Anime & Manga > Naruto
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Autore: lele06    24/11/2016    2 recensioni
Salve a tutti . Sono ritornato con una nuova storia. Visto che non sono molto bravo nel fare l'introduzione vi lascio direttamente al testo.
TRATTO DAL TESTO:
< Certo che tratti proprio bene la persona che ti ha salvato > affermò e sentendo ciò la ragazza si calmò. Non lo aveva ancora ringraziato per averla aiutata con quell’individuo. Prese un bel respiro per calmarsi ed una volta tranquillizzatasi
< Ti ringrazio per quello che hai fatto > disse voltandosi verso di lei
< Non c’è di che. Io sono Naruto > affermò
< Io sono Hinata > disse la ragazza allungando la mano per stringere quella del ragazza. Con suo stupore vide che questo stava abbassandosi la cerniera del pantalone. Sconvolta da ciò
< Cosa credi di fare? > chiese urlando distogliendo il viso, rosso per l’imbarazzo
< Riscuotere la ricompensa > rispose in modo felice, sconvolgendo la ragazza, che si girò verso di lui e con mano aperta gli diede un bel ceffone
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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                                        CAPITOLO 14
Quando giunsero fuori l’albergo, dove si sarebbe svolta la festa, Hinata, la sorella e Konohamaru rimasero esterrefatti dalla bellezza della struttura
< Di certo non hanno badato a spese > fece notare Hanabi a bocca aperta
< Gli sarà venuta una fortuna questa festa > affermò Konohamru ancora con un’espressione sorpresa in volto
< Dai entriamo > disse Hinata incamminandosi verso la porta girevole seguita dagli altri due.
La porta girevole dava su una grande hall, in fondo alla quale si trovava la reception, ai lati di questa erano poste delle piante, mentre al centro della stanza si trovavano dei divanetti con delle sedie, vicino ai quali erano sistemate delle piccole piante. I tre si incamminarono verso la reception per chiedere informazioni su dove si trovasse la sale in cui si svolgeva la festa
< Salve > pronunciò Hinata una volta avvicinatasi al bancone
< Buona sera > disse la signora della reception
< Volevo chiedere un’informazione > iniziò la ragazza < Vorrei sapere in quale sale si svolgesse la festa dell’Uzumaki Company > continuò
< Dovete andare nella sala principale > affermò indicando la direzione ai ragazzi, i quali dopo averla ringraziato si incamminarono verso le proprie camere per posare i piccoli bagagli per poi dirigersi verso la sala.
Giunti vicino alla porta che dava alla grande sala, rimasero sorpresa da quanto fosse grande. Alla fine della stanza era stato montato un piccolo palco, sul quale dei musicisti stavano accordando i propri strumenti, di fronte a questo era stato lasciato un spazio libero per permettere alle persone di ballare, mentre ai lati erano stati posizionati dei grandi tavoli con al centro una composizione di fiori
< Ciao Hinata > urlò Omoi, appena vide la ragazza vicino la porta, muovendo la mano per farsi notare, la quale quando sentì chiamare il suono, guardò verso la direzione del suono, ricambiando il saluto per poi avvicinarsi
< Ciao Omoi > disse appena raggiunse il ragazzo, il quale era seduto vicino una ragazza che non era Karui
< Ti presento mia sorella e il suo fidanzato > enunciò Hinata indicando i ragazzi al suo fianco
< Piacere mio > disse dando la mano prima ad Hanabi e poi a Konohamaru < Io sono Omoi, mentre questa ragazza è la mia fidanzata > aggiunse, sorprendendo Hinata
< Grazie per l’opportunità che hai dato ad Omoi > affermò la ragazza, guardando Hinata, inclinando il capo
< Non devi ringraziare me > disse < Devi ringraziare Naruto > aggiunse guardandosi in torno per vedere se riuscisse a vedere la figura del ragazzo
< Se cerchi Naruto è vicino al palco > fece notare Omoi
< Grazie > disse la ragazza < Anche questa sera con il chupachups? > chiese
< Sempre. Ormai è un mio marchio di fabbrica > rispose Omoi sorridendo fiero di ciò
< Glielo detto anche io che questa sera poteva anche farne a meno di mangiarlo > affermò la sua fidanzata scuotendo il capo. Era un vizio che non era riuscito a farlo togliere al suo ragazzo
