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Autore: Agente Isa88    07/04/2005    1 recensioni
Questo è il sequel de"questa è la realta" leggete e recensite!
Genere: Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa è realtà

Questa è realtà... “visita all’Oracolo”

 

Nutty quella mattina si svegliò abbastanza presto, perchè aveva tante cose da fare quel giorno, a cominciare dai compiti!! Fece colazione e si buttò sulla scrivania a farli. Arrivò suo fratello in camera dopo un po’.

 

“oh Nutty levati da qui, devo giocare a computer!”

 

“we!! Ma che giocare a computer!!?? Io ho matematica da recuperare!!” gli rispose senza distogliere lo sguardo dai radicali sul quaderno.

 

“bè se non studi quando ci sono le verifiche non è colpa mia, valli a fare in sala dai!!”

 

“maledizione Dile, torna tra mezz’ora!!” Nutty si arrabbiò. Improvvisamente Dile fece una faccia sconvolta e cominciò a balbettare.

 

“o-o-o-o-o-k!! Questa me la paghi però!!”

 

Nutty non capiva il motivo di tanto scompiglio, non aveva neanche tanto alzato la voce, strano che si sia arreso così! Il motivo gli fu chiaro quando si voltò e fuori dalla finestra alle sue spalle e vide Smith che la guardava a testa in giù.

 

“maledizione Smith!! Che cavolo ti metti a fluttuare fuori dalla mia finestra?? Se i miei genitori si svegliano e ti vedono qui mi uccidono!!”

 

“non dobbiamo andare dall’Oracolo?”

 

“si ma devo prima finire i compiti!”

 

Smith entrò in camera sua dalla finestra, prese la penna di mano a Nutty, si sedette di fronte al quaderno e in pochi istanti le finì gli esercizi. Dopodichè riappoggiò la penna sulla scrivania e sorrise “fatto, ora andiamo!!”

 

“grazie!! La prossima volta impossessati di me durante la verifica di matematica!! Così mi salvi dal debito!!”  poi si accorse di essere ancora in pigiama e prese i suoi vestiti dall’armadio. Nel frattempo Smith osservava la sua stanza.

 

Gadget, posters e pupazzetti su Matrix dappertutto. Quasi tutti su di lui...o meglio, su Hugo Weaving. Sorrise nel prendere in mano il pupazzetto che lo ritraeva insieme a Neo sotto la pioggia. Somigliava a lui in modo impressionante.

 

“era per tutta questa roba che non volevi che entrassi in camera tua?” sorrise Smith.

 

“bè...anche...” in verità il motivo era solo quello “ora per favore vedi di fare dietro front, uscire dalla finestra e aspettarmi in strada”

 

“perchè?” chiese Smith che era distratto a tocchettare i gadget che non si accorse che la risposta era abbastanza ovvia.

 

“non ti aspetterai che mi cambi davanti a te!!” gli urlò.

 

Smith tornò in se e si accorse della figuraccia tremenda che aveva appena fatto. Quindi uscì imbarazzato dalla finestra e aspettò che la ragazzina si cambiò.

 

Nutty si preparò velocemente e prese la giacca “Dile se vuoi vai al computer io devo uscire!”

 

“Uscire? Sono le otto!! Dove te ne vai?”

 

“devo andare con Smith e Beba dall’Oracolo!!”

 

“Davvero andate dall’Oracolo?”

 

“si, ma non farmi perdere tempo, sono già in ritardo! Beba mi sta aspettando!”

 

“Posso venire anche io?? Dai Nutty!!”

 

“Vuoi venire anche te? Sei sicuro?”

 

“Si che sono sicuro!! Voglio conoscerla!!”

 

Nutty si rassegnò e lo portò con se. Smith si aspettava arrivasse solo Nutty “e tu perchè stai venendo?” gli chiese.

 

“Che domande!! Voglio conoscere l’Oracolo no?”

 

Arrivarono tutti e tre sotto casa di Beba.

 

“Aspettatemi un attimo qui, vado a chiamarla, scommetto che starà ancora dormendo!” disse Nutty salendo le scale lasciando Smith e Dile nella portineria del palazzo.

 

Suonò il campanello e dopo parecchi secondi Beba le aprì la porta ancora con la faccia assonnata e il pigiama.

 

“ho appena scommesso con Smith e mio fratello che ti avrei trovata ancora a dormire!!”

 

“scusa...e che sono andata a dormire tardi...ora mi preparo” disse sbadigliando.

 

“sei andata a dormire tardi perchè a mezzanotte c’era GIA, vero?” disse accomodandosi sul divano.

