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Autore: _mary_laura_    25/11/2016    2 recensioni
-Ti odio, Malfoy.
Sputò lei, gli occhi pieni d'ira.
-Oh è tutto corrisposto, Granger.
Fece lui, la voce che trasudava il disgusto che provava nei suoi confronti.
Poi, all'improvviso, si mossero l'uno verso l'altra, come guerrieri pronti a battersi.
E si baciarono.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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“E’ arrivato il momento che le cose diventino difficili” -Maze Runner, La Fuga

Hermione Granger odiava Pozioni. E, soprattutto, odiava dover fare la lezione con quegli insopportabili Serpeverde, tanto per cambiare. Se ne stavano per i fatti loro tutto il tempo, mettendosi a mescolare qualcosa a caso nel calderone quando il professor Lumacorno gli si avvicinava chiedendogli a che punto fossero. Davvero non aveva mai visto un comportamento più ripugnante, ma certo non poteva aspettarsi molto di più da un gruppo di scellerati, rompiscatole, piantagrane, viscidi, insopp…
-Hermione, stai bene?
Le chiese Harry, fissandola da sopra gli occhiali spessi, mentre prendevano posto nei posti in fondo alla classe, rigorosamente nella parte destra, divisi dalle Serpi come se avessero la peste.
Appoggiò i suoi libri sul banco con un sospiro, legandosi i capelli ricci in una coda alta con un nastro azzurro.
-Sì, tranquillo, ero solo sovrappensiero.
Fece lei in risposta.
Harry non le credeva, glielo si leggeva benissimo in viso, ma prima che potesse aprire bocca il professore entrò in classe, salvandola da un interrogatorio solamente rimandato per ora.
-Buongiorno a tutti, ragazzi miei.
Li salutò allegro Lumacorno, seguito poi da uno scomposto coro di saluto proveniente esclusivamente dalla parte dei Grifoni.
Villani” pensò dentro di sé la ragazza mentre apriva il libro a pagina 186 come l’insegnante aveva scritto alla lavagna.
Un brusio si alzò subito dalle fila di banchi non appena i ragazzi lessero il titolo del capitolo mentre solo un brontolio confuso uscì dalle labbra della strega.
-Proprio così, ragazzi.
Fece il professore, voltandosi verso di loro con un calderone piuttosto grosso tra le braccia, per poi appoggiare con un tonfo il peso sulla cattedra.
-Amortentia, uno dei filtri d’amore più potenti e pericolosi al mondo.
Spiegò, appuntando tutto alla lavagna muovendo la bacchetta, che fece alzare in volo un gesso che tracciò ogni parola che l’uomo diceva sull’ardesia verde scura.
-Tanto che il Ministero della Magia ne ha proibito l’uso.
Recitò Hermione annoiata, appoggiando il viso su una mano.
Ma a chi importava di quello stupido intruglio? Procurava solo guai, ecco tutto. Faceva perdere la testa per qualcuno, incasinando ogni cosa ancora di più. Capiva bene perché il Ministero l’avesse vietato.
-E infine Acqua di Luna.
Recitò il professore, tra i mormorii eccitati della sezione femminile di tutte e due le Case.
Hermione alzò gli occhi al cielo quando, dopo aver aperto il coperchio del calderone, ogni ragazza presente allungò il collo verso di esso. I suoi occhi, però, furono subito catturati da un particolare che prima non aveva notato.
Dall’altra parte della classe, qualche fila di banchi più in avanti di quello dove si trovava, Draco Malfoy aveva assunto la sua stessa faccia disgustata e la guardava. Sussultò non appena si rese conto che la Grifona aveva intercettato il suo sguardo e si girò verso la cattedra, facendo scaturire più di un pensiero nella mente della ragazza.
Si era imposta di non pensare più ne a Malfuretto ne a ciò che era successo il giorno del rientro a casa dalle vacanze, quando lui si era addirittura scusato con lei. Perché adesso la guardava? Voleva parlarle? Dirle che si pentiva di ciò che aveva fatto più di un mese prima? Beh non le interessava minimamente.
