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Autore: Sia_    02/12/2016    4 recensioni
- Cinque, sei, sette.- pronunci, interrompendo le sue parole. Hermione non è un fiume di parole, è un oceano. Non la smette mai di parlare: ha sempre qualcosa da dire.
Stringe le labbra contrariata.
- Non potresti contare in silenzio? - ti chiede, ponendo un accento maggiore sull'ultima parola.
- Lo sto già facendo, ma tu interrompi i miei pensieri. -
Otto, nove, dieci.
Stavolta è lei ad alzare gli occhi al cielo, sentendosi tutto ad un tratto incompresa. Lei lì è arrivata prima di te: avrebbe il diritto di ottenerlo un minimo di silenzio.
- Allora continuerò ad ignorarti, come avrei dovuto fare.- sostiene risoluta, riaprendo il libro.
- Sono Fred, nel caso te lo fossi chiesta.- sorridi ingenuamente, notando il suo completo disinteressamento verso di te.
- Hai una grossa "F" sul petto e, almeno che tu non abbia un terzo gemello nascosto con la tua stessa iniziale, non penso di potermi confondere.- ti parla senza staccare gli occhi dalle pagine, ma le sue guance - almeno ti sembra - si colorano leggermente di rosa scuro.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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100 secondi per rubare un bacio.

Guardi il tuo gemello negli occhi.
- Assolutamente no, non se ne parla. - incroci le braccia al petto, sicuro della tua decisione. Tu, quella scommessa, non la puoi accettare.
- Neanche ci provi? - Ginny ti stuzzica mostrandoti un altro galeone e alzando un sopracciglio. Da quando ha scommesso con Sirius Black che tu avresti convinto Hermione a baciarti in appena cento secondi, non sei più riuscito a staccartela di dosso.
Si, lo faccio anche volentieri.
- No, neanche per sogno e questa è la mia risposta definitiva.- concludi, osservando Ginny.
- Sei un insensibile. - sbotta contrariata nella tua direzione, incrociando anche lei le braccia al petto e girandosi verso George, - allora lo fai tu? - ora la scopri a sogghignare.
- Lo faccio io. - urli inaspettatamente, immaginandoti la scena: George che si avvicina ad HermioneHermione che lo guarda spiazzata e il tuo gemello che incolla le labbra su quelle della ragazza. Assolutamente no.
Un misto di rabbia comincia a scorrerti nelle vene e mandi giù un boccone amaro.
- Come vuoi tu, fratellino.- ride lui, mentre Ginny lo segue divertita.
Contento io, pensi nella tua mente defilandoti in un'altra stanza.

 
~ ~

La becchi sul divano della sala da sola. Tra la montagna di polvere si nasconde ingenua la tua prossima preda, sorridi malandrino.
- Uno.- dici, interrompendo la sua calma lettura.
- Come prego? -

 
Due.

- Sto contando.- spieghi stizzito, come se la cosa non fosse palese.
Chiude il libro rassegnata.

Tre, quattro.

-E perché conti? -
- Affari miei.- stabilisci, dopo esserti appropriato dell'altra poltrona della stanza. Forse anche un po' suoi, ti trovi a pesare.
- E devi contare proprio qui?- ti domanda infastidita dalla tua presenza. Come darle torto, con tutte le stanze di cui Grimmauld Place è fornita, sei andato a dar fastidio proprio in quella dove si trova lei. Alzi gli occhi al cielo.
- Cinque, sei, sette.- pronunci, interrompendo le sue parole. Hermione non è un fiume di parole, è un oceano. Non la smette mai di parlare: ha sempre qualcosa da dire.
Stringe le labbra contrariata.
- Non potresti contare in silenzio? - ti chiede, ponendo un accento maggiore sull'ultima parola.
- Lo sto già facendo, ma tu interrompi i miei pensieri. -

Otto, nove, dieci.

