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Autore: Ryu Hime    04/12/2016    1 recensioni
[Tratto dal Prologo]
Qualcuno dice che il Sole e la Luna siano come lo Yin e lo Yang: così diversi da non potersi incontrare mai, ma allo stesso tempo legati da un destino comune che li unisce. Io non so se sia vero oppure no, sta di fatto che per qualche motivo queste due forze si sono unite e hanno reso possibile la mia esistenza. Per alcuni impensabile, per altri scomoda, per alcuni impossibile, ma per due meravigliosa. Quest’ultima categoria di pensiero non avrei mai potuto conoscerla se non fosse stato per certi maghi di una certa Gilda. Se non fosse per loro io non sarei mai uscita dalla foresta, non avrei mai conosciuto quell’ultima categoria di pensiero e non avrei mai potuto tornare da dove provengo davvero.
Genere: Avventura, Azione, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Erza Scarlet, Gray Fullbuster, Happy, Natsu/Lucy, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'La Volta Celeste'
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Un potere sconosciuto

-Papà, perché ci guardano in modo strano?- chiese la piccola Seiza al padre. Era un uomo sulla trentina, i capelli neri come carboni ardenti e gli occhi castano scuro -Ammirano la tua bellezza.- le rispose sorridendo, ma sapeva benissimo che agli occhi della gente la sua bambina era qualcosa di strano a cui bisognava stare alla larga.
Arrivarono ad una vecchia casa diroccata –Beh, non è il massimo, ma con una bella pulita può tornare a risplendere.- disse ottimista rimboccandosi le maniche.
Seiza e il padre passarono un mese a rimettere a nuovo la casa, fra travi o assi da sostituire e nuovi mobili da acquistare, ma dopo tanto lavoro alla fine potevano ritenersi soddisfatti –Che te ne pare tesoro? Non è una meraviglia?- chiese una volta terminati i lavori –E’ bellissima papà!!- esclamò felice saltando come una molla e abbracciandogli le gambe. Il padre la sollevò da terra facendole fare il girotondo. Risero insieme e finalmente poterono godersi la casa in tutta tranquillità. Ma la loro felicità non sarebbe durata a lungo.


Seiza correva verso suo padre –Papà!- lo chiamò allegra. Lui non si voltò –Papà!- ancora nessuna risposta e quando fu appena dietro di lui l’uomo scomparve lasciando solo un grande vuoto.


Seiza si svegliò di soprassalto, non le capitava da tempo di sognare il defunto padre. Il treno non aveva ancora arrestato la sua corsa. Alla fine aveva deciso di partire con i maghi di Fairy Tail, che si erano offerti di aiutarla ed aveva definitivamente lasciato la foresta ed era partita con loro verso Magnolia.
***
-Te ne vai un’altra volta?- le chiese Yama con una faccia inespressiva –Devo recuperare il Fiore di Luna.- rispose lei diretta. Lui non rispose, non fece nemmeno un qualsiasi cenno –Perché è così importante quel Fiore?- chiese alla fine –Quando ero nella foresta non volevo più continuare a vivere.- confessò –Da quando avevo perso mio padre tutti mi trattavano come un mostro a causa del mio aspetto; il Fiore di Luna mi ha dato speranza, uno scopo.- disse –Perché non sei tornata?- chiese –Non c’era nessuno che aspettasse il mio ritorno, per tutti ero considerata un mostro.-
-C’ero io!- esclamò con un impeto che la ragazza non gli aveva mai sentito –
Io ti aspettavo dannazione! Ti ho aspettato per dieci anni, ma non hai mai dato segno di ritornare!-
-Mi dispiace…- disse con lo sguardo basso –Io non ero abbastanza per farti rimanere?- lei si stupì delle sue parole e non riuscì a dire
nulla –Evidentemente no e non lo sono nemmeno questa volta.-
-Yama…- nessuno dei due aggiunse nulla lasciandoli nel silenzio più completo –Seiza! Dobbiamo andare o perderemo il treno!- la chiamò Lucy –Arrivo!- detto questo si girò ma si bloccò come una statua di marmo quando sentì il ragazzo a pochi centimetri da lei, la bocca quasi accostata al suo orecchio –Questa volta torna.- disse prima di allontanarsi.
***
-Va tutto bene Seiza?- le chiese Erza che aveva notato la preoccupazione della ragazza –Tutto bene, credo…- lasciò che il suono delle rotaie riempisse il silenzio che si era creato fra loro –Ho… ho sognato mio padre, non mi capitava da tanto tempo. E’ morto quando ero molto piccola.-
-Mi dispiace…-
-Sai, quando siamo arrivati ad Harujion eravamo solo noi due; mia madre scomparve poco dopo la mia nascita. Papà continuava a dirmi che era stata costretta, ma francamente non ci ho mai creduto. Quando è morto, a causa del mio aspetto particolare la gente ha cominciato a dar voce ai propri pregiudizi e mi sono ritrovata ancora più sola di quanto già non fossi.-
-Perché hai scelto di vivere in una foresta? Se fossi entrata in una Gilda non avresti avuto problemi.- disse Erza –In una foresta non devi preoccuparti degli sguardi diffidenti della gente e poi quello che mi avete visto fare quando ci siamo incontrati non era nemmeno un terzo delle mie capacità. Ero solo una bambina, ma non volevo correre il rischio di ferire qualcuno.- Erza stava per porre un’altra domanda, ma i versi lamentosi di Natsu interruppero la loro chiaccherata -Siamo arrivati?- chiese con il vomito che tentava di uscirgli dalla bocca –Tieni duro!- lo intimò Happy –Siamo quasi arrivati.- aggiunse Lucy.

