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Autore: Anonymous_666_    07/12/2016    1 recensioni
Un ragazzo annoiato dalla vita quotidiana avrà finalmente l'opportunità insieme ai suoi amici di entrare in un nuovo mondo misterioso che potrebbe ucciderli da un momento all'altro. Quale mondo avresti scelto con una sola possibilità di cambiarlo? E cosa succederà ai quattro ragazzi? ...
Dal primo capitolo:
[...]Posò lo sguardo sul enorme libro a terra. La copertina in cuoio era molto spessa e rilegata a mano sul libro. Il titolo sembrava essere "DMD" ed era stampato in rosso sulla facciata.
- Certo, un ragazzo qualunque avrebbe detto "Pff, è sicuramente uno scherzo" o qualcosa del genere, maaa... - si accovacciò per guardarlo meglio senza toccarlo - Dopo le mie solite lamentele di prima sarebbe da ipocriti fare finta di niente. Inoltre vorrei aiutare quel bambino. Quindi... - [...]I ragazzi erano tutti increduli. Non c'era niente. Taisuke continuò a sfogliare le pagine ma erano tutte giallastre senza inchiostro sopra.
- Tutto qui? -
- Aspetta, guardate! - sulle pagine iniziarono a scriversi come per magia delle frasi: "Benvenuti. Gheanna vi invita nel suo mondo. Accettare? "
- Beh, che rispondiamo? -
- Non credo che abbiamo molta scelta... Leggi! -
Sulla pagina apparirono anche le due risposte alla domanda, ma erano solo un "si" e ancora "si". [...]
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 35
Guerra infinita, battaglia persa.





L'intero quartiere in fiamme, meccanici addormentati e nessuna via di fuga. La loro fine stava per arrivare e i pochi Farek Rae ancora svegli da lì a poco avrebbero dovuto guardare la morte in faccia. A complicare ulteriormente la situazione c'é la comparsa di uno strano individuo, alla guida di una carrozza nera trainata da due cavalli infernali. Nessuno sapeva chi fosse, nessuno sapeva cosa volesse.

- Piacere di conoscervi. - Disse quest'ultimo con aria tranquilla e alzando il cappello a bombetta.

- Non ci prendere in giro. Chi se ne andrebbe nel bel mezzo di un incendio in questo modo... - L'omone dalle braccia meccaniche si mise tra lui e il resto del gruppo, spostando di peso sia Mirko che Vanvan più indietro. Lo osservò attentamente. Non lo aveva mai incontrato, ma si ricordò di alcune storie riguardo ad una persona simile a lui. Rimase stupito del fatto che il carro non stesse prendendo fuoco e subito gli balenò nella testa l'idea di rubarlo per portare tutti in salvo lontani da lì.

- Dai, non scherzare. -

- Cosa? -

- Le voci che possono essere girate sul mio conto magari sono vere. Affrontarmi per rubare un carro non mi sembra una buona idea. -

Sapeva quello che avrei voluto fare...

- E se non puoi neanche trasformarti, cosa speri di poter fare? -

- E questo come lo sai? - gli urlò Adam preso dalla disperazione.

- E chi lo sa. Magari l'ho detto solo per farti venire altri dubbi. - finì la frase con un falso sorriso, poi allungò la mano verso il basso, in una specie di botola, coperta agli occhi di Adam e degli altri. Adam si preparò a proteggere tutto il gruppo ma il carovaniere con un cenno della mano gli intimò di stare tranquillo, continuando nel frattempo ad infilare l'altra nella botola. Poi la tirò fuori lentamente e piano piano fece intravedere cosa aveva preso.
Era Ghost.

- GHOST! -

L'uomo lanciò il ragazzo dai capelli bianchi ai loro piedi ma Mirko, lanciandosi, riuscì ad afferrarlo al volo. Era ancora vivo.

- Sarebbe stato davvero triste se fosse morto da solo in quel modo. Per fortuna l'ho incontrato appena in tempo per salvarlo. -

- Salvarlo? In questo modo hai solo ritardato la sua morte. Per salvarlo avresti dovuto portarlo via da qui. -

- E che senso avrebbe? - L'espressione del carovaniere mutò improvvisamente, da quella allegra ad una inorridita e iniziò a guardarli dall'alto verso il basso con disprezzo - Che senso avrebbe avuto la sua vita se fosse stato salvato da un'altra persona. Potrebbe morire il giorno seguente nello stesso modo. Se la tua vita dipende da qualcun altro allora è meglio che tu muoia. -

Lui può parlare quanto vuole, ma noi non possiamo perdere altro tempo...

