I presenti
sbarrarono gli occhi e solamente allora fu tutto chiaro. Ecco il motivo
del suo
strano comportamento, ecco perché l’aveva trattati
così male …
“E
così … la
mocciosetta aspetta un bambino …” disse il marine
sorpassando alla velocità
della luce la piccola renna e prendendo per i fianchi il corpo della
giovane
ragazza, tornandosene alla medesima velocità al posto di
poco prima.
“Lasciala
subito!”
disse Rufy pronto ad attaccare, carico di rabbia.
“Ma non sei
stato
proprio tu a dire che questa ragazza non faceva più parte
della tua ciurma? Ha
ha ha non avrai nulla in contrario se la faccio fuori
…” disse
il marine caricandosela su una spalla.
“Invece si
che ho
qualcosa in contrario! Non ti permetterò di eliminarla ora
che ho scoperto la
verità!” disse il capitano
serio.
“E allora se
ci
tieni tanto … vieni a riprendertela …”
disse il marine sparendo
improvvisamente, lasciando li i suoi marines.
“Ma
è … è
sparito!” disse Nami incredula.
“E ha
portato con
se Hoshi …” continuò Chopper.
“Maledizione!”
disse Rufy cominciando a fare piazza pulita di quei soldati e correndo
alla
cieca.
“Aspetta
Rufy! Non
puoi sperare di trovarla correndo alla cieca!” disse la
navigatrice
raggiungendolo insieme a Robin e Chopper.
“Cerchiamo
gli
altri e poi cerchiamola …” disse Robin.
“No,
cercateli voi
gli altri! Io vado!” disse il capitano ricominciando a
correre alla cieca.
“Che stupido
…
così non la troverà mai …”
disse Nami cominciando a correre in una direzione
opposta alla ricerca degli altri.
***
“Capito la
situazione Sanji?” chiese Nami al cuoco che fortunatamente
aveva trovato
insieme a Brook e Usop.
“La mia
Hoshi-chan
incinta T___T non è possibile …” disse
il biondo con le lacrime agli occhi.
“Sanji non
è il momento di pensare a questo, lei è in
pericolo di vita! E lo è perché
non voleva complicarci la vita con un figlio e ha preferito mentirci e
andarsene!” disse Nami con le lacrime agli occhi.
“Si
… hai ragione
…” disse il cuoco abbassando lo sguardo triste.
“Bhe, ma
tanto
sono sicuro che Rufy l’avrà già trovata
e salvata!” disse Usop che sperava di
non dover combattere.
“No,
è andato alla
cieca probabilmente non ha trovato nessuno …”
disse Robin affiancando la
navigatrice.
“Robin!”
dissero
tutti sorridendo.
“Ragazzi,
sono
sicura che si trovi li in alto …” disse Robin
indicando due torri enormi sul
quale c’era il simbolo della marina.
“Ma come
diavolo
abbiamo fatto a non notarle prima?” si chiese la navigatrice
maledicendosi
mentalmente. Eppure era sicura che fino a qualche minuto prima non
c'erano ...
“Ma certo,
dove
può averla portata se non alla base della marina?”
disse Sanji ovviamente.
“Mancano
all’appello Franky, Zoro, Rufy, Franky, Ace, Chopper e
Marilin … sicuramente li
troveremo tutti li ..” disse Nami continuando a correre.
“Yohohoho
andiamo
a salvare la nostra amica!” disse Brook entusiasta
all’idea di partecipare ad
una nuova avventura con i suoi compagni di ciurma.
In poco
raggiunsero le due torri dove in cima ci si trovava quel marine che
teneva
Hoshi per i capelli e ai piedi c’erano Rufy, Franky e
Chopper. Di ace e Marilin
non si avevano tracce.
“Ehi Rufy
…” disse
Nami raggiungendo il suo capitano.
“E’
lassù … “
disse il capitano guardando il marine con occhi killer. Era un uomo dai
capelli
bluastri e gli occhi marroni. Era piuttosto alto e il suo nome era
Hebi(serpente).
