Capitolo 3:
-Bene,
sedetevi, ne avremo per un po’-
-Nell, e
questo qui da dove spunta???- disse sottovoce Danielle, osservando con aria
spaurita l’uomo.
Nell non
rispose. Era intenta ad osservarlo per bene: coperto in volto; alta statura, un
po’ massiccia, si sarebbe detta anche atletica.
-Lei…che
cosa ci fa qui?- chiese cautamente la ragazza, cercando di nascondere la
sorpresa e anche un po’ di sana paura.
-Be’ la
faccenda è lunga, meglio se vi sedete…- cominciò calmo l’uomo.
-E noi
dovremo fidarci di voi, immagino?!- replicò Nell sempre cautamente, ma
lasciando trasparire un tocco di freddezza che rivelava quanto poco credeva
nella persona che le era appena apparsa davanti.
-Ovviamente
sì- rispose placidamente l’uomo, evidentemente non curante della freddezza di
Nell.
-Come
possiamo essere certi?non abbasso la guardia così facilmente, anche sei sei
l’uomo che abbiamo sognato così tante volte-
-Ah, ma
davvero? questa mi mancava...-constatò sorridendo l’uomo.
-Non ci
trovo niente di divertente. Se mi trovassi nei suoi panni non scherzerei!-
-In realtà
io non scherzo mai, sai?! E ti conviene abbassare il tono della voce con me, o
ti dovrò dare ragione su questa stupida questione del non fidarsi di me-
-Perspicace!
Ma non mi arrendo: come si chiama?? Come ha fatto ad arrivare fino a qui??-
-Te lo
detto, è un po’ lunga la questione, comunque io mi chiamo Melek, e vi ho
raggiunto grazie al libro…dovrete averlo aperto per forza!-
-Quindi
sai del libro. Ma probabilmente eri in qualche stanza vicino, ci hai visti con
il libro e vuoi saperene po’ di più-
-Non è
affatto esatto…sei intelligente comunque, lo sai Nell?-
-Perché me
lo dici?! Che effetto dovrebbe farmi questa frase?! Addolcirmi un po’? redere
un po’ più rilassata Danielle, che adesso sa che ha una sorella
intelligente???-
-No, era
solo una costatazione!! Ma vi prego, fidatevi di me! Non vi avrei nemmeno detto
il mio nome, magari vi avrei ucciso, ferito o quant’altro…non ho nemmeno armi-
-Dammi la
tua parola, Melek, e scopriti il capo-
-Hai la
mia parola…e mi scopro il capo…adesso la tua!-
-…Ok, hai
la mia parola!Adesso possiamo sederci-
-Bene,
anche perché ho meno tempo del previsto-
Così detto
agguantò una sedia e si abbandonò pesantemente su di essa. Poi si tolse il
cappuccio, e da sotto di essa spuntò la faccia di un uomo molto affascinante:
occhi scuri e severi, leggermente allungati; capelli scuri;pelle olivastra;orecchie
allungate.
-Sei
strano, Melek:non sembri affatto di questo mondo, eppure parli un’inglese
perfetto, con ottimo accento americano- osò dire Danielle, che per tutto il
resto della precedente conversazione era stata muta come un pesce.
-Giusta
osservazione. Prima di dirvi tutto però, dovete parlarmi di questo vostro
sogno, di cui prima avete accennato- rivolse il suo sguardo interrogativo verso
Nell che, ormai tranquillizzata, aprì prontamente bocca.
-Abbiamo
sognato varie volte lei che vagava per dei corridoi pieni di morti e cercava di
salvare due bambine sui cinque, sei anni circa, con il libro- e indicò il tomo
sullo scaffale –le ragazze sparivano e lei veniva preso. Ci siamo messe qui a
cercare informazioni-
-Strano,
vi ricordate della presa del castello ma non di tutto il resto…molto interessante-
-Molto
interessante?- domandò Danielle.
-Presa del
castello?-le fece eco Nell.
-Già. Ecco,
vedete, io non sono di qui: vengo da una sorta di luogo parallelo a questo. È
difficile da spiegare, sapete, il posto da dove vengo è quello che voi
definireste “mondo fantastico”-
-Scusa,
vorresti dire che vieni da un luogo pullulato da Elfi, Nani e quant’altro???-
-Ecco,
diciamo così…se non vi dispiace vi racconto tutto dal pricipio…-
-Certo,
visto che siamo qui, ti stiamo ad ascoltare-
-Bene:in
principio, circa duemila anni fa, furono creati due mondi paralleli. Uno era
abitato da soli uomini, e uno da tutto il resto delle creature. Un giorno un
gruppo di uomini, stufi del mondo in cui vivevano, aprì un portale per arrivare
nell’altro mondo. Vi fondarono un Regno, anche piuttosto potente, che conviveva
con quello degli Elfi, dei Nani, dei Folletti, dei Troll. Ma gli altri uomini,
scoperto che cosa c’era in quel mondo, lo attaccarono e devastarono. Si riuscì
ad arrivare ad un patto. Si chiuse il collegamento tra i due mondi, e solo
determinate persone del mondo delle creature potevano passare da un mondo
all’altro. Queste determinate persone erano principalmente maghi, o esseri
legati alla magia, e giurarono di utilizzare il passaggio solo per nescessità,
e di non recare danni all’altro mondo. Questi diventarono i custodi ufficiali
delle famiglie Reali. Inoltre venne imposto di far scorrere in maniera diversa
il tempo, cosicchè gli uomini col passare del tempo dimenticassero ciò che
avevano visto del modo parallelo. Da circa vent’anni però si è bloccato
l’avanzamento molto più veloce del tempo umano, e adesso il tempo viaggia in
maniera uguale.
