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Autore: Goten    16/05/2009    30 recensioni
I miei sensi si allertarono improvvisamente.
<< Che cosa è questo odore?! >> Esclamai voltandomi verso i miei fratelli, mentre un lampo illuminava a giorno l'intera radura.
Tutti quanti stavano annusando l'aria, vedevo chiaramente nei loro pensieri lo stupore per quello strano aroma. L'odore arrivava da li, ma di chi era quella sciarpa?
<< Un'umana è stata qui?! >> Sibilò a bassissima voce Rosalie, stupita.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutti! Innanzitutto ho un annuncio da fare a due persone: SHONA e DODO!! Se leggete, sono senza internet a casa!!! Maledetta linea telefonica del cavolo! ç.ç Mi spiace che non ci siamo potute sentire, ma il tecninco fino a martedì non viene ç__ç sorry...
Adesso torniamo alla ficci, stò scroccando la linea di my brother! hehe^^ lui è in giro e io sfrutto... mi sembra giusto! ^^ Ok, bando alle ciance, vi lascio al capitolo!! Un bacione e buona lettura!

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Capitolo 13


Ci trovammo a ringhiarci contro come animali pronti all'attacco. Perché voleva vedere Bella?! Cosa diavolo voleva da lei?!

Era mia! Perché sia lui che Tanya non riuscivano a capirlo?! Nessuno poteva avvicinarsi senza il mio permesso! << Ti staccherò la testa se solo osi avvicinarti a lei, Black! >> Arricciai il labbro superiore, mostrando la mia dentatura perfettamente tagliente.

Emmett e Tanya furono al mio fianco, mentre i pensieri di Jacob valutavano la situazione, non gli conveniva mettersi contro tre vampiri, avrebbe sicuramente avuto la peggio.

Smisi di ringhiargli contro, quando vidi che non aveva più intenzione di attaccarmi, ma solo di parlarmi.

<< Va bene. >> Acconsentii, poi mi rivolsi verso Emmett. << Voi andate, io e lui. >> Lo indicai con un gesto secco. << Dobbiamo parlare. >>

<< Ok. >> Mi rispose Emmett. Stai attento.

Annuii.

Tutto questo casino per quella insulsa umana! Ringhiai contro Tanya. Quella stupida vampira era una vera seccatura!

Emmett la portò via con se. Avrei pensato più tardi a lei. Adesso, era giunto il momento di mettere in chiaro le cose con il lupacchiotto. << Adesso siamo soli. >> Sentenziai.

Nei suoi pensieri, c'erano diverse cose che mi colpirono e alcune di queste mi irritarono a morte. << Che cosa vuoi da Bella? >> Questa era la domanda che mi premeva di più. Cosa voleva dalla mia piccola umana?!

Jacob sorrise amaramente. << Salvarla. >>

Assottigliai lo sguardo cercando una risposta nei suoi pensieri. << Lei non ti vuole. Lei ha paura di te. >> Sibilai duro. Non gli avrei mai perdonato il fatto di averla terrorizzata.

Abbassò lo sguardo colpevole. << Lo so. Mi dispiace. Io... non volevo. >>

Sembrava sincero, ma rimasi comunque guardingo. << Spiegati. >>

Sollevò lo sguardo nero verso di me. Era uno sguardo fiero, irrispettoso e duro. << Tu cosa vuoi da lei, Cullen? >>

<< Fino a prova contraria, sono io che ti pongo le domande. >> Di sicuro non erano affaracci suoi, quello che io volevo da Bella.

Tremò di rabbia, ma vidi che nonostante tutto si stava trattenendo. << Io non volevo spaventarla... ero... ero geloso. >> Si portò una mano davanti agli occhi, sospirò rumorosamente. << Se potessi tornare indietro, lo farei! >> La sua voce era impermeata di dolore. La sua mano scivolò via dal viso, ma il suo sguardo rimase fisso verso il terreno, nella sua mente vidi le immagini susseguirsi, ricordi... Bella a la Push, dentro la riserva, Jacob e la sua piccola cotta. Il suo essere possessivo. Il suo scagliarsi contro di lei, terrorizzandola a morte.

Quella scena fu come un pugnale in mezzo al mio petto. Sembrava così mostruosamente identica a come avevo reagito io la prima volta che l'avevo vista. Solo che Bella, mi aveva perdonato, non mi temeva, perché Jacob invece continuava a metterle paura? Non capivo... << La ami? >> Domandai sulle spine.