< Una curiosità > iniziò Konohamaru < Hai mai avute carie? > chiese curioso di sapere la risposta
< Mai > rispose sorridendo
< Sei proprio fortunato > disse Konohamaru < Io quando mangiavo qualche caramella in più mi uscivano sempre delle carie > aggiunse triste per quella verità facendo sorridere Hanabi ed il ragazzo
< Io vado un attimo a salutare Naruto > affermò Hinata attirando l’attenzione su di se
< Ok > disse la sorella < Il cappotto lascialo a me > aggiunse tendendo le mani per prenderlo
< Lo tolgo dopo > affermò Hinata stringendosi il capo
< Tu lo lasci qui > disse con tono che non ammettesse repliche
< Va bene, va bene > pronunciò Hinata togliendoselo per poi porlo nelle mani della sorella
< Mi raccomando metti in mostra la tua dote > disse Hanabi, mentre la sorella la sorpassò con il viso di color rosso peperone a causa della parole usate dalla sorella
< Adesso ho capito perché gli hai fatto togliere il capotto > fece notare Konohamaru guardando la figura della ragazza allontanarsi
< Sicuramente con quei due airbag avrà tutta la sua attenzione > affermò Hanabi
< Sono d’accordo con voi > disse Omoi mentre osservava la figura di Hinata avvicinarsi lentamente al palco.
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Mentre si avvicinava al palco, Hinata sentiva crescere in lei l’agitazione. Non sapeva perché, ma più vedeva la figura del palco ingrandirsi più diventava nervosa. Pensò che forse fosse dovuto al fatto che era curiosa di vedere l’espressione del ragazzo alla sua vista. Se avrebbe detto che non fosse bella si sarebbe sicuramente intristita. Aveva lavorato duramente non solo per indossare quelle scarpe, ma anche per indossare quel vestito che metteva in mostra il suo generoso petto per non dire dello spacco che arrivava quasi alla vita.
Giunta vicino al palco, si guardò in torno per individuare la figura del ragazzo e quando la vide, istintivamente nacque sul suo viso un sorriso solare per poi scomparire appena vide Naruto parlare in modo amichevole con una ragazza bionda con un vestito molto sobrio, l’opposto del suo, con tacchi non troppo alti.
Si fermò di blocco, non sapendo se interromperli oppure solo salutarlo per poi lasciarli soli. Più li guardava e più notava che tra i due ci fosse buon feeling. Non aveva mai visto il ragazzo parlare così tanto con altre ragazze neanche con lei parlare molti, mentre con quella ragazza era come un fiume in piena. Notò che fosse sempre lui a parlare, mentre la ragazza di tanto in tanto rideva, forse per qualche stupida battuta detta da Naruto. Più li vedeva ridere e scherza e più il suo cuore si stringeva, quindi giunse alla conclusione di non disturbarli e di tornare dagli altri. Anche se lo avrebbe saluto dopo, non era la fine del mondo rifletté. Si voltò per tornare dalla sorella,
< Hinata sei tu? > domandò la voce alle sue spalle, bloccandola sul posto
< Ciao Naruto > affermò girandosi piano curiosa di vedere l’espressione sul viso del ragazzo, il quale quando vide la sua figura rimase a bocca aperta da quanto fosse bella. L’abito che indossava era uno spettacolo, anzi pensò che ad essere bello non fosse l’abito ma la ragazza. Quando si era voltato per guardare se in sala stava la figura di Hinata, intravide la sagoma di una ragazza voltata di spalle ed istintivamente pronunciò il suo nome senza sapere a chi appartenesse quella figura, rimanendo poi sorpreso che appartenesse alla ragazza che stesse cercando
< Stai davvero bene con questo vestito > disse a voce bassa il ragazza
< G-grazie > pronunciò Hinata, balbettando, abbassando il capo per non far vedere il leggero rossore del suo viso, mentre dentro di se faceva i salti di gioia per quel complimento
< In quale tavolo ti sei accomodata? > domandò il ragazzo