Una volta scesi dal treno si diressero subito alla Gilda. Seiza continuava a guardarsi attorno meravigliata, non era più uscita dalla foresta e ai suoi occhi Magnolia le sembrava ancora più allegra. Nessuno sembrava guardarla con diffidenza per via dei suoi occhi o per quel buffo ciuffo argenteo, al contrario molti le sorridevano cordiali e salutavano i maghi che ricambiavano allegri. Magnolia era davvero una città fantastica.

Appena varcarono la soglia dell’enorme edificio furono immediatamente accolti dal caos, una rissa in corso tra Gajeel ed Elefman per chissà quale assurdo motivo, Mirajane che si occupava del bar e qualche mobilio che prendeva il volo per schiantarsi sulla parete opposta così come alcuni boccali di birra ancora mezzi pieni.
Nel giro di due minuti Natsu e Gray si unirono alla mischia.
Erza si sedette vicino a Lucy e ad una alquanto confusa Seiza al bancone ed ordinò una fetta di torta alle fragole –Mira, dov’è il Master?- chiese prima di affondare la forchetta nel dolce –E’ nel suo ufficio per svolgere alcune faccende burocratiche.-
-Dobbiamo parlargli, è abbastanza urgente.- le comunicò Lucy –Lo vado a chiamare.- disse lasciando il bancone
–Ma… fanno sempre così?- chiese la nuova arrivata indicando la rissa alle loro spalle –Ci farai presto l’abitudine.- la consolò la maga stellare.
Ebbe appena il tempo di concludere la frase che Gray fu scaraventato con precisione chirurgica sulla torta di Erza.
Era la fine.
Un silenzio tombale terrorizzato prese il posto degli schiamazzi, nessuno osò muovere un muscolo.
Un’aura minacciosa avvolse la Rossa che si voltò verso i rissosi immobili con una lentezza da film dell’orrore.
Lucy fece timorosa qualche passo indietro –Seiza, al mio segnale salta dietro al bancone.-
-Che??-
-Ora!- esclamò la maga nascondendosi insieme alla ragazza  sotto il tavolo del bar e una volta lì sentirono solo il suono delle spade di Erza ed alcune urla terrorizzate.
Finì tutto in pochi minuti e finalmente le due uscirono dal nascondiglio.
Erza era tornata al suo posto in attesa che Mirajane tornasse, mentre i maghi dietro di lei erano tutti semisvenuti con dei bernoccoli da competizione.