Stavolta è lei ad alzare gli occhi al cielo, sentendosi tutto a un tratto incompresa. Lei lì è arrivata prima di te: avrebbe il diritto di ottenerlo un minimo di silenzio.
- Allora continuerò ad ignorarti, come avrei dovuto fare.- sostiene risoluta, riaprendo il libro.
- Sono Fred, nel caso te lo fossi chiesta.- sorridi ingenuamente, notando il suo completo disinteressamento verso di te.
- Hai una grossa "F" sul petto e, almeno che tu non abbia un terzo gemello nascosto con la tua stessa iniziale, non penso di potermi confondere.- ti parla senza staccare gli occhi dalle pagine, ma le sue guance - almeno ti sembra - si colorano leggermente di rosa scuro.

 
Undici, Dodici, Tredici.

Lo immaginavi, sempre così cinica e maniacale. Ti riponi più comodamente sulla poltrona e la fissi intensamente. Capti il movimento veloce delle sue pupille che corrono sulle parole scritte. Le sue labbra si socchiudono appena e cercando di leggere insieme alla mente.
- Che leggi?- le chiedi, interrompendola per l'ennesima volta.

 
Quattordici, Quindici, Sedici.

Sbuffa, mentre con la mente ti maledice.
- Nulla che ti riguardi.- stringe il libro tra le sue mani. Le nocche diventano improvvisamente bianche e il suo viso sempre più colorito.
- Nulla eh?- chiedi ironico, sporgendoti verso di lei.

Diciassette, Diciotto, Diciannove.

Le tocchi le dita, sono morbide.
 
Venti.

Sussulta piano, allontanatosi da quel contatto e impedendoti la presa del suo passatempo.
- Nulla.- taglia corto la ragazza, imbarazzata.
- È perché non posso guardarlo anche io?- la tua voce sembra così contrariata che, per un attimo, i suoi occhi corrono verso il tuo volto come per donarti delle scuse. Il tuo dito, nel frattempo, è corso ad indicarti.

Ventuno, Ventidue, Ventitre.

- Perché tu non leggi.- una leggera scrollata delle spalle accompagna la sua risposta.
- Certo che leggo, ho letto tante cose nella mia vita!- sbotti contrariato.
- Dimmene una.-
Quidditch attraverso i secoli.-
L'espressione di Hermione si fa più preoccupata e chiude gli occhi velocemente. Che lo stia facendo anche lei?

Ventiquattro, Venticinque, Ventisei.

- No.- sussurri per un attimo, mentre lei si gira imbarazzata dall'altra parte della stanza. Le mani che prima cingevano così strettamente la copertina del libro, si raggomitolano lentamente, dimostrandoti la verità.
Ti scappa una risata controllata alla quale lei subito risponde con un'occhiata truce. Ti sporgi di nuovo verso di lei.

Ventisette, Ventotto, Ventinove.

Le tocchi di nuovo le dita, ma questa volta non ti fermi. Le prendi la mano e la sposti. Le rubi il libro facendolo scivolare da sopra le sue gambe. Fissi l'edizione che ti trovi in mano, quella è la tua copia.
Trenta.
Spalanchi la bocca, contrariato.
- Questa è mia.- sbotti, mentre lei arrossisce.
Ron non mi voleva prestare la sua.- balbetta, cercando di uscire da quella situazione scomoda.
- E così hai deciso di rubare la mia?-

Trentuno, Trentadue, Trentatré.

- Era solo un prestito, sarebbe tornata sul tuo comodino in qualche ora.- specifica velocemente, sentendosi colpevole.
- Quindi sei sgattaiolata in camera mia, hai rubato il libro e, non contenta, hai intenzione di tornarci un'altra volta?- chiedi sogghignando.
Arrossisce sempre di più, facendosi piccola piccola nella poltrona. Non sa cosa risponderti.
- Quando l'avresti rubato?- le chiedi, sospirando divertito.
- Stamattina.- sussurra lei, alzando gli occhi su di te.

Trentaquattro, Trentacinque, Trentasei.

