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Autore: lafranca1995    17/05/2009    4 recensioni
“Oh rufy …” disse lei avvicinando il suo viso a quello del ragazzo. Le loro labbra erano sempre più vicine, potevano sentire i loro respiri a pochi centimetri di distanza. Le distanze tra loro furono annullate dalla mora che gli stampò un bacio in bocca. Dal canto suo Rufy non capiva quel gesto, ma gli piacevano le sue labbra, erano così morbide e poi sapevano di fragola! Questo era completamente diverso dal bacio dato la volta prima! Ma cosa rappresentava? Un gesto d’amicizia? Più tempo passava e più il bacio si faceva intenso. Hoshi si mise a cavalcioni sopra di lui. Le sue labbra si muovevano in sincronia con quelle della ragazza, in una maniera incomprensibile che non aveva mai provato prima. La lingua soffice e calda della mora si fece largo nella bocca umida di lui, regalandogli emozioni sensazionali alle quali lui non era abituato. Non riusciva ancora a capire il perché di quel gesto, ma tutto ciò gli piaceva e gli faceva battere il cuore in una maniera strana, lo faceva sentire bene, in pace con se stesso e con il mondo … Le mani di Hoshi si intrecciarono nei suoi capelli neri come il carbone mentre lui restava come pietrificato, incapace di compiere qualsiasi movimento. ATTENZIONE: SPOILER!
Genere: Romantico, Triste, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nami, Nuovo personaggio, Roronoa Zoro
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Chappy 67

I presenti sbarrarono gli occhi e solamente allora fu tutto chiaro. Ecco il motivo del suo strano comportamento, ecco perché l’aveva trattati così male …

“E così … la mocciosetta aspetta un bambino …” disse il marine sorpassando alla velocità della luce la piccola renna e prendendo per i fianchi il corpo della giovane ragazza, tornandosene alla medesima velocità al posto di poco prima.

“Lasciala subito!” disse Rufy pronto ad attaccare, carico di rabbia.

“Ma non sei stato proprio tu a dire che questa ragazza non faceva più parte della tua ciurma? Ha ha ha non avrai nulla in contrario se la faccio fuori …”  disse il marine caricandosela su una spalla.

“Invece si che ho qualcosa in contrario! Non ti permetterò di eliminarla ora che ho scoperto la verità!” disse il capitano serio.

“E allora se ci tieni tanto … vieni a riprendertela …” disse il marine sparendo improvvisamente, lasciando li i suoi marines.

“Ma è … è sparito!” disse Nami incredula.

“E ha portato con se Hoshi …” continuò Chopper.

“Maledizione!” disse Rufy cominciando a fare piazza pulita di quei soldati e correndo alla cieca.

“Aspetta Rufy! Non puoi sperare di trovarla correndo alla cieca!” disse la navigatrice raggiungendolo insieme a Robin e Chopper.

“Cerchiamo gli altri e poi cerchiamola …” disse Robin.

“No, cercateli voi gli altri! Io vado!” disse il capitano ricominciando a correre alla cieca.

“Che stupido … così non la troverà mai …” disse Nami cominciando a correre in una direzione opposta alla ricerca degli altri.

                                                          ***

“Capito la situazione Sanji?” chiese Nami al cuoco che fortunatamente aveva trovato insieme a Brook e Usop.

“La mia Hoshi-chan incinta T___T non è possibile …” disse il biondo con le lacrime agli occhi.

“Sanji non è il momento di pensare a questo, lei è in pericolo di vita! E lo è perché non voleva complicarci la vita con un figlio e ha preferito mentirci e andarsene!” disse Nami con le lacrime agli occhi.

“Si … hai ragione …” disse il cuoco abbassando lo sguardo triste.

“Bhe, ma tanto sono sicuro che Rufy l’avrà già trovata e salvata!” disse Usop che sperava di non dover combattere.

“No, è andato alla cieca probabilmente non ha trovato nessuno …” disse Robin affiancando la navigatrice.

“Robin!” dissero tutti sorridendo.

“Ragazzi, sono sicura che si trovi li in alto …” disse Robin indicando due torri enormi sul quale c’era il simbolo della marina.

