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Autore: marta_granger    12/12/2016    1 recensioni
Hermione, Ron e Harry decidono di tornare a Hogwarts affrontare il settimo anno. Orgogliosi di poter definire quell'anno, l'anno della “tranquillità” prendono l'espresso per Hogwarts. Ma si sa, le cose non vanno mai come ci si aspetta...
Dopo la sconfitta di Voldermort molte cose sono cambiate. A questo avvenimento ognuno ha reagito in modo diverso. Il magico trio si scontrerà contro un nuovo vento. Nasceranno nuove amicizie e nuove rivalità. Tutte le case saranno pronte a reagire? E gli insegnanti? Chi ha il coraggio di combattere ancora?
Ma la vera domanda è: in tutto questo Hermione Granger e Draco Malfoy riusciranno a trovare una storia tutta per loro?
Chi non aprirà non saprà.
Dal testo:
-sveglia ragazzi!-esclamò Hermione ricevendo in risposta solo due grugniti.
-Hermione cara- disse Ginny guardando suo fratello e il suo ragazzo ronfare- tu sbagli metodo. Non si svegliano così due dormiglioni cronici... ma così!- tirò fuori la bacchetta e con sguardo maligno sussurrò -accio!- e in men che non si dica , la rossa si ritrovò in mano un mestolo e una pentola - SVEGLIA PIGRONI, SI DEVE PARTIRE PER HOGWARTS!-e iniziò a sbatterli
I ragazzi caddero dal letto.
Buona lettura!
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Platypus (I hate You!)

La professoressa Brooks non c'era quando arrivarono alla prima lezione di Difesa contro le Arti Oscure. Nell'attesa, tutti occuparono un posto libero e si misero a chiacchierare. Gli alunni erano in tanti e ben presto i bisbigli diventarono urla. Solo quando la professoressa finalmente entrò nell'aula le chiacchiere scemarono. La giovane donna, coperta da un ingombrante mantello blu, sorrise a tutti, sedendosi sulla cattedra.

-Buon pomeriggio.- iniziò- io sono la professoressa Brooks, ma potete chiamarmi semplicemente Diana. Dopotutto non abbiamo così tanti anni di differenza.- fece l' occhiolino. Gli occhi curiosi di tutti erano fissi su di lei. -Inizierei facendo l'appello- un foglio di pergamena le si smaterializzò in mano con un movimento di bacchetta.- Hanna Abott?-

-Qui!- si alzò la ragazza di Tassorosso.

-Susan Bones?-

-Eccomi!- alzò la mano la compagna di casa.

-Lavanda Brown...- la lista di nomi continuò per più di dieci minuti. Erano tutte le case di Hogwarts di due anni. Nessuno sapeva come avrebbe gestito così tanti ragazzi quella giovane donna.

-Draco Malfoy?-

-presente.- rispose svogliatamente il biondo. La professoressa gli lanciò un'occhiata lunga e penetrante che mise in soggezione il ragazzo. Cosa aveva da guardare? Ma dopo alcuni secondi la professoressa mostrò ancora una volta un grande sorriso, per poi continuare l'appello . Mentre leggeva i nomi si sistemò un boccolo biondo dietro l'orecchio, accavallando le gambe in modo seducente. Decisamente avrebbe fatto sognare molti alunni.

-Ginny Weasley... e Ron Weasley? Due fratelli. Dove siete?-

-Eccoci!- risposero in coro i due, seduti ai lati di Harry.

-Oh si. Siete i fratelli più piccoli di Charlie?-

-Conosce nostro fratello?-

-Mh si. Era anche lui di Grifondoro. Ma aveva un anno più di me. Ma passiamo oltre... Zabini?-

-Presente!- sorrise ammiccante, facendo alzare un sopracciglio perplesso alla professoressa.