< Ci siamo accomodati al tavolo con Omoi > rispose < è stato il primo che ho incontrato > aggiunse mentre il ragazzo al solo nominare il nome Omoi sentì crescere in lui molto rabbia. Era stato molto tempo vicino la porta ad aspettare Hinata, per invitarla al suo tavolo. Purtroppo mentre aspettava era giunta alla festa Shiho, la quale aveva chiesto di farle vedere gli strumenti sul palco. In quel momento maledi la madre di aver invitato la sua ex alla festa. Controvoglia fu costretto a farle vedere e a spiegarle i strumenti e tutta la strumentazione. Per fare questo non aveva potuto invitare Hinata a sedersi al suo tavolo. In quel momento si diede dell’idiota. Avrebbe dovuto declinare l’invito di Shiho e continuare ad aspettare l’arrivo della ragazza. Dei colpi di tossi provenienti dal suo fianco lo riportarono alla realtà
< Lei è una mia amica del liceo > affermò Naruto, marcando principalmente le ultime parole
< Salve sono Shiho > disse la ragazza inchinando leggermente il capo
< Piacere mio, sono Hinata > affermò < Vi lascio continuare la vostra conversazione > aggiunse girandosi nuovamente
< Chi è quella ragazza? > domandò Shiho, una volta che Hinata si fosse allontanata, voltandosi verso Naruto
< Solo la mia segretaria > rispose il ragazzo, il quale pensò che purtroppo quelle parole fossero vere. Infatti voleva che la ragazza fosse qualcosa in più oltra la sua segretaria, ma questa cosa se la tenne per se < Andiamoci a sedere che tra poco si inizia > continuò avviandosi verso il proprio tavolo seguito da Shiho, la quale aveva intuito che il ragazzo provasse qualcosa di più per Hinata. Lo aveva capito dal tono di voce usato dall’Uzumaki.
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 < Salve a tutti > disse una voce proveniente dal palco, attirando l’attenzione di tutti i presenti. Appena Hinata individuò la persona alla quale appartenesse quella voce rimase a bocca aperta. Le ricordava Naruto, solo che fosse la versione del suo capo invecchiata
< Sono Minato Namikaze. Sono il fondatore insieme a mia moglie di questa grande compagnia > disse ricevendo gli applausi dalle persone sedute presenti < Vi ringrazio per essere venuti questa sera. Mi fa piacere la vostra presenza ed adesso dopo aver mangiato un po’, si aprono le danze > aggiunse per poi scendere dal palco e raggiungere il tavolo dove stava seduto la moglie. Una volta raggiunta, Kushina gli diede un dolce bacio sulle labbra per complimentarsi del discorso
< Queste cose fatele quando io non ci sono > affermò Naruto con tono nauseato
< Dai Naruto non fare così > disse Shiho < è bello che dopo tanti anni di matrimonio sono ancora follemente innamorati > continuò guardando i genitori del ragazzo, mentre questo con lo sguardo cercava la figura di Hinata. Quando la trovò, notò che stesse seduta vicino ad Omoi e il solo vederla parlare con quel ragazzo gli dava fastidio. Sentiva la rabbia crescere in lui. Si stava per alzare per invitarla a ballare, prima che Omoi la invitasse lui, ma fu anticipato dalla ragazza al suo fianco
< Andiamo a ballare Naruto? > domandò Shiho, prima che riuscisse ad alzarsi, guardando il ragazzo
< Certo > rispose, mostrando un sorriso forzato, alzandosi porgendo la mano alla ragazza, la quale accettò per poi dirigersi verso la pista da balla. Appena i due si allontanarono
< Ho fatto proprio un bel casino > fece notare Kushina attirando l’attenzione del marito
< Io credo che la festa stia riuscendo bene > affermò cercando di tirar su il morale della moglie
< Non parlo della festa > disse Kushina < Parla di aver invitato Shiho alla festa > aggiunse mentre Minato guardava il figlio ballare con la ragazza
< Se non ti dispiace, vorrei sapere anche io il motivo > affermò Minato
< Quando i due si sono alzati dal tavolo per dirigersi in pista, quella ragazza ha fatto davvero una faccio troppo triste > disse Kushina, indicando la ragazza in questione per un breve momento per farla vedere anche al marito, < Mi si è spezzato il cuore vedere il suo viso > aggiunse per poi sospirare. Vedendo la moglie in quello stato, il marito decise di fare qualcosa. Si alzò da tavolo, sorprendendo Kushina, la quale si voltò verso di lui
< Dove stai andando? > domandò
< A tirar su il morale di quella ragazza > rispose sorridendo < Dopo preparati che andiamo a ballare > aggiunse sorridendo per poi voltarsi e dirigersi verso la ragazza.