“Rassegnatevi
pirati, se proverete a salvarla morirete tutti …
è così importante per voi la
vita di questa mocciosa? Se non provaste a salvarla forse riuscireste a
salvarvi … tanto prima o poi si perdono per forza alcuni
compagni di ciurma!”
disse Hebi ridendo malvagiamente cona la mora che piangeva poco sotto
di lui. Si
era appena risvegliata dall’illusione, aveva visto delle cose
orribili.
“HOSHIIIIIIIII!
NON PREOCCUPARTI STIAMO VENENDO A SALVARTI! NON TI LASCEREMO LI, IO NON
PERDERO’ NEMMENO UNO DEI MIEI COMPAGNI DI
CIURMAAAAA!” gridò Rufy con tutta la
voce che aveva.
“no
… NO! NON
PREOCCUPATEVI PER ME, IO ME LA CAVERO’! NON VOGLIO CHE CI
RIMETTIATE LA VITA,
PER FAVORE! SIETE LA COSA PIU’ IMPORTANTE CHE HO!”
gridò la ragazza piangendo
disperata mentre i flash dell’illusione che aveva avuto le
tornarono in mente …
Si
trovava in una stanza completamente buia, con i polsi ammenattati
dietro la
schiena e un bavaglio alla bocca. Era una stanza umida e
c’era una strana
puzza.
”Ma … ma dove mi trovo?” si chiese la
mora guardandosi intorno.
”Ha ha ha … hahaha…” una
risata terribile echeggiava in tutta la stanza,
rendendo l’ambiente ancora più tetro e spaventoso.
Qualcuno le strappò il
bavaglio dalla bocca, in modo tale che potesse parlare.
”Ma … chi è che ride? Chi
sei?” chiese la ragazza guardandosi intorno.
”Ha ha ha ci stanno provando, ma stanno fallendo tutti
… uno dopo l’altro!”
disse sempre quella voce ridendo malvagiamente.
”Che intendi dire? Di chi parli?” chiese la ragazza
cominciando a spaventarsi.
”Sangue e morte si sta diffondendo in questa torre
…” disse l’uomo facendole
comparire davanti l’immagine di Nami che urlava e si dimenava
mentre più uomini
la violentavano.
”NOOOO! NAMIIII!” gridò la mora provando
a dimenarsi, ma non riuscendo a
camminare, come se le mancassero tutte le energie.
”Hoshi …” disse la navigatrice, prima di
essere infilzata da una spada e
chiudere gli occhi per sempre.
”NOOOOO!” Gridò la ninja prima che una
nuova immagine le si presentasse di
fronte. Questa volta davanti a lei si trovavano Chopper e Usop che
erano stati
inchiodati al pavimento e stavano venendo torturati con ogni genere di
supplizio.
”NOOOO! USOPPP! CHOPPPER!” gridò la
ragazza cominciando a tremare, mentre le
lacrime ormai le uscivano da sole dagli occhi.
”Hoshi …” dissero i due prima di fare la
stessa fine che aveva fatto poco prima
Nami.
”Ti salveremo!” disse Zoro comparendo
improvvisamente, ma venendo infilzato
alle spalle da una spada e cadendo a terra. Un marine gli si
avvicinò e gli
schiaccio prima il braccio destro e poi il sinistro, rompendogliele
entranbe in
modo tale che anche se si fosse ripreso non avrebbe più
potuto essere uno
spadaccino. In suoi aiuto intervenne Sanji, che provo a tirare un
calcio al
marine ma che, colto di sorpresa, venne attaccato e gli vennero
spezzate
entrambe le gambe, spaccandogli i femori.
”Zoro … Sanji …” disse Hoshi
che ormai non riusciva più a parlare tanto era
traumatizzata. Stava vivendo il peggiore dei suoi incubi, stava vedendo
i suoi
amici, i suoi unichi amici venir fatti fuori … le persone
che le avevano
illuminato quella vita così buia ora stavano venendo uccisi
uno dopo l’altro.
