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Autore: LadyDenebola    28/11/2016    2 recensioni
Dopo sette anni dai MAGO, Violet torna a Hogwarts come assistente bibliotecaria, e qui ritrova un vecchio professore di cui non sentiva parlare da tempo. Fra lupi mannari, lezioni di duello e nuove assunzioni, Violet avrà modo di ricredersi sul suo ex Direttore. Versione aggiornata di una fanfic che pubblicai qui anni fa.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Minerva McGranitt, Nuovo personaggio, Serpeverde, Severus Piton
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
Capitoli:
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L'INSEGNANTE DI DUELLO

 

Fortuna aveva voluto che Halloween fosse caduto di sabato, così che il giorno dopo gli studenti poterono dormire fino a tardi. Anche Violet si alzò a mattino inoltrato, ma a metà strada per la Sala Grande incrociò il professor Ruf che le comunicò con la solita flemma che dovevano recarsi subito in sala insegnanti. Violet, che temeva qualche novità spiacevole, restò invece sorpresa nel ritrovarsi davanti allo sconosciuto della sera prima.
<< Colleghi, vi presento August Purblack >>spiegò la McGranitt ai professori, che scrutavano il nuovo arrivato con attenzione.<< In questi anni il Club dei Duellanti ha ricevuto molte iscrizioni, perciò ho ritenuto opportuno porvi a capo un esperto. August ha accettato il mio invito a guidarlo >>
August fece un inchino.
<< Sono davvero felice per quest'opportunità. Non vedo l'ora di lavorare con i vostri studenti >>esordì cordiale.
Piton, notò Violet, non sembrava tanto contento. Aveva le labbra strette come per impedirsi di fare commenti pungenti e scrutava diffidente August che, da parte sua, se ne era accorto e aveva sfoggiato un sorriso divertito. Ma quando si accorse di Violet, le andò incontro senza esitazione.
<< Mi auguro che la sua passeggiata, ieri, sia stata piacevole quanto la mia >>disse, << anche se avrei preferito continuarla in sua compagnia >>
<< Così forse mi avrebbe detto subito cosa doveva fare a Hogwarts? >>replicò Violet, ma sorrideva.
<< Ma gliel'ho detto. Sono qui su invito della preside >>August la scrutò con attenzione.<< Ancora non ho capito cosa fa qui una ragazza così giovane, però >>
<< Finora ho lavorato in biblioteca, ma da domani sarò l'assistente del professor Vitious >>
<< Esperta di Incantesimi di Difesa o Attacco? >>
Violet esitò, ripensando alla lotta col lupo mannaro.
<< In realtà, devo perfezionare entrambi >>ammise alla fine. << È anche per questo che assisterò alle lezioni di Vitious >>
August annuì, e parve sul punto di chiederle qualcos'altro quando fu chiamato da Lumacorno, che aveva tutta l'aria di non volerlo lasciare andare prima di una mezz'oretta. Dietro di loro, seduta in disparte a sfogliare una rivista, stava la Cooman. Continuava a lanciare occhiate furtive ad August, e una volta guardò con intensa gravità anche Violet, che si sentì gelare il sangue al ricordo di quel che le aveva detto la sera prima.
Quella domenica volò via, e già molti ragazzi iniziavano a lamentarsi di non avere avuto abbastanza tempo per riposare. Anche Violet si sentiva fiacca e, stranamente, la prospettiva di dover iniziare un nuovo lavoro non l'eccitava per niente. August non era comparso né a pranzo né a cena e nessuno al di fuori degli insegnanti pareva sapere del suo arrivo.
Durante i pasti Violet si era sentita comunque stretta tra gli sguardi della Cooman, che continuava a fissarla come se dovesse accaderle qualcosa da un momento all'altro, e di Piton, che aveva ripreso il suo solito cipiglio acido e indecifrabile.
Fu solo il mattino dopo che Violet realizzò finalmente di essersi liberata di Madama Pince. Presa dal nervosismo, si alzò più presto del dovuto e, dopo aver fatto colazione in una Sala Grande ancora semideserta, attese fuori l’aula di Incantesimi l’inizio delle lezioni.
<< Signorina Rosenao, è pronta? >>l’accolse Vitious quando, finalmente, la campana suonò e gli studenti si affollarono in classe.<< Non dovrebbe avere problemi con una classe del terzo, è un livello intermedio: per cominciare va bene >>aggiunse il professore a bassa voce, e la spinse dentro senza tante cerimonie.
<< Allora ragazzi, fuori le bacchette! Spero abbiate studiato l'Incanto del Sole >>esordì il minuscolo professore chiudendo la porta.<< Da oggi avremo con noi un’aiutante, la signorina Violet! Non esitate a rivolgervi a lei per qualsiasi cosa, mi raccomando! >>
Violet accennò un sorriso nervoso sotto gli sguardi curiosi e, o almeno così le sembrarono, intimidatori dei Corvonero e Serpeverde, che tuttavia decisero di ignorarla mentre seguivano le indicazioni di Vitious e si disponevano a coppie.