Intanto al tavolo in questione
< Sei sicura che non vuoi venire a ballare? > domandò Hanabi
< Dai non ti preoccupare vai a ballare con Konohamru > rispose sorridendo < Tanto la serata è lunga > aggiunse cercando di convincere la sorella
< Ok > disse Hanabi alzandosi dal tavolo, prendendo la mano di Konohamaru e raggiungendo la pista dove tutti stavano ballando. Non gli andava proprio di ballare. Quando aveva visto Naruto e la ragazza seduta vicino a lui alzarsi e dirigersi in pista, provò una certa invidia. Voleva essere lei la ragazza con Naruto sulla pista da balla. Guardò verso di questa e quando vide la figura dei ragazzi ballare sentì il cuore stringersi. Stavano un po’ troppo vicini per i suoi gusti, ma pensò che non poteva lamentarsi di questo, poiché lei era solo la sua segretaria e niente di più. Fu riportata alla normalità dal suono della sedia al suo fianco
< Siete già tornati? > domandò prima ancora di girarsi, per poi coprirsi la bocca < Scusi pensavo che fosse mia sorella con il fidanzato > aggiunse subito dopo cercando di rimediare all’errore
< Non ti preoccupare > affermò la persona < Ti ho chiamato, ma non mi hai proprio sentito. Il tuo sguardo era concentrato su una persona > aggiunse facendo irrigidire il corpo della ragazza, la quale guardò di nuovo Naruto e la ragazza ballare, incupendosi nuovamente
< Stavo sovra pensiero > disse Hinata abbassando il capo
< Ok allora per distrarti dobbiamo andare a ballare > affermò alzandosi dalla sedia
< Ma anche no > disse Hinata
< Non accetto un no come risposta > affermò donandogli la mano ed in quel momento la ragazza capì che Naruto forse avesse preso la testardaggine dal padre. Mentre si incamminavano verso la pista
< Vi avviso non so ballare molto bene > disse la ragazza abbassando il capo
< Non ti preoccupare, ti guiderò io > affermò sorridendo, voltandosi verso la ragazza, la qual alzò il capo e quando vide il sorriso del padre di Naruto notò che era uguale a quello del figlio. Era un sorriso che ti faceva sentire bene, ti calmava.
