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Autore: Alys12    10/12/2016    0 recensioni
In questa storia ho inserito una sorella per Harry, che avrà un ruolo fondamentale nella sua vita e nella sconfitta di Voldemort. A parte un piccolo capitolo per descrivere meglio il prequel, sarà ambientata dal 6 anno in poi. Ci saranno coppie inaspettate, poteri magici inusuali, tante avventure. Approfondirò i caratteri, i pensieri e i sentimenti che non sono evidenziati nella saga dato che è incentrata dal solo punto di vista di Harry. Come tutti sappiamo nella notte in cui Lily e James sono stati uccisi, il nostro eroe ha acquisito delle particolari abilità che l'hanno aiutato a cavarsela con l'Oscuro Signore, ma la presenza di una sorella gemella anche lei colpita (non direttamente) dalla maledizione cambierà molte cose, dalle solite coppie create dall'autrice, al rapporto con gli amici che circondano l'universo potteriano. Spero di avervi incuriosito, venite a leggere e fatemi sapere.
Genere: Avventura, Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Il Secondo Trio (Neville, Ginny, Luna), Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Sirius Black | Coppie: Ginny/Neville, Harry/Hermione, Luna/Ron
Note: Lemon, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo 3: “Un’inizio un po’ accidentato.”


“Ron muoviti siamo in ritardo per la colazione!!”

“Mmm va bene, colazione…Ok colazione si va bene sono sveglio…” borbotto costringendomi ad abbandonare il mio letto morbido e caldo, penso al succulento cibo che mi aspetta e si è un buon compromesso in fondo.

“Harry perché non mi hai svegliato prima??” mi stropiccio gli occhi ancora semi chiusi dal sonno e mi infilo la divisa inciampando nei miei stessi piedi. Maledizione perché sono sempre cosi impacciato?!!

“Ci ho provato, sul serio. Ma non ti sei mosso di un millimetro, che dovevo fare picchiarti?” mi risponde ridendo.

“Ahhahhahahaha ok lo ammetto, ho il sonno pesante. Dai muoio di fame!” afferro al volo la borsa e una pergamena da sotto il letto e mi lancio giù dalle scale.

“AMICO MIO TU HAI SEMPRE FAME!!!” urla lui correndomi dietro. Rallento il passo in prossimità della Sala Grande non sia mai ci becchi Gazza. Harry mi da una gomitata indicandomi Alys…

“Va ancora maluccio con lei vero?”

“Si, Ron va proprio di merda. Sono passate già due settimane dall’inizio delle lezioni e non mi ha ancora rivolto la parola. Si confida solo con Herm o con quella Serpeverde acida della Greengrass. Io proprio non la capisco.” Scuote la testa sconsolato e capisco quanto gli faccia male, probabilmente al suo posto se Ginny fosse cosi scontrosa e acida uscirei fuori di testa.

“Ba!! Le donne tutte uguali, e chi le capisce amico mio!” gli lancio uno sguardo di complicità e mi avvento sulle uova, il bacon e la salsiccia ringraziando il cielo dell’esistenza degli elfi domestici.

“Ronald non abbuffarti e chiudi la bocca quando mangi!” la voce di Hermione alle spalle mi fa andare il succo di zucca di traverso…

“Herm perché diavolo non la smetti di comparire alle spalle della gente?!!” le dico asciugandomi la divisa tutta sbrodolata, lei mi fa la linguaccia sedendosi al mio fianco.
Harry ride guardandola in modo strano, lei arrossisce e ridacchia in modo non-da-Hermione…Mah questi due non me la raccontano giusta, non sono più gli stessi, credo proprio che stasera quello scemo del mio fratello acquisito dovrà rispondere a qualche domanda…Ci manca solo che si metta ad andare a letto con Herm, scuoto la testa disgustato dall’immagine che mi si forma nella mente…

Mi giro per scacciare quella scena dalla testa e noto mia sorella accanto al tavolo di Corvonero che chiacchera con Luna e mi accorgo improvvisamente quanto sia diversa, sarà il fatto che con l’ES l’abbia conosciuta meglio o di quanto sia stata acuta e coraggiosa durante la battaglia del ministero. I capelli biondo cenere cosi lunghi e scompigliati che ti fanno venire voglia di metterci le mani in mezzo e giocarci, quegli occhi azzurro cielo così grandi e profondi e….

“Hey sei con noi???” dice Harry sventolandomi una mano davanti alla faccia..

“Si scusa mi ero incantato a guardare Ginny, non pensi che si sia ecco, formata bene?” mi mordo un labbro nervoso, sperando se la beva…Mi fissa per un po’ e poi scoppia a ridere di gusto.