Adam riprese in considerazione il furto della carrozza ma l'uomo su di essa mosse un dito, e nello stesso istante le fiamme di fronte a lui crebbero a dismisura.

- Pensa a come salvarti. Se mi affrontassi accorceresti la tua vita. -

- E la renderei la morte più veloce e indolore. Arrivati a questo punto... -

- Non capite veramente quando avete torto. -

- Cosa? -

Dal nulla apparve un enorme telo bianco che svolazzando in aria e continuava ad allargarsi.

- Ma che sta succedendo? -

Adam non riusciva a capire cosa fosse, ma con la certezza che non sarebbe potuto essere peggiore dell'incendio, riunì tutti sotto quel telo prima che si adagiasse a terra. Una volta calato, il carovaniere riuscì a vedere in faccia l'artefice di tutto questo: Shawn.

- Che stai facendo? -

- Ovviamente non puoi capirlo. Faccio solo un favore ad un amico. -

Bene, ora lo chiamo anche amico...

L'uomo sulla carrozza lo guardò con disprezzo, e dopo un paio di secondi sembrò sorpreso, come se si aspettasse che succedesse qualcosa.

- Mi dispiace che tu non lo abbia capito subito, ma questo non é il mio vero corpo. É solo una copia. Figurati se mi lancio in una missione suicida per sti tizi. -

Shawn tirò il velo, e sotto di esso non c'era più nessuno.

- Dimmi, chi sei tu? -

- Una persona che ha perso uno scopo nella vita per colpa vostra. E fra non molto, voi tutti la pagherete per questo. - dopo averlo guardato con aria di sfida, la copia esplose in una nuvola di fumo, lasciando l'uomo con i due cavalli da soli nell'incendio.

- Vedremo se ne sarete in grado. -

Intanto, a svariati kilometri di distanza dal quartiere in fiamme, l'intero gruppo dei Farek Rae era apparso dal nulla. Erano disorientati, non sapevano cosa fosse successo. L'unica luce di quella notte proveniva dall'incendio del quartiere in lontanza, che li illuminava abbastanza da potersi riconoscere guardandosi in faccia. Avevano solo una certezza: in un modo o nell'altro, ora erano salvi.

- Mirko! Sei stato tu a salvarci? -

- No... In realtà, non so neanche io cosa sia successo. -

A meno che... Che sia stato quel ragazzo?

Si guardò intorno per cercarlo. Nonostante il buio, capì che non era più nei paraggi. In compenso trovò Lorenz disteso a terra, poco distante da loro. Mirko corse da lui e Taisuke e Ghost lo seguirono.

- Lorenz! Tutto bene? Per fortuna ti abbiamo trovato. Sono felice che tu stia bene. - il ragazzo dormiva ancora, ma le sue ferite erano completamente guarite, se non per un livido ancora rosso sulla guancia.

- Dai Lorenz alzati. Stai sempre a poltrire. Da quando siamo dentro questa dimensione hai dormito sempre nelle parti migliori. -

- Migliori? Taisuke ma hai un minimo di senso del pericolo? Hai idea di in che situazione ci trovavamo fino a qualche minuto fa? -

- *Uff* come sei lagnoso. Stiamo bene no? Era ovvio che ci saremo salvati. -

Mirko non lo ascoltò. Stressato com'era per l'accaduto, avrebbero solo litigato per niente.

- Sono sicuro che Gosth la pensa come me. Giusto? - si voltò cercando l'approvazione dell'amico, ma non c'era più - Ovviamente. -

- Amici... Siete salvi. - Lorenz si svegliò.

- Lorenz! Si siamo tutti salvi. -

- Fantastico. Devo ringraziare Shawn ancora una volta. - Disse il ragazzo tossendo e con voce rauca.

- Tranquillo, riposati ora, é tutto finito. -

- Ragazzi. -

Si voltarono tutti e tre. Era Adam che cercava la loro attenzione.