“Ma come diavolo abbiamo fatto a non notarle prima?” si chiese la navigatrice maledicendosi mentalmente. Eppure era sicura che fino a qualche minuto prima non c'erano ...

“Ma certo, dove può averla portata se non alla base della marina?” disse Sanji ovviamente.

“Mancano all’appello Franky, Zoro, Rufy, Franky, Ace, Chopper e Marilin … sicuramente li troveremo tutti li ..” disse Nami continuando a correre.

“Yohohoho andiamo a salvare la nostra amica!” disse Brook entusiasta all’idea di partecipare ad una nuova avventura con i suoi compagni di ciurma.

In poco raggiunsero le due torri dove in cima ci si trovava quel marine che teneva Hoshi per i capelli e ai piedi c’erano Rufy, Franky e Chopper. Di ace e Marilin non si avevano tracce.

“Ehi Rufy …” disse Nami raggiungendo il suo capitano.

“E’ lassù … “ disse il capitano guardando il marine con occhi killer. Era un uomo dai capelli bluastri e gli occhi marroni. Era piuttosto alto e il suo nome era Hebi(serpente).

“Rassegnatevi pirati, se proverete a salvarla morirete tutti … è così importante per voi la vita di questa mocciosa? Se non provaste a salvarla forse riuscireste a salvarvi … tanto prima o poi si perdono per forza alcuni compagni di ciurma!” disse Hebi ridendo malvagiamente cona la mora che piangeva poco sotto di lui. Si era appena risvegliata dall’illusione, aveva visto delle cose orribili.

“HOSHIIIIIIIII! NON PREOCCUPARTI STIAMO VENENDO A SALVARTI! NON TI LASCEREMO LI, IO NON PERDERO’ NEMMENO UNO DEI MIEI COMPAGNI DI CIURMAAAAA!” gridò Rufy con tutta la voce che aveva.

“no … NO! NON PREOCCUPATEVI PER ME, IO ME LA CAVERO’! NON VOGLIO CHE CI RIMETTIATE LA VITA, PER FAVORE! SIETE LA COSA PIU’ IMPORTANTE CHE HO!” gridò la ragazza piangendo disperata mentre i flash dell’illusione che aveva avuto le tornarono in mente …

Si trovava in una stanza completamente buia, con i polsi ammenattati dietro la schiena e un bavaglio alla bocca. Era una stanza umida e c’era una strana puzza.

”Ma … ma dove mi trovo?” si chiese la mora guardandosi intorno.

”Ha ha ha … hahaha…” una risata terribile echeggiava in tutta la stanza, rendendo l’ambiente ancora più tetro e spaventoso. Qualcuno le strappò il bavaglio dalla bocca, in modo tale che potesse parlare.

”Ma … chi è che ride? Chi sei?” chiese la ragazza guardandosi intorno.

”Ha ha ha ci stanno provando, ma stanno fallendo tutti … uno dopo l’altro!” disse sempre quella voce ridendo malvagiamente.

”Che intendi dire? Di chi parli?” chiese la ragazza cominciando a spaventarsi.

”Sangue e morte si sta diffondendo in questa torre …” disse l’uomo facendole comparire davanti l’immagine di Nami che urlava e si dimenava mentre più uomini la violentavano.

”NOOOO! NAMIIII!” gridò la mora provando a dimenarsi, ma non riuscendo a camminare, come se le mancassero tutte le energie.

”Hoshi …” disse la navigatrice, prima di essere infilzata da una spada e chiudere gli occhi per sempre.

”NOOOOO!” Gridò la ninja prima che una nuova immagine le si presentasse di fronte. Questa volta davanti a lei si trovavano Chopper e Usop che erano stati inchiodati al pavimento e stavano venendo torturati con ogni genere di supplizio.

”NOOOO! USOPPP! CHOPPPER!” gridò la ragazza cominciando a tremare, mentre le lacrime ormai le uscivano da sole dagli occhi.

”Hoshi …” dissero i due prima di fare la stessa fine che aveva fatto poco prima Nami.

