È passata una settimana, ma Petra non si è ancora svegliata. È da quando siamo arrivati che non la lascio sola. Ogni giorno resto con lei, il padre sta facendo di tutto per pagare le spese mediche. Ho messo un po' di tasca mia i primi due giorni, ma il signor Ral quando se ne è accorto mi chiesto di non farlo più e di non preoccuparmi. Gli ho detto che non sono preoccupato, ma lui continua a chiedermi perché rimango sempre lì in questa stanza seduto su questa sedia. Voglio essere presente al suo risveglio e non voglio mai più perderla di vista. Ho rifiutato l'aiuto di tutti, non ho fatto avvicinare nessuno a lei oltre il padre, Hanji, Eren e Mikasa. Penso di stare diventato troppo protettivo nei suoi confronti, dopotutto io sono ancora il suo capitano e lei la mia sottoposta. Sì...mia... Non morire Petra Ral, non so cosa ti farei. Mi sei rimasta solo tu. Eren è migliorato, adesso non è più in stato di shock. Anzi, quello che è successo con il Titano Femmina, sembra aver alimentato il suo odio verso i giganti. Oggi avremo un'assemblea per discutere di quel Titano anomalo. •.•.•.•.•.•.•.•.•.•.•.•.•.•.•.•.•.•.•.• Oggi è una giornata nuvolosa, spero non si metta a piovere. È passata una settimana, ed io non mi sono mai staccata da Eren. Si è allenato molto ultimamente, è diventato più forte ed nessuno lo assocerebbe a quel bambino che sognava di sterminare tutti i giganti. Io, Eren e gli altri ci recammo al tribunale, dove si sarebbe tenuta l'assemblea. Non vedo Levi da nessuna parte, ma questo non mi sorprende. Non vorrà lasciare sola Petra. Non ho avuto modo di conoscerla meglio, mi dispiace per lei. Prendiamo posto nel tribunale, l'assemblea inizia senza Levi. Angolo scrittrice: scusate l'attesa in questo periodo ho avuto dei problemi ma adesso cercherò di essere puntuale negli aggiornamenti. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.