”Non cantar vittoria! Ci sono anche io! Yohoho!”
disse Brook, prima di essere
sezionato. Le ossa caddero tutte a terra e l’unica parte a
rimanere intatta fu
il craneo.
”Come hai osato! Viscido verme!” disse Franky
comparendo insieme ad Ace, ma
facendo la medesima fine di tutti quelli prima.
”Vendicheremo tutti!” dissero Robin e Marilin con
le lacrime agli occhi, ma
vennero prese alla sprovvista e, una volta atterrate, vennero
violentate e
uccise sotto lo sguardo disperato della giovane Ninja.
”Non permetterò che nessuno dei miei compagni
perda la vita …” disse una voce
che proveniva da chissà dove, una voce che lei conosceva
bene. Quello era Rufy.
”Ha ha ha ha! Mi dispiace … ma nemmeno lui
potrà impedirlo!” disse Hebi
comparendo improvvisamente con la bandiera pirata che simboleggiava la
ciurma
di cappello di paglia, tenendola a mo di fagotto e con dentro qualcosa.
La
lasciò cadere a terra e da li uscì fuori un
braccio insanguinato e un cappello
di paglia che lei conosceva molto bene … gli occhi le si
sbarrarono, il
peggiore dei suoi incubi si era avverato, aveva perso tutti, era
rimasta di
nuovo sola … non aveva più nessuno …
non aveva più nessuna ragione di vivere …
”NOOOOOO! RUFYYYY! NOOOOO!”
gridò la
ragazza provando a dimenarsi, ma sembrava non avere più il
controllo del suo
corpo.
”E non sono gli unici ad aver fatto questa fine
…” disse Hebi ghignando,
indicando la sua pancia che cominciò a brillare e dal quale
uscì un bimbo con
una faccia demoniaca.
”Io sono la reincarnazione del male …”
disse quel bambino ridendo
malvagiamente.
”NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!”
gridò la mora strizzando gli occhi con le
lacrime che ormai le uscivano abbondanti dagli occhi. Era un urlo
straziante e
disperato che rappresentava tutto il dolore che lei provava in quel
momento.
Riaprì gli occhi, ritrovandosi in cima ad una torre e
vedendo sotto di lei
tutti i suoi compagni di ciurma …
”NOOO!
RAGAZZI ANDATEVENE! NON RISCHIATE LA VITA PER ME!”
gridò Hoshi con un
espressione distrutta e terrorizzata sul viso.“Ma come … perché non vuole il nostro aiuto?” si chiese Rufy non capendo.
“Capitano … non vedi com’è disperata? Io credo che lei tema per la nostra vita …” disse Zoro, arrivato in quel momento, osservando bene la ragazza per quanto potesse da quella distanza.
“Non mi importa, volente o nolente noi l’aiuteremo …” disse Rufy ghignando.
“NON TI LASCIAMO LI! TU SEI UNA NOSTRA COMPAGNAA!” gridò Nami.
“ANDATEVENE! MORIRETE TUTTI! NON VOGLIO! SIETE TROPPO IMPORTANTI!!!” gridò nuovamente Hoshi ancora più disperata.
“Ciurma, siete pronti ad assaltare anche questa base della marina?” chiese il ragazzo di gomma con un sorrisetto sicuro stampato sul volto.
“Prontissimi capitano! Andiamo a riprenderci la nostra compagna!” dissero tutti pronti a fare irruzione.
“HOSHII! RESISTI ANCORA UN PO’! STIAMO VENENDO A SALVARVI!” gridò Rufy sottolineando bene quel salvarvi. Con quella frase intendeva dire che avrebbe salvato sia lei che il bambino che portava in grembo …
La mora rimase sbigottita a quelle parole, tanto che non riuscì a rispondere e si morse un labbro cominciando a piangere ancora di più.
“Illuso …” disse il marine dai capelli blu ghignando malvagiamente.