”Ti salveremo!” disse Zoro comparendo improvvisamente, ma venendo infilzato alle spalle da una spada e cadendo a terra. Un marine gli si avvicinò e gli schiaccio prima il braccio destro e poi il sinistro, rompendogliele entranbe in modo tale che anche se si fosse ripreso non avrebbe più potuto essere uno spadaccino. In suoi aiuto intervenne Sanji, che provo a tirare un calcio al marine ma che, colto di sorpresa, venne attaccato e gli vennero spezzate entrambe le gambe, spaccandogli i femori.

”Zoro … Sanji …” disse Hoshi che ormai non riusciva più a parlare tanto era traumatizzata. Stava vivendo il peggiore dei suoi incubi, stava vedendo i suoi amici, i suoi unichi amici venir fatti fuori … le persone che le avevano illuminato quella vita così buia ora stavano venendo uccisi uno dopo l’altro.

”Non cantar vittoria! Ci sono anche io! Yohoho!” disse Brook, prima di essere sezionato. Le ossa caddero tutte a terra e l’unica parte a rimanere intatta fu il craneo.

”Come hai osato! Viscido verme!” disse Franky comparendo insieme ad Ace, ma facendo la medesima fine di tutti quelli prima.

”Vendicheremo tutti!” dissero Robin e Marilin con le lacrime agli occhi, ma vennero prese alla sprovvista e, una volta atterrate, vennero violentate e uccise sotto lo sguardo disperato della giovane Ninja.

”Non permetterò che nessuno dei miei compagni perda la vita …” disse una voce che proveniva da chissà dove, una voce che lei conosceva bene. Quello era Rufy.

”Ha ha ha ha! Mi dispiace … ma nemmeno lui potrà impedirlo!” disse Hebi comparendo improvvisamente con la bandiera pirata che simboleggiava la ciurma di cappello di paglia, tenendola a mo di fagotto e con dentro qualcosa. La lasciò cadere a terra e da li uscì fuori un braccio insanguinato e un cappello di paglia che lei conosceva molto bene … gli occhi le si sbarrarono, il peggiore dei suoi incubi si era avverato, aveva perso tutti, era rimasta di nuovo sola … non aveva più nessuno … non aveva più nessuna ragione di vivere …

”NOOOOOO! RUFYYYY!  NOOOOO!” gridò la ragazza provando a dimenarsi, ma sembrava non avere più il controllo del suo corpo.

”E non sono gli unici ad aver fatto questa fine …” disse Hebi ghignando, indicando la sua pancia che cominciò a brillare e dal quale uscì un bimbo con una faccia demoniaca.

”Io sono la reincarnazione del male …” disse quel bambino ridendo malvagiamente.

”NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!” gridò la mora strizzando gli occhi con le lacrime che ormai le uscivano abbondanti dagli occhi. Era un urlo straziante e disperato che rappresentava tutto il dolore che lei provava in quel momento.
Riaprì gli occhi, ritrovandosi in cima ad una torre e vedendo sotto di lei tutti i suoi compagni di ciurma …

”NOOO! RAGAZZI ANDATEVENE! NON RISCHIATE LA VITA PER ME!” gridò Hoshi con un espressione distrutta e terrorizzata sul viso.

“Ma come … perché non vuole il nostro aiuto?” si chiese Rufy non capendo.
 
“Capitano … non vedi com’è disperata? Io credo che lei tema per la nostra vita …” disse Zoro, arrivato in quel momento, osservando bene la ragazza per quanto potesse da quella distanza.

“Non mi importa, volente o nolente noi l’aiuteremo …” disse Rufy ghignando.

“NON TI LASCIAMO LI! TU SEI UNA NOSTRA COMPAGNAA!” gridò Nami.

“ANDATEVENE! MORIRETE TUTTI! NON VOGLIO! SIETE TROPPO IMPORTANTI!!!” gridò nuovamente Hoshi ancora più disperata.
 
“Ciurma, siete pronti ad assaltare anche questa base della marina?” chiese il ragazzo di gomma con un sorrisetto sicuro stampato sul volto.
 
“Prontissimi capitano! Andiamo a riprenderci la nostra compagna!” dissero tutti pronti a fare irruzione.
 
“HOSHII! RESISTI ANCORA UN PO’! STIAMO VENENDO A SALVARVI!” gridò Rufy sottolineando bene quel salvarvi. Con quella frase intendeva dire che avrebbe salvato sia lei che il bambino che portava in grembo …
La mora rimase sbigottita a quelle parole, tanto che non riuscì a rispondere e si morse un labbro cominciando a piangere ancora di più.
 