L'avevi sentita, o almeno, qualche rumore ti era arrivato alle orecchie, ma nella tua stanchezza eri rimasto fermo nella tua posizione senza nemmeno socchiudere un occhio.
Sorridi, maliziosamente.
- Mi hai spiato dormire, Hermione?-

Trentasette, Trentotto, Trentanove.

Ti avvicini verso di lei, guardandola dritto negli occhi. Ti fissa, ma non riesci a capire cosa ci sia dentro la sua testa. La tua mano sinistra corre sopra la sua spalla, quella destra tiene stretto ancora il libro. Hai abbandonato la poltrona e sei piegato su di lei.

Quaranta.

Cerca di parlare, ma è imbarazzata. La sua mente sta provando a trovare una spiegazione logica per l'accaduto o, se ce l'ha già, sta provando a comunicare con le corde vocali.
Ron non mi dava la sua.- ti dice ancora, spiazzata.

Quarantuno, Quarantadue, Quarantatré.

- E pensi che questo ti giustifichi?- sorridi divertito, mentre le sue pupille si allargano velocemente.
- Non pensavo te ne saresti accorto.- si stringe nelle spalle, abbandonando quello scontro di sguardi. Si fa velocemente triste, come se la tua presenza non la facesse più imbarazzare. Così non va bene.

Quarantaquattro, Quarantacinque, Quarantasei.

- Io vedo e sento tutto Hermione.- specifichi, aumentando il tuo ego.
- Ma per favore!- sbotta lei, ironicamente, - ti sei perso un intero incontro dell'ordine della Fenice perché non riuscivi a sentire niente.-
- Insinui che io sia sordo?- concludi
 offeso.

Quarantasette, Quarantotto, Quarantanove.

- Potrebbe essere.- dice fiera di se stessa e spingendoti un po' più lontano. Torna a sostenere il tuo sguardo.
- Stamattina allora non sei stata così leggera nel rubare il libro, me ne sono accorto anche io.-
- Insinui che io sia pesante?-

Cinquanta.

- Confutavo solo la tua tesi.- scrolli le spalle divertito, mentre lei sbuffa contrariata, - tu sei proprio leggera.- sussurri, squadrandola con gli occhi.
Fai cadere il libro sul tavolino, passi una mano sotto la sua schiena e l'altra sotto l'incavo delle gambe per poterla sollevare.
- Visto?- chiedi divertito dalla sua espressione terrorizzata.
Fred Weasley, mettimi immediatamente giù!- urla, agguantando il tuo collo.

Cinquantuno, Cinquantadue, Cinquantatré.

- Neanche per sogno, quando mai mi ricapita?- ridi maliziosamente, mentre il suo volto diventa sempre più rossastro.
- Giuro che appena scendo ti schianto!- comincia a dimenarsi dalla tua presa, ma sostieni il suo movimento.

Cinquantaquattro, Cinquantacinque, Cinquantasei.

- Guarda che già devi farti perdonare per il libro che mi hai rubato, non peggiorare la tua situazione.- dichiari tranquillo.
- Farmi cosa?- dice improvvisamente, interrompendo il suo progetto di fuga.
- Perdonare.-
- Ma non ci penso nemmeno!-
Alzi gli occhi al cielo, divertito da quel momento.

Cinquantasette, Cinquantotto, Cinquantanove.

- Ma vedi di non essere mai collaborativa? - le chiedi ironicamente.
- Perché dovrei? Fino a prova contraria sono finita nelle tue braccia contro la mia volontà.-
- Ma per colpa delle tue azioni.- specifichi pratico.

Sessanta.

Ti siedi sulla poltrona che prima regalava ad Hermione un minuscolo nascondiglio. La tieni ancora tra le tue braccia, ma le sue si staccano dal tuo collo e corrono lontano dalla tua pelle.

Sessantuno, Sessantadue, Sessantatré.