“Rufy …” disse a bassa voce. Poi fece un sorriso tra le lacrime … ciò che aveva detto una volta era vero, lui non avrebbe perso nemmeno un compagno, avrebbe salvato tutta la sua ciurma e avrebbero realizzato i loro sogni tutti insieme … quell’illusione era irreale, fin troppo irreale perché potesse accadere realmente … nessuno avrebbe mai battuto il suo capitano, nessuno avrebbe mai battuto il suo ragazzo.
“RUFYYYYY!” gridò poi sorridendo tra i singhiozzi e le lacrime.
“Noi … NOI TI STIAMO ASPETTANDOOOOO!” gridò poi fissandolo negli occhi anche se la distanza tra lei e il moro era notevole.
“Che scena patetica …” disse Hebi.
“Bene … ragazzi … non facciamola attendere oltre, una nostra compagna ci sta aspettando!” disse il moro sfondando il portone della torre e precipitandosi dentro insieme ai suoi compagni.
“Dobbiamo arrivare in cima alla torre, per dove si va?” chiese Zoro osservando quattro scalinate differenti.
“Dove volete! Confido in voi!” disse il capitano prendendo una scalinata a caso.
“Io vado per di qua!” disse Nami, subito seguita da Robin.
“Noi prendiamo questa!” dissero Franky, Chopper, Usop e Brook prendendone un'altra.
“Perché proprio io con la testa d’alga … tsè, preferivo o Nami-chan o Robin-san …” disse il biondo sbuffando.
“Non ti credere che io sia contento stupido cuoco!” disse lo spadaccino camminando scocciato.
***
“HOSHIIIII!” gridò Rufy correndo per le scale, nella speranza che la ragazza lo sentisse. Non l’avrebbe mai lasciata morire, mai!
“HOSHIIIII! STO ARRIVANDOOOO!” gridò nuovamente il capitano correndo a più non posso. Oltre ad essere la sua ragazza era anche una sua COMPAGNA e questa era già una motivazione più che sufficiente per salvarla.
“Buon giorno cappello di paglia …” disse quell’uomo biondo che provocava illusioni.
“Uhm? E tu chi sei ciccione?” chiese il moro squadrandolo.
“Ho ho ma che coraggio … ciccione è? Bhe sappi che il mio nome è Acca e sono il braccio destro di Hebi … non sarà tanto facile per te sconfiggermi …” disse il biondo ridendo di gusto.
“Non mi interessa chi tu sia, io raggiungerò e salverò la mia compagna, costi quel che costi!”
“Sei sicuro?” chiese Acca ghignando e strizzando un occhio.
Rufy improvvisamente si trovò in una strana stanza dove l’unica cosa che c’era era una sagoma di una persona non definita.
“Ma … dove mi trovo? Io devo salvare Hoshi! Perché sono finito qui?” si chiese il ragazzo di gomma non capendo.
“Rufy …” disse una voce alle sue spalle. Il ragazzo si girò contento, avendo riconosciuto quella voce, ma ciò che vide fu solamente il corpo morto di Hoshi, appeso ad una corda penzolante.
“Ma .. no, non è possibile! Tu non puoi essere morta! Questo è troppo surreale!” disse il ragazzo non credendo a ciò ch credeva e ritornando alla realtà, ritrovandosi di fronte Acca sbigottito.
“Ma … come diavolo hai fatto ad uscire così in fretta dall’illusione? E’ impossibile che tu non ci abbia creduto nemmeno per un istante! Le mie illusioni sono sempre molto realistiche!” disse Acca ringhiando.
“Lei mi ha detto che mi avrebbe aspettato e io ci credo! Non morirà, questo lo so per certo! Io riuscirò a salvarla!” disse il ragazzo di gomma attaccando il biondo.
***
“Robin! Non è strano?” chiese Nami guardando l’archeologa.
“Si, direi molto … siamo in una base della marina e fino ad adesso non abbiamo incontrato nemmeno un marines … c’è qualcosa che mi puzza in tutta questa storia …” disse la donna guardandosi intorno alla ricerca di un qualche indizio.