-Come sapete questa pozione ha un profumo diverso da persona a persona, secondo le fragranze che gli piacciono di più, anche se la persona non si rende conto che la fragranza le piace. Solitamente il soggetto sente l'odore dell’uomo o della donna che l'attrae di più, o di cui è innamorato.
Stava dicendo Lumacorno, per poi fare cenno a Lavanda Brown di avvicinarsi a lui.
La ragazza si alzò incerta, trotterellando verso la cattedra mentre faceva svolazzare i lunghi capelli biondi.
-Adesso, ragazzi, vi invito a mettervi in fila, in modo da sperimentare voi stessi l’effetto dell’Amortentia. Non dovrete berla, ma solamente sentirne l’odore e, se lo desiderate, condividerlo con il resto della classe.
Fece con un sorriso, al quale seguirono rumori di sedie trascinate sul pavimento e chiacchiere ad alta voce, seguite da un secco “State zitti!” urlato da Hermione, che si guadagnò l’occhiataccia di più di un’oca.
Non capiva davvero che senso avesse tutta quella pantomima, ma se faceva felice il professore allora era disposta a fare un sacrificio.
Lavanda si chinò sul calderone, dal quale scaturì una nuvoletta di fumo color lillà, che la investì in pieno viso, facendola sospirare.
-Sento profumo di shampoo al girasole, colonia al ciclamino e caramelle ai fiori d’arancio.
Disse in un soffio, socchiudendo gli occhi per poi correre via, nascondendosi pateticamente il volto tra le mani.
Nemmeno avesse svelato chi le piacesse.
Forse” pensò Hermione “sarebbe stato meglio se si fosse concentrata di più su Erbologia, visto che sembravano piacerle così tanto i fiori.”
Aspettò pazientemente che tutti elencassero le cose scontate di cui sentivano l’odore, poi arrivò il suo turno. Fece finta di non sentire i commenti delle numerose pettegole, che asserivano che lei avrebbe sentito solo odore di muffa, visto che di quello era coperto il suo cuore.
Si tenne indietro la coda con una mano e si sporse sul calderone, tirando una boccata di fumo. Subito le sembrò che le avessero fatto una flebo di calmante. Era libera, spensierata, felice, nulla poteva turbarla.
-Sento…sento profumo di carta appena stampata, di crema per il corpo alla vaniglia e…
Si bloccò, sorpresa dal pensiero che aveva appena fatto.
Di capelli di Draco
Aspetta, cosa?!
La sua Amortentia profumava come i capelli di quel verme?! E poi che ne sapeva lei di che odore avessero i capelli di Malfoy? E come faceva a chiamare “capelli” quella colata di lacca e gel che si ritrovava in testa?
Visto che tutta classe stava ferma a guardarla mentre restava a bocca aperta sopra il calderone, si diede un contegno, raddrizzandosi e schiarendosi la gola.
-E di erba appena tagliata.
Buttò lì, mentre si allontanava.
Non aveva potuto fare a meno di notare gli occhi grigi della serpe che la seguivano curiosi e, in quel momento, si rese conto di una cosa. Aveva pensato a “Draco”, non a Malfoy.
***
La Granger si comportava in modo anomalo quel giorno.
Prima si metteva a guardarlo, poi urlava a tutta la classe di chiudere il becco e ora se ne stava là con la faccia sopra a quel fumo azzurrino, in tono col nastrino che aveva tra i capelli.
Era quasi carina quando si legava i capelli in quel modo.
Oh, ma cosa diceva...
Era decisamente carina quando si legava i capelli in quel modo.
Con un ghigno si avvicinò alla pozione, deciso a dare una lezione a quel branco di romanticoni rammolliti.
Si chinò sul calderone e aspirò una boccata di quella densa nebbie che aveva assunto un colorito verdino, tendente all’acquamarina.
-Avverto odore di caffè appena tostato, cera da laccatura e…
Si fermò, sbarrando gli occhi e fissando la strega che lo osservava dall’altra parte della stanza, con le braccia sui fianchi stretti.
-Aria da inverno.
Finì, senza smettere di guardarla.
Si perse tra il colore del suo collo, dove pulsava nervosamente una vena bluastra.
Non aveva idea di che odore avesse la sua pelle, ma sperò con tutto se stesso che fosse buono come quello che aveva sentito nella sua Amortentia.

   
 
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