- Mi stai lasciando andare?- ti chiede leggermente sollevata.
- Neanche per sogno, non ti sei ancora fatta perdonare.-
La sua espressione si fa leggermente più imbarazzata. Hermione si tira su e si siede sulle tue gambe. Non la stai più tenendo, volendo può anche correre via. Gira il busto leggermente e prende il libro.
- Tieni, te lo restituisco.- è amareggiata, - Mi spiace di avertelo preso senza chiedertelo.- sussurra.

Sessantaquattro, Sessantacinque, Sessantasei.

- Come?-
- Mi spiace di avertelo preso senza chiedere.- sbotta irritata, alzando il tono della sua voce.
- E allora fallo.- le dici, come se non la cosa non fosse naturale. Le sue labbra si aprono in un sorriso.
- Me lo presteresti davvero?- così raggiante, si dimentica anche della posizione in cui si trova.

Sessantasette, Sessantotto, Sessantanove.

Annuisci tranquillamente, che problemi ci sarebbero stati? Tanto meglio se si interessa a certe letture.
Stringe il libro al petto e ti sorride. Fa per alzarsi, ma tu le porti le mani sui fianchi.
- Dove pensi di andare?-

Settanta.

Il tocco che operi sul suo busto ti scombussola per un attimo. Ti sembra così fragile sotto la tua presa ferma, ma non crudele. È la prima volta che la tocchi lì.

Settantuno, Settantadue, Settantatré.
- A leggere il libro.- dice imbarazzata, osservando prima te e poi le tue mani, - Fred, lasciami andare, hai avuto le mie scuse.-
- Ma tu adesso hai anche in prestito il mio libro.- dici sorridendo maliziosamente. Lei deglutisce piano.
- Che cosa vuoi ancora?-

Sessantaquattro, Sessantacinque, Sessantasei.

- Perché Ron non ti ha dato la sua coppia del libro?- le chiedi improvvisamente, accantonando temporaneamente il discordo.
- Dice che non è una cosa per me.- incrocia le braccia al petto, - e quindi non me l'ha voluta far leggere.-
- Gli è bastato così poco per disfarsi di te?- gli chiedi ironico, ma una sua occhiataccia ti riporta sui suoi passi, - E perché non rubarla a lui?-
Come poteva spiegarti che la tua coppia era più bella e ben tenuta? Che ti ha spiato leggere quelle pagine una volta e che, gelosa, aveva voluto tenere in mano anche lei quel libro? Poi aveva finito tutto ciò che aveva portato da leggersi e l'unica cosa sui cui non aveva ancora puntato gli occhi era "Quidditch attraverso i secoli."
- Non sapevo dove lo tenesse, mentre avevo visto il tuo una volta sul tuo comodino.-

Settantasette, Settantotto, Settantanove.

- Quante volte sei entrata nella mia camera di soppiatto?- ridi, anche se dentro di te ti scopri compiaciuto delle sue azioni.
Non può nemmeno rivelarti che ci è incappata un giorno, salendo le scale e trovandola aperta, così come non può specificare di aver curiosato lì dentro mentre voi eravate in soffitta e di aver pensato che tu fossi ordinato.
- Perché contavi?- a cambiare discorso stavolta è lei.
- Io sto ancora contando.-

Ottanta.

- E perché stai contando?-
- Misuro il tempo che mi separano dal riceve un tuo bacio.- scrolli le spalle semplicemente, sorridendo.

Ottantuno, Ottantadue, Ottantatre.

La coppia del libro che tiene Hermione nelle mani cade improvvisamente sulla tua pancia.
-Ahia!- sbotti contrariato, fissandola torvo in volto. Ma lei non si preoccupa del tuo dolore: il suo sguardo è perso e il volto completamente inondato di imbarazzo.
- Non ti azzardare Fred Weasley che ti schianto davvero!- è tornata ad urlare, ma questa volta la sua voce è talmente alta che ti preoccupi della comparsa di qualcuno in quella stanza.

Ottantaquattro, Ottantacinque, Ottantasei.