<< Rosenao, tu aiutami a correggere chi sbaglia. Cominciate! >>
L'Incanto del Sole era un comodo espediente per prendere tempo nei combattimenti, permettendo di abbagliare l'avversario quel tanto che bastava per dargli il colpo di grazia o fuggire.
Violet rimase colpita dalla precisione di molti ragazzi. Erano degni di essere Corvonero e Serpeverde anche se, notò, questi ultimi colpivano con una precisione da fare invidia al miglior sicario. Un minuscolo Serpeverde abbagliò il compagno e ne approfittò per lanciargli anche un Petrificus Totalus.
"Precoce, il ragazzo..."
Presa dai due Serpeverde, Violet quasi non si accorse della ragazzina che le lanciò contro l'Incanto, ma quella aveva urlato troppo e Violet la udì in tempo. Il fendente con cui respinse l’incantesimo, però, fu abbastanza potente da spedire la ragazza dall’altra parte dell'aula.
<< Mi dispiace! >>urlò Violet correndo ad aiutarla.<< Era solo un Sortilegio Scudo >>
<< Era fortissimo! >>replicò ammirato un ragazzo.
<< Per caso sei tu la nuova insegnante del Club dei Duellanti? >>le chiese un altro.
<< Certo che no >>esclamò Violet ripensando ad August.
<< Stasera c’è la prima lezione, gli avvisi sono comparsi stamattina in bacheca >>spiegò la ragazzina, ancora barcollante.<< In Sala Grande alle nove, ma non c'era scritto chi insegnerà >>
<< Voi, smettetela di chiacchierare! >>interloquì Vitious battendo le mani.<< Rosenao, falli lavorare! >>
La lezione volò via senza altri incidenti, ma fu anche l’unica, per quel giorno. La curiosità per la riapertura del Club dei Duellanti contagiò anche Violet, che dopo cena decise di rimanere nelle vicinanze della Sala Grande. Molti altri ragazzi la imitarono, gironzolando in attesa del primo incontro del Club.
August Purblack emerse a sorpresa dai sotterranei. Il silenzio piombò nella Sala d'Ingresso e per un lunghissimo secondo la scena parve restare sospesa mentre August volgeva gli occhi grigio-verdi sui presenti, un sorriso ferino che gli increspava le labbra.
<< Ricordavo che l'appuntamento fosse in Sala Grande >>disse alla fine con quella voce amabile e, come se si fossero risvegliati all'improvviso, gli studenti entrarono nella sala.
Violet aggrottò la fronte, ma August le fece cenno di seguirlo.
<< Alloggia nei sotterranei? >>gli domandò subito lei.
<< Sì, sono così tranquilli senza il viavai degli studenti >>. August lanciò un'occhiata critica ai quattro tavoli ancora al loro posto. Con un semplice colpo di bacchetta li rimpicciolì per poterseli infilare in tasca ed evocare una lunga pedana.
I ragazzi si radunarono su entrambi i lati, anche se sul volto di molti Violet scorse una traccia di preoccupazione.
August si arrampicò sulla pedana, la misurò a grandi passi senza dire una parola, poi evocò un immenso drago di fiamme che strisciò rapido fra gli studenti. Quelli si dispersero con urla isteriche prima che il drago si dissolvesse in larghe volute di fumo. Era stato tutto così veloce che perfino Violet faticava a credere che fosse realmente accaduto.
<< Mai arretrare di fronte al nemico >>scandì August, e la Sala Grande si rifece silenziosa.<< Mai abbassare la guardia. Avrei potuto uccidervi tutti con un sol gesto e ancora vi stareste chiedendo come ho fatto. A nessuno di voi è venuto in mente di combattere. Questo vuol dire che dovremo prima lavorare sul vostro coraggio. Poco male: sarà interessante. Chi vuole cominciare? >>
Molti, anche del settimo anno, impallidirono e arretrarono. Era come se attorno ad August fosse sorto un alone di pericolo. Lui non si spazientì e si voltò verso Violet, che era rimasta ferma sotto la pedana. Se l'era aspettato, e adesso non poteva tirarsi indietro.
Raggiunse August, la bacchetta stretta in pugno, all'erta. Non le era affatto piaciuto quel trucchetto del drago...
<< È pronta? >>le domandò August con voce suadente.
<< Sto aspettando solo lei >>
I ragazzi trattennero il fiato mentre August e Violet attaccavano contemporaneamente. Violet si era limitata a un semplice Stupeficium, ma lui aveva evocato una chimera. Nuove urla si levarono tra il pubblico, ma Violet non le sentì tanto rimase orripilata dal mostro che le sbarrava la strada. Il corpo di leone, la testa di una capra che gli spuntava sul dorso, la chimera faceva oscillare la coda serpentesca mentre la osservava.