“Ma la cosa ancora più strana è un'altra … io sono sicurissima che quando sono arrivata queste due torri non c’erano … sono comparse dopo, com’è possibile?” chiese la navigatrice confusa.
“Non lo so, ma sono sicura che lo scopriremo presto …” disse Robin sicura.
“Speriamo, ora l’importante è raggiungere e salvare Hoshi!” disse Nami determinata.
“Si …” disse l’archeologa, prima di sentire uno strano rumore.
“A terra Nami!” disse buttando a terra l’amica e osservando dei proiettili conficcarsi contro il muro.
“Sono arrivati …” disse Nami pronta a combattere con il suo Perfect Clima Attack.
“Facciamogli vedere chi siamo!” disse Robin alzandosi in piedi, ma venendo colpita da non si sa dove al torace da un proiettile.
“ROBIIIIIIIIIIIIIIIIN!” gridò Nami prima di essere presa alle spalle …
***
“Ehi cuoco dei miei stivali vedi di fare attenzione, non ho voglia di proteggere anche te, chiaro?” disse lo spadaccino in tono di presa in giro.
“Vedi di stare attento tu piuttosto, non mi va di tirarti fuori dai casini come sempre …” disse Sanji aspirando un po’ di fumo dalla sua sigaretta.
“Vuoi litigare?” chiese Zoro con tono di sfida.
“Con piacere!” rispose il biondo attaccandolo con un calcio che venne puntualmente bloccato da una spada dello spadaccino.
“Non mi sembrate nella posizione di litigare …” disse Acca comparendo improvvisamente di fronte a loro. I due lo ignorarono alla grande, continuando a combattere a suon di calci e colpi di spada.
“Come volete voi …” disse il biondo attaccandoli con un bastone che però venne prontamente parato da una spada di Zoro e Acca venne colpito al viso da un calcio di Sanji.
“Che ne dici cuoco, lo sistemiamo in due minuti questo qui?” chiese lo spadaccino ghignando.
“Con piacere, dobbiamo salvare la mia Hoshi-Chan!” disse Sanji buttando a terra la sigaretta e schiacciandola con un piede.
“Illusi, voi non potete battermi …” disse Acca attaccandoli e colpendoli contemporaneamente al viso e facendogli sbattere la testa contro un muro ... cominciarono ad uscirgli fiumi di sangue, mentre le immagini diventavano a poco a poco sempre più sfocate ...
***
“Supeeerrr ragazzi! Fino ad adesso non abbiamo incontrato nemmeno un ostacolo!” disse Franky in testa al gruppetto.
“Magari questo significa che abbiamo preso la via senza marines!” disse Usop felice.
“Yohohoho o siamo semplicemente molto fortunati!” disse lo scheletro ridendo.
“Forse è meglio così … prima arriviamo da Hoshi e meglio è… "disse la piccola renna preoccupato per l’amica.
“Infatti, dobbiamo salvare la mia sorellina!” disse Franky sorridendo.
“Siete così sicuri di riuscire a salvarla? Io credo che farete un grande fiasco …” disse Acca comparendo improvvisamente di fronte a loro.
“E’ quel tizio di prima … facciamogli vedere chi siamo ragazzi!” disse Franky preparandosi all’inevitabile scontro.
“Sii … facciamogli vedere chi siamo!” disse Usop poco convinto nascondendosi dietro a Brook.
“Yohohoho basterà qualche colpo di spada e sarà fatta!” disse Brook ridendo come era suo solito fare.
“Dov’è Hoshi?” chiese Chopper che stranamente non aveva paura. Lui era un medico e per lui in quel momento la cosa più importante era trovare la sua compagna di ciurma e verificare le sue condizioni.
“Non arriverete mai da lei …” disse Acca ghignando e tirando fuori una mitragliatrice.
“Cosa speri di fare? Non sai che sono fatto d’acciaio?” chiese ironicamente Franky.
