Film > X-men (film)
Segui la storia  |       
Autore: MayLing    28/11/2016    0 recensioni
La storia narra di Amy Rose McCartney, gemella di Paul McCartney. A differenziarla da Paul non è solo il sesso ma anche la capacità di controllare i metalli e creare illusioni. Gli eventi vanno dagli anni 50 a Liverpool sino agli eventi di Xmen First class. In questa storia per far conciliare meglio i personaggi ho anticipato l'arrivo dei Beatles in America ovvero nel 1963. Spero che la storia vi piaccia. Buona lettura.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Casa McCartney, Autunno 1956 Erano passati due giorni dalla morte di Mary McCartney, e nella casa McCartney si respirava aria di dolore e tensione. Jim McCartney se ne stava da due giorni seduto sulla poltrona marrone posizionata al centro del salone, uno sguardo perso nel vuoto e un bicchiere di whiskey fra le mani, se ne stava in silenzio senza emettere neanche un sospiro, solo qualche singhiozzo che l’uomo cercava di nascondere. Aveva perso l’amore della sua vita, la donna che aveva dato alla luce i suoi tre figli, non avrebbe mai pensato di rimanere senza di lei, aveva sperato fino all’ultimo senza mai piangere. Avrebbe fatto di tutto per la sua dolce Mary. Jim quindi, sapeva cosa doveva fare, doveva rimboccarsi le maniche e badare alla famiglia. Ma le parole a volte, o meglio sempre, sono più facili dei fatti. Jim non era accanto alla moglie durante la sua morte e questo lo rendeva ancora più triste, una tristezza che lo stava consumando lentamente. McCartney quindi faticava a credere a quello che raccontavano le infermiere, il letto che strisciava verso la porta, l’armadietto che sbatteva e saltava e sua figlia Amy che urlava come indemoniata. Non credeva a quelle cose e così per scacciare via i brutti pensieri diede un altro sorso al suo whiskey. Jim non era solo in casa, al piano di sopra vi erano i tre ragazzini che ancora stavano metabolizzando il tutto. Le lacrime sembravano aver prosciugato gli occhi luminosi di Michael che guardava fisso il cielo seduto sul letto con le gambe al petto. Paul invece non smetteva di torturare la custodia della sua chitarra, la graffiava, la girava e la apriva più volte. I pensieri del ragazzo erano multipli e nella sua testa vi era come un uragano, pensava alla madre e a quel sorriso dolce che ogni volta gli regalava quando si trovava nei guai, immerso nei suoi problemi. Mary sussurrava sempre parole dolci, ricolme di speranza alle sue orecchie ed era così che lui si calmava. Il secondo pensiero era invece la gemella Amy, ripensava ancora all’episodio dell’ospedale e a quanto fosse tutto surreale. Eppure lui aveva visto quel paesaggio incantato come aveva anche visto il caos creatosi attimi dopo. Che fosse tutta colpa della sorella lo escludeva perché … :” Queste cose esistono solo nei libri di fantasia Paul, deve esserci una spiegazione scientifica.” Si ripeteva costantemente prima di esordire in un :” Ma io ho visto tutto e si è stata Amy ma..com’è possibile?” Continuava a farsi le stesse domande da due giorni senza però chiedere spiegazioni alla sorella che non usciva dalla sua camera dal quel fatidico giorno. Amy, infatti, se ne stava in camera sua seduta a terra con il capo sulle ginocchia. Quello che era successo all’ospedale era colpa sua senza ombra di dubbio. D’altronde non era la prima volta che le accadeva qualcosa di strano. Una volta, quando lei e Paul avevano nove anni, andarono a Brighton, c’era un insolito caldo e i gemelli erano sotto una grande giostra. I due ci salirono sopra ma il gioco non partiva a causa delle poche persone a bordo. Amy iniziò a piangere e la giostra in metallo iniziò come a vibrare e a girare prima lentamente e poi sempre più veloce. Ricordava le urla della proprietaria della giostra che affermava di non aver fatto partire niente. Sembrava un sogno ma ad un certo punto la giostra perse il controllo e iniziò ad impazzire. Il macchinario si