La chimera stava tesa sulle zampe, gli occhi color verde palude avvinghiati a quelli di Violet. Le ricordava sgradevolmente il lupo mannaro...
La chimera balzò in avanti e le sputò addosso un getto di fiamme, che Violet spense con un potente colpo d'acqua. La chimera non si scoraggiò e tornò all'attacco, schivando tutti gli incantesimi che Violet riusciva a lanciarle mentre riduceva la distanza fra di loro.
<< Petrificus Totalus! >>
La chimera evitò nuovamente l'attacco e con un balzo le fu addosso. La testa di leone affondò le zanne nell'avambraccio di Violet. Altre urla, e Violet cadde incespicando, la bacchetta rotolò via e la chimera saltò giù dalla pedana.
I ragazzi le fecero largo strillando e spintonandosi nel tentativo di sfuggirle. Qualcuno però sfoderò la bacchetta e si fece coraggiosamente avanti mentre August osservava dall'alto. Ma nessuno di loro aveva mai avuto a che fare con una chimera. Quella girò lentamente su se stessa, le narici feline e caprine frementi e la coda serpentesca che fendeva minacciosa l'aria, sibilando spietata. Sembrava godere del terrore che stava suscitando...
Un'esplosione fece tremare i vetri delle lunghe finestre e la chimera scomparve in una nube di fumo. Gli studenti ci misero qualche istante prima di capire cos’era successo. Violet, che era rimasta per tutto il tempo per terra a reggersi il braccio sanguinante, guardò August, i cui occhi erano posati sull'ingresso della Sala Grande. Anche gli altri si voltarono.
Piton teneva sollevata la bacchetta, dalla cui punta usciva ancora un sottile fumo. Era stato lui a richiamare la chimera. Violet non ricordava di averlo mai visto così furioso. I suoi occhi mandavano lampi mentre fissavano con furia omicida August. Il quale, tuttavia, era semplicemente irritato.
<< Chi le dà il diritto di interrompere la mia lezione? >>sbottò.
<< Lei chiama lezione attaccare gli allievi con la magia oscura? >>ribatté Piton.
<< Non penso sia la persona più adatta per sindacare i miei metodi, professore >>
<< Molto bene >>Piton guardò gli studenti ammutoliti e, con un gesto secco, indicò loro la porta.<< Tornate nei vostri dormitori. Per oggi la lezione è finita >>
Mentre i ragazzi uscivano borbottando, Violet si rialzò. Continuava a massaggiarsi l'avambraccio sanguinante; sapeva che Piton l'aveva individuata, ma non voleva guardarlo in quel momento. August la prese delicatamente per il polso ed esaminò la ferita con una strana scintilla nello sguardo. Qualche goccia di sangue gli colò tra le dita mentre la rimarginava.
<< Non volevo far del male a nessuno >>disse.
<< Cosa voleva dimostrare? >>ringhiò Piton, che ormai aveva raggiunto la pedana.
<< Volevo insegnare ai ragazzi come controllare i nervi, e qualcuno ci stava anche per provare finché lei non è intervenuto >>ribatté August nello stesso tono.
Piton strinse convulsamente le dita attorno alla bacchetta, ma August non batté ciglio. L'atmosfera era talmente pesante che Violet si aspettava che uno dei due scagliasse un Avada Kedavra da un momento all'altro.
<< Violet, va' anche tu >>sibilò Piton, e lei non osò opporsi.
Uscita dalla sala, però, Violet rimase dietro la porta socchiusa e quasi subito udì distintamente Piton:<< Sapevo che Minerva sbagliava a chiamarla qui. Di tutte le persone che ci sono sulla terra, lei è la meno adatta a insegnare qualcosa >>
<< Così come lei è inadatto a muovermi una simile osservazione >>replicò con freddezza August.<< La Preside, come Silente, sa chi merita di avere una possibilità, e io mi dimostrerò all’altezza della sua fiducia. Dovrebbe capirmi, professore: dopotutto, lei è alla sua… vediamo, terza occasione? >>
L’istinto suggerì a Violet di allontanarsi. Muovendosi il più velocemente possibile, la ragazza corse a nascondersi dietro un'alta colonna in cima alla scalinata di marmo. Quasi non respirò mentre Piton usciva dalla Sala Grande e, scuro in volto, scendeva nei sotterranei. Qualche secondo dopo, comparve anche August. Rimase un attimo pensieroso sulla soglia, poi scrollò le spalle e andò fuori.
Violet riuscì a scorgere solo la sua figura scura stagliarsi contro la nebbia della notte prima che il portone di quercia gli si richiudesse alle spalle.
 
 
***

 
<< Geniale! Semplicemente geniale! >>
<< Abbassa la voce, o Vitious ci rimprovererà >>sibilò Violet gettando un'occhiata al professore, ma quello era impegnato a tener d'occhio un paio di Grifondoro che non riuscivano a districarsi da un incantesimo mal riuscito.