“Non servirà a nulla …” disse il biondo sparandogli. I proiettili si conficcarono nel pieno petto di Franky e lo trapassarono da parte a parte, cominciando a fargli uscire fiumi di sangue, sotto lo sguardo incredulo dei presenti.
***
“Ho battuti nemici ben più forti di te! Sarà un gioco da ragazzi!” disse Rufy atterrando il biondino con qualche pugno ben assestato e sorpassandolo. Peccato solamente che se lo ritrovò davanti dopo qualche metro e teneva per i capelli la povera Hoshi che si dimenava e tentava di liberarsi.
“Hoshi!” disse Rufy contento di vederla, ma allo stesso tempo arrabbiato per come Acca la stava trattando.
“Allora cappello di paglia, sei arrivato fin qui, ce l’hai davanti, ma riuscirai a salvarla?” chiese il biondo ridendo di gusto.
“Ma non si trovava con l’altro marinaio?” chiese Rufy non capendo.
“Si, ma ho deciso di prenderla io, voglio vedere cosa sei disposto a fare per salvarla …” disse acca ridendo di gusto.
“Non ho capito cosa tu abbia in mente e non mi interessa, la cosa più importante ora è trarla in salvo!” disse Rufy scagliandosi contro il nemico, ma non riuscendo a colpirlo dato che lui si era scansato proprio all’ultimo momento, facendolo finire contro un muro.
“RUFYYYY!” gridò Hoshi preoccupata per le sorti del ragazzo.
“Tranquilla … ci vuole ben altro per farmi fuori!” disse il ragazzo di gomma rialzandosi e ghignando.
“Avanti cappello di paglia, mostrami la tua forza!” disse Acca estraenendo dal suo cappotto un coltello e puntandolo alla gola della ragazza.
“FERMO! SONO IO IL TUO AVVERSARIO! LASCIALA STARE!” gridò Rufy fuori di se.
“Quanto ci tieni a lei Monkey D. Rufy? E quanto ci tieni … a lui?” Chiese il biondo indicando dapprima la mora e poi la sua pancia.
“Più di quanto tu possa immaginare! Sono pronto a sacrificare me stesso per salvarli!” disse il moro digrignando i denti.
“E allora … vai a prendertela …” disse Acca lanciandola contro una finestra alle sue spalle, che Rufy era sicuro che fino a due minuti prima non ci fosse, e facendola precipitare di sotto.
“Ha mangiato un frutto del mare se non sbaglio, qui sotto c’è il mare … ha le manette ai polsi, sarà impossbile per lei salvarsi!” disse Acca ghignando.
Il moro sgranò gli occhi, non riuscendo a capire come diavolo potesse esserci il mare li sotto visto che si trovavano al centro dell’isola, ma pensando che comunque si sarebbe schiantata se non avesse fatto qualcosa.
“NOOOOOOOOOOOO!” gridò Rufy precipitandosi verso la finestra e buttandosi di sotto, allungando un braccio verso la ragazza e uno verso l’alto per aggrapparsi da qualche parte. Riuscì ad afferrarla per la vita, ma stranamente non riuscì a trovare nessun appoggio dove aggrapparsi.
“RUFYYYY!” gridò la ragazza che era stretta contro il petto del moro.
“NON MORIREMO HOSHI! CE LA FAREMO!” disse il capitano stringendola ancora più forte con entrambe le braccia e facendo un sorriso di felicità a quel contatto, prima di finire nelle gelide acque....
To be continued ....
Lo so ç___ç sono imperdonabile ç____ç non ho trovato nemmeno un minuto per aggiornare ç____ç scusate ma questo ultimo periodo è pieno di interrogazioni e compiti ç____ç anche ora devo precipitarmi a studiare e perciò vi lascio con questo strano capitolo ç___ç spero vi sia piaciuto e non preoccupatevi, nel prossimo chappy capirete tuttoooo e probabilmente mi ammazzerete xD un saluto a tutti baci vi vu bi >___> devo scappare a fare latino >____> maledetto latino >___>