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Autore: Spregias    08/12/2016    1 recensioni
Hogwarts, quarto anno per Lily Potter, coraggiosa Grifondoro, capelli biondi (ovviamente tinti), spirito ribelle e un'insana passione per il Quidditch.
Dall'altra parte abbiamo Scorpius Malfoy, Cercatore di Serpeverde, astio verso Lily e un'insana passione nel romperle le palle e sbucare da ogni dove.
Ma non è solo Lily a vivere la sua prima storia d'amore. Attorno a lei la sua famiglia sperimenta il dolore dell'amore.
James e Dominique fanno i conti con l'attrazione che provano l'un l'altro mentre Rose sperimenta l'attrazione verso una persona che non si sarebbe mai aspettata...
*
Storia semplice, romantica e forse classica storia di amore-odio.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: James Sirius/Dominique, Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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CAPITOLO 22- Soulmates
 
Due mesi dopo…
James Potter era bello. Lo sapevano tutti e tutti ne parlavano. Molto più di quanto era stato suo padre, vicino al fascino di Ginny. James aveva due magnetici occhi e una bocca intrigante, che nei suoi sette anni ad Hogwarts gli avevano permesso di avere un discreto successo con il genere femminile. Tante erano state le sue piccole conquiste. Fino a che era arrivata Elena. Elena non era come tutte le altre, era carina, sì, ma non esplosiva. Era dolce, determinata, bravissima a Quidditch. E lui se ne era perdutamente innamorato. Nonostante tutto, era riuscito a perderla.
Dominique Weasley era bellissima ed era sempre stata la sua cugina preferita. Le voleva bene, ma non aveva mai pensato che un giorno il loro rapporto avrebbe smesso di essere platonico. Invece Domi lo faceva uscire di senno, forse perché era fragile e lo amava così tanto. Perché l’aveva incoraggiata? Perché? Eppure sapeva benissimo che non sarebbe mai potuta durare tra loro due.
James legò la lettera per sua madre al gufo della scuola, sovrappensiero. Era da un po’ che non scriveva ai suoi genitori, nonostante presto o tardi gli avrebbe rivisti tutti. Dopotutto, era fine maggio. Gli esami sarebbero cominciati di lì a poco e lui non aveva nemmeno tempo di respirare.
Né di parlare… Negli ultimi due mesi, dopo quella disastrosa gita ad Hogsmeade, l’intera casa di Grifondoro si era spaccata, così come la sua famiglia. Due mesi orribili, nei quali nessuno si parlava più.
Lui, James, non parlava più con Dominique. E lei non lo cercava. Ma se da una parte a lei mancava terribilmente, James era sollevato. Aveva combinato un casino inutile. Lui non aveva mai amato Dominique e l’averla incoraggiata era stato un atto di stupida follia. Aveva ferito lei, se stesso ed Elena.
“Oh”.
Un sospiro sorpreso fece voltare James verso l’entrata, dove un’abbronzata Elena lo stava fissando.
“Elena” mormorò James, immobile. Il cuore stava per uscirgli dal petto. Era la prima volta da quando si erano lasciati che erano da soli. Lui e lei. Elena e James. Quante volte aveva pensato a lei in quei giorni, al suo profumo, al suo respiro…alla sua voce e risata. Ogni volta che la captava nella sala Grande aveva l’impulso di alzarsi e baciarla.
Ma Elena non lo guardava più. Aveva saputo della gita ad Hogsmeade. Aveva cercato di evitarlo ed evidentemente ci era riuscita. Fino a quel giorno.
“Pensavo…che non ci fosse nessuno” disse lei, una nota di disappunto sul volto “faccio veloce. Poi me ne vado”
“Non devi andartene per me” rispose James, fissandola. Quanto avrebbe voluto in quel momento cancellare la stupida storia con Dominique e tornare al momento in cui l’aveva tra le sue braccia.
“Sì” mormorò Elena, gli occhi velati di lacrime “avevo promesso a me stessa di non guardarti mai più”.
Detto questo, si diresse verso il proprio gufo, nascondendo le lacrime a James, che di fianco a lei, ancora immobile, la studiava.
“Non ho smesso un attimo di pensare a te, Elena” mormorò infine, dopo istanti lunghi come ore. Elena non si voltò, le mani tremanti mentre spediva la propria lettera.
“Ti ricordi San Valentino?” continuò lui, implacabile “Ti ricordi cosa mi hai detto?”
“Buon S. Valentino, Elena” disse James, porgendole un cioccolatino che aveva afferrato al tavolo di Grifondoro. Elena non potè fare a meno di sorridere, spostandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
“Grazie, James” iniziò, esitante “a cosa devo questo gesto?”
James si strinse nelle spalle.
“Ti considero ancora la mia ragazza, forse. Anche se non so se stare insieme sia una buona idea, al momento” rispose James. Elena si morse un labbro, chiaramente in difficoltà.
“Noi non stiamo più insieme, James” mormorò “e non a causa mia”
“So che ti ho fatto soffrire” ammise James “e ho fatto soffrire Dominique…e ho sofferto io” aggiunse “per questo penso che sia meglio così. Ma io non posso smettere di essere innamorato di te e S.Valentino è la festa degli innamorati, quindi…Buon S.Valentino” disse James, sorridendo.
