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Autore: marta_granger    26/11/2016    1 recensioni
Hermione, Ron e Harry decidono di tornare a Hogwarts affrontare il settimo anno. Orgogliosi di poter definire quell'anno, l'anno della “tranquillità” prendono l'espresso per Hogwarts. Ma si sa, le cose non vanno mai come ci si aspetta...
Dopo la sconfitta di Voldermort molte cose sono cambiate. A questo avvenimento ognuno ha reagito in modo diverso. Il magico trio si scontrerà contro un nuovo vento. Nasceranno nuove amicizie e nuove rivalità. Tutte le case saranno pronte a reagire? E gli insegnanti? Chi ha il coraggio di combattere ancora?
Ma la vera domanda è: in tutto questo Hermione Granger e Draco Malfoy riusciranno a trovare una storia tutta per loro?
Chi non aprirà non saprà.
Dal testo:
-sveglia ragazzi!-esclamò Hermione ricevendo in risposta solo due grugniti.
-Hermione cara- disse Ginny guardando suo fratello e il suo ragazzo ronfare- tu sbagli metodo. Non si svegliano così due dormiglioni cronici... ma così!- tirò fuori la bacchetta e con sguardo maligno sussurrò -accio!- e in men che non si dica , la rossa si ritrovò in mano un mestolo e una pentola - SVEGLIA PIGRONI, SI DEVE PARTIRE PER HOGWARTS!-e iniziò a sbatterli
I ragazzi caddero dal letto.
Buona lettura!
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Fame

Il giorno seguente, a colazione, Hermione aveva già informato gli amici della chiacchierata avuta con Patma durante la ronda.

Ognuno aveva dato la propria opinione a riguardo. Nel frattempo le quattro lunghe tavole della sala Grande erano state apparecchiate con zuppiere di porridge, piatti di aringhe affumicate, montagne di toast, vassoi di uova, bacon, succo di zucca e molto altro. Come sempre c'era l'imbarazzo della scelta.

-Allora Malfoy ha vinto?- domandò Ginny curiosa, prendendosi del porridge.

-Non lo so, ma penso di si.- Rispose Hermione- Patma pensa che Malfoy si sia esercitato molto durante l'estate.-

-Che peccato. Sarebbe anche ora che qualcuno gli desse una lezione... AHIA!- urlò Harry lanciando un'occhiataccia alla migliore amica che gli aveva appena tirato un forte calcio sulla gamba.

-Certo che sei stupido. Ti ho spiegato com'è la situazione. Preferivi che vincesse Bole? - lo criticò Hermione.

-Si?!-domandò speranzoso - Okay no. Però ammetti anche tu che non sei del tutto dispiaciuta che Malfoy sia nei guai.- Ricevette uno sbuffo in risposta. Il ragazzo con gli occhi verdi sorrise sapendo di avere ragione. Forse era meschino pensarlo, ma non poteva farne a meno. Fin dal primo incontro, il suo rapporto con il Serpeverde era stato di puro odio. Nel corso degli anni Malfoy si era comportato in modo meschino, sempre pronto a mettere lui, Ron e Hermione nei guai. Non si piacevano e la cosa non poteva cambiare da un momento all'altro. Non sarebbe bastato solo sapere che era nei guai per provare un po' di compassione.

-Ora basta parlare di Malfoy. Se no mi va di traverso la colazione.- si intromise Ron sputacchiando e servendosi un abbondante dose di affettati.

-Sono d'accordo -deglutì Ginny, mentre i bisbigli della sala Grande aumentarono a dismisura.

Si udì un frusciio assordante e più di un centinaio di gufi planarono sopra le tavolate.

-Finalmente è arrivata la posta!- urlò Ron ricevendo al volo la “Gazzetta del Profeta” e il "Cavillo” da due gufi diversi. Tutti si sporsero per dare un'occhiata veloce ai due giornali.

-Devo dire che sono migliorati davvero molto gli articoli del Cavillo.- sorrise Ginny leggendo la prima pagina.

-Il padre di Luna si è finalmente deciso a pagare i dipendenti che lavorano per il giornale. Molti giornalisti competenti ora collaborano con lui.- spiegò Hermione prendendo l'altro giornale.

-Luna aveva ragione.Non mi sorprenderebbe che le vendite del Cavillo superino quelle della Gazzetta. Sembra incredibile, ma ora la gente inizia a capire che la Gazzetta del Profeta è solo spazzatura.-

Lo sbattere delle ali e i versi dei volatili nella sala divennero assordanti, attirando l'attenzione di tutti. Tantissimi gufi planarono sopra la tavola di Grifondoro, lasciando cadere, davanti a Harry e ai suoi amici, pacchi di diverse dimensioni.