- Io... non so come ringraziarvi. Siete riusciti a salvarci da un attacco con armi scosciute e vi siete dati tanto da fare per un gruppo che vi aveva appena rifiutato. Non so come ringraziarvi, ma spero che accettiate le mie scuse per il mio comportamento di prima. -

- Ahahahah. É tutto apposto! Non ce la siamo presa per prima. - rispose Lorenz sorridente, senza però l'approvazione di Mirko e Taisuke.

- Dovete sapere che a chiedermi specificatamente di non farvi entrare era stata Meteo. Ma quando mi fece questa richiesta, era in lacrime. Ci tiene molto a voi, non l'ho mai vista così affezionata ad un gruppo appena arrivato in questa dimensione. Sa delle sofferenze che porta questa guerra "persa" e voleva solamente che voi foste al sicuro. Lo ha fatto solo per il vostro bene. -

- Capisco... Ha ragione. É stato un po' frettoloso da parte nostra chiedere di entra... -

- Ma! Se mi perdonerete per essere così irrispettoso e sfacciato da farvi questa richiesta... - Disse l'omone interrompendolo - Vorrei... Che voi vi uniste ai Farek Rae! -

- Cosa? - i tre ragazzi rimasero tutti di stucco.

- Voglio innanzitutto che sappiate cosa siamo e chi siamo. I Farek Rae non sono un clan nato dal nulla. Questa in realtà é la 7° volta che questo clan di resistenza viene aperto, e io ho fatto parte a ben tre di questi. Sono l'unico sopravvissuto a così tante battaglie dei Farek Rae, e come potete vedere, ne porto le cicatrici... - Mentre parlava, l'omone si slacciò la camicia. Non aveva solo le braccia metalliche. Anche parte del torace sinistro e il busto erano meccaniche, e al posto del cuore, si vedeva chiaramente un piccolo motore che pulsava, facendo battere una placca in metallo su e giù. Poi portò una mano alla mandibola. La afferrò e con una leggera pressione la staccò, mostrando il suo interno, a metà organico e a metà meccanico.

- Questo non é affatto figo... - Disse Taisuke quasi impaurito.

- Queste battaglie... - Riprese Adam sistemandosi - Non sono per niente un gioco. Quasi nessuno ne esce vivo. Non dal nostro lato almeno. Questo voglio che lo sappiate. Quando ci sarà la vera battaglia, più della metà di quei ragazzi morirà. - Disse indicando i Farek Rae che in lontananza si stavano riprendendo - Il nostro nemico é potente. Molto potente. La sua forza é inimmaginabile. E più passa il tempo, più il suo potere cresce. Farek Rae é il gruppo che accoglie chi non ha più niente da perdere, chi vuole mettere a disposizione la sua forza per cercare di salvare questo mondo, ma soprattutto, chi non vuole arrendersi, e preferisce morire sul campo di battaglia piuttosto che essere schiavizzati da Gheanna. La scena a cui avete assistito poco fa non é così rara. Spesso non riusciamo a reggere il peso della situazione e molti decidono di abbandonare il gruppo dopo poche missioni. Siamo patetici. Siamo senza speranze, forse é vero. Portiamo avanti una battaglia che non può essere vinta. É per questo che siamo tutti così disperati. Ma siamo tutti uniti perché tutti riusciamo ancora, in un modo o nell'altro, a sognare un mondo libero senza Gheanna. Abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile e chiunque abbia i nostri ideali sarà accolto volentieri. Meteo cercava di nasconderlo, ma voi ragazzi avete talento e potenziale per diventare abbastanza forti da poter fronteggiare i più alti vertici dell'esercito reale. -

Intende, fronteggiare qualcuno come Zaykross...

Lorenz ricordò subito quell'uomo. Il suo volto. Le sue parole su Grey. Ma soprattutto, le ferite che aveva inferto a Meteo.

- Il ragazzo che avete visto prima, Masamune, é un esempio di quello che chiamo talento. É ancora giovane, ma é abbastanza forte da fronteggiare qualsiasi guardia del corpo in uno scontro. -

Il gemello di Meteo é davvero così forte?

