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Autore: Bauci    21/05/2009    3 recensioni
Mi voltai verso Bella e presi un respiro profondo. Le accarezzi un ultima volta il viso..mi sarebbe mancato il calore del suo corpo,il battito del suo cuore,il rossore sulle sue guance quando era imbarazzata..ma mai quanto mi sarebbe mancata lei se non l’avessi fatto.
Mi avvicinai lentamente “Bella, so che puoi sentirmi. Non avere paura.”le dissi sottovoce “Sei la mia vita,sei tutto ciò che ho sempre voluto.Ti amo”
Baciai dolcemente le sue morbide labbra. “Ti prego non mi odiare, ti prometto che non sentirai nulla. Al tuo risveglio io sarò qui” le sussurrai baciandole la guancia.
“Insieme.Per sempre”
Se avessi potuto avrei pianto.Quanta pena, quanto amore.
La osservai ancora, imprimendo nella mia mente ogni più piccolo dettaglio del suo volto, mi avvicinai al collo, annusai un ultima volta il suo dolcissimo profumo e feci ciò per cui ero destinato, ciò per cui mi sarei dannato.
Ora e per sempre.

In fin di vita, Edward salva Bella facendola diventare un vampiro ma la loro unione verrà ostacolata nuovamente dalla comparsa dei Volturi.
Fino a dove ci si può spingere per salvare la persona amata?
Quanto si è disposti a sacrificare davvero?
Genere: Romantico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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CAP 16 - IO  & TE

 

“”Ke caratterino..” sghignazzò Emmett

“E finiscila tu” lo rimproverò Rosalie

“Dovremmo parlare con Edward” disse Esme

“Ci penso io” disse Carlisle avviandosi alle scale

“No vado io” disse Alice precedendolo

 

Stai bene?

“No” sospirai appoggiando la testa sulla spalla di Alice,sedutasi vicino a me per terra.

Non dovevi andartene prima, Bella si è parecchio arrabbiata

“Ha ragione ma restare avrebbe voluto dire accettare la sua decisione e io non posso farlo”

Parla con lei Edward,Aro sarà qui tra poco e vorrà una risposta.

Ringhiai al pensiero di quel bastardo

Va da Bella,ha bisogno di te ora più che mai

“E‘ alla radura?” le chiesi

“No, l’ho dirottata al lago” disse facendomi l’occhiolino.

 

Già la radura..la mia sorpresa..sorrisi mesto al ricordo di quei giorni.

 

Mi alzai dal pavimento e,dopo aver dato un bacio sui capelli ad Alice,scesi le scale.

Buttai un occhio sul tavolo e sorrisi alla visione del buco lasciato dal pugno di Bella..non era più la umana indifesa di un tempo.

 

Iniziai a camminare via via aumentando il passo finchè corsi. Volevo raggiungerla:essere separati da meno di un ora era già una sofferenza,figuriamoci un anno..

Giunsi brevemente al lago e subito la notai: era seduta su un lungo masso roccioso,con una gamba distesa e il piede a filo d’acqua e l’altra al petto racchiusa dalle sue braccia, il mento sul ginocchio. Sembrava assorta in chissà quali ragionamenti; avrei dato qualsiasi cosa per sapere i suoi pensieri: ora più che mai.

“Bella..” sussurrai

Lei non mi degnò di uno sguardo benchè avesse avvertito da subito la mia presenza

Mi avvicinai lentamente continuando a guardarla. La luce tenue del sole che filtrava dal cielo nuvoloso la avvolgeva di una strana aurea, sembrava un angelo. Il mio angelo.

“Mi dispiace” sospirai affranto fissandomi i piedi

“Perché ci hai messo così tanto?” mi chiese imbronciata

Alzai lo sguardo e incontrai i suoi dolcissimi occhi e la sua bocca che si era distesa in un sorriso.

“Oh amore mio” sussurrai avvicinandomi ancor di più e stringendomi a lei.

“Edward non fare così” disse accarezzandomi i capelli

“Mi dispiace per prima”

“Dispiace anche a me..dovrò comprare un nuovo tavolo a Esme” disse pensierosa

La guardai solo per un secondo e poi scoppiai a ridere.

“Ti amo,lo sai vero?” mi disse ancora sorridente

“Sì”

“Non vorrei andare ma davvero Edward non ho scelta. Appena Gabriel mi ha visitato ho capito cosa vuol dire ‘stare bene’ e non credo di poter resistere nuovamente se il dolore tornasse”

“Lo so Bella ma stiamo parlando dei Volturi,non ci possiamo fidare di loro”

“Marcus non è Aro. E io ora sono un vampiro,saprò difendermi..”

Ringhiai a quel pensiero

“Saprò difendermi anche se non ce ne sarà bisogno” continuò Bella mettendomi una mano sulla bocca.

“Edward sono solo 12 mesi, nulla in confronto a ciò che ci aspetta dopo”

“Già un giorno senza te sembra una tortura..” sospirai

“Lo so ma lo sono stati anche questi ultimi 10 giorni..per entrambi”

Occhi negli occhi la sua tristezza era la mia,il suo dolore era il mio,il suo amore era il mio.