-Bene! Tu eri l'ultimo. Quindi direi di passare a cose più importanti.- si alzò in piedi e iniziò a camminare avanti e indietro per l'aula- da quello che mi hanno detto, due anni fa, con il professor Piton, alcuni di voi sono arrivati agli incantesimi non verbali, mentre altri no. Siete di due anni diversi, giusto?- tutti annuirono.- perfetto! Ora, è bene che sappiate che io non sono solita a usare il libro di testo- spiegò, osservando il banco di Hermione che immediatamente lo rimise in borsa.- bene. Ora se volete seguirmi...-tutti la guardarono incuriositi uscire dalla porta. In un batter d'occhio si alzarono di corsa, strisciando rumorosamente le sedie.

Mentre la professoressa Brooks li guidava per i corridoi tutti iniziarono a bisbigliare tra di loro.

-Sembra simpatica.- commentò Lisa Turpin , una ragazza di Corvonero.

-é indubbiamente la professoressa più sexy che abbiamo mai avuto.-

-Sei sempre il solito, Cormac.-scosse il capo Harry.

-A me sta antipatica!- esclamò Pansy Parkinson stringendo il braccio di Draco.

-Solo perché è più bella di te. Non che ci voglia molto eh- ribatté pungente Ginny, sentendo il commento della Serpeverde.

-Nessuno ha chiesto il tuo parere Weasley.- l'aggredì gelida.

-Dai Ginny, lascia perdere.- la trascinò via Hermione tenendo sott'occhio la professoressa. Non l'aveva ancora inquadrata. Chi sa che tipo era. Di certo non poteva essere antipatica come la Umbridge o come Piton. Sperava vivamente che non fosse una truffatrice come Gilderoy o Raptor.

-Entrate, prego.- Disse improvvisamente la professoressa Brooks, arrestando la camminata di tutti e aprendo una porta.

Al di là di essa, vi era una stanza molto spaziosa, caratterizzata da una lunga pedana al centro dell'aula. Ai lati una libreria e delle piccole finestre.

-Chi sa dirmi dove siamo?- domandò la professoressa quando tutti si furono accomodati all'interno. La mano di Hermione scattò in aria. -Nella sala duelli.- rispose.

-Esattamente... come ti chiami?-

-Hermione Granger.-

-Esatto Hermione. Penso che la mia materia sia pratica e allenamento. Niente libri. Se volete potete bruciarli. È qui, sul campo di battaglia, che imparate veramente cosa vuol dire combattere.- si tolse il mantello teatralmente, lanciandolo a un lato della stanza. Sotto portava dei vestiti molto aderenti che non lasciavano spazio all'immaginazione. Molti ragazzi si sentirono improvvisamente la bocca particolarmente secca. Nonostante questo, pareva essere completamente a suo agio. - qua sul terreno di battaglia dovrete sempre essere pronti a tutto. Non dovrete farvi distrarre da niente e nessuno...- guardò tutti soffermandosi sulla cicatrice del ragazzo-che-è-sopravvissuto.-Harry!-lo indicò-Mi faresti il piacere di salire sul palco con me? Bisogna dare a tutti una dimostrazione di cos'è un vero duello.- Il ragazzo, decisamente entusiasta, salì sulla pedana. Tutti iniziarono a incitarlo, eccetto i Serpeverde. Spalle contro spalle, professoressa e alunno iniziarono a fare cinque passi in avanti per poi mettersi in posizione di attacco. Gli occhi verdi di entrambi riflettevano la determinazione dell'altro. -Non trattenerti, ragazzo. Fai il meglio che puoi.- Harry non se lo fece ripetere due volte. Attaccò senza aprire bocca. Solo muovendo la gamba e il braccio insieme. Provò un lungo brivido lungo la colonna vertebrale. Era dalla sconfitta di Voldemort che non duellava più con nessuno. Gli era mancato. Ormai faceva parte di lui.

Tutti li osservavano incantati. Nessuno mise in dubbio la bravura di entrambi. Sembravano intenti in una danza. Uno arretrava, l'altra avanzava e viceversa. Incantesimi di tutti i colori fuoriuscivano dalle bacchette di entrambi. Nessuno si trattenne dal battere le mani quando la professoressa riuscì finalmente prendere la bacchetta di Harry, conquistando definitivamente così la stima e l'attenzione di tutti.