 

“ti pare che io mi perda un film di Angelina? Anche se c’è l’ho in tutte le versioni possibili di DVD!!” rispose Beba mentre si vestiva.

 

Intanto Smith e Dile aspettavano in portineria.

 

“Tu sei più piccolo di Isabella, vero?” gli chiese al ragazzino.

 

“si, di un anno...”

 

“sembri più grande tu...lei è molto più bassa...”

 

“sembri venuto dalla luna tu! E’ logico che sia più bassa, è una ragazza! Ma poi perchè ci chiami con i nostri veri nomi? Anche con Neo l’hai sempre fatto!”

 

“Perchè trovo stupido chiamare gli umani con quei nomi finti, quando un umano nasce ha un nome e un cognome... quindi credo sia più rispettoso nei loro confronti chiamarli con il loro vero nome e non con un nome fittizzio, è una forma di rispetto...”

 

“ah...” Dile rimase in silenzio, non si aspettava che Smith potesse fare certi discorsi.

 

Nutty e Beba arrivarono a interrompere il loro discorso. Ora erano pronti ad andare dall’Oracolo.

 

“qualcuno sa dove si trova?” chiese Beba al gruppo.

 

“io lo so” rispose Smith “ci sarà da camminare parecchio per la città”

 

“scusa Smith, lo sai che esistono cose come tram, autobus e metropolitane?” intervenne Nutty “basta che dici la zona e si prende il mezzo giusto che ci porterà da lei in pochi minuti!”

 

“no. Non è un luogo raggiungibile in questo modo” rispose Smith.

 

“ma come?!” urlò Dile “non abiterà mica su un battello!!”

 

“naa, secondo me l’Oracolo non sa nuotare!” disse Nutty.

 

“è vecchia, mica scema!” intervenne Beba.

 

“non abita su un battello!” li corresse Smith divertito dalle loro supposizioni “solo gli umani liberati e alcuni programmi o esuli hanno la chiave per accedere alla sua casa...”

 

“e tu sei tra questi fortunati?” chiese una delle due ragazzine.

 

Smith annuì con la testa. Però tra i ragazzi si formò qualche dubbio.

 

“ma scusa...” chiese Dile “come puoi tu avere accesso all’Oracolo se...”

 

“...se mi sono impossessato di lei in passato e ho preso i suoi occhi?” finì Smith.

 

I tre ragazzi aspettavano una risposta.

 

“bè, voi di certo non lo potete sapere, daltronde il film si ferma solo fino a quando il signor Anderson mi sconfigge nello scontro sotto la pioggia...” Smith fece una piccola pausa per riordinare nella mente i fatti accaduti “ dopo di questo c’è stata una pace momentanea tra macchine e umani...”  Smith fece un altra pausa per permettere ai ragazzi di seguirlo.

 

“...dopo di che voi mi trovaste tra le macerie di quel cinema, ricordate? Passato un po’ di tempo decisi di risfidare il signor Anderson, ancora senza successo purtroppo, allora decidi di fare visita all’Oracolo... e questa volta non per impossessarmi di lei...”

 

“...per chiederle qualche biscotto?” intervenne Dile. Il resto del gruppo lo guardò malissimo. “che c’è? Era solo una domanda!!”

 

“...andai da lei per chiederle dei consigli su come poter acquistare abbastanza forza per sconfiggerlo...”

 

I tre ragazzi si pietrificarono “cioè, aspetta, tu sei andato da lei per chiedergli consigli su come far fuori l’Eletto?!?!”

 

“esatto” rispose Smith come se fosse la cosa più normale del mondo.

 

“ma scusa, certo che hai una bella faccia tosta!! Prima la fai quasi fuori e poi gli chiedi come far fuori l’Eletto?!?! E poi lei è dalla parte dei buoni, quindi secondo te ti va a dire come farlo fuori?!?!” disse Nutty.

 

“ma io non lo voglio uccidere!” le rispose.

 

I tre ragazzi a quel punto non capivano più nulla.

 

“io voglio solo riuscire a sottometterlo per poter così constatare che sono diventato più forte di lui!! Solo questo voglio! Se lo faccio fuori lo so che farei tornare la guerra! E questo l’Oracolo lo sa, io non voglio più causare problemi in Matrix, voglio solo essere più forte del signor Anderson!!”

 

Beba, dile e Nutty rimasero in silenzio.

 

“la vostra prossima domanda immagino sarà: e come l’hai trovata? Facile, sono andato a sfidare Seraph e lui mi ha condotto da lei, e poi mi è stata data la chiave, come dimostrazione che non voglio più causare danni nel mondo! Fine della storia!”

 

“Smith tu sei un programma difettoso secondo me!!” commentò Nutty.