-Ahio!- urlò di dolore Neville massaggiandosi la fronte e attirando molti sguardi curiosi. Un pacco molto grande lo aveva preso in pieno.

-Ma da dove arriva tutta questa posta?- chiese preoccupato Harry con il naso all'aria.

-Non ne ho idea!- rispose sconsolato Ron, alzando un pacco caduto proprio dentro il suo delizioso porridge.

-che qualcuno li fermi!-strillò con voce stridula una ragazza del terzo anno seduta di fronte a loro, comprendosi la testa con le mani.

-Immobilus!- Hermione scagliò l'incantesimo e i pacchi si bloccarono congelati a mezz'aria. Soddisfatta ripose la bacchetta nel mantello sedendosi sotto gli occhi di tutti.

-Cavolo!- esclamò fin troppo entusiasta Seamus pochi posti più in là- da dove vengono tutti questi pacchi?- Tutti alzarono le spalle non sapendo dare una risposta. Ma poco dopo il mistero fu svelato.

-Oh No!- gridò demoralizzato Ron scartandone uno- no, no, no, no, NO! Deve essere un incubo.-

-Cosa sono?- Domandò curioso Harry sporgendosi verso l'amico.

-Regali.- rispose piagnucolando.

-Da parte di chi?- domandò Ginny senza capire la reazione del fratello maggiore. Con sguardo riluttante, il Grifondoro prese un bigliettino abbandonato sul tavolo e lo lesse ad alta voce:

“Caro Ronald, sono una tua grande ammiratrice. Hai combattuto in modo davvero coraggioso durante la Guerra. Ti adoro. Per questo ho fatto con le mie mani questi deliziosi dolcetti nella speranza che tu possa ricordarti di me.

Con affetto Rose Zeller (Tassorosso).

p.s. Vienimi a trovare quando vuoi.”

-Non ci credo!- esclamò Hermione, iniziando a capire.

-Si- confermò Ron- fatte con “le sue mani”- mimò- vuol dire che ci ha aggiunto una bella dose di filtro d'amore. No grazie. Mi è bastato quello di Romilda Vane per tutta la vita. Non ho intenzione di ricascarci.-

-Dai, ma non saranno tutti così.- Ginny sembrava l'unica ottimista.

-Mai sottovalutare la fauna femminile di Hogwarts.- arricciò il naso Harry, completamente d'accordo con l'amico- pure tu -indicò la sua fidanzata- al nostro secondo anno hai osato mandarmi quell'imbarazzante lettera d'amore per San Valentino. Io non dimentico.-

-Stavo cercando di rimuovere quell'episodio imbarazzante dalla mia testa. Grazie di avermelo ricordato, Harry.- si offese la rossa incrociando le braccia.

Tutti, nella speranza che si fossero sbagliati, iniziarono a scartare ogni singolo pacco. -Non ci credo! Sono tutti cioccolatini!- esclamò Ron con ormai il morale sotto i piedi.

-Hermione, anche tu ne hai ricevuto qualcuno.- osservò Ginny leggendo un biglietto e attirando l'attenzione dell'amica.

-Chi è stato così sciocco da pensare che sarei stata così ingenua da bere il suo filtro?- domandò con un diavolo per capello. Non le piaceva per niente questa situazione.

-Uhm... Jason Samuels... un' idiota del mio anno. Se non sbaglio è di Corvonero. Mi sono sempre chiesta come abbia fatto a finire in quella casa.-

-Porco Godric!-

Tutti si girarono verso Neville scandalizzati. Pochi secondi dopo la sua esclamazione, il Grifondoro giurò di aver sentito le mascelle degli amici sbattere sul tavolo. Il ragazzo aveva in mano pacchi simili ai loro.

-Non ci credo!- esclamò Ginny.

-Anche tu!- continuò Hermione.

-Ma perché?- domandò perplesso.

La riccia sbuffò- Siamo diventati degli “eroi” per tutti. Ogni persona sa quello che abbiamo fatto l'anno scorso.-

-Ma non solo noi abbiamo combattuto. Tutti lo hanno fatto.- osservò Harry.

-Questo lo so. Ma per loro solo noi siamo i salvatori. Non lo sopporto. Se tutto l'anno sarà così, giuro che finirò per uccidere e non mi importa se per questo verrò espul...- Non finì neanche di parlare che un flesh l'accecò.

-Sorridete!-

-Ma che cav...?-

-Ciao ragazzi!-esclamò Dennis Canon, comparendo dietro la macchina fotografica - Posso fare una foto al vostro gruppo? Siete famosi ormai. Tutta la scuola parla di voi.- e senza ricevere una risposta scattò un'altra foto.

-Ciao anche a te. Ora però, se non ti dispiace, vorremmo fare colazione in pace, grazie.- Ginny si alzò in piedi minacciosa. I suoi modi di fare erano sempre molto diretti.