- Io ormai non sono più in grado di combattere come una volta, ma lui é la dimostrazione che la forza non é proporzionale all'età, ma solo alla forza di volontà. E da quanto ho capito a voi non manca. Se il vostro sogno é tornare nella vostra dimensione, non posso assicurarvi che lo realizzeremo, ma potete stare certi che ogni membro di questo gruppo é pronto a lottare finché avrà fiato in corpo per realizzare i sogni di tutti. Quindi vi chiedo ancora perdono per tutto l'accaduto, ma se entraste a far parte dei Farek Rae ve ne sarei immensamente grato. -

Calò il silenzio. Adam era a testa bassa in segno di scuse, mentre i ragazzi non sapevano che dire. Piano piano stavano comprendendo sempre di più la situazione. Non era quello che si erano immaginati. Non era quello che si aspettavano, ne quello che speravano. La realtà gli si rovesciò contro tutta d'un colpo, e fu dura.

- Non voglio che rispondiate subito. Pensateci a fondo. -

- Ragazzi, venite! - Kakou stava urlando per chiamarli. I membri dei Farek Rae si erano tutti ripresi e ora erano intorno ad un fuoco appena acceso. - Grazie a kirei abbiamo cibo e riparo per questa notte. -

- Cibo? - Taisuke corse subito verso la ragazza, incredibilmente senza inciampare, per accaparrarsi subito un pezzo di carne. Anche Adam si alzò per raggiungerli.

- Anche se decideste di non combattere, sappiate che vi offriremo comunque un posto dove stare e protezione. É l'unico modo che abbiamo di ripagare il nostro debito. - e detto questo iniziò ad incamminarsi.

- Come ti senti Lorenz? - Chiese Mirko ancora preoccupato.

- Benissimo! - Con un sorriso balzò in piedi, fingendo di essere pieno di energie. Pochi secondi dopo si sentì svenire ma Mirko lo prese al volo.

- É meglio se rimani qui a riposare. -

- Ma cosa dici. Ce la faccio. Non posso stare qui a fare niente. Dobbiamo festeggiare. E devo ringraziare anche tutti quelli del gruppo. E anche Shawn. Non ti preoccupare. -

- Come faccio a non preoccuparmi? Ti cacci sempre nei guai. - e detto questo Mirko lo colpì con una piccola schicchera sulla fronte.

- Ahahahah ma non è colpa mia. Io cerco anche di evitarli. - Lorenz gli rispose con una pacca sulla spalla ridendo ma l'espressione del suo amico era diventata particolarmente seria.

- Ehi Mirko che succede? -

- Tu non vuoi andartene da qui vero? -

Lorenz cercando di nascondere la sua espressione da colpevole iniziò a fischiettare e Mirko sospirò.

- Lo sapevo... -

- Hai ragione. Non voglio andarmene da qui. Perché dovremo tornare lì? Abbiamo più persone che ci vogliono qui, lì non ci aspetta nessuno, se non un futuro che bussa alla porta e risponde al nome di "condanna". Qui siamo liberi di essere quello che vogliamo. -

- E allora perché hai detto di voler tornare? -

- Perché se trovassimo il modo di uscire, la cosa migliore per noi sarebbe di andarcene. -

- La cosa migliore? -

- Abbiamo provocato fin troppi danni qui. Cioè, ho provocato... Se rimanessimo ancora, con la nostra ignoranza in questo posto non so cosa potrebbe succedere ancora a Meteo e Alyce, e non voglio arrecare altri danni alle loro vite. Non posso neanche stare fermo a guardare però. Voglio ripagare il mio debito liberando Grey durante questa missione e poi trovare il modo di tornare indietro. Per quanto possa essere brutta, quella é la nostra casa. É meglio per tutti cosi. -

Mirko rimase stupito. Non si sarebbe mai aspettato quelle parole da lui, non dal Lorenz che pensava di conoscere.

- *mpf* Vedo che questo posto ti ha fatto crescere. -

- Eh già... Ehi aspetta. Che intendi dire? -

- Ahahahahah. - Mirko scoppiò a ridere. Solo con lui riusciva a ridere così, e questo rendeva molto felice Lorenz. Iniziò a ridere anche lui e insieme continuarono ancora per un bel po'. Finalmente, dopo tanto tempo, erano di nuovo insieme in tranquillità.