Alzò lo sguardo smarrito. Sapevo che stava cercando ancora di trovare le parole per spiegarmi l'accaduto, ma non serviva, avevo già visto. Mi picchiettai sulla tempia. << Leggo nella mente, ho visto cosa è successo. >> Lo stupore si dipinse sul suo viso. << La ami, Jacob Black? >> Riproposi la domanda. Io dovevo sapere.

Prese un piccolo sospiro e poi, nella sua mente, il volto di Bella venne sostituito da un altro volto. << No. Io sono già innamorato; Leah è tutta la mia vita. >> Il susseguirsi di immagini di loro due assieme, il loro imprinting, le prime uscite, i primi baci... era davvero innamorato di lei.

Scossi la testa. << Non capisco. Se ami un'altra, perché vuoi Bella?! >>

<< Perché è umana, lei non è una di voi. Il nostro compito è di proteggere la vita, voi invece, portate la morte. >> Era maledettamente serio, sapevo che da una parte aveva ragione, ma io, non avrei rinunciato a lei. No! << Perché la vuoi con te, Cullen? Lei è un'umana... morirà. >> Lessi la sincerità nelle sue parole, decisi di rispondere con altrettanta verità.

Lo fissai negli occhi, desideravo che mi credesse, perché quello che stavo per dirgli, era quello che serbavo nel mio cuore per Bella. << Isabella è meravigliosa, non posso desiderare di meglio, perché il mio meglio è lei. >> Presi un altro piccolo sorso di aria. << Non voglio nient'altro al mondo, non regge il confronto, tutto sembra spento, inutile e vuoto se lei non c'è. La luce delle stelle svanisce quando lei è triste e io non posso vederla perché lei è il mio firmamento. >>

Il silenzio sembrava permeabile fra noi, finché Jacob ruppe la sua espressione seria con un ghigno. << Non ti facevo così romantico, Edward. >> Mi prese un po in giro.

<< Io non ti facevo così fastidioso, Jacob. >> Risposi con un velo di irritazione. << Non mi hai ancora detto però, cosa vuoi da Bella. >>

Era una mia impressione o era imbarazzato? << Volevo chiederle scusa. Non ho mai avuto il coraggio di farlo... poi bé, sei arrivato tu, non ho più avuto modo di parlarle, di spiegarle. >>

<< Capisco. >> Giustamente, Bella passava con me tutto il suo tempo e il nostro territorio era precluso per loro.

<< E poi... >> Continuò, ignaro dei miei pensieri. << Leah vorrebbe conoscerla. Stiamo per sposarci. >> Adesso era davvero al top dell'imbarazzo.

<< Jacob, io vedo che è la verità quella che dici. Ma, io non ho intenzione di spaventarla... >> Non volevo metterle paura e poi, avevo anche Tanya da controllare. Non mi piacevano i suoi pensieri sulla mia piccolina.

<< Certo, certo... capisco. Ma, se potessi almeno accennarle qualcosa. Significherebbe molto, per me e per Leah. >>

<< Ne parlerò con lei appena vado a casa. Adesso è meglio che vada... ho lasciato Bella con le mie sorelle, e Tanya sarà sicuramente già arrivata. >> Mi rabbuiai in volto.

<< Non mi piace quella vampira, Edward. Se dovesse servirti aiuto, chiamami. >> Lo guardai stupito. << Non sono un idiota, ho visto come ti guardava. E se è vero che tu tieni a Bella, farò il possibile per aiutarti a liberarti di quella. >>

Sorrisi sbiecamente. << Mi ricorderò delle tue parole. >> Gli porsi la mano.

Era decisamente spiazzato dal mio gesto, ma fui felice quando afferrò la mia mano e la strinse. << Ci conto. >> La strinsi forte nella mia, freddo e caldo.

<< Oh Jacob... >> Lo chiamai, prima di andarmene, lui si voltò. << Anche se capisco tutto quello che mi hai detto, ricordati di non starle troppo vicino. Sono molto più possessivo di te. Ci metto niente a staccarti la testa. >> E con quella minaccia non molto velata me ne andai.

Il rientro a casa fu veloce, volevo rivedere la mia piccolina! Nonostante l'incontro con Black, i miei pensieri erano per lo più per Bella. Mi mancava tantissimo.

Aprii la porta di casa, trovandomi davanti ad una scena insolita, Bella seduta fra Rosalie e Alice, mentre di fronte a loro, stava Tanya. La cosa insolita era che Bella, teneva per mano entrambe le mie sorelle, come se dovesse fermale. Assurdo, considerando il fatto che non avrebbe potuto fare nulla del genere.

<< Bella... >> La chiamai, vedere il suo viso illuminarsi al suono della mia voce era qualcosa che mi faceva sentire più che bene.