“Illuso …” disse il marine dai capelli blu ghignando malvagiamente.
 
“Rufy …” disse a bassa voce. Poi fece un sorriso tra le lacrime … ciò che aveva detto una volta era vero, lui non avrebbe perso nemmeno un compagno, avrebbe salvato tutta la sua ciurma e avrebbero realizzato i loro sogni tutti insieme … quell’illusione era irreale, fin troppo irreale perché potesse accadere realmente … nessuno avrebbe mai battuto il suo capitano, nessuno avrebbe mai battuto il suo ragazzo.
 
“RUFYYYYY!” gridò poi sorridendo tra i singhiozzi e le lacrime.

“Noi … NOI TI STIAMO ASPETTANDOOOOO!” gridò poi fissandolo negli occhi anche se la distanza tra lei e il moro era notevole.
 
“Che scena patetica …” disse Hebi.
 
“Bene … ragazzi … non facciamola attendere oltre, una nostra compagna ci sta aspettando!” disse il moro sfondando il portone della torre e precipitandosi dentro insieme ai suoi compagni.
 
“Dobbiamo arrivare in cima alla torre, per dove si va?” chiese Zoro osservando quattro scalinate differenti.
 
“Dove volete! Confido in voi!” disse il capitano prendendo una scalinata a caso.
 
“Io vado per di qua!” disse Nami, subito seguita da Robin.
 
“Noi prendiamo questa!” dissero Franky, Chopper, Usop e Brook prendendone un'altra.

“Perché proprio io con la testa d’alga … tsè, preferivo o Nami-chan o Robin-san …” disse il biondo sbuffando.
 
“Non ti credere che io sia contento stupido cuoco!” disse lo spadaccino camminando scocciato.
 
                                                  ***
 
“HOSHIIIII!” gridò Rufy correndo per le scale, nella speranza che la ragazza lo sentisse. Non l’avrebbe mai lasciata morire, mai!
 
“HOSHIIIII! STO ARRIVANDOOOO!” gridò nuovamente il capitano correndo a più non posso. Oltre ad essere la sua ragazza era anche una sua COMPAGNA e questa era già una motivazione più che sufficiente per salvarla.
 
“Buon giorno cappello di paglia …” disse quell’uomo biondo che provocava illusioni.
 
“Uhm? E tu chi sei ciccione?” chiese il moro squadrandolo.
 
“Ho ho ma che coraggio … ciccione è? Bhe sappi che il mio nome è Acca e sono il braccio destro di Hebi … non sarà tanto facile per te sconfiggermi …” disse il biondo ridendo di gusto.
 
“Non mi interessa chi tu sia, io raggiungerò e salverò la mia compagna, costi quel che costi!”
 
“Sei sicuro?” chiese Acca ghignando e strizzando un occhio.

Rufy improvvisamente si trovò in una strana stanza dove l’unica cosa che c’era era una sagoma di una persona non definita.
 
“Ma … dove mi trovo? Io devo salvare Hoshi! Perché sono finito qui?” si chiese il ragazzo di gomma non capendo.
 
“Rufy …” disse una voce alle sue spalle. Il ragazzo si girò contento, avendo riconosciuto quella voce, ma ciò che vide fu solamente il corpo morto di Hoshi, appeso ad una corda penzolante.

“Ma .. no, non è possibile! Tu non puoi essere morta! Questo è troppo surreale!” disse  il ragazzo non credendo a ciò ch credeva e ritornando alla realtà, ritrovandosi di fronte Acca sbigottito.
 
“Ma … come diavolo hai fatto ad uscire così in fretta dall’illusione? E’ impossibile che tu non ci abbia creduto nemmeno per un istante! Le mie illusioni sono sempre molto realistiche!” disse Acca ringhiando.
 
“Lei mi ha detto che mi avrebbe aspettato e io ci credo! Non morirà, questo lo so per certo! Io riuscirò a salvarla!” disse il ragazzo di gomma attaccando il biondo.
 
                                                     ***


“Robin! Non è strano?” chiese Nami guardando l’archeologa.
 
