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Autore: TheCube    27/11/2016    0 recensioni
Tutti sono bravi a dare dei giudizi quando non sono loro a trovarsi al centro di tutte le tempeste del mondo.
Tutti, fin dalla sua nascita, non avevano fatto altro che giudicare Draco Malfoy, come la mela marcia di tutti gli alberi, la pecora nera di tutte le famiglie.
Tutti, fin dalla nascita, avevano etichettato Hermione Granger come la ragazza più intelligente, la migliore strega della sua generazione, seppur mezzosangue.
Quindi, partendo da queste premesse, chi mai avrebbe potuto dire che due persone tanto diverse, che si erano odiate per così tanto tempo, avrebbero potuto trovare in qualche modo qualcosa in comune?
Genere: Drammatico, Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Viktor Krum | Coppie: Draco/Hermione, Luna/Neville, Ron/Hermione, Vicktor/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo, Violenza | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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CAPITOLO 1.


POV DRACO.

Una persona non si rende davvero conto di quello che fa fino a quando le sue azioni non diventano così gravi da riuscire a risvegliare la sua coscienza.
Io non mi ero mai reso conto di quanto quello che facevo potesse ferire le persone.
Quando ero ancora un ragazzino alle prime armi era tutto più facile, ero abile con le parole. Ero bravo ad ammaliare coloro che facevano parte della mia casata per ottenere quello che volevo, e farmi degli amici che mi servivano solo per attenuare determinati paini.
Ed ero bravo con le parole anche quando queste mi servivano per ferire le persone. Oh, quanto mi piaceva umiliare, soprattutto, lo sfregiato, la mezzosangue e il rosso malpelo. Ma poi, con il tempo, tutte le cose cambiano e tutte le persone crescono.
E crescere in una famiglia di serpeverde, così vicina a Lord Voldemort, non è stato poi così semplice.
Tutti si creano delle aspettative su di te: “Draco sarà il ragazzo che ucciderà Silente” oppure, “Draco diventerà un mangiamorte, , un servitore di Lord Voldemort”.  Tutte queste cose potevano cambiare la mia vita irreparabilmente, ed una di queste lo ha fatto sul serio.
Inizialemente, ai miei occhi, la proposta di diventare un mangiamorte apriva strade illimitate per arrivare al potere, per poter conquistare tutto quello che avevo sempre voluto, ma travolto in pieno dal mio egoismo non potevo capire quanto le mie decisioni fossero sbagliate, non potevo capire quanto male avrei fatto compiendo quelle gesta.
Ancora non sapevo, e nemmeno osavo immaginare, che avrei dovuto uccidere qualcuno, che avrei dovuto assistere ad infinite torture.
Non potrò mai dimenticare il giorno in cui qualcosa scattò in me, quando quei tre pseudo-eroi vennero improvvisamente nella mia casa.
Quei tre non potevano dimostrare la loro stupidità in un modo peggiore di quello. Cosa si aspettavano?  Che nessuno li avrebbe riconosciuti anche se loro erano in quelle condizioni? E poi? Dopo che avevano derubato mia zia Bellatrix questa non li avrebbe mai fatti andare via senza che prima avessero ricevuto la giusta punizione.
Non so per quale strano scherzo del destino, ma quella ad essere punita fu proprio la mezzosangue, quella che, forse, fra tutti e tre, avrei risparmiato più volentieri.
Toccò a Hermione Granger pagare per quello che avevano fatto tutti gli altri. Proprio lei che forse aveva più qualità magiche rispetto a tutti i presenti contati insieme, ma se spogliata della sua bacchetta restava comunque una debole senza alcuna difesa.
La preda preferita della mia famiglia.
E’ proprio grazie a quel momento che sono cambiato.
E’ grazie a lei che io sono cambiato.
Non riuscirò mai a dimenticare i suoi occhi che vagavano per la stanza in cerca di un viso conosciuto, di un appiglio che l’aiutasse a superare quel momento.
Che l’aiutasse a sopportare tutto quel dolore.
E ad un certo punto i suoi occhi incontrarono i miei.
Lo capivo, capivo quello che mi voleva dire.
Capivo che stava cercando aiuto, e per quanto quella sua richiesta era disperata, non le importava nemmeno il fatto che stava supplicando il nemico. Colui che aveva contribuito a torturarla per tutti quegli anni passati ad Hogwarts.
Ed io, nonostante volessi redimermi dalle mie colpe, nonostante la volessi aiutare, prenderla e portarla via da tutto quel dolore, non avevo abbastanza coraggio per compiere un’azione del genere.
E nel mio pieno egoismo rimasi paralizzato sul mio posto, limitandomi ad osservare ogni suo dettaglio.
E da quel momento fui certo che non sarei mai riuscito a dimenticare le sue labbra, che si stringevano in un modo talmente forte, per non emettere suono, che avevano iniziato a sanguinare.
Fui certo, da quel momento, che non avrei mai dimenticato il suo sguardo fisso nel mio, implorante per un aiuto che in quel momento io non potevo darle.