“Ron mi credi davvero così coglione?! Ginny sul serio? Sei stato immobile a guardare Luna per 5 minuti buoni con la bava alla bocca e cerchi di usare la scusa di tua sorella?” mi batte la mano sulla spalla, sorride e mi fa l’occhiolino.

“Miseriaccia!” esclamo infilandomi la mano nei capelli disperato.

“Su voi due non vorrete arrivare in ritardo a Pozioni vero?” esclama Herm guardandoci con il suo tipico sguardo di rimprovero. Alzo gli occhi al cielo e mi muovo a seguirli lungo il corridoio.

***


Alla fine delle due ore di lezioni, Lumacorno si congratula di nuovo con me non sapendo che sono così improvvisamente geniale nel preparare il Distillato della Morte Vivente grazie al fatto che qualcuno ha scritto sul vecchio libro di Pozioni che mi ha dato alla prima lezione. Mi mordo le unghie a disagio, non sopporto quando sono al centro dell’attenzione e soprattutto quando non lo merito, Dio ma perché non riesco a staccarmi da questo libro, so che mi creerà dei problemi.
Ron mi indica Hermione, i capelli sconvolti dal fumo dei sotterranei, la faccia stanca per il troppo lavoro e quei bellissimi occhi color miele che brillano di disappunto, quando è diventata cosi bella e sexy?
Scuoto la testa scioccato dai miei stessi pensieri per quella che fino all’anno scorso vedevo come una sorella e mi avvicino a lei accarezzandole la schiena, rabbrividisce e si gira di scatto finendomi addosso.

“Mi dispiace rubarti il posto, tutti sanno che sei tu la più brava del nostro corso…” le sussurro all’orecchio sperando mi perdoni.

“Harry io…Ecco, penso che si…Bhe grazie, cioè…Accetto le tue scuse, so che non l’hai fatto apposta ehm io vado in biblioteca…” si stacca da me troppo in fretta per i miei gusti e scappa via rossa come un peperone…Sorrido soddisfatto al pensiero di poterle fare questo effetto…

“Harry James Potter!” rabbrividisco alla voce di mia sorella, quando usa il mio nome per intero non è mai un buon segno. Si avvicina a passo di marcia, le mani chiuse in un pugno, i capelli che le rimbalzano sulla schiena e gli occhi grigio scuro gelidi di rabbia.

“Ti senti soddisfatto?” la guardo confuso e vedo Malfoy, Nott e la Greengrass appoggiati al muro a godersi lo spettacolo.

“Aly calmati, andiamo a parlarne da un'altra parte!” le afferro il polso cercando di trascinarla via, lei si svincola dandomi un pugno sul fianco costringendomi ad arretrare.

“Sei un megalomane! Non gira tutto intorno a te cazzo, dimmi da quando sei diventato Mr Pozionista dell’anno?!!” alza la voce e ricordo quanto odi perdere in qualcosa.

“Si può sapere cosa ti ho fatto di male?!” urlo esasperato. Lei mi fissa respirando affannata per lo sforzo che le costa trattenere i suoi poteri, si gira accorgendosi di essere circondata da i suoi compagni di casa…La guardo che incrocia lo sguardo di Astoria e si calma leggermente.

“Bhe, fratello. Esisti. Ecco qual è il problema.” Alza la testa orgogliosa come non mai, mi guarda male e se ne va con la schiena rigida e i capelli rosso fuoco che le vorticano attorno.

Sento il dolore che si trasforma in lacrime, devo andarmene da qui…Ron mi afferra per un braccio e mi porta via davanti alle facce sorprese di Nott e Malfoy.


***

Corro nella Foresta in mezzo agli alberi, corro finchè non mi si spezza il fiato. Sfinita mi siedo per terra, mi rannicchio su me stessa e lancio un urlo liberatorio, la mia magia lo segue, alzo lo sguardo e mi rendo conto di aver incenerito tutti gli alberi che mi circondavano. Maledizione…Perché ho detto quella cosa?  Perché non faccio altro che ferire le persone che amo? Sono sempre così arrabbiata…Dovrei chiedergli scusa, il solo pensiero mi fa ribellare contro me stessa…Odio scusarmi, odio spiegare i miei sentimenti e odio aprirmi con qualcuno. Non mi capirebbe mai… Mio fratello e gemello, eppure siamo il giorno e la notte. Forse è questo che mi dà così fastidio, vederlo così felice, spensierato, incurante del pericolo, così pronto ed altruista…Io non ci riesco…. Penso alla foto dei nostri genitori e un magone mi sale in gola, lo ributto giù…Piangere è da deboli. Io sono quella forte, lo sono sempre stata. Alzo lo sguardo mi ricompongo e mi costringo a sorridere.
Va bene, si sistemerà tutto. Mi tranquillizzo con i suoni, i rumori e gli odori della Foresta, non mi ha mai fatto paura, è casa mia. L’unico posto a Hogwarts in cui riesco a respirare completamente.
Torno verso il castello a passo veloce, Silente mi aspetta.
Quando entro nel suo ufficio e incrocio il suo sguardo così calmo e saggio, capisco che sa della mia piccola “discussione”.