Elena lo fissò intensamente per qualche istante, poi mise il cioccolatino in borsa e si alzò.“Se la metti così” disse rivolta a James, che la stava fissando “mi sa che anche io devo augurarti buon san Valentino” Si chinò a poggiò un delicato bacio sulle labbra di James, sfiorandogli la guancia con una carezza. Poi gli rivolse un sorriso triste e se ne andò.
“Mi hai detto che mi amavi ancora. È cambiato qualcosa, Elena? Perché capirei. Ti ho fatto del male, ti ho ferito. Ho sbagliato tutto. Dominique…è vero, le voglio bene, Elena, ma… è stato solo un errore stupido di uno stupido come me. Però capisco se tu non mi ami più. Io non mi amerei più”
“Ma so anche che io ti amo ancora, Elena. L’ho sempre saputo ma pensavo che fosse tutto perduto, perché io non ti meritavo. Tu sei dolce, buona, una strega eccezionale. E io? Un povero idiota. Ma poi un giorno ti ho vista volare. I tuoi lunghi capelli volavano intorno a te. E sul tuo viso c’era il più bel sorriso del mondo. Perché stavi volando! Eri nel nostro elemento. E…so che non ha senso, ma ho capito una cosa. Tu sei la mia anima gemella, Elena!”
Elena si voltò piangendo.
“Non ha il minimo senso, James!” si avvicinò a lui, spingendolo con rabbia, i pugni serrati “tu mi hai fatto del male! Tu! Stupido idiota Grifondoro! Tu non sei affatto la mia anima gemella, ma come ti permetti? Mi hai tradito. Con. Tua. Cugina!”
James non cercava neanche di proteggersi dai pugni di quella piccola furia della sua Elena.
“Ti amo” mormorò di nuovo “non smetterò mai di ripertetelo…Guardami” disse, prendendole il volto tra le mani “ti prometto che ti riconquisterò, fosse l’ultima cosa che faccio”
*
Giugno, Espresso di Hogwarts
 
Lily Potter stava baciando indisturbata Scorpius Malfoy, il ragazzo che nell’ultimo anno scolastico aveva imparato ad amare più di se stessa. Lei e Scorpius avevano grandi piani per quelle vacanze estive, grandi piani per la loro storia d’amore, che, al momento, sembrava apparentemente infinita.
“Aheeem”
Lily mugugnò qualcosa prima di smettere di baciare il proprio fidanzato e si voltò per vedere chi era che li aveva disturbati.
“Rose” sbuffò, osservando la cugina che senza imbarazzo si sedeva di fronte a loro. Scorpius sbuffò a sua volta, incrociando le braccia al petto.
“Che c’è, Weasley?” mormorò, come se la loro breve, brevissima, parentesi romantica non fosse mai neanche esistita. Lily la considerava una bella cosa, assolutamente.
“Devo assolutissimamente parlarti di Catherine” sbuffò Rose, arrossendo vistosamente “lei…lei mi fa impazzire”
Lily nascondette una risatina. Negli ultimi mesi aveva visto il rapporto di Rose e Catherine evolversi fino ad arrivare ad una consolidata e adorabile relazione. Rose tuttavia era molto fragile, perché Catherine era bellissima e carismatica, tutto il suo opposto insomma.
“Che è successo?” chiese Scorpius, sopracciglio alzato ed aria divertita. Era diventato il confessore della rossa e la cosa era per lui una fonte di divertimento.
“Io la amo, Scorpius” disse teatralmente Rose, l’espressione volutamente sofferente “e gliel’ho detto. Stamattina. E sai cosa ha risposto?” urlò improvvisamente inalberata.
“Non lo so, Weasley. Non ti ho piazzato cimici in camera” rispose il Serpeverde. Lily stava sorridendo.
“Beh, ha risposto che non sapeva cosa rispondere” disse Rose. Lily non la trovava una risposta irragionevole.
“Ma non mi dire” Scorpius le lanciò un’occhiataccia, dato che anche Lily non gli aveva risposto la prima volta che lui le aveva aperto il proprio cuore “forse la persona più adatta a dirti cosa vuol dire una risposta del genere è proprio la tua cuginetta”
“Vuol dire ti amo anche io ma non ho il coraggio di dirtelo o non me ne sono ancora resa conto” disse Lily, girandosi verso Scorpius e sorridendogli con tutto il suo amore “Lei ti ama, Rose, si vede. Non ti perde d’occhio, ti ha fatto la corte, sta con te rifiutando la corte di tanti bei ragazzi e ragazze…”
“Che bei ragazzi e ragazze?” chiese Scorpius, improvvisamente attento. Lily scoppiò a ridere e lo baciò con trasporto.
“Okaaay” riprese Rose, alzandosi “ho capito. Vado a baciarla così anche io”
           *                  *                *
Elena stava leggendo un libro cercando di capire come fare per diventare un dottore in Magisprudenza, quando la porta dello scompartimento si aprì e Dominique Weasley in tutta la sua impressionante bellezza si stagliò nel suo campo visivo. Era sempre bellissima e ciò fece infuriare Elena in un nanosecondo.