<< A chi sarebbe mai venuto in mente di farci esercitare con una chimera? È stato forte! >>continuò allegramente Will.<< Anche se poi Piton si è arrabbiato >>
<< E aveva ragione. Nessuno sano di mento avrebbe evocato una chimera! >>sbottò Violet.<< E adesso ti decidi a usare la Freddafiamma? >>
<< Ok, ok >>Will si rimboccò le maniche e puntò la bacchetta contro un falò in miniatura sul suo banco, e quello si illuminò per un attimo di azzurro.
I due ragazzi si scambiarono un'occhiata, poi Violet prese un bel respiro e infilò un dito in mezzo alle fiamme. Avvertì un lieve pizzicore, come una sorta di solletico. Ritirò la mano con un sorriso.
<< Ben fatto! >>
<< Ne dubitavi? >>rise Will.
La campanella annunciò la fine delle lezioni pomeridiane, e Violet e Will si attardarono in classe col pretesto di aiutare Vitious a riassettare, ma l’unico motivo era che Will voleva continuare a parlare del Club.
<< Magari Purblack usa metodi diversi >>continuò lui a bassa voce, << ma a me non dispiace. In genere gli allenamenti nei duelli sono sempre stati noiosi >>
 << Oh sì, infatti non mi sono annoiata per niente, ieri sera >>borbottò Violet ripensando al morso della chimera.
Will parve indovinare i suoi pensieri, perché disse:<< Era pur sempre finta. Non ti ha ferito veramente >>
<< Sì, invece >>Violet fece svanire anche l'ultimo falò e Vitious li congedò.
<< Ma Purblack ti ha guarito subito, no? >>fece Will impaziente.<< Senti, pensavo... Potremmo sospendere i nostri allenamenti, ora che il Club ha riaperto. Se Purblack continua a fare di testa sua, potrebbe insegnarci seriamente come difenderci dai mostri. Noi da soli non sapremmo neanche come evocarla, una chimera >>
<< Sapevo che l'avresti detto >>commentò Violet con un sospiro rassegnato.
Gli occhi di Will si accesero.
<< Dai, sarà interessante! E la prossima volta mi offrirò io volontario >>
Violet annuì distrattamente. Aveva individuato Piton già seduto al tavolo degli insegnanti, in Sala Grande. Ma di August neanche l'ombra, come al solito. Lasciò Will al tavolo di Serpeverde, ma quando prese posto accanto alla Sprite notò lo sguardo cupo che Piton le rivolse. Non ebbe dubbi sul fatto che il professore stesse ripensando a quel che era successo la sera prima.
<< Allora >>fece la Sprite con voce suadente, << ho saputo che ieri sera ti sei data da fare con il nostro collega >>
A Violet andò quasi di traverso il boccone di tacchino che aveva in bocca. La Sprite le diede qualche pacca sulla schiena contemplandola con un sorriso un po' incrinato. Quando Violet fu fuori pericolo ed ebbe smesso di tossire, continuò:<< Devo essere sincera, però. Adesso che sei l'assistente di un professore devi essere più responsabile. Se un collega usa metodi poco ortodossi che mettono a repentaglio la sicurezza dei ragazzi devi opporti >>
<< Ha... ha ragione >>balbettò la ragazza con gli occhi ancora pieni di lacrime.<< Pensavo che quella chimera se la sarebbe presa solo con me >>
<< Severus dice che è esattamente quel che ha fatto >>
Violet non replicò, ma il suo sguardo colpevole fu più che eloquente. La Sprite le concesse qualche minuto di tregua prima di dire con voce atona:
<< Ha chiesto a Minerva di licenziarlo >>
Violet sentì la rabbia montarle dolorosamente addosso, ma preferì non lasciarla sfogare subito.
<< E tutti voi siete d'accordo? >>
<< Intendi me e gli altri insegnanti? Be' >>la Sprite arrossì un po', << nessuno di noi avrebbe usato un approccio così… duro come ha fatto August. Minerva si è rifiutata di licenziarlo, però. Lo conosce e si fida di lui. D’altronde, non è il primo professore che ha presentato agli studenti delle creature oscure. Sarebbe ingiusto licenziarlo per aver evocato una chimera, tu che ne pensi? >>
<< Ha ragione >>rispose Violet strofinandosi inconsciamente il punto in cui quel mostro l'aveva morsa. Tornò a guardare Piton, e continuò anche quando lui ebbe colto il suo sguardo. Si scrutarono per alcuni secondi senza lasciar trapelare alcuna emozione, mentre attorno a loro nessuno si accorgeva di quel contatto.
Fu Violet a romperlo decidendo di lasciare la Sala. Era appena arrivata a metà della Sala d'Ingresso che avvertì dei passi rapidi alle sue spalle. Affondò automaticamente la mano nelle pieghe della veste per recuperare la bacchetta, ma la voce gelida di Piton la inchiodò lì dov'era.