fermò solo quando Amy chiuse gli occhi immaginando di essere calma e ferma. La giovane rabbrividì mentre quel ricordo fluiva veloce nella sua mente, scosse il capo più volte e prese a singhiozzare lentamente e pianse circondata dal silenzio. Solo qualche minuto dopo quando alzò la testa, si accorse del letto che vibrava sospeso in aria e di due biglie metalliche che roteavano attorno ad esso. Amelia spalancò gli occhi e si allontanò strisciando dalla sua posizione, voleva urlare ma un suono sordo uscì dalla sua bocca. Iniziò ad ansimare e chiuse gli occhi sperando si trattasse di un incubo, però invece quella era proprio la realtà e la ragazzina dovette respirare profondamente prima di alzarsi e allungare la mano verso le biglie. Nella stanza oramai si sentiva solo il suo respiro spaventato che si tramutò in un piccolo grido quando le biglie le volarono in mano. Non appena le due palline furono nelle sue mani, Amy le strinse forte coprendosi la bocca con la mano libera. Il letto era ancora lì, sospeso a metà fra il soffitto e il pavimento. La giovane McCartney guardò poi il letto e stranamente iniziò a ridere, levò la mano dalla bocca e la tese verso il letto, sospirò e cercando di rimanere calma fece abbassare la mano. Mentre compieva quel gesto, si sentiva strana, sentiva come un formicolio e una scarica di adrenalina fluirle nelle vene, la mano abbassandosi fece anche ritornare il letto al suo posto lasciando Amy sorpresa. Sorrise per la prima volta dopo tanto tempo e posò le biglie a terra, allungò nuovamente le mani e chiuse gli occhi pensando di far volare le biglie, quando li riaprì le biglie roteavano per la stanza e seguivano le sue mani, in quel momento però Paul aprì improvvisamente la porta ed Amy spaventata e ancora incapace di controllare quello strano potere lanciò le biglie verso la porta. Gli oggetti metallici fortunatamente colpirono il muro lasciando un giovane Paul con gli occhi sbarrati dal terrore, immobile sull’uscio e confuso. Paul la guardava con le iridi iniettate di terrore ma anche rabbia che gli fece chiudere violentemente la porta alle spalle. Andò accanto alla sorella che imbarazzata si stringeva il vestito color azzurro pastello e porgeva gli occhi al pavimento, il futuro beatle era sul punto di piangere quando si rivolse alla sorella :”Tu..Ora mi spieghi cosa diavolo erano quelle cose e perché..volavano, Amy io non… non voglio credere a quelle cazzate come la telecinesi e altro quindi ora mi aspetto una spiegazione logica. “ Il timbro di voce era basso, un sussurro ma la voce di Paul era come rabbiosa. :” Paul non lo so io non riesco a controllarmi e:” era un balbettare incerto ed intimorito quello di Amy, :”Amelia Rose McCartney ho detto una spiegazione logica. Non ho tutto il giorno.” :”Vuoi una spiegazione logica Paul? La vuoi davvero? No perché non penso ci sia qualcosa di logico in questo:” La bionda, allungò la mano verso il letto e muovendola fece alzare il letto dal suolo. Le reazioni dei due non si potevano dire simili, Amy era come meravigliata dalle sue abilità e guardava sorridendo il letto che fluttuava nella stanza, Paul dal canto suo aveva ancora impresso il disastroso accaduto di due giorni prima, e tremando guardò Amy con le lacrime agli occhi prima di lanciare un forte grido per allontanarsi da lei, :” Mostro, sei un mostro. Hai ucciso la mamma, hai ucciso la mamma mostro.:”. La ragazza fece adagiare il letto sul pavimento e guardava il gemello disperata, gli andò vicino ma questi aprì la porta della stanza e prima di sbatterla le urlò :” Non voglio più vederti Amy. Sei un mostro.:”. E fu’ così che Amy rimase sola, Immobile al centro della sua stanza. Si accasciò sulle ginocchia e iniziò a piangere nuovamente. SALVEEEEE. Si lo so questo capitolo è un po’ lungo e vi chiedo scusa. Grazie per averlo letto e alla prossima! -May Ling.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > X-men (film) / Vai alla pagina dell'autore: MayLing