Circa
dieci anni fa il cugino del re del regno degli Elfi decise di provare un colpo
di stato contro il Re, e contro quindi il suo stesso sangue. Insieme ad alcuni
uomini della contea dove abitava, uccise il Re e la Regina, poi catturò il
figlio maggiore dei regnanti, Roy, che allora aveva circa undici anni; poi
cercò di prendere le due minori, ma il custode della famiglia riuscì a farle
sparire dagli occhi del nemico, e le catapultò nel mondo parallelo. Il custode
fu ridotto in schiavitù, e così il principe, precedentemente privato della sua
aura regale, in modo che perdesse il suo diritto a regnare sugli Elfi una volta
maggiorenne. Adesso, oltre al regno degli Elfi, è in possesso del regno dei Troll
e dei Nani. Gli altri regni si stanno unendo per sconfiggerlo, anche se non
hanno molte speranze. Infatti il Conte è in possesso di un’armata vastissima,
che è alimentata dal Cristallo, una pietra molto potente creato dal primo Re
Elfico, in grado di rendere praticamente imbattibile i soldati. Adesso sta
cercando di rendersi pure immortale, per poter dare l’attacco finale alle terre
libere senza poter essere distrutto. Per farlo ha bisogno della formula che è
contenuta dentro il libro-e indicò il tomo sullo scaffale- Ah, piccola parentesuccia,
le due ragazze siete voi.-
Melek si
fermò per riprendere fiato. Scrutò le due sorelle per osservarne la reazione:
Danielle lo sganò gli occhi; Nell aveva il viso più neutro ed era intenta a
riflettere. Seguì un imbarazzante silenzio, interotto solo da un lieve
tamburellare sul tavolo. Si cominciarono a guardare, ancor più imbarazzati:non
sapevano che dire. Dopo un lasso di tempo indefinito, la minore fece un
pprofondo respiro pe ruppe quell’angosciante silenzio:
- Quindi
noi saremmo delle principesse venute da un modo completamente diverso, e tu
saresti il custode della famiglia reale, quindi anche il nostro???-
Melek si
limitò ad annuire serio. Non aveva molta voglia di aggiungere altro: stava
cominciando a preoccuparsi che lo avessero scoperto.
-Ma è
assurdo…-cominciò Nell, che sembrava essersi risvegliata dallo stato di
riflessione.
-E’ meno
assurdo di quanto non sembri…-
-Parlaci
del libro: hai detto che contiene una formula che rende immortali…ma se noi
abbiamo trovato solo una testa urlante da spaccarci le orecchie??!!!-
-Non tutti
possono utilizzare quel libro:solo e sempre i maghi possono. Il Conte non è in
grado, ma per esempio io lo sono. Ha bisogno di me anche per questo. Io posso
percepire dove si trova il libro, perché chiunque lo apra che non ha la facoltà
di leggerlo, fa scaturire dell’energia dal libro che arriva fino a me. Però io
posso dare il permesso qualcuno di
aprirlo e usarlo al posto mio, ma è pericoloso e non è una pratica usata con
nessun libro del genere-
-Ma noi
possiamo andare dall’altra parte??sempre che ci sia quest’altra parte…-
Un boato
lontano attirò la loro attenzione.
-Oh, no,
il cambio del turno…- mormorò preoccupato Melek, alzandosi in piedi
nervosamente
-Cambio
del turno???-
-Sì, devo
andare, subito. Ascoltatemi bene: anche se mi beccano, posso produrre una forma
di magia anche col cervello. Domani, a quest’ora, ripresentatevi qui; troverete
un’arco, nero. Dovete oltrepasarlo, portate con voi il libro. Dall’arco vi
ritroverete in una stanza bianca e una persona vi darà indicazioni. È un mio
amico, ditegli che siete venute da parte mia e vi aiuterà. Vi prego fate
attenzione-
E fu così
che Melek scomparve nel nulla, così come era arrivato.
***
Strisciò
velocemente nella tenda. Ci aveva messo meno del previsto, forse non erano
ancroa arrivati alla cucina. Raggiunse la tenda in fretta e furia, ma stando
attento a non passare troppo nell’occhio. Entrò. Era buio, con le pentole così
come le aveva lasciate. Accese un candelabro, e a tre centimentri dal naso si
ritrovò una lancia.
-non ti
muovere, o infilzo subito i tuoi amici- sentnziò la guardia con fare deciso,
indicando Roy e Ashan imbavagliati a due sedie.
SPAZIO RINGRAZIAMENTI E ALTRO:
scusate, ci ho messo un po' per finirlo, ma tra la scuola e la musica sono parecchio impegnata!!!.
X AFANEIA:volevi l'omino simpatico???volevi l'omino simpatico???eh eh????accontentata...spero ti piaccia!!!!
X DANYCULLEN:non credo che mi offriranno di scrivere un fantasy da pubblicare...scrivere qui su EFP è già tanto per ora!!!Tra qualche anno ci posso fare un pensierino...ma per ora mi sembra improbabile!!!sono contenta che ti piaccia