Come un anima divisa in due corpi, eravamo la metà una dell’altro.

Si avvicinò col viso lentamente poggiando le sue labbra alle mie e mi diede un bacio e poi un altro e un altro ancora. Non seppi resistere: la strinsi forte a me,con una mano la presi dietro la nuca e impressi il mio volto nel suo. Con prepotenza mi feci spazio nella sua bocca con la mia lingua,che ebbe pace solo quando incontrò la sua. Iniziammo quella danza con ferocia,rabbia,arroganza e voglia. Uno dell’altra.

Si lasciò andare sulla roccia attirandomi a lei,sopra di lei. Un ricerca affannata dei nostri corpi,dei nostri volti,dei nostri respiri accelerati. Una ricerca disperata..come il nostro amore.

Non lasciandoci mi levò la maglietta a fatica quasi strappandola per la trepidazione.

Le sue mani scorrevano sulla mia schiena lasciando scie ardenti,come la nostra passione rimasta latente troppo a lungo. La volevo,più di ogni altra cosa al mondo. E lei voleva me. Lasciando fuori i giorni scorsi, le urla soffocate, le angosce provate e cercando di essere solo noi.

 

Ero sopra di lei senza paura di poterla schiacciare o ferire e ,benchè avesse ancora il suo vestito addosso, la sentivo fremere e tremare ma questa volta la mia temperatura non c’entrava. Era calda,era morbida ed era mia.

Mi spinse via facendomi cadere di lato e salì sopra di me.

Era audace,curiosa quanto me di sapere cosa potevamo finalmente fare,era sexy.

Le mie mani correvano sul suo corpo senza esitazioni anzi eccitate per la situazione.

Eccitazione che mi scorreva nel sangue,nelle vene,nel corpo più del veleno e che non tardò a manifestarsi..

Facendo leva su un braccio,la girai tornando sopra.

“Edward..” sospirò con le labbra sul mio collo

Con una mano percorsi dal ginocchio tutta la sua coscia, infilandola sotto il vestito e fermandola solo all’incontro con le sue mutandine.

La ammirai in tutto il suo splendore. Dio come era bella. Perso nei suoi occhi,e forse lei nei miei, con un bacio sembrò darmi l’approvazione a ciò che volevo fare.

Infilai un dito nell’orlo di cotone morbido,mai quanto la sua pelle che al mio contatto sembrava ardere,lo percorsi tutto e mi fermai al lato.

“Fallo” mi sussurrò ansimante all’orecchio

Strinsi il lembo di tessuto nel mio pugno e..

 

“Finalmente vi ho trovat..” disse felice sbucando dalla foresta e irrigidendosi vedendoci.

“Alice..” sospirò Bella lasciandosi cadere sulla roccia

“Non è un buon momento Alice smamma” le dissi spazientito chinando il capo sul collo di Bella e continuandola a baciare.

Anche se non era possibile sentii mia sorella arrossire dalla vergogna.

Vedermi su di Bella quasi nudo intento a spogliarla non era, purtroppo, una cosa abituale.

Oddio non vi avevo ‘visto’..ke imbarazzo pensò

“Alice te ne vuoi andare?” gridai iniziando ad arrabbiarmi

“Oh ehm A-Aro..è a casa”

Ci irrigidemmo entrambi al suono di quel nome..

 

“Edward” mi sussurrò Bella ancora sotto di me

Non seppi dirle nulla, i miei occhi le dissero cosa provavo in quel momento: tutto e niente.

“Oh amore” disse stringendomi forte a se.

Mi cullò dolcemente e non avrei mai voluto staccarmi da lei ma lo feci.

Le accarezzai una guancia, la baciai leggermente un ultima volta e diedi voce al nostro infausto destino.

“Andiamo”

 

 

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Mi fermai davanti alla porta di casa,la mano tremante sospesa sulla maniglia.

Le caldi dita di Bella si intrecciarono con le mie e a quel tocco la guardai triste.

Mi sorrise dolcemente ma non disse nulla e forse fu meglio così.

Sapevamo cosa sarebbe successo e per quanto sbagliato era giusto così.

Prese un respiro profondo e aprì la porta.

La seguii focalizzandomi subito su Aro,spaparanzato sul divano compiaciuto, e senza rendermene conto iniziai a ringhiare.

“Edward” sospirò passando un suo braccio attorno alla mia vita per calmarmi.

Tremavo tutto ma non per la paura. Era rabbia,di quella che ti acceca la mente e la vista.

“Bella” esultò Aro alzandosi “Allora?”

“Accetto Aro.Un anno presso il vostro castello senza contatti con nessuno di loro in cambio della mia guarigione.” sentenziò

 

Lo sapevo,pensavo di essere pronto ma le sue parole mi ferirono lo stesso

“Oh meraviglioso, Marcus sarà felice di rivederti.” disse avvicinandosi a noi a braccia aperte.