 

“devo darle ragione Smith!! Sapevo che l’Oracolo era buona, ma non credevo sino a questo punto, e poi tu sei stato un gran maleducato ad andarle a chiedere consigli dopo tutto quello che hai fatto!” disse Beba.

 

Smith non le rispose. Fece finta di nulla. Lo sapeva anche lui che era stato un comportamnto scorretto, ma daltronde era l’unica cosa che gli importasse davvero. Si sentì ancora peggio quando lei gli rispose “solo quando avrai capito il valore dell’amore forse riuscirai a sconfiggerlo, perchè lui combatte col cuore, tu invece solo con la rabbia! La vera forza parte dal cuore Smith” e lui cosa ne sa di amore?? è solo un programma! Però un modo si è promesso che l’evrebbe trovato.

 

Dopo parecchia strada si infilarono in una via abbastanza buia e Smith tirò fuori un paio di chiavi strane. Si diresse di fronte a una porta molto vecchia in fondo alla via e infilò una delle chiavi all’interno della serratura.

 

La porta si aprì e loro si trovarono all’interno di un corridoio tutto bianco infinito di porte verdastre.

 

“nooo!! Non ci posso credere!! Queste sono le back doors!!” a Nutty sembrava tutto un sogno.

 

“figata!” disse Dile.

 

“tra poco siamo arrivati” li avvertì Smith.

 

Fecero qualche minuto di camminata e si fermarono di fronte a una delle tante porte. Non era diversa dalle altre, eppure Smith sembrava sapere benisimo che fosse quella, come se ci fosse qualcosa che la differenziava dalle altre.

 

“siamo arrivati” disse ai ragazzi dopo averla aperta. Smith fece loro strada all’interno di quella casa. Sembrava una casa molto accogliente. Si presentò Seraph di fronte a loro.

 

“salve Smith, l’Oracolo ti stava aspettando” gli disse la guardia del corpo dell’Oracolo.

 

“ah, loro sono con me, non ti preoccupare, li ho portati a conoscere l’Oracolo”

 

I tre ragazzi erano stupefatti, quello con cui Smith stava parlando era davvero l’angelo Seraph!! Lui gli si avvicinò e si presentò.

 

“Seraph, è un piacere conoscerti ma ti avviso che non so una bega di arti marziali, quindi se mi devo presentare all’Oracolo non posso batterti!!” disse Nutty prima di dargli la mano.

 

Seraph rise per un momento “per questa volta potete passare!”

 

Si sentì un buonissimo odore di biscotti provenire dalla cucina. “ragazzi, Smith! Venite pure avanti” una voce dolce e pacata proveniva da essa. Era la voce dell’Oracolo.

 

I tre ragazzi, seguiti da Smith, si fecero avanti oltre la porta. Davanti ai loro occhi, vicino ai fornelli pronta a dar consigli, c’era proprio l’Oracolo. Incredibile.

 

Dile, Nutty e Beba erano molto tesi, sapevano bene chi avevano davanti.

 

L’Oracolo sorrise dolcemente “ma guarda che bei ragazzini mi hai portato Smith! A quanto pare migliori di giorno in giorno!”

 

“bè, ho ritenuto giusto portarteli perchè in fondo sanno molte cose, e magari con te non avrebbero avuto dubbi”

 

“hai fatto davvero molto bene, e poi conosco la tua situazione, una di questi tre è Nutty, vero? La ragazzina che ti ha ospitato nel suo palazzo...”

 

Nutty alzò timidamente la mano “s-sono io!”

 

L’Oracolo sorrise ancora una volta “hai avuto davvero un gran coraggio a ospitare un antipatico come lui, solo per questo dovresti essere premiata”

 

Smith tossì come per far finta di niente.

 

“ecco, i biscotti sono quasi pronti, ne volete qualcuno?”

 

I ragazzi annuirono col capo. Nutty si voltò per guardare Smith “ne vuoi anche tu, vero?” lui sorrise e annuì.

 

L’Oracolo mise i biscotti delicatamente sul vassoio e lo tese ai ragazzi “ecco a voi, non fate complimenti!” poi fece una piccola pausa “ora voglio parlare con alcuni di voi alla volta” poi li guardò attentamente “Nutty, Smith, accomodatevi sul divano per favore, ora devo parlare con Dile e Beba”

 

“ok” disse Nutty spintonando amichevolmente Smith fuori dalla cucina.

 

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Ci fu un momento di silenzio. Dile e Beba erano di fronte all’Oracolo, che si accomodò su una sedia.