- E poi ammettilo. Non é così male qui. Anche tu vorresti rimanere. - gli disse punzecchiandolo per stuzzicarlo.

- É vero. Ho visto paesaggi qui che da noi si sognerebbero. Avrei voluto avere una macchinetta fotografica. Inoltre abbiamo incontrato delle persone magnifiche. Siamo stati fortunati. -

- Eh eh lo so io per cosa sei stato fortunato. Ti ho visto eh. -

- Cosa? -

- Allenarti da solo con una bellezza. Ho visto come guardavi la tua "maestra" ahahah. -

Mirko divenne tutto rosso - N...Non so di cosa tu stia parlando. -

- Ahahahah certo. E dimmi, cosa ti insegnava di bello questa maestra? -

- Ehi! Non venite? - Kakou li chiamò ancora - Guardate che la carne finisce. -

- Eccoci arriviamo! - Rispose prontamente Mirko per cambiare il discorso di prima.

- Ahahah se pensi che ti sia salvato ti sbagli. -

- Cosa? Non sento, sono troppo lontano. - Mirko fece finta di niente iniziando a camminare verso il gruppo.

- Ahahahahah e dai, aspettami. -

* * *


Nel frattempo, poco distante dalla festa in corso, l'unico vero eroe di quel giorno preferiva rimanere da solo.

Ma che bravo che sei stato. Hai salvato un branco di idioti solo perché un tuo ami... Un ragazzino te lo ha chiesto.

Stanco di cammimare, si sdraiò sulla cima di una duna di sabbia, a guardare il cielo notturno di P-Efiesou privo di stelle. Ebbe l'impulso di tirare indietro la testa per guardare i ragazzi festeggiare, ma si trattenne.

Finiscila Shawn. Non capisco cosa ti prende. Mai stato così patetico. Ora che hai ripagato il tuo debito non hai più niente da fare con loro. E adesso che sai dove si troverà Zaykross potrai avere la tua vendetta e finalmente farla finita...

Continuò a ripetere queste frasi a se stesso, come se si volesse auto convincere che fosse così. Ma non ci credeva neanche lui. Per qualche motivo però non voleva concedersi quello che in realtà desiderava davvero.

- Ma a che scopo... - Si ritirò su, per riprendere a camminare e non farsi tentare dal tornare indietro, ma si ritrovò davanti Ghost con le mani in tasca, che aspettava da chissà quanto che Shawn si accorgesse di lui.

- MA CHE... Ah sei tu Ghost. Che ci fai qui? E piuttosto, come mi hai trovato con questo buio nel deserto? -

- ...Grazie... -

- Cosa? -

- ...Grazie per aver salvato i miei amici... -

- Ah, non hai capito. Non l'ho fatto perché volevo. Sono stato costretto, non essermi grato. E poi ho salvato anche te, per quello non sei contento? -

- ...Puoi essere nostro amico... -

- Ma non mi stai ascoltando. Aspetta, cosa? -

Ghost allungò la sua mano chiusa verso di lui. Shawn lo guardò, come per chiedere spiegazioni, ma il ragazzo rimase impassibile senza muovere un ciglio. Lentamente allora anche Shawn avvicinò la sua e a quel punto Ghost gli lasciò un piccolo oggetto.

- ...Tieni. E grazie... -

Shawn la afferrò. Era freddo, così pensò fosse una piccola scultura di ghiaccio. Quando però la alzò per vederla meglio capì che era solo una pallina di ghiaccio.

- Ah... Grazie, credo... - rialzò la testa ma il ragazzo era già sparito.

- Quello lì a seri problemi. - Guardò ancora la pallina. Il calore delle mani la stava già iniziando a sciogliere. La chiuse nel palmo e fece una magia. Quando la riaprì la sfera divenne calda, ma smise di sciogliersi. La mise con cura in tasca e poi si sdraiò di nuovo.