“Si, direi molto … siamo in una base della marina e fino ad adesso non abbiamo incontrato nemmeno un marines … c’è qualcosa che mi puzza in tutta questa storia …” disse la donna guardandosi intorno alla ricerca di un qualche indizio.
 
“Ma la cosa ancora più strana è un'altra … io sono sicurissima che quando sono arrivata queste due torri non c’erano … sono comparse dopo, com’è possibile?” chiese la navigatrice confusa.
 
“Non lo so, ma sono sicura che lo scopriremo presto …” disse Robin sicura.
 
“Speriamo, ora l’importante è raggiungere e salvare Hoshi!” disse Nami determinata.
 
“Si …” disse l’archeologa, prima di sentire uno strano rumore.
 
“A terra Nami!” disse buttando a terra l’amica e osservando dei proiettili conficcarsi contro il muro.
 
“Sono arrivati …” disse Nami pronta a combattere con il suo Perfect Clima Attack.
 
“Facciamogli vedere chi siamo!” disse Robin alzandosi in piedi, ma venendo colpita da non si sa dove al torace da un proiettile.
 
“ROBIIIIIIIIIIIIIIIIN!” gridò Nami prima di essere presa alle spalle …
 
                                                       ***
“Ehi cuoco dei miei stivali vedi di fare attenzione, non ho voglia di proteggere anche te, chiaro?” disse lo spadaccino in tono di presa in giro.
 
“Vedi di stare attento tu piuttosto, non mi va di tirarti fuori dai casini come sempre …” disse Sanji aspirando un po’ di fumo dalla sua sigaretta.
 
“Vuoi litigare?” chiese Zoro con tono di sfida.
 
“Con piacere!” rispose il biondo attaccandolo con un calcio che venne puntualmente bloccato da una spada dello spadaccino.

“Non mi sembrate nella posizione di litigare …” disse Acca comparendo improvvisamente di fronte a loro. I due lo ignorarono alla grande, continuando a combattere a suon di calci e colpi di spada.
 
“Come volete voi …” disse il biondo attaccandoli con un bastone che però venne prontamente parato da una spada di Zoro e Acca venne colpito al viso da un calcio di Sanji.
 
“Che ne dici cuoco, lo sistemiamo in due minuti questo qui?” chiese lo spadaccino ghignando.
 
“Con piacere, dobbiamo salvare la mia Hoshi-Chan!” disse Sanji buttando a terra la sigaretta e schiacciandola con un piede.
 

“Illusi, voi non potete battermi …” disse Acca attaccandoli e colpendoli contemporaneamente al viso e facendogli sbattere la testa contro un muro ... cominciarono ad uscirgli fiumi di sangue, mentre le immagini diventavano a poco a poco sempre più sfocate ...
 
                                                          ***
 
“Supeeerrr ragazzi! Fino ad adesso non abbiamo incontrato nemmeno un ostacolo!” disse Franky in testa al gruppetto.
 
“Magari questo significa che abbiamo preso la via senza marines!” disse Usop felice.
 
“Yohohoho o siamo semplicemente molto fortunati!” disse lo scheletro ridendo.

“Forse è meglio così … prima arriviamo da Hoshi e meglio è… "disse la piccola renna preoccupato per l’amica.
 
“Infatti, dobbiamo salvare la mia sorellina!” disse Franky sorridendo.
 
“Siete così sicuri di riuscire a salvarla? Io credo che farete un grande fiasco …” disse Acca comparendo improvvisamente di fronte a loro.
 
“E’ quel tizio di prima … facciamogli vedere chi siamo ragazzi!” disse Franky preparandosi all’inevitabile scontro.
 
“Sii … facciamogli vedere chi siamo!” disse Usop poco convinto nascondendosi dietro a Brook.
 
“Yohohoho basterà qualche colpo di spada e sarà fatta!” disse Brook ridendo come era suo solito fare.
 
“Dov’è Hoshi?” chiese Chopper che stranamente non aveva paura. Lui era un medico e per lui in quel momento la cosa più importante era trovare la sua compagna di ciurma e verificare le sue condizioni.
 
“Non arriverete mai da lei …” disse Acca ghignando e tirando fuori una mitragliatrice.
 