-Bene! Inizierei dagli incantesimi non verbali. Dividetevi a coppie e iniziate a esercitarvi. Focalizzateli prima bene nella mente e poi attaccate. Solo così riuscirete a eseguirli egregiamente e a sorprendere l'avversario. All'inizio non usciranno alla massima potenza, ma poi, con un po' di esercizio, vi sorprenderete dei risultati.-

Tutti si divisero all'istante. Hermione andò in coppia con Ginny mentre Harry andò da Ron. La stanza si riempì di schiantesimi. I più giovani erano quelli che incontravano maggiore difficoltà. Tendevano a bisbigliare gli incantesimi per difendersi e con scarso successo cercavano di attaccare. Anche l'anno di Harry non era messo meglio.

Antony Golstein e Terry Steevan erano discontinui con gli incantesimi. Neville Paciock e Luna Lovegood era già tanto se colpivano l'altro piuttosto che il mal capitato lì vicino. La corvonero a volte riusciva a far volare la bacchetta a Neville e altre, invece, riusciva solo a farlo arretrare. Il Grifondoro,dall'altro canto, non era messo meglio. Grazie alle lezioni dell'ES era molto migliorato, ma negli incantesimi non verbali aveva ancora enormi difficoltà. I Serpeverde, dall'altro lato della stanza, non splendevano di certo. Pansy Parkinson e Grogory Goyle non erano ancora riusciti a lanciare neanche mezzo incantesimo. Draco invece, era uno dei pochi che si cimentava ad andare oltre all'incantesimo di disarmo. Intanto la professoressa Brooks passava accanto a ogni coppia per vedere come procedeva il lavoro.

Susan Bones nervosamente colpì la libreria, facendo cadere diversi libri. La professoressa non se ne preoccupò. Dopo più di una ventina di minuti. Sorrise quasi sadicamente.-ora arriva il bello.- Si puntò la bacchetta alla bocca è urlo per farsi sentire.-Stop!STOP!- tutti abbassarono le bacchette.

-Qualcuno impara in fretta e altri no.- iniziò- è normale. Però, come vi ho detto prima, sul campo dobbiamo avere sempre i riflessi pronti. Per questo faremo un piccolo esercizio. Ora vi dividerò in gruppi da tre persone, più o meno dello stesso livello. Uno di voi sarà da solo a difendersi, mentre gli altri due faranno coppia. C'è solo una regola. Quando attaccherete dovrete usare solo incantesimi non-verbali. Per difendervi fate come vi è più comodo. Bene, cominciamo!-

Ron finì con Patma Patil e Justin Finch-Fletchley. Ginny con Theodore Nott e Blaise Zabini.Harry con Draco e Hermione.

-Decidete chi sta da solo e chi in coppia e poi iniziate.-ordinò la professoressa guardando tutti, aspettandosi grandi cose dai più bravi.

Harry e Draco si guardarono con astio. Tutti e tre sapevano come si sarebbero divisi.

-Potter, Granger...fatevi sotto.- li incitò il Serpeverde con un ghignò sadico. Harry, preso da un moto di rabbia, attaccò subito. Era dal momento i cui Malfoy aveva messo piede nel suo vagone che aspettava quel momento. Una luce rossa partì dalla sua bacchetta. No, forse non aspettava quel momento solo dal giorno prima. Draco e Harry iniziarono una sfida all'ultimo sangue. Hermione era stata messa praticamente in disparte. La lotta era tra loro due e basta. Entrambi con rabbia e rancore attaccavano la propria nemesi. L'unico rimorso che avevano era quello di non poter attaccare con incantesimi più potenti. La Grifondoro li guardava arrabbiata, odiava essere messa in disparte. Nonostante Harry le avesse urlato di voler fare da solo, lei iniziò ad attaccare, con meno ferocia e più lucidità. Sapeva di non dover sottovalutare Malfoy, soprattutto dopo la conversazione avuta la sera prima con Patma.