- Cosa dovrei fare... -

Nel frattempo, nel accampamento costruito grazie ai poteri di un membro del clan, i ragazzi mangiavano e si divertivano intorno al fuoco. I Farek Rae si scusarono con Adam per il loro comportamento tenuto poche ora prima e lui si scusò a sua volta per aver perso le staffe. Anche Lorenz pregò al clan di perdonarlo per i problemi creati, ma nessuno di questi ce l'aveva con lui. Inoltre il ragazzo rivelò cha avevano anche ulteriori informazioni utili per la missione di salvataggio, ma Adam preferì rinviare questi discorsi al giorno seguente, pensando che almeno per quella notte l'avrebbero dovuta passare spensierati. Continuarono a festeggiare fino a che non si addormentarono stremati. Tutti tranne Adam, che rimase sveglio per fare da guardia, nonostante fosse sicuro però che, almeno per quella notte, i problemi erano finiti.

* * *


Nel frattempo al panzouru-anna, gli Zouruk avevano appena finito di discutere dei problemi economici dei vari regni e Gheanna si apprestò ad iniziare l'argomento più importante di questa edizione.

- Bene! É giunto il momento Sakala. -

- ... -

- Come tutti voi sapete, Elsta, nell'ultima edizione del panzouru-anna, ha dichiarato guerra, ancora una volta, al secondo regno per ristabilire l'equilibrio economico, perso a causa loro. Vuoi ripeterei i motivi? -

- Con piacere mio re. - Disse Elsta con la sua perenne faccia triste - Ho accusato il secondo regno, e Sakala in quanto Zouru di quest'ultimo, di sabotare appositamente l'economia del mio regno, gsijdhddu. Invia spie nel mio territorio per fare propaganda, e rubare le grandi menti e i migliori mercanti che il mio regno ospita da tempi immemori. In questo modo mi impedisce di debellare la crisi e tutto ciò mi rende molto, molto, triste. -

- Sakala, come ti difendi da queste accuse? -

- Sono solo menzogne, e tutti i qui presenti ne sono a conoscenza. Elsta, il tuo regno non hai mai funzionato perché regali benessere a tutto il popolo senza che facciano niente. Non hai mai avuto geni e buoni mercanti dalla tua parte. Incolpi gli altri del tuo fallimento come Zouru. -

- E devo sentirmi dire come fare il mio lavoro da uno più piccolo, ladro, pezzente e inesperto come te sbucato dal nulla? Che tristezza. -

- In ogni caso, é stata fatta una votazione per decidere se avrebbero dovuto scontrarsi, ma, essendo finita in parità, avevamo trovato un compromesso. Ti é stata data la possibilità di evitare la guerra. Per uno xin, niente e nessuno sarebbe dovuto entrare o uscire dal quarto regno. Ti é anche stato permesso di stabilirti nel suo territorio per fare si che potessi controllare l'accesso. Nonostante questo, tre cave fa. Una persona é entrata nel quarto regno. Elsta, Sakala, confermate? -

- Si mio re. E posso anche confermare che non ho mai avuto contatti con quest'ultimo e non l'ho aiutato ad entrare. -

E questo é vero. Non avevo mai visto quel tizio. Ma é stato un colpo di fortuna. Tutti i mercenari che avevo inviato hanno miseramente fallito. Lo dovrò ricompensensare a dovere. Che tristezza.

- Sakala, ciò che dice il tuo compagno é vero. -

- Si... -

- Bene. Prima di passare al verdetto finale torniamo al problema menzionato prima. L'acquedotto arete é stato distrutto, lasciando P-Efiesou senza acqua da ormai uno xin. Questo però ha comportato che anche il primo e terzo regno ne risentisero. Ora posso dirvi che so chi é l'artefice. Si chiama Tokopu, ed é un mercenario del quarto regno. -

- Cosa? Sono stata male per tutto questo tempo per colpa tua? Uccidetelo. - Disse la voce di una piccola ragazza dal piedistallo del primo regno.

- Ovviamente. Non che avessimo dubbi su questo. - Disse invece una donna sul piedistallo del terzo regno.

Quel imbecille si é fatto scoprire così presto. Che delusione.

- Hai qualcosa da dire in tua discolpa Elsta? -

- Non ho mai sentito quel nome. Non so chi sia. -

- É chiaro che mente. Uccidetelo. - Insisté la ragazzina.

