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Autore: Sereko    20/05/2009    3 recensioni
A sprazzi riacquistavo lucidità,rendendomi vagamente conto di trovarmi nel mio letto,poi il buio dell'incoscienza mi riportava prepotentemente giù,cancellando la consapevolezza e facendomi affondare nella confusione. L'ultimo pensiero incoerente fu la consapevolezza che questa volta non ci sarebbero state braccia forti e calde a salvarmi.[...]Ma quando li vidi incedere verso di me gli occhi neri e le labbra arricciate sopra i denti e le mani tese in avanti pronte a strapparmi il mio bambino,mi lasciai prendere dal terore e urlai
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2










Qualcosa di freddo mi sfiorò la fronte e aprii gli occhi di scatto, mentre una parte del mio cervello tentava di convincermi che si era trattato solo di un incubo,che i fatti non si erano realmente svolti così, e che era assurdamente ridicolo avere paura di Edward e Carlisle.

Il mio cervello lo sapeva,ma non il mio cuore, che batteva ancora furiosamente nel mio petto.

Spostai lo sguardo e capii che il tocco delicato sulla mia fronte apparteneva ad Esme,la quale mi sorrise gentile.

<< Tutto bene? >> sussurrò

Arrossii quando mi resi conto che probabilmente avevo parlato nel sonno, o peggio, urlato.

<< Si,grazie >>

Lei piegò la testa di lato e mi guardò apprensiva, mentre con la mano scendeva ad asciugarmi una lacrima. Non mi ero accorta di aver pianto.

<< Un incubo? >>

Annuii,incapace di dire altro.

<< Hai paura di lui >> sussurrò. Non era una domanda , e questo mi gelò, facendomi sgranare gli occhi. Io,Paura di Edward? No, impossibile. Avevo forse detto questo durante le mie notti tormentate?

Esme sospirò e mi guardò << Non dovresti, lui non ti farebbe mai del male. Lo sai vero? >>

Non attese una mia risposta << so che forse ora non la pensi così ma… lo distrugge il saperti in pericolo e,anche se forse ha sbagliato, anche se non condivido pienamente ciò che ha fatto, le sue intenzioni non erano cattive >>

Distolsi lo sguardo e lo puntai sulle vetrate della camera scorgendovi oltre solo buio, nemmeno la luna era visibile.

Mi sembrava che ultimamente il tempo di Forks, plumbeo e freddo, riflettesse il mio stato d’animo, ma forse ero solo io che volevo vederla in questo modo, forse era solo il mio bisogno incontrollato di trovare un alleato, qualcuno che mi capisse, visto che anche Rosalie – che mi riteneva direttamente responsabile di quanto accaduto – si era allontanata da me.

<< Bella… >>

<< Esme >> la interruppi << lo so che lo fai per me e io… non voglio essere scortese,ma non mi va di parlarne >>

<< Io ti capisco, più di quanto tu possa immaginare >>

<< Si, lo so >> sospirai

<< Se ne vorrai parlare… >>

<< Non ora >>

<< Non ora. Okay >>

Mi passò una mano tra i capelli e continuò a parlare sussurrando

<< Il dolore non passerà, e il vuoto che senti, quello non si riempirà mai del tutto. Ma se ci permetterai di aiutarti, di starti vicino… siamo una famiglia, lo supereremo insieme >>

Mi fece un sorriso mesto e si chinò a sfiorarmi la fronte con le labbra.

Chiusi gli occhi con un sospiro tremolante e restai così.

Poco dopo sentii la porta della camera chiudersi. Strizzai gli occhi  mentre nuove lacrime scendevano a bagnarmi il viso.

Eravamo una famiglia, così aveva detto, e avremmo superato il dolore insieme.

Ma allora perché io non me ne sentivo parte? Perché mi sentivo tremendamente sola?

 

 

Soffoco!

Basta – avrei voluto gridare – smettetela di guardarmi come se fossi una bomba pronta ad esplodere da un momento all’altro, smettetela di trattarmi come una pazza che rischia di fare una strage se solo si accorge di essere fissata più del dovuto.

Sono sempre io, sono sempre Bella, la goffa Bella.

Come pretendete che tutto ritorni come prima se siete voi i primi a trattarmi diversamente?

Voglio solo un po’ di pace, un po’ di normalità, sarebbe un balsamo per le mie ferite.

Siete tutti bravi a fingere, a recitare, e ora che ho bisogno che fingiate per me un po’ di normalità, non ci riuscite?

Come pretendete che possa tornare quella di sempre se i vostri sguardi, che tentate tanto di nascondere, bruciano le mie ferite come fossero acido?

Si, sarebbe stato un bel discorso se l’avessi fatto, e forse avrebbero capito.

Ma come al solito, come ormai facevo da un mese a questa parte, mi limitai a sbuffare e tornai al mio pranzo.