<< Sta' calma, non ti attaccherò >>
<< Bisogna sempre stare all'erta >>replicò Violet rilassandosi ma lanciandogli un'occhiataccia. Di tutte le persone che c’erano a Hogwarts, proprio lei doveva prendere alla sprovvista?
Piton la ignorò e continuò a osservarla con il suo sguardo indecifrabile. Non sembrava intenzionato a parlare: era come se avesse voluto continuare a guardarla come aveva fatto poco prima, a cena.
<< Allora? >>sbottò alla fine Violet, un po' troppo aggressivamente.<< Le serve qualcosa? >>
<< Mi domandavo la stessa cosa. Perché avevi quell’aria infastidita, mentre mi fissavi? Volevi dirmi qualcosa? >>
<< Certo che no, altrimenti l'avrei fatto >>ribatté Violet, diventando cremisi.
Piton socchiuse gli occhi, irritato. Il volto di August balenò nella mente di Violet così all’improvviso da farla barcollare. Si accorse troppo tardi che Piton aveva usato la Legilimanzia.
<< Non devi angosciarti troppo >>commentò lui, << pare che Minerva abbia ereditato da Silente la tendenza a concedere fiducia alla gente >>
<< E lei dovrebbe essere il primo ad apprezzare questa qualità >>
Un lampo balenò negli occhi di Piton, ma Violet aveva capito di aver oltrepassato il segno prima ancora di aver finito di parlare. Si diede della stupida e ingrata, ripensando ai sacrifici che Piton aveva dovuto affrontare durante e dopo la guerra. Aprì  la bocca per scusarsi, ma il professore la precedette.
<< Non aggiungere altro, Rosenao, perché non avresti potuto essere più esplicativa. Ti auguro solo di non dover affrontare situazioni pericolose in compagnia di alcune persone >>
Violet sgranò gli occhi davanti al tono deluso e rancoroso di Piton, ma non osò impedirgli di andarsene.
 
Le giornate si erano drasticamente accorciate e scorrevano monotone fra una lezione e l’altra di Incantesimi, a un ritmo ben più monotono di quanto Violet si fosse aspettata nonostante non le mancassero affatto le ore passate con Madama Pince. L’unica cosa che le faceva rimpiangere la biblioteca era che, adesso, era quasi sempre lei a dover subire gli incantesimi mal riusciti dei ragazzi al posto di Vitious.
Will era diventato membro fisso del Club dei Duellanti, insieme a quasi tutti quelli del suo anno, e non mancava di raccontarle come andavano gli allenamenti. Violet non si stupì quando venne a sapere che August continuava a evocare creature mostruose.
<< In compenso non abbiamo più paura come all'inizio, o almeno non tutti >>concluse Will un pomeriggio mentre girovagavano per la biblioteca.
<< L'importante è che nessuno si faccia male >>Violet strizzò gli occhi alla ricerca di un manuale di incantesimi che Vitious le aveva chiesto di cercargli.
<< Purblack ha tutto sotto controllo. E poi, dalla prossima volta inizieremo a duellare fra di noi >>
<< Quindi finora è andato avanti con quella storia del coraggio? >>esclamò Violet, accigliata.
<< Sì, e ha detto che è soddisfatto per come abbiamo imparato a controllare i nostri nervi così in fretta >>annuì Will, poi aggiunse, a bruciapelo:<< Verrai domani sera? >>
Violet sospirò: erano settimane che Will tentava di convincerla a tornare al Duello, e finora era riuscita a evitarlo con la scusa che il suo nuovo lavoro la stancava troppo. Non mentiva: le lezioni di Vitious si tenevano ogni giorno, oscillando dal livello principiante del primo anno a quello esperto e, a volte, arrogante dei ragazzi in odore di MAGO. Ormai Violet arrivava a sera talmente esausta e dolorante che, dopo il primo incontro, aveva rinunciato al Club.
<< Per oggi le lezioni di Incantesimi sono finite, perciò dovresti essere in grado di reggerti in piedi fino alle 10 di stasera, no? >>continuò Will in tono di sfida.
<< E va bene >>si arrese Violet, estraendo da uno scaffale un pesante libro impolverato.
Tornarono da Madama Pince, che ormai non si dava più la pena di riservare a Violet il suo solito sorriso di circostanza.
<< Il tuo salto di qualità mi ha davvero colpita, Rosenao >>commentò mentre registrava il libro.<< Da assistente a... assistente >>
<< Un vero salto di qualità, se penso per chi faccio l'assistente >>replicò tranquillamente Violet, piantando lì una Madama Pince fumante di rabbia.
<< Secondo me, un giorno di questi ti avvelenerà >>rise Will una volta che si furono allontanati.