Il Master tornò insieme alla maga del Satan Soul –Che cosa volevate dirmi?- chiese una volta sedutosi sul tavolo –Volevamo chiederle se sapeva qualcosa riguardo al Fiore di Luna.- spiegò Erza. Il vecchio si accarezzò i baffi –C’è una leggenda a riguardo. Si dice che sia un prezioso oggetto di culto per un Clan che vive solo di notte e che possieda particolarissimi poteri.-
-Il Clan della Luna Piena!- esclamò Seiza stupita. Makarov si accorse solo in quel momento della nuova arrivata –E voi chi siete signorina?-
-Io sono Seiza, sono stata la guardiana del Fiore di Luna, almeno quando il Clan non è venuto a riprenderselo.- 
-Beh, forse è un bene; dopotutto è una loro reliquia.- fece notare –Ma la cosa strana è che non appena hanno visto Seiza hanno immediatamente tentato di ucciderla chiamandola “Angelo dell’Oscurità”.- disse Lucy –Però io non lo avevo mai incontrati prima d’ora. Tra l’altro sembravano conoscere mio padre…- Makarov la guardò attentamente, stranamente serio –Qual era l’aspetto dei tuoi genitori?- Seiza lo guardò confusa –Mio padre aveva la carnagione olivastra, i capelli neri e gli occhi castani; mia madre non l’ho mai vista.-
-Levy!- chiamò l’anziano Master –Sì?-
-Vai nell’archivio e prendi il volume di storia antica, il più grande del quarto scaffale.-
-Sì!- detto questo la maga si precipitò sul luogo indicato, seguita da Gajeel e Lily –Qual è il problema?- chiese Erza confusa –Penso di sapere perché hanno tentato di ucciderti, ma voglio averne la conferma.- da lì a poco Levy tornò accompagnata dal Dragon Slayer di ferro che reggeva un volume gigantesco –Ehi vecchio ma hai idea di quanto pesi quest’affare?- gli chiese scocciato –Mettilo qui.- gli disse imperturbabile. Quando l’enorme libro fu adagiato sul bancone Makarov ne consultò l’indice, dopodiché andò in una delle pagine centrali. Tutti si erano radunati intorno a lui in attesa di sapere che cosa stesse per rivelare –Come sospettavo.- disse serio –Che cosa succede nonnetto?- chiese Natsu –Seiza, dà un’occhiata.- disse indicando le illustrazioni –Ma questo… è come i tizi che ci hanno attaccato! Un momento… perché quest’altro assomiglia… a mio padre?-
-Ora vi spiego. Dall’inizio dei tempi esistono due Clan che si spartiscono la volta celeste: il Clan della Luna Piena e il Clan del Sole di Mezzogiorno. I membri del primo hanno potere sull’acqua, visto che la luna influenza la marea, e possono influire sul potere di un mago stellare; vivono solo di notte, hanno i capelli d’argento la pelle diafana e gli occhi blu come il cielo notturno. I membri del secondo Clan invece hanno poteri di fuoco e straordinaria agilità, possono influire sul potere di qualsiasi mago di fuoco; vivono solo di giorno, hanno i capelli neri gli occhi castani e la pelle olivastra. Queste due forze possono incontrarsi solo nel cambio di giorno e notte, ovvero l’alba e il tramonto.-
-Un momento, i poteri descritti assomigliano a quelli di Seiza!- esclamò Gray incredulo –Però immagino che lei li possieda entrambe.-
-Esatto, ma… cosa significa?- chiese Lucy –A quanto mi sembra di capire, Seiza è nata dall’unione di due membri diversi di questi Clan. Sicuramente possiedi anche un potere molto più… particolare, ed è per questo che i membri del Clan della Luna ti hanno inquadrata come nemico. Tu possiedi i poteri della Luna e del Sole.-




*solito aspetto da mezzo drago*
Eccomi di nuovo qui, pountuale come un orologio svizzero ^.^
Finalmente la trama inizia ad alzare il suo fondoschiena e a darsi una mossa.
Vi ho fatto aspettare parecchio ma ormai i dettagli che compongono l'enorme puzzle stanno iniziando a mostrarsi.
Prima di dileguarmi devo mettere in chiaro una piccola cosa: non è solo per l'aspetto che Seiza è stata emarginata ma ci arriveremo più in là.
Spero di aver reso bene il clima che aleggia nella Gilda. Devo ammettere che mi sono divertita un mondo!! XD
Ringrazio con mille inchini e giochi di coda tutti voi che contiunuate a sopportarmi e a seguire questa avventura.
Noi ci vediamo domenica prossima con "Il potere del Buio Eterno"
Alla prossima <3
Ciau! ^.^
*saluta sbracciandosi e scodinzolando*

 
   
 
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