CAP 16 - IO
& TE
“”Ke
caratterino..” sghignazzò Emmett
“E
finiscila tu” lo rimproverò Rosalie
“Dovremmo
parlare con Edward” disse Esme
“Ci
penso io” disse Carlisle avviandosi alle scale
“No
vado io” disse Alice precedendolo
Stai bene?
“No”
sospirai appoggiando la testa sulla spalla di Alice,sedutasi vicino a
me per
terra.
Non dovevi andartene prima,
Bella si è parecchio arrabbiata
“Ha
ragione ma restare avrebbe voluto dire accettare la sua decisione e io
non
posso farlo”
Parla con lei Edward,Aro
sarà qui tra poco e vorrà una risposta.
Ringhiai
al pensiero di quel bastardo
Va da Bella,ha bisogno di te
ora più che mai
“E‘
alla radura?” le chiesi
“No,
l’ho dirottata al lago” disse facendomi
l’occhiolino.
Già
la radura..la mia sorpresa..sorrisi mesto al ricordo di quei giorni.
Mi
alzai dal pavimento e,dopo aver dato un bacio sui capelli ad
Alice,scesi le
scale.
Buttai
un occhio sul tavolo e sorrisi alla visione del buco lasciato dal pugno
di
Bella..non era più la umana indifesa di un tempo.
Iniziai
a camminare via via aumentando il passo finchè corsi. Volevo
raggiungerla:essere separati da meno di un ora era già una
sofferenza,figuriamoci
un anno..
Giunsi
brevemente al lago e subito la notai: era seduta su un lungo masso
roccioso,con
una gamba distesa e il piede a filo d’acqua e
l’altra al petto racchiusa dalle
sue braccia, il mento sul ginocchio. Sembrava assorta in
chissà quali ragionamenti;
avrei dato qualsiasi cosa per sapere i suoi pensieri: ora
più che mai.
“Bella..”
sussurrai
Lei
non mi degnò di uno sguardo benchè avesse
avvertito da subito la mia presenza
Mi
avvicinai lentamente continuando a guardarla. La luce tenue del sole
che
filtrava dal cielo nuvoloso la avvolgeva di una strana aurea, sembrava
un
angelo. Il mio angelo.
“Mi
dispiace” sospirai affranto fissandomi i piedi
“Perché
ci hai messo così tanto?” mi chiese imbronciata
Alzai
lo sguardo e incontrai i suoi dolcissimi occhi e la sua bocca che si
era
distesa in un sorriso.
“Oh
amore mio” sussurrai avvicinandomi ancor di più e
stringendomi a lei.
“Edward
non fare così” disse accarezzandomi i capelli
“Mi
dispiace per prima”
“Dispiace
anche a me..dovrò comprare un nuovo tavolo a Esme”
disse pensierosa
La
guardai solo per un secondo e poi scoppiai a ridere.
“Ti
amo,lo sai vero?” mi disse ancora sorridente
“Sì”
“Non
vorrei andare ma davvero Edward non ho scelta. Appena Gabriel mi ha
visitato ho
capito cosa vuol dire ‘stare bene’ e non credo di
poter resistere nuovamente se
il dolore tornasse”
“Lo
so Bella ma stiamo parlando dei Volturi,non ci possiamo fidare di
loro”
“Marcus
non è Aro. E io ora sono un vampiro,saprò
difendermi..”
Ringhiai
a quel pensiero
“Saprò
difendermi anche se non ce ne sarà bisogno”
continuò Bella mettendomi una mano
sulla bocca.
“Edward
sono solo 12 mesi, nulla in confronto a ciò che ci aspetta
dopo”
“Già
un giorno senza te sembra una tortura..” sospirai
“Lo
so ma lo sono stati anche questi ultimi 10 giorni..per
entrambi”
Occhi
negli occhi la sua tristezza era la mia,il suo dolore era il mio,il suo
amore
era il mio.
Come
un anima divisa in due corpi, eravamo la metà una
dell’altro.
Si
avvicinò col viso lentamente poggiando le sue labbra alle
mie e mi diede un
bacio e poi un altro e un altro ancora. Non seppi resistere: la strinsi
forte a
me,con una mano la presi dietro la nuca e impressi il mio volto nel
suo. Con
prepotenza mi feci spazio nella sua bocca con la mia lingua,che ebbe
pace solo
quando incontrò la sua. Iniziammo quella danza con
ferocia,rabbia,arroganza e
voglia. Uno dell’altra.
Si
lasciò andare sulla roccia attirandomi a lei,sopra di lei.
Un ricerca affannata
dei nostri corpi,dei nostri volti,dei nostri respiri accelerati. Una
ricerca
disperata..come il nostro amore.
Non
lasciandoci mi levò la maglietta a fatica quasi strappandola
per la
trepidazione.