Intorno a loro gli altri non erano messi meglio. Ginny, ad esempio, faceva fatica a difendersi da Nott e Zabini. Ammetteva a se stessa che non erano affatto male. Più volte era arrivata al punto di dover urlare il suo incantesimo di scudo. Dall'altro canto, ai due serpverde, non importava minimamente di risparmiarsi solo perché erano in due contro una e per giunta contro una donna. Attaccavano in sincronia e con precisione. Non davano tregua alla Grifondoro e forse a lei andava bene così. Voleva dire che non la sottovalutavano.

La professoressa osservava ogni gruppo e di tanto in tanto dava consigli. -Sul campo di battaglia, se siete fortunati, vi capiterà di dover duellare contro una sola persona. Ma non è detto. Ecco perché dovete allenarvi a combattere contro più persone. E ricordate, non dovete farvi distrarre da nessuno in duello. Neanche da me.- con disappunto osservò Ron svenuto. Justin lo aveva schiantato proprio quando l'altro si era girato per ascoltare le parole della professoressa.

Nel frattempo però, molti nella stanza non riuscivano neanche ad attaccare. Ad esempio Millicent Bulstrode, nonostante avessero iniziato da ormai più di dieci minuti, non era riuscita a lanciare ancora nessun incantesimo contro Megan jones, una ragazza di Tassorosso, che a sua volte si difendeva solo da Pansy che preferiva lanciare incantesimi sussurrandoli, nonostante questo andasse contro l'unica regola imposta.

Ma l'unico vero duello rimaneva quello tra Draco, Harry e Hermione. Nessuno dei tre dava l'idea di essere stanco. A ogni colpo uno dei tre retrocedeva, ma subito recuperava terreno riattaccando. Draco si concentrava più sulle mosse di Harry. Indubbiamente non aveva intenzione di farlo vincere. Il pensiero che l'anno primo gli avesse salvato la vita lo faceva impazzire. Forse per orgoglio o forse a causa di tutto quello che stava succedendo, il sangue gli ribolliva nelle vene. Ben presto le scintille, il rumore e i colpi attirarono l'attenzione degli alunni ancora in piedi a duellare. Ginny si distrasse solo un secondo, preoccupata. Ma questo piccolo momento di disattenzione la fece raggiungere la stessa sorte del fratello per mano di Blaise.