<< E ci riuscirà, se chiederà aiuto a Piton >>borbottò Violet, realizzando all'improvviso che erano secoli che non parlava con Piton. Dopo il primo incontro del Club, entrambi avevano fatto in modo di evitare qualsiasi forma di contatto.
<< Piton? >>ripeté Will senza capire.<< Figurati, perché dovrebbe sprecare le sue provviste con te quando ha tutti i Grifondoro da togliere di mezz... >>
Violet lo guardò, ma Will fissava esasperato qualcuno davanti a loro. In mezzo alla ressa di ragazzi che uscivano dall'ultima lezione del pomeriggio videro Alyssa Potier ridacchiare in compagnia di August.
<< Non sarai geloso? >>esclamò Violet.
<< Macché! È solo che... guardala, è senza vergogna! È un professore! >>
Violet si morse la lingua per non dire quello che da tempo pensava di Alyssa. Quello che la stupiva, in realtà, era l’atteggiamento di August. Sembrava gli piacesse ricevere quelle attenzioni...
<< Pare abbia molto successo fra le ragazze >>aggiunse Will.<< Stanno sempre lì a parlare di lui. Sarà anche per questo che gli iscritti al Club sono aumentati da un giorno all'altro >>
<< Be', ha il suo fascino >>commentò Violet senza pensarci, e arrossì subito sotto lo sguardo di Will.
<< Piace anche a te? >>
<< Non ho detto questo! >>replicò lei con voce acuta.
Will alzò le sopracciglia, scettico. Quando passarono accanto ad August e Alyssa, altre due studentesse del sesto anno si erano avvicinate, sorridenti e ammiccanti. Violet represse una smorfia disgustata, ma prima di allontanarsi il suo sguardo intercettò quello di August, sopra le teste delle ragazze, e si sentì venire la pelle d'oca.
Non poteva dire se fosse una sensazione gradevole o no, ma non riuscì a scrollarsela di dosso fino a sera, quando fece il suo ingresso in Sala Grande insieme a Will e ai suoi amici.
<< Ben ritrovati a tutti! >>esordì August con il suo solito sorriso gentile, dall'alto della pedana.<< Come vi avevo promesso, oggi inizieremo con i duelli corpo a corpo. Mi mostrerete cosa sapete fare, senza farvi troppo male, possibilmente >>
Parecchi ragazzi risero. Rispetto al primo incontro c'era un'atmosfera molto più rilassata, anche se qualcuno ogni tanto si scambiava sguardi nervosi.
<< A coppie, salirete in pedana e combatterete per una decina di minuti >>continuò August.<< Usate tutti gli incantesimi che volete, purché non siano Maledizioni Senza Perdono. Chi comincia? >>
Alyssa Potier e una sua amica scattarono in avanti come se al posto dei piedi avessero avuto delle rotelle. In piedi l’una di fronte all’altra, si squadrarono per qualche secondo, le labbra ancora curvate in un sorriso compiaciuto per essere le prime a esibirsi, poi cominciarono. Dopo due minuti di bacchette svolazzanti e saltelli indecisi, avevano già il fiato corto.
<< Non hanno mai duellato in vita loro >>sospirò Will scuotendo la testa.
A quanto pareva, anche August si accorse dell’incapacità delle due Serpeverdi: allo scoccare del decimo minuto, si affrettò a far salire un'altra coppia, molto più in gamba e interessante. Violet iniziò a rilassarsi: l’incontro non era più pericoloso di una lezione di Incantesimi, così che lei non avrebbe rischiato di dover intervenire e catturare l’attenzione di August.
Will le diede un colpetto col gomito.
<< Dai, adesso andiamo noi >>
<< Per stasera credo che mi limiterò a fare da spettatrice >>si affrettò a rispondere Violet.
L’esibizione della settima coppia si concluse con una piccola esplosione che annerì le sopracciglia a una spaventata Corvonero. Will fissò Violet, accigliato e, senza degnarla di una risposta, la afferrò per un polso e la trascinò sulla pedana.
August si voltò all’arrivo dei nuovi duellanti, accolti da un applauso ruggente non appena gli altri studenti li ebbero riconosciuti: senza dubbio, pensò Violet, allibita, continuavano ad associare lei e Will al lupo mannaro.
<< Se ricordo bene, siete una coppia già collaudata >>commentò allegramente August.
Will sogghignò e si rimboccò le maniche. Violet cercò di camuffare con un sorriso la smorfia rassegnata che le era comparsa sul volto. Temeva che a molti fosse tornato in mente anche il disastroso scontro con la chimera.
<< Will, vi andrebbe di mostrarci qualcosa di... mmm, interessante? >>chiese August. Will lo guardò perplesso, e così anche Violet.
<< Cosa intende per interessante? >>gli chiese lei, sospettosa.
<< Voi due avete affrontato un lupo mannaro, giusto? Perché non duellate come se stesse lottando contro di lui? >>
Violet e Will si guardarono. Il sorriso di Will si fece più largo e, suo malgrado, anche Violet non si trattenne. Era quello che avevano sempre cercato di fare.