Le
sue mani scorrevano sulla mia schiena lasciando scie ardenti,come la
nostra
passione rimasta latente troppo a lungo. La volevo,più di
ogni altra cosa al
mondo. E lei voleva me. Lasciando fuori i giorni scorsi, le urla
soffocate, le
angosce provate e cercando di essere solo noi.
Ero
sopra di lei senza paura di poterla schiacciare o ferire e
,benchè avesse
ancora il suo vestito addosso, la sentivo fremere e tremare ma questa
volta la
mia temperatura non c’entrava. Era calda,era morbida ed era
mia.
Mi
spinse via facendomi cadere di lato e salì sopra di me.
Era
audace,curiosa quanto me di sapere cosa potevamo finalmente fare,era
sexy.
Le
mie mani correvano sul suo corpo senza esitazioni anzi eccitate per la
situazione.
Eccitazione
che mi scorreva nel sangue,nelle vene,nel corpo più del
veleno e che non tardò
a manifestarsi..
Facendo
leva su un braccio,la girai tornando sopra.
“Edward..”
sospirò con le labbra sul mio collo
Con
una mano percorsi dal ginocchio tutta la sua coscia, infilandola sotto
il
vestito e fermandola solo all’incontro con le sue mutandine.
La
ammirai in tutto il suo splendore. Dio come era bella. Perso nei suoi
occhi,e
forse lei nei miei, con un bacio sembrò darmi
l’approvazione a ciò che volevo
fare.
Infilai
un dito nell’orlo di cotone morbido,mai quanto la sua pelle
che al mio contatto
sembrava ardere,lo percorsi tutto e mi fermai al lato.
“Fallo”
mi sussurrò ansimante all’orecchio
Strinsi
il lembo di tessuto nel mio pugno e..
“Finalmente
vi ho trovat..” disse felice sbucando dalla foresta e
irrigidendosi vedendoci.
“Alice..”
sospirò Bella lasciandosi cadere sulla roccia
“Non
è un buon momento Alice smamma” le dissi
spazientito chinando il capo sul collo
di Bella e continuandola a baciare.
Anche
se non era possibile sentii mia sorella arrossire dalla vergogna.
Vedermi
su di Bella quasi nudo intento a spogliarla non era, purtroppo, una
cosa
abituale.
Oddio non vi avevo
‘visto’..ke imbarazzo pensò
“Alice
te ne vuoi andare?” gridai iniziando ad arrabbiarmi
“Oh
ehm A-Aro..è a casa”
Ci
irrigidemmo entrambi al suono di quel nome..
“Edward”
mi sussurrò Bella ancora sotto di me
Non
seppi dirle nulla, i miei occhi le dissero cosa provavo in quel
momento: tutto
e niente.
“Oh
amore” disse stringendomi forte a se.
Mi
cullò dolcemente e non avrei mai voluto staccarmi da lei ma
lo feci.
Le
accarezzai una guancia, la baciai leggermente un ultima volta e diedi
voce al
nostro infausto destino.
“Andiamo”
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Mi
fermai davanti alla porta di casa,la mano tremante sospesa sulla
maniglia.
Le
caldi dita di Bella si intrecciarono con le mie e a quel tocco la
guardai
triste.
Mi
sorrise dolcemente ma non disse nulla e forse fu meglio così.
Sapevamo
cosa sarebbe successo e per quanto sbagliato era giusto così.
Prese
un respiro profondo e aprì la porta.
La
seguii focalizzandomi subito su Aro,spaparanzato sul divano
compiaciuto, e
senza rendermene conto iniziai a ringhiare.
“Edward”
sospirò passando un suo braccio attorno alla mia vita per
calmarmi.
Tremavo
tutto ma non per la paura. Era rabbia,di quella che ti acceca la mente
e la
vista.
“Bella”
esultò Aro alzandosi “Allora?”
“Accetto
Aro.Un anno presso il vostro castello senza contatti con nessuno di
loro in
cambio della mia guarigione.” sentenziò
Lo
sapevo,pensavo di essere pronto ma le sue parole mi ferirono lo stesso
“Oh
meraviglioso, Marcus sarà felice di rivederti.”
disse avvicinandosi a noi a
braccia aperte.
Istintivamente
mi posi di mezzo: proteggere Bella sarebbe sempre stata un abitudine
che di
certo non avrei mai perso.
“Edward”
sospiro lei scavalcandomi per abbracciare Aro.
“Oh
prevedo grandi cose,grandi cose per te Isabella” le disse
fiero baciandola in
fronte.
Impiegai
tutta la mia buona volontà per non saltargli addosso. Lo
feci per Bella, solo
per lei.
“Bene
bene. Gabriel ora ti spiegherà tutto, io devo
lasciarvi” disse avviandosi verso
la porta
“Oh
non vedo l‘ora.Ci vediamo tra 5 giorni” ci disse
sorridente.