Harry, invece, non si faceva distrarre da ciò che lo circondava. Continuava a lanciare incantesimi uno dietro l'altro,senza nessun effetto. Questo lo mandava in bestia. Lanciò un Expelliarmus ma Malfoy lo parò subito,anticipandolo. Tutti sapevano che Harry Potter prediligeva quell'incantesimo e con una velocità non calcolata, Draco gli lanciò un pietrificus totalus. Come un sasso, Harry cadde a terra con un tonfo assordante. Ora erano rimasti solo in due. Draco e Hermione. La ragazza aveva avuto modo di osservare l'avversario durante il duello. Non riusciva molto bene a muovere il braccio destro. Probabilmente era una ferita reduce dallo scontro contro Bole della sera prima. Doveva colpirlo in quel punto. Sapeva che quella era la sua unica possibilità di vincere. Solo un ceco o un montato non si sarebbe accorto della bravura di Malfoy. I due si guardarono negli occhi e immediatamente Draco attaccò. Hermione si buttò di lato creando con l'incantesimo Avis, uno stormo di uccelli comparve sopra di lei. Draco li guardò sorpreso. Ma non perse tempo. Iniziò immediatamente a scagliare piccoli incantesimi, come se fosse davanti al tiro a segni. Hermione però non aveva intenzione di concedergli nessun vantaggio. Gli scagliò addosso gli uccellini ancora vivi e lanciò subito dopo un incantesimo incarceramus con successo. Il serpeverde, nonostante si fosse lanciato di lato, fu legato alle gambe dalle funi. Mentre si occupava di liberarsi, gli animali iniziarono a beccarlo con forza. Draco si coprì la faccia con la mano sinistra, procurandosi diversi tagli profondi. Quando fu libero, li incenerì tutti in sol colpo. Quando Potter attaccava, la Granger era stata in disparte e per questo non era neanche lontanamente stanca. Invece lui iniziava a sentirsi il fiatone. Doveva vincere subito. Parò velocemente l'incantesimo di Hermione e riattaccò. Il duello continuò. Scintille di tutti i colori partirono dalle bacchette di entrambi. In un momento di distrazione, Draco riuscì a colpire con un incantesimo il braccio di Hermione. Gli squarciò la camicia e del sangue iniziò a uscire copiosamente dalla ferita. Hermione ringhiò di dolore ma non perse il controllo. Velocemente si lasciò il braccio e scagliò un incantesimo che colpì a sua volta il braccio destro di Draco, sulla bruciatura che gli aveva infetto la sera prima Bole. Stanco e arrabbiato che la mezzosangue avesse individuato con facilità in suo punto debole, lanciò il suo ultimo incantesimo. Un “Crack” sinistro e un urlo acuto attirò definitivamente l'attenzione di tutti. Hermione era distesa a terra e si teneva dolorosamente la gamba rotta. La professoressa intervenne immediatamente -Okay. Basta così. Vi siete sfogati abbastanza per oggi.- Hermione lanciò uno sguardo di puro odio a Malfoy che ricambiò disgustato. Entrambi avevano il fiato grosso e facevano fatica a respirare – Hermione, la tua gamba è rotta.-controllò premurosa la professoressa- Devi andare in infermeria. Draco vai con lei.- I due inorridirono. -Professoressa non mi possono accompagnare o Harry ,o Ron, o Ginny o chiunque altro?-la pregò. -Sono tutti e tre impossibilitati al momento.- rispose, indicando i loro corpi tramortiti al terreno -ti accompagnerà Draco. Così imparate a scannarvi a vicenda. Inoltre anche lui si deve far visitare alcune ferite.-sembrava divertita dalla situazione. I due ragazzi però ostinatamente non si mossero.-Vi avverto, se non fate come vi dico sarò costretta a mettervi una punizione...- Hermione si mise sull'attenti.-...che dovrete scontare insieme.- a quel punto anche Draco iniziò a collaborare. Non aveva intenzione di passare con la insopportabile Granger più tempo del previsto. -Okay, andiamo, andiamo.- il biondo iniziò a dirigersi verso la porta. Un colpo di tosse attirò la sua attenzione. -Mi spieghi come faccio a camminare se mi hai rotto una gamba?- domandò petulante la riccia. Draco la guardò sconcertato -Non ti aspetterai il mio aiuto, spero?-

-Non c'è nessun'altra soluzione. Tranquillo la cosa non piace neanche a me.- specificò arrabbiata, incrociando le braccia.

Nel frattempo la Brooks aveva attirato l'attenzione di tutti gli altri alunni su di sé, allontanandosi dai due.

Draco schifato, aiutò la ragazza a mettersi in piedi. Le prese il fianco e le fece passare un braccio intorno alla sua spalla. Inorridito dal contatto, l'aiutò a uscire dalla stanza.

"Your rise and fall,

back up against the wall

What goes around

is coming back and haunting you"
-Platypus (I hate You), Green Day-

Spazio dell'autrice:
Tatataaan cosa succederà tra Hermione e Draco, ora che sono soli soletti? Riusciranno ad arrivare in infermeria sani e salvi?
Beh penso che aspettavate da un po' una scena con solo loro due e dopo aver sopportato nove capitoli ve la meritate.
In ogni caso siamo ancora al capitolo "Platypus (I hate You!)" , quindi parliamo di questo . Ve lo confesso, mi sono divertita un sacco a scriverlo e non ho cambiato praticamente nulla dalla prima stesura. Per me è una novità ahahha. Ditemi cosa ne pensate, ci tengo!
A settimana prossima.
Marta
 

   
 
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