-Okay okay me ne vado.- alzò le mani in aria.

-Graz..- Ginny non finì la frase che Dennis scattò un'altra foto a sorpresa.

-Io lo ammazzò!-la rossa sfoderò la bacchetta pronta a lanciare un incantesimo, ma il ragazzo, saggiamente, si era già volatilizzato.

-Dai calmati Ginny, se n'è andato.- la tranquillizzò Harry, mettendole una mano sulla spalla.

Hermione nel frattempo sussurrò l'incantesimo “Evanesco” facendo scomparire tutti i pacchi-regalo ricevuti.

-Non ci credo che siamo così popolari.- Ron scoccò uno sguardo affamato alle aringhe.

-Ora capisco perché questa mattina, in sala comune, avevo la sensazione che bisbigliassero tutti alle nostre spalle.- disse divertita Ginny, recuperando il buon umore.

-Non c'è nulla di divertente. Ora dovremo stare attenti a tutte le cose che mangeremo o berremo. Mi verrà un esaurimento.- commentò sconsolato Harry con l'appetito ormai scomparso.

-E peggio della volta in cui si diceva che Harry fosse il prescelto.- continuò Hermione guardando con occhio critico il suo bicchiere.

-Ma io ero il prescelto!- Esclamò il ragazzo interpellato, beccandosi un colpo sulla testa dall'amica -Aiah! Sei manesca! Te l'ho mai detto?- La riccia alzò gli occhi al cielo.

-Parliamo di cose serie.- cambiò discorso Ginny.- che materie avete oggi?-

Harry frugò nella borsa alla ricerca del suo orario.

-Oggi ho Divinazione, Pozioni, Storia della magia e Difesa contro le Arti Oscure. Bene, incontreremo la nuova professoressa che sostituirà Piton.-

Ginny si sporse verso il proprio ragazzo confrontando gli orari- a quanto pare ci saranno materie che faremo insieme e alcune separate.-

-Davvero?-chiesero i tre ragazzi curiosi leggendo gli orari di Ginny.

-Si! Ad esempio Storia della magia sarà insieme- indicò la propria pergamena e poi quella del ragazzo- stessa ora e stessa aula. Invece per pozioni saremo separati. Anche io la ho oggi, ma nel pomeriggio, mentre voi al mattino. Chissà perché?-

-Probabilmente in alcune materie siamo arrivati allo stesso livello e in altre no. È anche probabile che in alcune materie non possiamo essere così tanti.- spiegò Hermione prendendo il suo orario.

-Prima ora io, invece, ho antiche rune. Non vedo l'ora di iniziare!-

-Non capisco dove trovi l'entusiasmo per seguire certe lezioni.- commentò Ron, sazio.

-Non è colpa mia se sei un bradipo.- ribeccò Hermione.

 

 

 

-Che due bolidi! Oggi in prima ora ho antiche rune. Iniziamo bene.- si lamentò Blaise al tavolo dei Serpeverde.

-Perché segui quella lezione?-domandò Draco alla sua sinistra.

-Me lo chiedo anche io.-sbuffò bevendo il succo di zucca che aveva nel bicchiere.

-Io e Malfoy abbiamo divinazione. È una pacchia con la Cooman.-gongolò Nott mangiando una grossa fetta di Bacon.

-Che fregatura.-sbuffò Zabini guardando scettico il piatto di Theodore. Il cibo fuoriusciva -Se continui così ingrasserai di 200 chili.-

-Tutta invidia. Io non ingrasso mai.-

-Invidioso? Io? Di te? Ti piacerebbe! - sembrava offesso- Sono bellissimo e insuperabile, cocco. Non puoi farci niente se sono un bel pezzo de Manzo.- rispose pieno di se il Serpeverde, mettendosi in bella mostra. Theodore si mise una mano in faccia, esasperato, mentre Draco li guardava male entrambi. Non capiva cosa stava succedendo.

-Ma è serio?-domandò rivolto a Nott.

-Purtroppo si. Ma tranquillo Malfoy. Ci si fa l'abitudine in fretta..-rispose sconsolato l'altro Serpeverde, ben deciso a ignorare l'altro compagno di stanza.

-Certo Draco. Devi restare tranquillo grazie a me. Grazie alla mia fama di ragazzo cool, non avrai problemi con le ragazze.-lo attrasse a se mettendogli una mano sulla spalla sinistra, da grande amico.

-Guarda che io non ho nessun problema con le ragazze.-

-Io so farle cadere tutte ai miei piedi- lo aveva ignorato bellamente- beh ovviamente è facile per me. Sono bellissimo.-

-Ora lo crucio.-

-non ci pensare Malfoy. È fatto così. Te lo ripeto, ci farai l'abitudine.- rise Theo, contento che Blaise avesse cambiato persona da esaurire.