E
senza vedere la nostra reazione,senza aver modo di poter dire o fare
nulla
chiuse la porta dietro di sé e scomparve alla nostra vista.
“
5 giorni..” sussurrai
Bella
si voltò verso di me e mi fissò.
“Che-che
voleva dire con 5 giorni? Penso di non aver capito o forse mi sto
sbagliando”
le dissi con voce tremante
“Perdonami”
fu tutto ciò che mi disse prima di abbracciarmi.
Rimasi
fermo immobile,le braccia lungo il corpo,lo sguardo vuoto. Come me.
“Edward”
mi sussurrò accarezzandomi la guancia
“Tra
circa 5 giorni il dolore tornerà” disse Gabriel
“non sono Marcus,non sono in
grado di fare di meglio. Bella ricomincerà a soffrire e per
allora dovrà essere
in Italia”
“Tu
lo sapevi?”le chiesi apatico
“Sì”
mi sussurrò distogliendo lo sguardo da me
“Perché
non me l‘hai detto?”
“..”
“Perché?”
le urlai allontanandomi da lei
“Edward
io..”
“Io
cosa?Te ne sei dimenticata?Non mi sembra fosse così
difficile dire ‘Edward
parto tra 5 giorni’ ” continuai
“Ora
basta Edward stai esagerando” mi disse Carlisle
“Io
sto esagerando?Io?” gli ringhiai dirigendomi verso la porta
“Dove
stai andando?” mi chiese Bella
“Da
Aro. Tu non ci vai in Italia” dissi
Non
so come fece ma Gabriel si materializzò davanti alla porta
sbarrandomi la
strada.
“Calma,
non peggioriamo la situazione”
“Levati”
gli sibilai
“Edward
ora smettila” urlò Bella accasciandosi a terra
“Basta”
sussurrò coprendosi il viso con le mani
Volai
al suo fianco,a terra e la stinsi forte al mio petto
“O
amore mio mi dispiace,mi dispiace” dissi cullandola
“No
sono io..dovevo dirtelo”
“Perché
non l‘hai fatto?”
“Se
l‘avessi saputo con Aro ancora qui avresti peggiorato la
situazione”
Sorrisi.
Mi conosceva bene,forse era l’unica a conoscermi davvero,come
o più di Alice.
“Mi
dispiace interrompervi ma devo raggiungere Aro.” disse Gabriel
Bella
sciolse il nostro abbraccio e si alzò da terra.
“Ti
aspetterò all’ingresso dell’aeroporto.
Il volo è alle 10.00 in punto ma dovrai
essere lì almeno 2 ore prima per il check-in. Non
dimenticarti il passaporto”
Bella
annuì “E per i miei genitori?” disse con
voce tremante
“A
quello ci penserò io, non ti preoccupare”
”Grazie”
fu la sua unica risposta
Gelai
dentro.Volevano uccidere Charlie e Renè e Bella non diceva
nulla?Che storia era
mai questa.
“Che-che
intendi fare ai genitori di Bella?” gli chiesi
“Modificherò
la loro mente: gli farò credere che Bella è stata
portata in Italia in una
clinica altamente specializzata in traumi cranici per un nuovo tipo di
cura
sperimentale. Penseranno di essere stati proprio loro a deciderlo e che
il
tutto sia stato possibile grazie alle conoscenze di Carlisle
nell’ambiente
medico. Naturalmente voi dovrete reggere questa versione dei
fatti.”
“Gabriel
è speciale” disse Bella vedendo le nostre facce
interrogative “come
Alice,Jasper,te..non farà del male a Charlie e
Renè e così potremo giustificare
il mio anno in Italia”
“Devo
andare” disse Gabriel avviandosi alla porta
“E’
stato un piacere. Bella sii puntuale.”
Si
abbracciarono sulla soglia come se fossero già grandi amici
mentre io e la mia
famiglia eravamo ancora imbambolati nel salotto.
“Ciao
Bella ci vediamo venerdì” le disse prima di
iniziare a correre scomparendo alla
nostra vista.
“Ha
detto ‘venerdì’ vero?” disse
Emmett
“Sì”
disse Bella chiudendo la porta
“Ma
scusate oggi che giorno è?” chiese Emmett
“martedì..”
sussurrai
“..quindi
Bella parte tra 3 giorni?” chiese Alice triste
“Sì
” sussurrò lei voltandosi per guardarmi.
Ero
ancora inginocchiato per terra,in mezzo al salotto non riuscendo a
capacitarmi
di cosa stesse succedendo.3 giorni,solo 3 giorni.
3
giorni per AMARSI
3
giorni per ILLUDERSI
3
giorni per DIRSI ADDIO