- Beh mi dispiace per voi, ma non posso accusarlo siccome il suo regno era in quarantena e non avrebbe avuto modo di comunicare con il mercenario, che si trovava già di fuori. -

- Ma io sono stata male, qualcuno deve pagare per questo. Gheanna ucciditi. -

- Comunque... - Continuò il re, senza dar retta alla Zouru del primo regno - Non posso lasciar correre qualcosa di così grave. E siccome fa parte del tuo regno, dovrai pagarne le conseguenze. -

Mi é andata bene. Mi dispiace solo per il regno di Sakala che dopo questa guerra sparirà nel nulla. Che tristezza.

- Alla luce dei nuovi fatti, e considerando che Sakala non é riuscito a svolgere la missione affidatagli per salvarsi, votate. Si se siete a favore della guerra, no se volete evitare questo scontro. -

- Sakala é troppo debole per farlo fuori. Se finiamo in fretta questo vostro litigio potrò dichiarare guerra io ad Elsta ed eliminarlo. Quindi per me é no. - la ragazzina a capo del primo regno preme un pulsante di fronte a lei e le fiaccole del piedistallo si spensero.

- No. - Sakala fece lo stesso e spense le sue fiaccole.

- Abbiamo dato la possibilità a Sakala di salvarsi, ma l'ha sprecata. Inoltre per portare avanti questo scontro inevitabile il mio regno ci ha rimesso. Credo sia meglio finirla una volta per tutte. Per me é si. - la donna a capo del terzo regno non fece niente, lasciando le sue torce accese. -

- Come potrei dire di no al mio piccolo serpentino che si impegna tanto per avere qualcosa. Per me é si. - Disse una signora dal quinto piedistallo.

- Elsta sta cercando in tutti i modi di distruggere il secondo regno ormai da un vepa. Direi che é ora che tu ti arrenda. Per me é no. - Un signore anziano sul sesto piedistallo spense anche lui le sue fiaccole, facendo si che fossero solo due quelle accese. Ma mancava ancora il voto di Elsta.

- Sakala, vuoi dire qualcosa prima che Elsta voti? -

- Questa guerra non ha senso. Sai perfettamente che non ho la forza militare per affrontare questo scontro. Moriranno migliaglia di persone innocenti per niente. Vincere questa battaglia persa in partenza non risolverà i problemi che hai nel gestire il tuo regno. A che scopo continuare? -

- Per levare quella fastidiosa aria altezzosa che hai sempre e vederti chiedermi pietà e di darti salva la vita, mentre ti schiaccio, facendoti pentire di essere venuto qui a darci rogna. Gheanna, per me è sì. Voglio ucciderlo. -

- Ovviamente siete tre contro tre. L'equilibrio qua dentro non si destabilizza mai, così che cada sempre su di me la scelta. Questo conflitto iniziato un vepa fa non ha senso di proseguire oltre. Dire di no ora significherebbe spingere Elsta a fare qualcosa di ancora più stupido che distruggere l'acquedotto pur di annientare Sakala. Per questo motivo tutto avrà fine con questa guerra. -

É finita... Non c'é più niente che possa fare.

- Sakala, Elsta. Avete uno xin di tempo per preparare il vostro esercito. Al prossimo panzouru-anna dovrete dichiarare nomi e numero degli uomini al vostro servizio per questa battaglia. Al secondo regno però sarà concesso di schierare al suo fianco una delle mie guardie a scelta. Al quarto regno invece, per via del incidente col suo mercenario, al momento della dichiarazione, gli verrà sottratto la metà del suo esercito. -

Oh Gheanna. Lo so che lo hai fatto apposta ma così mi rendi le cose troppo facili. Mi basterà dichiarare il doppio dei soldati che ho veramente. Sarà davvero un giochetto sbarazzarsi di lui. Che dispiacere.

- É deciso. Ci aggiorneremo nel prossimo panzouru-anna per stabilire la data. Invece ci vedremo domani per l'inaugurazione dell'omnia nella città di Eneta, nel regno di P-Efiesou. Dichiaro conclusa questa edizione. Potete lasciare il tempio. - E detto questo Gheanna spense tutte le fiaccole della sala, richiuse il tetto e si diresse verso l'uscita.

- A domani Sakala. Desideravo fare visita al tuo regno, prima di ridurlo in briciole. Che tristezza. -

Sakala lasciò il piedistallo incamminandosi sulle scale. Lì c'era Kate ad aspettarlo, ansiosa per il suo amato Zouru.