Draco, dal canto suo, non aveva nulla da ridere. Forse era ancora in tempo per scappare da quel folle. Non se lo ricordava così Blaise. Okay, era stato sempre uno pieno di sé, ma non sapeva fino a questo punto. Era difficile ammetterlo anche a se stesso, ma era stato bene la sera prima con lui e Nott. Si era rilassato per la prima volta da quando aveva messo piedi a Hogwarts. Di certo non sarebbero diventati i suoi migliori amici, ma non erano affatto male.

I suoi pensieri furono interrotti dall'arrivo della posta.

Un gufo elegante e ben ammaestrato si posò sulla spalla del biondo. Draco prese la busta e lesse la lettera.

-chi ti scrive?-

-I miei-sbuffò- mi chiedono com'è stato il mio arrivo a Hogwarts.-rispose ironico, dando delle bricciole al pennuto.

-Cosa risponderai?- chiese Blaise aprendo le sue lettere.

-La verità. Che è stata una merda. Cosa si aspettavano?! Che tutti mi dessero un caloroso benvenuto?- ringhiò.

-Se ti può consolare io sono costretto ad andare all'ottavo matrimonio di mia madre. Odio quell'uomo.-rispose critico Blaise, leggendo la sua posta.

-Anche questo morirà in circostanze misteriose?- domando Nott a conoscenza della fine degli altri sette uomini che avevano avuto la malsana idea di sposare la madre di Blaise.

-Lo spero.-

-EHI! COSA STA SUCCEDENDO AL TAVOLO DI GRIFONDORO?!- Urlò Millicent Bulstrode, seduta vicino a Pansy Parkinson, indicando il tavolo incriminato. Molti si girarono a guardare, probabilmente sperando in un omicidio di massa. Una cinquantina di gufi stavano lanciando i propri pacchi sopra la tavolata.

La confusione fu interrotta da una ragazza con capelli ricci gonfissimi che scagliò un incantesimo.

-Cosa sta succedendo?- domandò annoiato Draco che non si era preso neanche la briga di girarsi.

-A quanto pare Potter e la sua cricca hanno ricevuto diversi regali.-rispose Theodore lanciando un'occhiata al tavolo di Grifondoro.

-Regali?-domandò il biondo girandosi.

-Si. Ma non sembrano molto contenti.-

-Saranno pasticcini pieni di filtro d'amore da parte delle fan.-spiegò annoiato Blaise.

-Come fai a saperlo?-domandò ingenuo il moro, guardando curioso il compagno.

-Theodore, Theodore, un giorno forse accetterai il fatto di avere un amico supermegabello. Solo allora,forse, capirai che io me ne intendo di popolarità. Secondo le mie statistiche quelli lì- li indicò con una smorfia disgustata- hanno avuto un picco pazzesco nella scala della fama, solo perché coraggiosamente, oh come penso io, da veri scemi, l'anno scorso hanno passato il tempo a combattere contro tu-sai-chi. Ah li detesto! Molte mie fan ora preferiscono Potter o addirittura quel Weasley. Perfino delle ragazze di Serpeverde. Come siamo caduti in basso?!-

Draco non aveva ascoltato mezza parola di Blaise. Aveva passato gli ultimi minuti a osservare i Grifondoro che parlavano tra di loro e che scartavano pacchi. -li odio!- si rimise composto- Si credono sempre al centro dell'attenzione. Potter in primis. Per lui è tutto facile. Ehi sono Potteruccio, guardatemi. Ma va al diavolo!- e con uno sguardo gemello a quello di Blaise, si mise a mangiare con foga.

Theodore trattenne le risate. Quei due erano davvero senza speranze. Spostò lo sguardo sul tavolo di Grifondoro. Anche lui li odiava, soprattutto Potter. Spostò lo sguardo su di lui e sulla ragazza Weasley. Però Zabini e Malfoy erano esagerati. In fondo non era stato tutto così facile per loro. Scosse la testa. Ma cosa diavolo pensava. Si era fatto condizionare troppo dal giorno prima e da quello che aveva visto. Erano comunque Grifondoro. Lanciò l'ultimo sguardo al tavolo e riprese a mangiare scuotendo la testa.

Fame, makes a man take things over
Fame, lets him loose, hard to swallow
Fame, puts you there where things are hollow
Fame- David Bowie

Spazio dell'autrice:
Cosa avrà visto Theodore il giorno prima?
Vi darò un piccolo indizio perché sono buona. Se leggete i vecchi capitoli c'è un dettaglio, molto piccolo che è passato inosservato alla maggior parte di voi, che, però,  vi farà capire chi ha incontrato. Ma solo tra un bel po' capirete a fondo tutta la vicenda. Per ora mi piace lasciare questo alone di mistero.
Marta
   
 
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