Istintivamente mi posi di mezzo: proteggere Bella sarebbe sempre stata un abitudine che di certo non avrei mai perso.

“Edward” sospiro lei scavalcandomi per abbracciare Aro.

“Oh prevedo grandi cose,grandi cose per te Isabella” le disse fiero baciandola in fronte.

Impiegai tutta la mia buona volontà per non saltargli addosso. Lo feci per Bella, solo per lei.

“Bene bene. Gabriel ora ti spiegherà tutto, io devo lasciarvi” disse avviandosi verso la porta

“Oh non vedo l‘ora.Ci vediamo tra 5 giorni” ci disse sorridente.

E senza vedere la nostra reazione,senza aver modo di poter dire o fare nulla chiuse la porta dietro di sé e scomparve alla nostra vista.

“ 5 giorni..” sussurrai

Bella si voltò verso di me e mi fissò.

“Che-che voleva dire con 5 giorni? Penso di non aver capito o forse mi sto sbagliando” le dissi con voce tremante

“Perdonami” fu tutto ciò che mi disse prima di abbracciarmi.

Rimasi fermo immobile,le braccia lungo il corpo,lo sguardo vuoto. Come me.

“Edward” mi sussurrò accarezzandomi la guancia

 

“Tra circa 5 giorni il dolore tornerà” disse Gabriel “non sono Marcus,non sono in grado di fare di meglio. Bella ricomincerà a soffrire e per allora dovrà essere in Italia”

“Tu lo sapevi?”le chiesi apatico

“Sì” mi sussurrò distogliendo lo sguardo da me

“Perché non me l‘hai detto?”

“..”

“Perché?” le urlai allontanandomi da lei

“Edward io..”

“Io cosa?Te ne sei dimenticata?Non mi sembra fosse così difficile dire ‘Edward parto tra 5 giorni’ ” continuai

“Ora basta Edward stai esagerando” mi disse Carlisle

“Io sto esagerando?Io?” gli ringhiai dirigendomi verso la porta

“Dove stai andando?” mi chiese Bella

“Da Aro. Tu non ci vai in Italia” dissi

Non so come fece ma Gabriel si materializzò davanti alla porta sbarrandomi la strada.

“Calma, non peggioriamo la situazione”

“Levati” gli sibilai

“Edward ora smettila” urlò Bella accasciandosi a terra

“Basta” sussurrò coprendosi il viso con le mani

Volai al suo fianco,a terra e la stinsi forte al mio petto

“O amore mio mi dispiace,mi dispiace” dissi cullandola

“No sono io..dovevo dirtelo”

“Perché non l‘hai fatto?”

“Se l‘avessi saputo con Aro ancora qui avresti peggiorato la situazione”

Sorrisi. Mi conosceva bene,forse era l’unica a conoscermi davvero,come o più di Alice.

“Mi dispiace interrompervi ma devo raggiungere Aro.” disse Gabriel

Bella sciolse il nostro abbraccio e si alzò da terra.

“Ti aspetterò all’ingresso dell’aeroporto. Il volo è alle 10.00 in punto ma dovrai essere lì almeno 2 ore prima per il check-in. Non dimenticarti il passaporto”

Bella annuì “E per i miei genitori?” disse con voce tremante

“A quello ci penserò io, non ti preoccupare”

”Grazie” fu la sua unica risposta

Gelai dentro.Volevano uccidere Charlie e Renè e Bella non diceva nulla?Che storia era mai questa.

“Che-che intendi fare ai genitori di Bella?” gli chiesi

“Modificherò la loro mente: gli farò credere che Bella è stata portata in Italia in una clinica altamente specializzata in traumi cranici per un nuovo tipo di cura sperimentale. Penseranno di essere stati proprio loro a deciderlo e che il tutto sia stato possibile grazie alle conoscenze di Carlisle nell’ambiente medico. Naturalmente voi dovrete reggere questa versione dei fatti.”

“Gabriel è speciale” disse Bella vedendo le nostre facce interrogative “come Alice,Jasper,te..non farà del male a Charlie e Renè e così potremo giustificare il mio anno in Italia”

“Devo andare” disse Gabriel avviandosi alla porta

“E’ stato un piacere. Bella sii puntuale.”

Si abbracciarono sulla soglia come se fossero già grandi amici mentre io e la mia famiglia eravamo ancora imbambolati nel salotto.

“Ciao Bella ci vediamo venerdì” le disse prima di iniziare a correre scomparendo alla nostra vista.

“Ha detto ‘venerdì’ vero?” disse Emmett

“Sì” disse Bella chiudendo la porta

“Ma scusate oggi che giorno è?” chiese Emmett

“martedì..” sussurrai

“..quindi Bella parte tra 3 giorni?” chiese Alice triste

“Sì ” sussurrò lei voltandosi per guardarmi.

Ero ancora inginocchiato per terra,in mezzo al salotto non riuscendo a capacitarmi di cosa stesse succedendo.3 giorni,solo 3 giorni.

 

3 giorni per AMARSI

3 giorni per ILLUDERSI

3 giorni per DIRSI ADDIO

  
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