<< Edward. >> Mi salutò il mio angelo, alzandosi e camminando tranquilla verso di me, non ci misi molto a raggiungerla, anche se la mia mente stava scrutando quella delle mie sorelle.

Sentivo nell'aria che qualcosa doveva essere successo. Ma cosa? << Mi sei mancato. >> Mormorò sorridendo e abbracciandomi.

<< Anche tu. >> Le risposi sincero. Per quell'attimo, mi concessi di chiudere gli occhi e di rilassarmi. Era questo che si provava fra le braccia della persona amata? Probabilmente si. Mi sentivo in pace con me stesso, felice, completo.

Con stizza chiusi in una piccola parte della mia mente i pensieri decisamente irritanti di Tanya. Ma quando se ne andava?! << Bella, devo parlarti... >> Le sussurrai piano, dovevo affrontare l'argomento Jacob Black.

<< Certo. Dimmi pure. >> Mi disse con un tenero sorriso.

Mi guardai attorno. << Voi tenetela qui. >> Dissi alle mie sorelle, riferendomi ovviamente a Tanya, che mi lanciò uno sguardo assottigliato. Io presi Bella in braccio. Lanciò un piccolo urletto di sorpresa la mia piccolina, che si tramutò in un respiro affannoso, quando sentì il vento correre veloce contro di noi.

Stavo correndo nella foresta, destinazione; casa sua. Li, ero sicuro che nessuno ci avrebbe disturbato. Al limitare della foresta, rallentai e la depositai per terra. Non potei evitare di ridacchiare. << Bella, riesci a stare in piedi? >>

Era aggrappata alla mia maglietta. << Oddio, Edward... credo di si... >> Sospirò cercando di mantenere l'equilibrio. << La prossima volta avvisami. >>

Ridacchiai di gusto, quindi ci sarebbe stata una prossima volta. Ottimo, non l'avevo spaventata. Sorrisi contento.

<< Dove siamo? >> Spostava la testa ogni tanto, cercando di capire dai suoni il luogo dove l'avevo portata.

<< Casa tua. Vieni. >> Le presi la mano e ci sedemmo sui tre gradini del portichetto. << Bella, c'è una cosa che devo dirti. >> Presi un piccolo sospiro.

<< E' così grave? >> Cercò di scherzare.

Era meglio dirglielo subito, senza girarci attorno. << Ho visto Jacob Black. >> Rimasi in silenzio, aspettandomi la sua reazione... che non avvenne.

<< Ah. >> Rispose solo spiazzandomi.

Socchiusi le labbra stupito. << Tutto qui? Pensavo ad una reazione più concisa... >> Mormorai.

<< Tanya mi ha detto che avete fatto un incontro, particolare... >> Rispose, un po sul vago.

Io dovevo assolutamente uccidere quella viscida vampira. << E di grazia, cosa ti ha detto? >> Sibilai arrabbiato.

Sospirò umettandosi le labbra in un gesto inconsapevolmente adorabile. << Che durante la caccia, siete arrivati al confine e che avete incontrato un... lupo puzzolente. >> Disse aggrottando le sopracciglia. Abbassò un po la voce. << Non riuscivo a capire cosa intendesse dire... ma quando le ho chiesto perché ti avessero lasciato da solo, mi ha risposto che volevi parlargli. Che comunque, difficilmente un... licantropo avrebbe avuto la meglio su un... >> Prese un piccolo sospiro e io ingoiai il veleno.... pregando che quella maledetta non le avesse detto davvero che io ero un... << vampiro. >>

Ed ecco spiegato il perché le mie sorelle al mio arrivo la stavano guardando in malo modo e pensando seriamente di ucciderla. La fissai arrabbiato, furioso e impaurito. E adesso, lei cosa avrebbe fatto? Si sarebbe lasciata ancora toccare da me? Baciare da me? Non potevo neanche immaginare un suo rifiuto, sarebbe stata la mia morte! << E tu?... >> Deglutii di nuovo. << Non hai paura, adesso che sai... cosa sono. >> Finii in tono amaro.

Mi spintonò leggermente con la spalla. << Sei uno scemo, Edward. >> La guardai in silenzio. << Se avessi davvero paura, pensi che rimarrei qui così, con te? Oh andiamo... Non mi hai mai fatto del male, vuoi cominciare adesso? >> Mi domandò spiazzandomi e voltandosi verso di me.

<< No! Certo che no. >> Esclamai.

