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Autore: milly_reny    03/12/2016    0 recensioni
Dove i 4 ragazzi più ribelli della scuola devono formare una squadra per scoprire chi è il ladro nella loro scuola. 4 ragazzi diversi tra di loro. Riusciranno a collaborare o rovineranno tutto?
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo 4 «Siete sicuri che funzioni?» chiesi preoccupata mentre i ragazzi ridevano posizionando la rete per terra. Mi sembrava una cosa così stupida e anche una cosa da film. «Ma poi, dove avete preso questa rete?» sospirai passandomi una mano tra i capelli, la rete era grossa ed era facile vederla. «Mio zio adora pescare » alzò le spalle Niall. La sistemarono per terra facendo attenzione a non finirci dentro, la fissarono a terra con una fissatrice e ci diedero l’ok. Io e Ashley avevamo comprato la super colla dal negozio specializzato in colla, la più resistente. Per staccarti dovevi avere una potente soluzione che avevamo solo noi. Versammo la colla su tutta la rete, la cosa bella era che era invisibile. «Ci serve un’esca» mormorò Ashley quando finimmo di versare la colla, mi girai per guardarla ma i tre mi stavano fissando intensamente. «Cosa?» chiesi infastidita. «Niente attrae un ladro meglio di soldi, solo che io li ho già usati» disse Harry alzando le spalle, Niall annuì in accordo e Ashley mi diede una pacca sulla spalla come a incitarmi. Sbuffai e tirai fuori il portafoglio dalla borsa che mi portavo sempre appresso e tirai fuori 30$, sarebbero bastati. «Brava ragazza» mi prese in giro Harry e gli feci la linguaccia, stando attenta a non toccare la colla mi sporsi abbastanza da metterli in mezzo alla rete. «Se non lo catturiamo mi dovete 30 bigliettoni» mormorai guardandoli male. Con quei soldi volevo prendermi una borsa nuova, ma per la scuola avrei dato sicuramente di più. «Dobbiamo aspettare domani, speriamo che ci riesca subito, non vi sopporto» disse la nera facendo una smorfia, alzai gli occhi al cielo. Esagerata come al solito. «Ok, io vado» annunciai e mi diressi verso l’uscita. Poco dopo sentii dei passi raggiungermi. «Ti accompagno?» chiese Harry mettendo il braccio sulle mie spalle, per un attimo mi sciolsi a quel gesto dolce, ma tornai rigida quando finì la frase. «Dobbiamo finire di parlare del nostro piano» sbuffai mentalmente e allontanai il suo braccio. «No, oggi papà è a casa » e con lui c'è anche il mio patrigno, finii la frase nella mente. «Vieni a casa mia, a mia madre farebbe piacere rivederti e anche a mia sorella» annuii sorridendo, Anne e Gemma erano dolcissime con me. Accettai volentieri la proposta, ma prima dovevo chiamare a casa e farlo sapere a papà. Cercai il cellulare nella borsa ma non lo trovai. Strano, lo lasciavo sempre lì dentro e non lo toglievo per nulla al mondo. «Che succede?» chiese Harry quando vide la mia faccia spaventata. «Mi hanno rubato il cellulare!» urlai. «Stai tranquilla, che vuoi che sia?» Scossi la testa e sospirai. «Il mio cellulare non ha il blocco, chiunque ce l’abbia può guardare tutto e può usarlo a suo piacimento» «Hey, vedrai che si sistemerà, prenderemo quel ladro di merda e faremo in modo che ti compri un nuovo telefono » gli sorrisi, ricambiò per un secondo poi tornò alla solita faccia; quella era una cosa che odiavo, non eravamo più vicini come prima, sembrava che ci avvicinassimo sempre di più per poi allontanarci all’improvviso. «Manderò un messaggio a Liam dicendogli che mangerai a casa mia» annuii in risposta e lo seguii fino a casa sua, abitava vicino alla scuola quindi era più facile per noi tenerla d'occhio. Quanto odiavo la situazione in cui mi trovavo, a metà tra Harry e Ashley; non potevo continuare così, dovevo fare in modo di unire la nostra “squadra” che più una squadra era un insieme di ribelli messi insieme. Una “squadra ribelle”. Quando entrammo in casa non rimasi sorpresa nel vederla come sempre, non era cambiato niente; i soliti mobili, la solita moquette blu e il solito gatto che andava in giro per casa muovendo la coda come se fosse il principino, mi aveva sempre fatto ridere. «Mamma! Sono a casa! C'è anche Rose!» dalla cucina comparì una Anne sorridente e gioiosa. «Rosie!» urlò e venne ad abbracciarmi, la strinsi anch'io sorridendo; in un certo senso mi era mancata. «Sono così felice di vederti, lo dicevo io ad Harry che era uno stupido ad averti lasciata e che doveva riprenderti prima che qualcuno puntasse gli occhi su di te» arrossii subito e mi lasciai andare in una risata imbarazzata; Anne era un po' troppo estroversa. «Mamma smettila. Dobbiamo lavorare ad un progetto di scuola, si ferma anche a cena, ciao» Potevo vedere la tristezza negli occhi di sua madre mentre pronunciava quelle parole, ma sorrise lo stesso come a non scoraggiarsi. «Bene, la cena sarà in tavola tra un paio d’ore, Gemma tornerà tardi, mi spiace Rosie» Mi allontanai da lei «Si figuri, è un piacere stare da voi» e dopo questo io e Harry salimmo le scale per andare in camera sua. Non vedo l'ora di capire cosa faremo per catturare il ladro.
   
 
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