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Autore: Notteinfinita    03/12/2016    2 recensioni
[NB:GEORGE X HERMIONE]
Dal testo:
George uscì nel giardino sul davanti di Grimmauld Place e si stiracchiò guardandosi intorno.
Finalmente erano riusciti a trasformarlo in qualcosa di più accogliente della landa desolata che si era presentata ai loro occhi quando erano arrivati.
Adesso il ciliegio, nuovamente rigoglioso, ospitava un'altalena sotto i suoi rami mentre un tavolinetto e alcune sdraio creavano un delizioso angolo in cui rilassarsi.
Finalmente libero da obblighi casalinghi, aveva decido di trascorrere un po' di tempo all'aria aperta, dopo le ore passate nella semi-oscurità della casa dei Black.
Giunto vicino alle sdraio si accorse che una era occupata da una figura profondamente addormentata.
Un sorriso gli sorse spontaneo sulle labbra.
Era difficile vedere Hermione così rilassata.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: George Weasley, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Sotto il sole


George uscì nel giardino sul davanti di Grimmauld Place e si stiracchiò guardandosi intorno.

Finalmente erano riusciti a trasformarlo in qualcosa di più accogliente della landa desolata che si era presentata ai loro occhi quando erano arrivati.

Adesso il ciliegio, nuovamente rigoglioso, ospitava un'altalena sotto i suoi rami mentre un tavolinetto e alcune sdraio creavano un delizioso angolo in cui rilassarsi.

Finalmente libero da obblighi casalinghi, aveva decido di trascorrere un po' di tempo all'aria aperta, dopo le ore passate nella semi-oscurità della casa dei Black.

Giunto vicino alle sdraio si accorse che una era occupata da una figura profondamente addormentata.

Un sorriso gli sorse spontaneo sulle labbra.

Era difficile vedere Hermione così rilassata.

Involontariamente si trovò ad osservarla; non era più la bambina coi dentoni che avevano conosciuto quando era entrata ad Hogwarts.

I capelli erano meno cespugliosi, la pelle sotto il sole appariva di velluto, le labbra, leggermente dischiuse, sembravano un invito ad essere baciate.

Seguendo un impulso irrefrenabile, si chinò su di lei.

Era a pochi centimetri dalle sue labbra quando lei aprì gli occhi, forse svegliata dall'improvvisa ombra sul volto.

«George!» esclamò, sorpresa.

«Mi hai riconosciuto!» ribatté il ragazzo a sua volta, stupito. «Come hai fatto, anche mia madre si confonde.»

Hermione si sentì arrossire. Non poteva certo dirgli che riconosceva l'odore della sua pelle perché quando aiutava la signora Weasley nelle pulizie di nascosto affondava il naso nei suoi maglioni per bearsi del suo profumo.

«Tu invece cosa stavi facendo?» chiese, partendo al contrattacco nella speranza che lui non si accorgesse del rossore sulle sue guance.

«Osservavo quanto sei bella.» confessò, spiazzando lei e se stesso.

Non era sua intenzione dirlo ma negli occhi aveva l'immagine di lei che aveva visto poco prima e poi il fatto che lo avesse riconosciuto ad occhi chiusi l'aveva stupito.

«Non prendermi in giro.» protestò Hermione, risentita, mettendosi a sedere.

«Non era mia intenzione. Lo penso davvero.» rispose George, sedendosi di fianco a lei. «Io sono stato sincero, ora tocca a te. Come mi hai riconosciuto?»

Hermione gettò uno sguardo al petto del ragazzo, sperando che avesse una delle sue magliette con la G; sfortunatamente indossava una semplice maglietta azzurra che, purtroppo per lei, evidenziava magnificamente il suo fisico asciutto mettendola ancora più a disagio.

«Ho tirato ad indovinare.» mentì.

«Ah, capisco. Dovevo immaginarlo.» rispose il ragazzo, profondamente deluso.

Si era accorto già da un po' di provare per Hermione qualcosa di diverso dell'amicizia e il gesto avventato che aveva quasi fatto poco prima ne era la conferma.

Per un attimo aveva sperato che il fatto che lei lo riconoscesse fosse il sintomo di un qualche sentimento da parte di lei.

Improvvisamente desiderò rintanarsi nel buoi della casa.

Tutto quel sole non si addiceva al suo umore.

«Vado.» disse, alzandosi dalla sedia a sdraio.

Qualcosa nel suo tono di voce e nel fatto che non la guardava in volto la mise in allarme.

Sembrava impossibile eppure la sua risposta sembrava averlo ferito.

Immediatamente sentì i sensi di colpa attanagliarle lo stomaco.

Per un breve attimo la paura, la speranza, il timore ed il desiderio lottarono dentro di lei ma presto la sua decisione fu presa.

«Il tuo odore.» disse, mentre lui si avviava già verso la porta.

«Cosa?» chiese George, voltandosi, perplesso.

«È così che ti ho riconosciuto.»

«Intendi il profumo? Ma adesso non lo porto e poi io e Fred spesso ce lo scambiamo.» rispose George, per nulla convinto.

«Non il profumo. Parlo dell'odore della tua pelle.» spiegò ancora, senza il coraggio di guardarlo in faccia.

«E tu come lo conosci?» domandò George, incuriosito, inginocchiandolesi davanti.

«Hai idea di quante volte abbia aiutato tua mamma a rimettere a posto quella baraonda che è la vostra camera?» chiese, cercando di allentare la tensione.

«Quindi è così, e dimmi, che te ne sembra?»

«Di cosa?»

«Del mio odore.»

A quella richiesta Hermione abbassò ancora di più il capo per non far vedere quanto fosse arrossita.

Incoraggiato da quel gesto, George le accarezzò i capelli per poi portarle due dita sotto il mento e costringerla ad guardalo negli occhi.

«Io ad esempio adoro il tuo shampoo al miele e mi piace anche il profumo alla vaniglia che porti di solito ma preferirei se ogni tanto non lo mettessi così potrei sentire il tuo odore.» sussurrò il ragazzo a pochi centimetri dalle sue labbra.

Hermione sentiva il cuore tentare di uscirle dal petto mentre una parte di lei temeva fosse ancora uno scherzo, magari architettato insieme a Fred.

Istintivamente gettò uno sguardo intorno a se, quasi si aspettasse di scorgerlo nascosto dietro una finestra.

«Non è uno scherzo.» la rassicurò George, quasi leggendole nel pensiero. «Anzi, se Fred mi vedesse mi darebbe del rammollito.»

«Non so dirti che odore hai. So solo che mi dà un senso di sicurezza.» confessò infine, colpita dalla sincerità del ragazzo e decisa a ricambiare.

Sorridendo, George portò una mano alla nuca di Hermione e l'attirò a se.

Forse avrebbe dovuto optare per un bacio a fior di labbra ma quando la sentì così vicina a se non riuscì a trattenersi dal baciarla con tutta la passione di cui era capace deliziandosi nell'esplorazione della sua bocca e gioendo della prontezza con cui lei aveva risposto.

Quando infine si staccarono e si sorrisero, tra lo stupito e l'imbarazzato mentre il sole sembrava splendere di più, felice del loro amore finalmente rivelato.

  
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