- Mio Zouru. Com'é andata? Sei riuscito ad evitare la guerra? -

Lui non rispose. Era troppo arrabbiato per farlo. Continuò a scendere le scale ignorandola.

Ma... Se mi ignori così, io non posso che... Aaah. La ragazza si accasciò su un gradino lasciandosi scappare un gridolino di piacere.

É finita. Ha vinto lui. Non riuscirò mai a creare un esercito in grado di fronteggiare i mercenari di Elsta in un solo xin. L'unica cosa che posso fare é cercare di ridurre al minimo le vittime.

Si fermò per tirare un pugno al muro per sfogarsi. Non riusciva ad accettare questa ingiustizia.

Messo in ginocchio da una persona così spregevole. E ho lasciato che mi battesse senza poter opporre resistenza. Non posso permettere che uccida tutte quelle persone, ma cosa posso fare...

* * *


Qualche ora dopo, sul tetto di una torre di controllo del secondo regno, Zaykross era alle prese con un meccanico. Si faceva reggere una fiaccola da Kerön per cercare di lavorare anche al buio, e non sembrava avesse intenzione di smettere. - É bellissimo. -

- Tesorooo! Come va. -

- É veramente fantastico. -

Scarlett arrivò dalle scale, già pronta per essere abbracciata, ma l'uomo impegnato nel suo lavoro la ignorò completamente.

- Ehi che fai? Mi tradisci per un altro? Guarda che divento invidiosa. - La donna con fare sensuale gli si spalmò addosso, abbracciandolo da dietro e premendo su cui lui con il suo enorme seno.

- Questo meccanico é un capolavoro. Riesce ad assorbire qualsiasi altro meccanico, immagazzinando i loro poteri. Ho appena distrutto tre città nel giro di un'ora senza muovermi da qui, e questo é solo l'inizio. Le sue potenzialità sono veramente infinite. -

- Dovresti ringraziare me per averlo ottenuto. -

- O la pazzia di Zackam. Accettare di scambiare il "lanciafiamme" per l"artiglieria". Vorrei sapere cosa lo ha spinto a fare questa scelta. Siccome ha assorbito anche il suo potere, se il suo intento era ridurre il nostro potere bellico ha fallito. -

- Beh se é così fantastico... - Scarlett si avvicinò ancora di più, iniziando a baciarlo sul collo, per poi salire fino all'orecchio - ...allora, perché non ti prendi il suo potere? - La donna gli sussurrò queste parole per provocarlo. Conosceva già la risposta.

- Hai coraggio a scherzare su questo argomento con me... -

- Dai non ti arrabbiare. Lo sai che ti amo. - lo baciò ancora sulla guancia. Poi Zaykross si alzò in piedi, lasciando perdere il meccanico e mettendosi sul bordo del tetto a guardare il sole che si stava accendendo. Kerön si avvicinò a lui come fosse un gattino che cerca le coccole, mentre Scarlett si diresse verso le scale. -

- Lo sai che Gheanna ha permesso allo Zouru di P-Efiesou di scegliere tra uno di noi per la sua guerra? Con l'omnia in arrivo e lo scambio con i cacciatori, ho l'impressione che dovrai prepararti ad affrontare molti scontri di seguito. -

- Come se ci fosse qualcuno tra di loro capace di impensierirmi. Ma me lo immaginavo che sarebbe andata a finire così. -

- Ti vogliono tutti, ma tanto sei solo mio tesoruccio. -

Zaykross non rispose, e iniziò a grattare il cranio di Kerön. La donna scese qualche gradino per poi fermarsi. Alzò una gamba e si tirò su il velo che portava iniziando a scoprire il suo corpo.

- Avanti, di che mi ami. -

- Ti amo. - rispose lui senza voltarsi. La donna fu comunque soddisfatta e continuò a scendere le scale saltellando. Zaykross invece rimase lì sul tetto, a fissare il sole ormai completamente accesso che illuminava il vasto deserto di P-Efiesou. Guardò Kerön con aria triste, per poi rimettersi al lavoro sul meccanico.

- Tranquillo. Tutto questo sta per finire. É solo questione di tempo, prima che riesca finalmente a realizzare il mio obiettivo. -
   
 
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