“Alys accomodati.”

“Professore, mi dispiace ho provato a calmarmi, ma poi la situazione mi è sfuggita di mano.”  Comincio a giocare con i miei capelli con la paura che mi rimproveri.

“Hai provato ad esercitarti su ciò di cui abbiamo parlato?” mi osserva comprensivo e provo a parlare.

“Si, mi ha detto di focalizzare il mio nucleo magico, ci ho provato, ma non riesco a mantenere la concentrazione a lungo.” Affondo le unghie nella coscia sfogando la tensione. Silente si alza in piedi e comincia a passeggiare per l’ufficio.

“Allora come ti ho già spiegato, per colpa della maledizione i legami che contengono il tuo nucleo si sono spezzati, così tu sei probabilmente l’unica strega a poter usare i propri poteri senza doverli prima incanalare nella bacchetta. L’obiettivo delle nostre lezioni segrete è che tu riesca a controllare le tue emozioni e cosi facendo i tuoi poteri o loro controlleranno te.” Si ferma improvvisamente malinconico e vedo confusa che si perde a fissare un piccolo quadro che di una ragazzina, molto bella, i capelli neri e gli occhi azzurri. Lei ammicca al suo sguardo sorridendo.

“Chi è professore?”

“Una vecchia amica tutto qui…” si sistema meglio gli occhiali sul naso, affondando le dita della mano nella lunga barba bianca. So che sta mentendo e capisco che non ne vuole parlare.

Cambio argomento e comincio ad esercitarmi con la sua supervisione.
La fine della lezione finalmente. Mi congeda all’ora di cena…Dio sono stanca, estenuata e l’unica cosa che voglio è mangiare qualcosa di caldo e andare a letto. Entrando in Sala Grande incrocio gli occhi di Hermione la saluto con un cenno della testa, ma sono troppo esaurita per potermi avvicinare al tavolo di Grifondoro e rischiare un'altra litigata con mio fratello.
Con lo stomaco finalmente pieno, mi avvio nei sotterranei affiancata da Astoria.

“Aly capisco che Potter sia insopportabile, ma mi è parsa una reazione un po’ troppo esagerata da parte tua, non credi?” mi sfiora il braccio con la mano fredda e mi sorride invitandomi ad aprirmi, sospiro…

“È difficile da spiegare Ast, ho una rabbia nei suoi confronti allucinante…Credo che sia per il fatto che in fondo lo invidio…”

“Invidi?? Ti ha dato di volta il cervello per caso? Sei mille volte più bella, intelligente, potente e simpatica di quel decerebrato. Ha semplicemente fortuna e un paio di amici più coraggiosi di lui e tu lo sai.” Fa una breve risata incredula, spingendomi verso la porta della nostra stanza…La guardo e sento scivolare via la tensione, è come un balsamo sulle mie ferite aperte. Sa sempre cosa dire al momento giusto. Mi avvicino e la stringo a me impacciata e rigida, lei ricambia anche se nessuna delle due è una fan dei contatti fisici.

“Va bene sorella hai vinto. Giusto per cambiare discorso, ho visto Nott che ti fissava a cena…Mi devi dire qualcosa?” lei arrossisce all’istante e si morde il labbro a disagio.

“Non saprei…Ecco l’ho visto quest’estate, i miei hanno dato un ballo e c’era anche lui, ma non è successo nulla mi ha solo stuzzicato come fa con chiunque essere di sesso femminile che si trovi a portata del suo charme, tutto qui.” Alza le spalle liquidando la faccenda e capisco che non si voglia illudere, so perfettamente che ha una cotta per Theodore sin da quando aveva 11 anni, ma Nott è Nott e sono troppo diversi, a meno che quella zucca vuota non cambi atteggiamento.

“Ahahhhaahahh, scusa è che mi sono immaginata la sua faccia se sapesse la verità tesoro e tu che vai in Brasile a fare la coltivatrice di pomodori per la vergogna…” lei mi scocca uno sguardo di rimprovero, la fisso e scoppia a ridere con me finchè entrambe non ci ritroviamo con le lacrime agli occhi.


Angolo Autrice:
Spero che la storia cominci a intrigarvi, scusate per il ritardo, ma ho avuto qualche contrattempo. Nei prossimi capitoli approfondirò meglio molte cose. Se avete dubbi, domande o richieste basta che recensite qua sotto e vi risponderò subito.
A presto A.

 

  
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