“Cosa speri di fare? Non sai che sono fatto d’acciaio?” chiese ironicamente Franky.

“Non servirà a nulla …” disse il biondo sparandogli. I proiettili si conficcarono nel pieno petto di Franky e lo trapassarono da parte a parte, cominciando a fargli uscire fiumi di sangue, sotto lo sguardo incredulo dei presenti.
 

                                                    ***
 

“Ho battuti nemici ben più forti di te! Sarà un gioco da ragazzi!” disse Rufy atterrando il biondino con qualche pugno ben assestato e sorpassandolo. Peccato solamente che se lo ritrovò davanti dopo qualche metro e teneva per i capelli la povera Hoshi che si dimenava e tentava di liberarsi.
 
“Hoshi!” disse Rufy contento di vederla, ma allo stesso tempo arrabbiato per come Acca la stava trattando.
 
“Allora cappello di paglia, sei arrivato fin qui, ce l’hai davanti, ma riuscirai a salvarla?” chiese il biondo ridendo di gusto.
 
“Ma non si trovava con l’altro marinaio?” chiese Rufy non capendo.
 
“Si, ma ho deciso di prenderla io, voglio vedere cosa sei disposto a fare per salvarla …” disse acca ridendo di gusto.
 
“Non ho capito cosa tu abbia in mente e non mi interessa, la cosa più importante ora è trarla in salvo!” disse Rufy scagliandosi contro il nemico, ma non riuscendo a colpirlo dato che lui si era scansato proprio all’ultimo momento, facendolo finire contro un muro.
 
“RUFYYYY!” gridò Hoshi preoccupata per le sorti del ragazzo.
 
“Tranquilla … ci vuole ben altro per farmi fuori!” disse il ragazzo di gomma rialzandosi e ghignando.
 
“Avanti cappello di paglia, mostrami la tua forza!” disse Acca estraenendo dal suo cappotto un coltello e puntandolo alla gola della ragazza.
 
“FERMO! SONO IO IL TUO AVVERSARIO! LASCIALA STARE!” gridò Rufy fuori di se.
 
“Quanto ci tieni a lei Monkey D. Rufy? E quanto ci tieni … a lui?” Chiese il biondo indicando dapprima la mora e poi la sua pancia.
 

“Più di quanto tu possa immaginare! Sono pronto a sacrificare me stesso per salvarli!” disse il moro digrignando i denti.
 
“E allora … vai a prendertela …” disse Acca lanciandola  contro una finestra alle sue spalle, che Rufy era sicuro che fino a due minuti prima non ci fosse, e facendola precipitare di sotto.
 
“Ha mangiato un frutto del mare se non sbaglio, qui sotto c’è il mare … ha le manette ai polsi, sarà impossbile per lei salvarsi!” disse Acca ghignando.
 
Il moro sgranò gli occhi, non riuscendo a capire come diavolo potesse esserci il mare li sotto visto che si trovavano al centro dell’isola, ma pensando che comunque si sarebbe schiantata se non avesse fatto qualcosa.
 
“NOOOOOOOOOOOO!” gridò Rufy precipitandosi verso la finestra e buttandosi di sotto, allungando un braccio verso la ragazza e uno verso l’alto per aggrapparsi da qualche parte. Riuscì ad afferrarla per la vita, ma stranamente non riuscì a trovare nessun appoggio dove aggrapparsi.
 
“RUFYYYY!” gridò la ragazza che era stretta contro il petto del moro.
 
“NON MORIREMO HOSHI! CE LA FAREMO!” disse il capitano stringendola ancora più forte con entrambe le braccia e facendo un sorriso di felicità a quel contatto, prima di finire nelle gelide acque....

To be continued ....


Lo so ç___ç sono imperdonabile ç____ç non ho trovato nemmeno un minuto per aggiornare ç____ç scusate ma questo ultimo periodo è pieno di interrogazioni e compiti ç____ç anche ora devo precipitarmi a studiare e perciò vi lascio con questo strano capitolo ç___ç spero vi sia piaciuto e non preoccupatevi, nel prossimo chappy capirete tuttoooo e probabilmente mi ammazzerete xD un saluto a tutti baci vi vu bi >___> devo scappare a fare latino >____> maledetto latino >___>
  
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