 
 
 

 POV HERMIONE.

In quella foresta era successo di tutto e di più, ed era stata tutta colpa mia.
Ero stata io a portarli in quel posto, da quei ghermitori.
Avevo cercato di limitare i danni nel miglior modo possibile, ma fummo comunque scoperti.
Per questo era stato un bene che fra tutti fossi stata  io ad essere punita per quello che avevamo fatto, non sarei stata in grado di sentire le urla di dolore dei miei amici.
Non sarei mai stata in grado di leggere a quel tipo di dolore mentale, ma quello fisico lo potevo combattere, sopportare. Cercare di sostenerlo per il bene di coloro  che in quel momento erano a me più cari.
Da quel momento compresi quanto fosse più facile sopportare il dolore sulla propria pelle piuttosto che osservare impotentemente quello delle persone  che ami. E, se conosco almeno un po’ Harry e Ron, so che loro in quel momento stavano soffrendo per me ed era proprio per loro che dovevo sigillare la mia bocca, non dovevo emettere alcun suono, neppure quello più lieve; ma non ci riuscì, il dolore era troppo lancinante.
E ora, appena chiudo gli occhi, posso ancora percepire, come se fosse ieri, tutto quello che è accaduto in quella stanza.
Ricordi che lei, Bellatrix, era china sopra di me, mi parlava come si parla ad un bambino, in un modo cantilenante, ma io non riuscivo comunque a capire quello che mi volesse dire.
Il dolore non mi rendeva lucida, e le poche risposte che riceveva da me non le piacevano per niente. Non le stavo fornendo alcun aiuto utile e allora, nella mia tortura, la strega iniziò ad utilizzare tutte le maledizioni che avrebbero potuto farmi soffrire nei modi peggiori e, nel mezzo di tutto quel caos, lei mi fece qualcosa di terribile. Qualcosa che porterò per sempre con me.
Certo, avrei potuto cancellare quella parola, “Mudblood”, con qualche trucchetto magico, ma decisi di non farlo.
Quella cicatrice mi avrebbe sempre aiutata a ricordare quello sono e ad andare fiera.
Ricordo che in quel momento il mio sguardo vagava per la camera, alla ricerca di un aiuto.
Ricordo che d’avanti ai miei occhi avevo trovato il viso di Draco, e che si era soffermato su di lui nella ricerca di un appiglio che mi avrebbe aiutato a resistere.
Una parte di me era consapevole che lui non avrebbe fatto niente per venirmi in contro. Non avrebbe fatto ciò in condizioni normali, figurarsi ora che era circondato dalla sua famiglia, ma da un lato non volevo smettere di sperare che qualcosa in lui fosse cambiato. Che magari avesse trovato il coraggio di ribellarsi, ma in quel momento ostentare tanto avrebbe potuto dire condurlo nelle braccia della morte.
Nonostante la convinzione di ciò, non smettevo di guardare il ragazzo negli occhi, in quel momento mi sembrava l’unica cosa che potesse tenermi ancorata a questo mondo.
Durante quello scambio di sguardi potevo, in qualche modo, percepire che qualcosa in Draco stava cambiando, sembrava che i suoi occhi fossero diventati più umani, sembrava che la sua bocca fosse socchiusa, pronta ad urlare per dire una qualsiasi cosa.
Le sue mani si erano strette a pugno lungo i fianchi, e il suo corpo sembrava essere in piena tensione, ma ad un certo punto tutti quei dettagli iniziarono a perdere la loro  nitidezza, il loro significato.
In quel momento, d’avanti ai miei occhi si presentava solo l’oblio.
Il dolore era diventato troppo forte, troppo soffocante.
Ero rimasta senza fiato, senza la forza di combattere.
Se in quel momento non fossero entrati Harry e Ron a salvarmi, con molta probabilità non c’è l’avrei fatta a sopravvivere.
Il sentimento di gioia che provai quando raggiunsi la mia salvezza fu indimenticabile, come fu indimenticabile l’espressione di Draco quando noi scomparimmo dalla sua vista grazie all’aiuto di Dobby.






Salve gente!
Ecco il primo capitolo dellsa mia prima fan-fiction per quanto riguarda il mondo di Harry Potter!
Spero che come inizio possa piacervi. 
Per qualsiasi  cosa, critiche, pensieri o ad altro lasciate pura una recensione!

P.S il prossimo capitolo sarà aggiunto GIOVEDì.

-Marta.
Intanto, sempre se siete curiosi, vi linko le mie One-shot.

Infiniti più grandi di altri inifinti.
(Colpa delle stelle)
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2523505&i=1
Père Lachaise (Jim Morrison)http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3581079&i=1
 
  
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