All'unisono sollevarono le bacchette e iniziarono. Will era migliorato notevolmente nelle ultime settimane. Era molto veloce e riusciva a lanciare incantesimi quasi senza riprendere fiato. Dopo poche mosse, Violet capì che presto sarebbe finita in svantaggio: alcune di quelle magie non le aveva mai sentite nominare, e lei non riusciva a contrattaccare con qualcosa di più "interessante" di un Sortilegio Scudo.
<< Vuoi impegnarti? >>esclamò Will, spazientito, mentre Violet deviava un altro Stupeficium.
Dalla folla di studenti iniziò a levarsi un mormorio compatto, simile al ronzio di api inferocite. Qualcuno rise. Violet strinse i denti: sapeva che stava dando un pessimo spettacolo. Cercò di non pensare alla faccia di August, alle sue spalle, o a quella che avrebbe fatto Piton se fosse stato presente.
Con un movimento secco, evocò una lunga fune animata che strisciò rapida attorno alle caviglie di Will come un inquietante serpente privo di muso.
Will tentò di bruciarla, ma fu lento: la fune, avvoltasi attorno alle sue caviglie, gli fece perdere l'equilibrio. Ma il ragazzo non aveva ancora toccato il pavimento che un lampo argentato balenò davanti agli occhi di Violet: con un fendente velocissimo, Will era riuscito a tagliuzzare la corda e a scattare in piedi.
<< Va bene così! >>urlò August frapponendosi fra loro a braccia tese.<< I dieci minuti sono passati. Avanti i prossimi! >>
<< Bravo, Will! >>esclamò Alyssa quando lui e Violet si furono riuniti ai Serpeverde. Will sorrise compiaciuto mentre i compagni si congratulavano con lui. Violet si tenne in disparte per non sentire i loro commenti,  ma Will si liberò in fretta.
<< Hai visto? Piton è venuto ad assistere >>le sussurrò accennando all’ingresso della Sala.
Violet si affrettò a seguire il suo sguardo. Un attimo dopo, ebbe come l’impressione che il cuore le fosse sprofondato fino ai sotterranei. Piton se ne stava appoggiato allo stipite della gigantesca porta della Sala Grande; da quella distanza Violet non riusciva a distinguere la sua espressione, ma era indubbio che stesse tenendo d'occhio August.
<< Fa sempre una strana faccia quando sente nominare Purblack >>disse Will, guardando a sua volta il professore. << Non capisco perché gli stia così antipatico >>
<< Non si fida dei suoi metodi, tutto qui >>spiegò Violet, a disagio. Mentre tornava a concentrarsi sulla pedana, si chiese da quanto tempo Piton era arrivato.
Dopo altri dieci minuti durante i quali una coppia del quarto anno volare sulle loro teste scintille scoppiettanti simili a petardi, August concesse loro una pausa. Gli studenti si dispersero. I più stremati andarono a sedersi lungo le pareti commentando la propria esibizione, mentre chi ancora non era salito sulla pedana discuteva animatamente su quali incantesimi avrebbe usato.
Violet decise di approfittarne per lasciare la Sala. Will era tornato dai suoi amici, ma per lei la serata poteva anche finire lì. Aveva visto e fatto abbastanza, e non voleva rischiare di essere ritrascinata di nuovo sulla pedana.
<< Bel combattimento, prima! >>esclamò August alle sue spalle.
Violet si voltò di scatto: non pensava di ritrovarsi così vicina a Purblack.
<< Chi merita davvero i complimenti è Will, mi ha quasi sopraffatta >>replicò con un sorriso rassegnato.
<< Sì, è fra i pochi a essere migliorato in così poco tempo >>asserì August, osservando Will con interesse, << ma sono sicuro che anche lei riuscirebbe a fare enormi passi in avanti, se frequentasse le mie lezioni >>
<< Purtroppo il nuovo lavoro mi porta via troppe energie >>
<< È questione di volontà >>la interruppe August, fissandola serio.
Violet ammutolì. Dentro di sé provò un vago rancore verso quegli occhi che non smettevano di fissarla. Si sentiva a disagio a osservarli: sapeva che sarebbe stato difficile, se non addirittura impossibile, interrompere il contatto, eppure percepiva che c'era qualcosa di sbagliato, pericoloso. Un sibilo acuto e lontano le penetrò nelle orecchie, intorpidendola. August fece per aggiungere qualcos'altro, ma richiuse la bocca con uno scatto e spostò lo sguardo su un punto alle spalle di Violet.
Il contatto s'interruppe. Violet sbatté le palpebre mentre la testa smetteva di girarle e il sibilo nelle orecchie svaniva.
<< Il vecchio insegnante di Duello non avrebbe mai dato tanta libertà agli studenti >>osservò la voce di Piton. Silenzioso come sempre, il professore si era avvicinato approfittando della pausa e ora fissava August con sdegno.