“Sieyes, ciao, ti posso parlare?” chiese con voce dolce Dominique, sedendosi di fronte a lei. Le sue compagne erano con i loro ragazzi e lei era rimasta da sola nello scompartimento. Annuì, poco convinta. Provava ancora del risentimento verso la bionda che si era innamorata di James ed intromessa nella loro relazione, provava rabbia e rifiuto verso il suo essere la povera vittima lasciata da James, quando la tradita era lei, Elena, e soprattutto era furiosa con se stessa perché non riusciva né a smettere di amarlo né a perdonarlo. E stava malissimo.
“Mi dispiace” mormorò, fissandola con i suoi intensi occhi azzurri. “Scusa se ti ho fatto del male innamorandomi di lui, di mio cugino. Hai vinto, Elena”
“Ho vinto?” ripetè incredula Elena, sentendo il bisogno di schiantarla “Se puoi notare, io e James non ci parliamo da mesi, per colpa tua. Io ho il cuore spezzato da mesi, per colpa tua. L’uomo che amo è irraggiungibile, per colpa tua!”
“V-Voi non siete tornati insieme?” chiese con voce tremante Dominique “L-Lui non ti ama più?”
“Dice di amarmi con passione ogni santo giorno” le sbattè in faccia Elena, con malcelata soddisfazione “ma non gli credo più. Quindi, hai vinto tu. Adesso vattene. Per favore”
“Elena, non ho mai voluto farti soffrire. Io…Io pensavo davvero che lui fosse innamorato di me, che tu fossi solo una copertura. Mi sbagliavo. Comunque, se ti può consolare, sto malissimo da mesi e mesi per colpa sua.”
Elena fissò il volto pallido  e gli occhi pieni di lacrime di Dominique e non si sentì per niente meglio.
“Non mi consola per niente.”
Dominique si alzò, sospirando, ed uscì dallo scompartimento con le lacrime agli occhi. Aveva finito la scuola, non avrebbe mai più rivisto Hogwarts. Ma era felice di non essere più tenuta a vedere James ogni santo giorno. Certo, era suo cugino, ma lei lo avrebbe evitato. Ad ogni costo. Doveva solo parlargli un’ultima volta…
Lo scorse mentre parlava con Fred.
“James” lo chiamò, decisa ma spaventata. Non si parlavano da quel disastroso pomeriggio ad Hogsmeade.
“Ho bisogno di parlarti”
James la seguì in uno scompartimento vuoto e si sedettero, l’uno di fronte all’altro. James era emozionato e nervoso, dopotutto voleva molto bene alla cugina e non sopportava di vederla soffrire così per un idiota come lui.
Dominique gli sorrise debolmente e gli prese la mano, dolcemente. Lui si irrigidì e Domi lasciò la mano, mortificata.
“Mi dispiace averti perso” mormorò.
“Non mi hai perso per sempre. Sei mia cugina e tengo tanto a te” rispose James, riprendendole la mano e stringendola “solo che non riesco ad amarti come meriti”
Una lacrima solitaria scese sul volto di Dominique.
“Lo so. Vorrei dire lo stesso per me” sussurrò, quasi a se stessa “Comunque volevo chiederti scusa. Ho rovinato tutto… La tua relazione con lei e il nostro rapporto”
“Non scusarti” la riprese James “hai fatto ciò che ti sentivi. Scusami tu, semmai. Sono io che mi sono incasinato con te”
“Sono stata felice di quei casini” rispose Dominique, sorridendo “e spero che tu possa essere felice, anche senza di me”
*
Lily salutò con un bacio appassionato il suo ragazzo prima di scendere dal treno, consapevole che avrebbero avuto davanti a sé un’estate da vivere appieno, con vari pernottamenti di Lily Potter nell’immensa villa Malfoy. Zio Ron le avrebbe tolto il saluto, ma era un prezzo che era disposta a pagare.
“Mi mancherai” le sussurrò Scorpius, a fior di labbra “e ti amo.”
Lily sorrise, continuando a tenerlo stretto a sé. Era stato un anno folle ma per certi versi bellissimo. Non poteva credere di star baciando Scorpius, per di più trovandosi follemente innamorata di lui.
“Ti amo” rispose lei, stringendolo e sbirciando sopra la sua spalla.
Rose e Catherine stavano sorridendo e tenendosi per mano, la testa di Rose poggiata sulla spalla di Catherine.
Alice e Hugo ci stavano dando dentro appassionatamente, tanto che Lily si chiese se Alice fosse posseduta. Forse le sarebbe mancato il suo uomo.
James stava salutando Elena, che sembrava avere molta fretta di andarsene. Ma nel momento in cui James la afferrò per un braccio, Elena gli ficcò letteralmente la lingua in gola.
Dominique fissava immobile quella scena surreale.
“James mi sta imbarazzando” sorrise Lily, al che Scorpius si voltò scoppiando a ridere.
Era tutto perfetto. Quasi.
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