Emmett come accortosi improvvisamente di qualcosa smise di far finta di non guardarmi e tornò alla partita in tv , mente Alice indugiava più del dovuto in cucina, riempiendo e svuotando vasi, cambiando fiori e lanciandomi continue discrete occhiate.

Se la situazione non mi fosse risultata pesante  probabilmente mi sarei messa a ridere dei loro goffi tentativi,ma il fatto che cercassero di non lasciarmi mai sola, come se potessi combinare chissà quale stupidaggine, mi dava sui nervi.

Stavo quasi per chiedere ad Alice se volesse per caso dirmi qualcosa che vidi Edward muoversi rapido verso la porta, affiancato subito dopo da Emmett e Jasper, vigili e tesi.

<< Che succede? >> domandò Esme scendendo le scale << chi è? >>

<< Jacob >> rispose Edward a denti stretti << vuole controllare che Bella sia ancora  umana >>

Il mio cuore mancò un battito e poi riprese a battere furiosamente.

Jacob. Jacob. Jacob.

Avrei rivisto Jacob, stava venendo qui!

Mi ritrovai in piedi senza nemmeno rendermene conto,pronta a correre verso la porta, quando un’improvvisa fitta di paura mi immobilizzò.

L’ultima volta Jacob aveva quasi attaccato Edward, erano riusciti ad evitare lo scontro per un soffio.

E se questa volta non ci fossero riusciti? Se questa volta Jacob avesse combattuto? Uno contro sette, quante possibilità aveva?

Probabilmente non avevo una bella cera, perché Alice mi accarezzò i capelli e mi fece sedere << Tranquilla, è tutto a posto >>

Ma me ne accorsi a malapena ,ero troppo preoccupata.

La voce di Jacob mi fece riacquistare lucidità e un nuovo terrore.

Perché diavolo non girava i tacchi e andava via?

<< Immagino tu sappia perché sono qui, succhiasangue ? >>

<< Si, cane , e hai fatto un viaggio a vuoto, Bella è ancora umana >>

Ci fu una piccola pausa.

<< Voglio vederla >>

Sentii qualcuno digrignare i denti, forse Edward, e poi parlò << E rischiare che tu le faccia del male come stavi per fare al matrimonio? >>

<< Io non potrei mai farle del male >> ringhiò rabbioso Jacob << era con te che ce l’avevo, parassita >>

In risposta ci furono dei ringhi, sia dentro che fuori la casa, poi uno sbuffo e dopo qualche secondo vidi Edward spuntare in cucina, le spalle flosce e l’espressione afflitta. Era palese che agisse contro la sua volontà.

<< Bella? C’è Jacob fuori, vorrebbe vederti >>

Automaticamente mi alzai dal tavolo e senza proferire parola, ignorando gli sguardi che mi sentivo addosso, mi diressi verso l’ingresso, e fu allora che lo vidi.

Esattamente come lo ricordavo, in pantaloncini, con i capelli corti e arruffati di sempre e l’espressione tesa, con la mascella rigida, c’era Jacob, il mio migliore amico.

Quando mi vide il suo viso si sciolse in un sorriso splendente, palesemente sollevato di vedermi ancora umana.

In risposta anche le mie labbra si tesero in un sorriso, il primo da almeno un mese, e il mio cuore prese a battere velocemente nel mio petto.

Arrivai sotto il portico, a meno di un metro da lui e lo guardai negli occhi.

<< Ciao Jacob >>

 










Angolo autrice
Wow,non mi aspettavo che la storia sarebbe davvero piaciuta,nè che qualcuno pensasse che scrivo decentemente...a me non convince proprio ciò che scrivo! Beh,ad ogni modo grazie mille! I commenti mi danno realmente la carica e l'entusiasmo per scrivere. Avrei anche pubblicato prima,se non fosse stato per la scuola che mi sta davvero ammazzando, 7 compiti in 5 giorni non sono pochi,più le varie interrogazioni... O.O
Ma passiamo a voi... Glance: Grazie mille, sono veramente molto felice che ti sia piaciuto,spero che questo non sia da meno ^^ Edward ne ha fatte di cavolate in passato,così ho pensato che se fosse stato menno assennato magari avrebbe potuto fare qualcosa di veramente irreparabile...ed ecco qui il mio Edward.
sassy86: Eccoti accontentata. Spero che questo capitolo ti piaccia!
Bellas:Forse ti risulterò sadica, ma mi fa piacere sapere di essere riuscita,almeno in parte, a trasmettere un po' del senso d'angoscia che prova Bella. Mi auguro che anche questo capitolo sia di tuo gradimento,a presto!
Un grazie anche a chi l'ha aggiunta tra i preferite e le seguite e chi si è anche solo limitato a leggere. Aspetto le vostre considerazioni e al prossimo capitolo!
  
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