<< Ognuno ha i propri metodi >>replicò questo a denti stretti. << Non sarà lei a dirmi come devo lavorare, professore. Do agli studenti la possibilità di sfogare tutta la loro energia e capire come usarla al meglio >>
<< Lei è l'ultima persona a poter insegnare come sfogare e usare al meglio le proprie energie >>ribatté Piton a voce bassa, poiché alcuni degli studenti più vicini tentavano di ascoltare.
August arrossì appena: era come se all'improvviso il sangue fosse tornato a circolare sul suo viso pallido. Non rispose, limitandosi a uno sguardo di sfida prima di tornare sulla pedana e richiamare gli studenti. Stupita, confusa e niente affatto desiderosa di restare accanto a Piton in quel momento, anche Violet girò sui tacchi e lasciò quasi correndo la Sala Grande. Ripensava al malessere di prima, e quando lo sguardo di August le tornò in mente provò un brivido di piacere che la atterrì più di tutto il resto. Un attimo dopo, la voce di Piton la costrinse a fermarsi.
Il professore avanzava a grandi falcate nel corridoio deserto. Era ancora arrabbiato, e davanti alla sua espressione Violet provò un vago senso di colpa, come se, a ripensare ad August, avesse infranto una regola.
<< E tu vorresti fare l'insegnante? >>Piton si fermò a un passo da lei, le mani strette a pugno lungo i fianchi e le labbra tremanti dall'ira.
Violet lo fissò di sotto in su, ma prima che potesse dar sfogo alla sua indignazione Piton proseguì:<< Sai che i doveri di un professore non si fermano all'insegnamento? Sai che, se assisti alle lezioni di Purblack, devi controllare che nessuno resti ferito? >>
<< La situazione era sotto controllo, August non ha mai messo in pericolo nessuno >>
<< Non porre alcun limite agli incantesimi che quei ragazzi possono lanciarsi è un pericolo! “August” non è in grado di controllare una situazione del genere, e dovresti essertene accorta >>
Il misto di sarcasmo e odio con cui Piton aveva pronunciato il nome di August punse Violet come un’offesa.
<< Forse è lei a non fidarsi e a voler fare di tutto per mandare via chi non le va a genio >>ribatté, aspra. << Cosa fa, controlla August perché lo ritiene inadatto e controlla me perché non mi nascondo nell'ombra durante le sue lezioni sperando che commetta qualche errore, come invece fa lei? >>
Piton fletté le dita, sempre più furioso. Violet sapeva che stava soltanto cercando le parole, o, peggio, l'incantesimo, per ferirla. E infatti l'affondo non tardò ad arrivare.
<< Non ti facevo così stupida e debole, Rosenao. Purblack non ha faticato tanto, se sei già così abbagliata dal suo fascino >>
<< Io non sono... >>cominciò Violet, indignata, ma Piton eliminò la poca distanza rimasta fra loro e si chinò su di lei.
<< Sta a te capire >>le sibilò minaccioso. Ammutolita, la ragazza fissò quegli occhi neri freddi e furiosi, rimpiangendo di non saper usare la Legilimanzia per capire cosa celavano. Fece per dire qualcosa, ma Piton non gliene volle dare il tempo.
Con un ultimo, scuro sguardo, il professore se ne andò, lasciandola da sola in mezzo al corridoio. Ci vollero molti secondi prima che Violet si rendesse conto che stava tremando violentemente.



 
Angolino dell’autrice: edizione straordinaria! Edizione straordinaria! A “soli” due mesi dall’ultimo aggiornamento, ecco a voi il nuovo capitolo della Nuova, anzi, ex, assistente bibliotecaria! Che dire, a Hogwarts ci vuol poco a fare carriera (Gazza non sarebbe molto d’accordo, ma lui è un caso a parte). Non so se qualcuno ha letto o sta leggendo la prima versione della fanfic: so che molte cose sono rimaste invariate, perché nella sostanza la storia resterà uguale. Quel che sto cercando di cambiare (a parte la lunghezza e la fusione dei capitoli) sono le battute e i pensieri dei personaggi: nella prima versione mi sono resa conto di aver dato alcune cose per scontato e di non averne approfondite altre. Qui (allerta spoiler!) cercherò di arricchire il rapporto fra Violet e August e intensificare il personaggio di Piton, che finora si è limitato a punzecchiare Violet col suo solito carattere amabile. Già da qui spero di aver reso in maniera un po’ più convincente i pensieri di Violet che, diciamocelo, è incastrata fra quel figo… ehm, August, e l’irascibilità immotivata di Piton. Preparatevi a nuovi sviluppi (e portate pazienza, vi prego! Purtroppo impiego più tempo del previsto per correggere la storia)!
Al prossimo aggiornamento! ^__^
   
 
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