè-kun! Sas'kè-kun!- dico imitando la sua voce per poi ritornare alla mia, tonante e rabbiosa -Pregava per te, sai?
Freme, vuole il mio sangue [veleno].
- Ed ora è mia, e lo sarà per sempre. Ma sai,
Sas'kè-kun, io so cosa vuoi, cosa cerchi.


[IO APPARTENGO ALL'INFERNO...LA MORTE è LA MIA SPOSA...
è MERAVIGLIOSA...LE PAROLE NON POSSONO SPIEGARE...
PRESTO SARAI CON ME, TI COMMUOVERAI PER LA BELLEZZA DI QUESTA NOTTE
A ME PUOI DIRLO, LA TUA VITA NON HA PIù UN SIGNIFICATO
E IL CIBO TI DISGUSTA... E IL VINO NON HA PIù SAPORE...
STAI PREGANDO IL MIO ARRIVO PER UN'ALTRA VITA...
E DIRAI ADDIO ALLA LUCE DEL SOLE TI APPRESTERAI
A DIVENTARE QUELLO CHE IN FONDO SEI SEMPRE STATO
CENERAI DAI PIATTI VUOI, BERRAI DAI BICCHIERI VUOTI
PERCHè L'UNICO TUO CIBO D'ORA IN POI SARà IL SANGUE...
...IL SANGUE è VITA!]

*°*


Sono stato a sentirlo blaterare fin troppo.
Io sono un vendicatore, ed anch'io so bene cosa voglio.
Voglio il sangue.
Il suo sangue.
E lo voglio per
lei.


IO...IO RISORGERò...DALLA MORTE PER IL TEMPO CHE VERRà
LA TROVERò..LA MIA SPOSA SARà..
SOLO PER LEI VOGLIO SANGUE....VOGLIO SANGUE...SANGUE...SANGUE...

Sono arrivato. Ho attraversato il mondo per riaverla.
Ma no, non così. Vi prego, svegliatemi da quest'incubo.
Passa le tue dolci dita sulla mia fronte. Le tue morbide labbra sulle mie.
Ritorna da me


sta arrivando dall'aldilà
non è incubo, è realtà
dai carpazi fin qui la tempesta si annuncia ormai
cerca dentro l'umanità quel che manca nell'aldilà
quella felicità che l'amore dà

IO...IO RISORGERò...DALLA MORTE PER IL TEMPO CHE VERRà
LA TROVERò..LA MIA SPOSA SARà..
SOLO PER LEI VOGLIO SANGUE

Due mani cingono il mio torace.
Dolcemente, come solo lei può.
No.






  
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