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Autore: tanya_94    06/12/2016    1 recensioni
Una serie di onesto ispirate a momenti romantici tra alcune delle coppie canon del mondo di Harry Potter, tutte accomunate da questa frase "Ti ho mai detto che ti amo?".
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Arthur/Molly, Draco/Astoria, Harry/Ginny, Lucius/Narcissa, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Harry aveva le mani che tremavano.

Non gli sembrava possibile, era certo di aver vissuto nella sua vita situazioni molto più stressanti di quella, eppure aveva il cuore che batteva accelerato e la bocca impastata per l’emozione.

Si sentiva isolato, come in una bolla, nonostante attorno a lui fosse tutto un vociare, uno schiamazzo continuo di chiacchiere e risate.

La signora Weasley l’aveva accompagnato all’altare poco prima e ora stava tranquillamente chiacchierando con la professoressa McGranitt, nelle sedie di fianco a lui erano seduti Ron e Hermione e la ragazza stava sistemando con la bacchetta il nodo della cravatta del marito, mentre sul lato opposto George stava osservando incuriosito il bizzarro vestito di Luna Loovegood, un abito  lungo fino al ginocchio che sembrava essere stato confezionato utilizzando gli involucri delle api frizzole. 

Nelle ultime file Harry aveva scorto Dudley che era venuto accompagnato da una ragazza bionda che assomigliava in maniera impressionante a zia Petunia, della quale Harry non riusciva a ricordare il nome. Dudley era l’unico dei Dursley ad aver accettato l’invito di Harry al suo matrimonio, anche se lui era convinto che la sua partecipazione fosse stata mossa principalmente dal banchetto che sarebbe stato servito dopo la cerimonia, piuttosto che dal piacere di partecipare alle nozze del cugino. 

Harry aveva pensato di raggiungerlo, per salutarlo, ma si sentiva le gambe incollate al terreno e se non fosse stato per il tremore che  lo percuoteva avrebbe potuto pensare di essere stato pietrificato. 

Era certo di essere fermo in quella posizione da almeno dieci minuti, e cominciava a pensare che l’attesa sarebbe stata ancora lunga, quando una decina di piccoli cupidi entrarono nella stanza dall’ingresso principale lanciando petali di rosa su tutti gli invitati.

Per qualche minuto gli sguardi di tutti furono rivolti verso l’alto, rapiti dai piccoli cupidi che volteggiavano leggeri sopra le loro teste, poi, improvvisamente, la voce di Hagrid rimbombò potente nella sala, “Arriva! Arriva la sposa!” disse, con un tono di allegro entusiasmo che Harry pensò di avergli sentito solo quando argomento della conversazione erano draghi o altre creature considerate da lui incredibilmente affascinanti e incomprese. 

Il cuore di Harry iniziò ad accelerare prepotentemente, come se volesse scappargli fuori dal petto.

Passarono appena pochi secondi e Harry riuscì a distinguere sul fondo della sala, davanti alla porta dalla quale qualche minuto prima avevano fatto il loro ingresso le creature alate, due figure, entrambe sottili, una più alta e slanciata, l’altra più bassa ma ugualmente elegante.

Ginny stava facendo il suo ingresso accompagnata da suo padre.

Harry si consolò nel vedere che non solo lui stava tramando, ma anche il signor Weasley , il quale continuava a dare piccoli colpi di tosse nervosa, mentre Ginny, al suo fianco, sorrideva a tutti gli invitati e li salutava con leggeri cenni della testa. Indossava un abito di pizzo bianco con una fascia alta rossa che le circondava la vita e si intonava perfettamente al colore dei suoi capelli, raccolti dietro la nuca e intrecciati con dei nastrini di raso bianchi. 

Man mano che Ginny si avvicinava, Harry sentiva il suo cuore sempre più calmo e rilassato.

Il sorriso rassicurante di quella che sarebbe diventata presto sua moglie aveva un potere terapeutico da sempre. Durante la guerra, nelle notti insonni, i pensieri di Harry andavano sempre a lei e anche in quei pensieri lui ritrovava la forza di continuare la sua battaglia contro Voldemort. 

Quando Ginny arrivò di fianco a Harry il signor Weasley salutò entrambi con un bacio e prese posto di fianco alla moglie .

La mano di Harry prese quella di Ginny, una mano fredda e sudata, ma salda e sicura .

“Sei bellissima!” le disse. Lei arrossì, gli sorrise e poi gli baciò la fronte.

“Ti ho mai detto che ti amo?” gli chiese la ragazza.

“Sì, - rispose lui- e ogni volta che me lo ripeti io mi innamoro un po’ di più di te. Ora sei pronta Ginny? Sei pronta a diventare mia moglie?”

“Sono pronta a diventarlo e sono  pronta a esserlo per sempre.”


ANGOLINO DELL'AUTRICE :)
Ciao! Eccomi con il secondo capitolo :)
Questa volta protagonisti sono Harry e Ginny in un gorno molto importante :)
Vi ringrazio per avere letto il capitolo e aspetto i vostri commenti che sarò molto felice di leggere :) 
A presto!
   
 
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