- Tu hai in prestito il mio libro, mi devi lasciare qualche cosa per sapere che mi ritornerà indietro!-
- Ma tu non sapevi
 che io avessi il tuo libro, bugiardo.- la sua voce si fa più pacata, ma il suo viso non cambia colore.
- Oh, questa notizia ha reso tutto più semplice.- sorridi contento, tenendola stretta nelle tue mani.

Ottantasette, Ottantotto, Ottantanove.

- Io non ci sto!-
- Mi stai rifiutando?- le chiedi divertito dalla situazione.
- Mi sto rifiutando di leggere questo libro!- dice indicando la tua coppia, che è ancora sulla tua pancia.
- Troppo tardi, ti ho già dato il permesso di perderlo.-

Novanta.

Le tue mani corrono sul suo bacino e fai avvicinare il corpo di Hermione più vicino al tuo. Sussulta leggermente, balbettando parole incomprensibili. Il movimento fa cadere il libro alla tua sinistra e ti permette di starle più vicino.
- Io voglio il mio bacio.-
Novantuno, Novantadue, Novantatré.

Hermione chiude gli occhi, sente il suo volto andare a fuoco. Che cosa diavolo deve fare? Come farti capire che quello non è il genere di bacio che si sarebbe aspettata tra voi due. Aspetta, se lo sarebbe aspettata?
Socchiude le labbra nella tua direzione e le fa accostare alla tua guancia. Poi riapre gli occhi sorridente.

Novantaquattro, Novantacinque, Novantasei.

La guardi torvo, incapace di muovere un muscolo. L'ha fatto davvero? Ti ha davvero solo baciato la guancia sperando di potersela cavare con così poco?
Scrolli la testa e la sua espressione felice si tramuta velocemente in terrore.
- Non ci siamo Hermionenon è quello che volevo.-

Novantasette, Novantotto, Novantanove.

- Sei tu che non precisi, io non centro niente!- dichiara compiaciuta anche se dentro di lei vorrebbe provare a scappare.
Fissi il suo volto imbarazzato. È davvero così bella come pensi da qualche tempo? Purtroppo constati che la tua mente non si sbaglia mai. Il tuo cuore aumenta di un battito, è normale?
- E allora preciso, io sto per baciarti.-

Cento.

Annulli le distanze tra i vostri due volti, lo fai in modo talmente veloce che lei non ha nemmeno il tempo di proferire una parola. Accosti la bocca alla sua: prima è un contatto dolce, come se le tue labbra stessero solo solleticando le sue, poi aumenti la pressione.
Una delle due mani che le avevi lasciato sui fianchi si sposta presto verso la guancia della ragazza, per andarla ad accarezzare e per rendere il bacio più profondo.
Lo stai davvero facendo? Stai davvero rubando quel momento ad Hermione Granger?
Lei, però, non sembra rifiutare quel contatto. Sorridi compiaciuto sulle sue labbra proprio mentre lei ti sta maledicendo.
E poi tutto finisce.
- Ora, puoi leggere in santa pace.- dichiari tranquillo, fissando le sue gote arrossate.
- Hai... hai smesso di contare?- balbetta appena, riprendendo fiato.
Annuisci colpevole, mentre lei si sposta stupita in piedi di fianco a te. Potrebbe star realizzando in quel momento di aver risposto al tuo bacio. Ma in fondo tu non hai fatto nulla di male.
Infili le mani in tasca soddisfatto e ti alzi dalla poltrona con un balzo.
- Potrei sempre ricominciare.- dici, stuzzicandola, una volta raggiunta la porta.
Hermione alza gli occhi su di te, prova a balbettare qualche parola e con l'altra mano tasta il tavolino per trovare la sua bacchetta. Come se la potesse usare, pensi.
Ma poi, in fondo, che ne sai davvero? Ti ha appena baciato, ha già infranto una regola. Ridi dentro di te, pensando alla sua bocca sulla tua e corri via, prima che lei possa reagire alla tua reazione.
 

Sia.
 
   
 
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