<< Ottimo. Allora, siamo a posto. >> Si appoggiò con la testa alla mia spalla. << Tanto l'avevo già capito che non eri normale... te lo avevo detto, o mi sbaglio? >> Sembravamo una coppietta che guardava lo scorrere della vita di Forks.

<< Si, è vero... >> Le baciai la testa. << Mi dispiace che tu l'abbia scoperto così. >> Allungai il braccio e la cinsi contro di me.

<< Allora, come è andata la caccia? >> Domandò tranquilla. Sorrisi, era la mia piccola, personalissima, specialissima umana. Passava da un argomento particolare, come la mia natura di vampiro, alla caccia! Ma come diavolo faceva?

<< Bella, sei assurda, lo sai?! >> Le presi il volto fra le mani, baciandola sulle labbra. L'amavo!

Rimanemmo abbracciati in silenzio per un po, nessuno dei due voleva interrompere quel piccolo ritaglio di tempo tutto nostro.

Ma io dovevo ancora affrontare l'argomento Black. << Bella, riguardo Jacob Black... >> La sentii irrigidirsi. << Non temere. >> La strinsi di più contro di me. << Lui, vorrebbe chiederti scusa... >> Mormorai piano.

<< Io non... >> Balbettò, il suo cuore batteva veloce.

La strinsi dolcemente, baciandole la tempia. << Hey, rilassati, ci sono io con te... So cosa è successo, e credimi, vuole chiederti scusa. E poi... >> Continuai rendendo la mia voce un po più leggera. << Si sposa. >> Si voltò di scatto verso di me, come se potesse vedermi sul serio. << La sua futura moglie, vorrebbe conoscerti. >>

<< Me? Lei vorrebbe conoscere, me? >> Le sue sopracciglia si arcuano stupite. << Oh... ehm... va bene... >>

Le sorrisi. << Non sarai sola, ci sarò io con te. Sempre. >> Si rilassò contro di me. << Senti, che ne dici, se andiamo adesso. >>

<< Via il dente, via il dolore? >>

<< Una cosa del genere... >> Le confermai alzandomi e aiutandola a fare lo stesso.

Pochi minuti dopo, eravamo davanti al confine. Sapevo che non avremmo atteso molto, il fiuto di lupi era quasi infallibile, ed infatti. << Edward... Bella.... >>

<< Jacob, come promesso. >> Gli dissi, senza mai lasciare la mano di Bella. La sentivo tesa. << Rilassati. >> Le sussurrai piano.

<< Beh... io... ok, scusa Bells! Sono stato un completo idiota! Scusa! Scusa! Scusa! >> Esclamò di botto.

Bé, queste furono le scuse più pietose che avessi mai visto in tutta la mia lunga vita! Battevano perfino quelle di Emmett!

<< Jake, fai veramente schifo con le scuse! >> Esclamò una ragazza uscendo dalla foresta.

<< Leah! >> Si avvicinò Jacob, cingendole la vita. E così, quella era la sua futura moglie. << Leah, ti presento Edward Cullen e Isabella Swan. Lei è Leah, la mia fidanzata. >> Era orgoglioso di lei, si vedeva lontano un miglio.

<< Piacere. >> Disse soltanto, ritornando poi a guardare Jacob. << Jake, le tue scuse sono veramente pietose! Ma come si fa a dire scusa in quel modo?! Bella, se vuoi un consiglio, non perdonarlo! Uno che fa così è un perfetto idiota! >>

Mi piaceva quella Leah, aveva un bel caratterino, anche Bella doveva averla trovata simpatica, perché la presa sulla mia mano, si era allentata, segno che non aveva più così paura della situazione.

Jacob e Leah andarono avanti a battibeccare per almeno dieci minuti.

<< Dici che si ricorderanno di noi? >> Mi sussurrò la mia piccolina.

<< Non saprei... >> Ammisi, affascinato dal loro modo di fare.

Il risultato fu che per il giorno seguente, Bella sarebbe stata rapita da Leah per andare alla riserva. Non mi piaceva molto l'idea di saperla in mezzo ai licantropi, ma avrei avuto tempo per sbarazzarmi di Tanya. E nella riserva, Tanya non poteva metterci piede.

<< Come farò a stare senza i tuoi baci? Senza vederti a casa nostra, senza il tuo profumo, senza il mio cuore! >> Le sussurrai sulle labbra, tenendola stretta a me, mentre Jacob aspettava nella sua macchina che Leah lo raggiungesse.

Bella sorrise. << Edward, è solo un pomeriggio! >> Esclamò ridacchiando.

<< Per me è tanto. >> Le sorrisi, baciandola con dolcezza, mentre la riprendevo fra le braccia e veloce tornavo a casa.

   
 
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