Mentre i due ballavano, lo sguardo di Hinata era rivolto sempre su Naruto
< Ti deve proprio piacere mio figlio > esclamò Minato attirando su di se lo sguardo della ragazza
< Forse > disse a voce bassa sperando che il padre non avesse sentito
< Non direi nessun forse, ma solo si > affermò mentre il viso della ragazza diventava di fuoco < Lo stai guardando da quando abbiamo iniziato a ballare e quando i vostri occhi si incrociano, distogli subito lo sguardo > aggiunse, mentre Hinata abbassò il capo colpevole
< S-scusi > disse balbettando
< Non ti devi scusare > affermò con voce dolce < Appena finisce questo ballo farò una cosa per te, anche se avevo promesso di ballare con mia moglie > continuò facendo scattare il capo della ragazza all’insù
< Non deve > disse < Non voglio che sua moglie si arrabbi > continuò preoccupata
< Non ti preoccupare, lei capirà > affermò facendo l’occhiolino
Appena la canzone finì
< Aspetta qui > disse allontanandosi per raggiungere il figlio e Shiho
< Ti posso rubare la dama? > domandò toccando la spalla del figlio, il quale si girò e lo ringrazio mentalmente
< Certo > rispose sorridendo per poi allontanarsi e dirigendosi vero Hinata, la quale stava in piedi nella pista sola
< Ti va di ballare? > le chiese una volta raggiunta
< S-si > rispose a voce bassa e balbettando
Appena la musica partì, il ragazzo prese la sua mano per poi poggiare l’altra dietro la schiena attirandola verso di se
< Ti avviso che non so ballare molto bene > affermò Hinata guardandolo negli occhi
< Non ti preoccupare ti guido io > disse il ragazzo sorridendo e quando vide quel sorriso il cuore della ragazza iniziò ad accelerare
< Devo dire che non sei male > affermò Hinata inspirando il profumo del ragazzo. Aveva poggiato la testa sulla sua spalla
< Nemmeno tu > disse < Ma c’è una cosa che mi dà fastidio > aggiunse facendo allontanare il capo della ragazza dalla sua spalla
< Cosa? > chiese Hinata curiosa di sapere di cosa si trattasse
< Quest’abito è troppo scollato > rispose sorprendendola, la quale credeva che gli sarebbe piaciuto
< Prima avevi detto che stavo bene > disse Hinata
< Stai bene > affermò Naruto < Ma così attiri l’attenzione anche degli altri ragazzi e questo mi fa irritare > continuò
< Perché ti dovrebbe innervosire? > domandò incuriosita ancora di più dopo aver ascoltato le parole del ragazzo, il quale pensò di aver parlato troppo.
< Te lo dico dopo la festa > rispose Naruto per poi avvicinarsi all’orecchio della ragazza < Appena finisce la festa, vieni nella mia stanza che ti devo dire una cosa importante > aggiunse per poi staccarsi, mentre Hinata poggiò nuovamente la testa sulla sua spalla continuando a ballare
< No è già finita > disse Hinata con tono dispiaciuto. Voleva stare e ballare con Naruto ancora e ancora
< Purtroppo si > affermò l’Uzumaki non allontanando la ragazza
< Lo sai che adesso arrivano i secondi? > chiese Hinata
< Lo so > rispose < Ma non mi interessa > rispose. Non voleva lasciarla andare. Non aveva intenzione di farla tornare al tavolo dove si sarebbe seduta vicino ad Omoi. La voleva ancora tenere stretta a se.
< Ci stanno fissando tutti > affermò la ragazza poggiando il capo sul petto del ragazzo, il quale guardandosi introno notò che le persone che prima fossero in pista, avevano preso tutti posto ai tavoli ed li stessero fissando. Nonostante questo non gli importava di niente. Non voleva lasciare la ragazza. Sapeva solo che desiderava rimanere in quella posizione.
< Non mi interessa > disse facendo sollevare il viso di Hinata incontrare il suo sguardo < Sto molto meglio qui > aggiunse sorridendo
< Anche io sto bene qui > affermò Hinata con sguardo dolce riappoggiando la testa sul petto del ragazzo, il quale quando vide l’espressione della ragazza il suo cuore aveva perso un battito ed aveva iniziato a battere velocemente. Sperò che la ragazza, avendo poggiata la testa sul suo petto, non notò l’aumento dei suoi battiti. Ma quando Hinata poggiò il capo, sentì il cuore del ragazzo battere all’impazzata. Rimase sorpresa di questo, in quanto anche il suo cuore in quel momento stava battendo alla stessa velocità. Questa cosa la fece arrossire e ringraziò il cielo di non essere vista dal ragazzo. Riflette sul fatto che forse avesse ancora una possibilità e quel pensiero fece nascere sul suo viso un piccolo sorriso di gioia.
 
Note auotre:
Eccoci al quattordicesimo capitolo.
Come vi è sembrato questo capitolo? È stato di vostro gradimento?
Vorrei ringraziare Azul5 che ha commentato il capitolo precedente e tutti i lettori silenziosi.
Alla prossima
   
 
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