 

“allora, innanzitutto vi ringrazio per non aver fatto parola a nessuno riguardo Smith... il motivo per il quale ora vi ho qui di fronte a me è per ricordarvi ancora una volta la frase siamo tutti qui per fare ciò che dobbiamo fare qui, ovvero, ognuno ha uno scopo da seguire. Il vostro per ora vi è chiaro, non riguarda neanche minimamente Smith”

 

I due seguivano con attenzione.

 

“tu Beba comunque hai il compito anche di confortare e aiutare Nutty. E’ una grande impresa la sua. Ha bisogno di sostegno...quindi continua a essere la sua migliore amica” Beba rispose con un sorriso.

 

Dile guardò l’Oracolo “ e per me non cè niente?”

 

L’Oracolo rise “si, forse qualcosa cè, sii meno timoroso con Smith! Non vuole farti del male, non vuole far del male a nessuno!”

 

Dile rimase in silenzio dall’imbarazzo mentre Beba rideva.

 

L’Oracolo fece uscire i due ragazzi e gli disse di far entrare Nutty.

 

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Nutty entrò timorosa dall’Oracolo.

 

“Nutty” disse con un sorriso “vedo che sei molto tesa, anche l’Eletto era così la prima volta, ma questo lo sai già”

L’Oracolo la invitò a sedersi. Nutty si accomodò di fronte a lei.

 

“allora, non cè bisogno che ti ringrazi per quello che stai facendo ormai...sai, Smith ti è molto riconoscente, credo te lo stia dimostrando, è sempre molto gentile, nevvero?”

 

Nutty annuì con la testa.

 

“non ne sei sicura vero?”

 

“di cosa?” chiese lei.

 

“del tuo amore nei suoi confronti”

 

Nutty arrossì e si nascose il volto con una mano.

 

“lo so che è solo questa la tua paura sai? Ma questo è un bene non ti preoccupare, non è una cosa negativa, anche se sappiamo bene tutte e due che non è una cosa che può accadere...”

 

“a me questo non importa, a me basta che non vada via di nuovo...” disse con voce bassa.

 

L’Oracolo sorrise “allora puoi stare tranquilla!!”

 

In quel momento entrò in cucina anche la piccola Sati. Con un volto vivace.

 

“tu devi essere Nutty!!” disse avvicinandosi a lei.

 

“si, e tu come lo sai?” le chiese.

 

“l’Oracolo mi aveva detto che Smith ti avrebbe portato qui!! E’ un piacere conoscerti!”

 

Nutty sorrise e poi l’Oracolo diventò seria.

 

“ora Nutty devo parlarti di una cosa importante...Smith ti ha parlato di quei tre agenti, giusto?”

 

“Johnson, Thomson e Jackson...si aggiravano nella mia zona l’altro giorno...”

 

“esatto, come puoi intuire anche tu, sta accadendo qualcosa... purtroppo cè chi vuole mettere fine alla pace... Il mainframe ha dato ordini agli agenti di uccidere gli umani che tenteranno di craccare Matrix o uscirne...tu e Smith avrete il compito di scoprire cos’è... ti affido questo compito, te la senti?”

 

“ma certo Oracolo, farò il possibile per scoprire cosa sta succedendo! Fidati di me!”

 

L’Oracolo diede un’occhiata a Sati e lei andò a chiamare Smith, che entrò in cucina dopo alcuni secondi.

 

“Smith, tu e Nutty avrete il compito di scoprire cosa si nasconde dietro questi fatti!”

 

Smith si avvicinò a Nutty “d’accordo! Sarà una bella avventura!”

 

Infine l’Oracolo diede a Nutty un ultimo biscotto per farla sentire meglio. Fuori dalla cucina rincontrò i suoi compagni.

 

“ma non è giusto!! Tu hai avuto un biscotto in più!!” si lamentò suo fratello.

 

“arrangiati! Tu non devi salvare il mondo!!” disse sua sorella soddisfatta.

 

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Arrivò sera. Nutty stava facendo vedere a Smith i seguiti del film Matrix, erano quasi alla fine di Revolutions. Hugo e Keanu stavano per finire il loro scontro.

 

Nutty e Smith erano sdraiati sul letto, ormai era notte, e lei stava morendo di sonno. Lui era totalmente preso dal DVD, era fatto talmente bene che gli sembrava di viaggiare tra i ricordi...

 

“lo sai che in questo punto mi ero messa a piangere?” gli disse con voce assonnata.

 

“davvero? Bè, il sognor Anderson sembra morto per sempre, la guerra è finita, può essere un momento emozionante...”

 

“veramente io avevo pianto per un altra persona...” disse con tono di voce sempre più basso.

 

“per un altra persona?” Smith vide che in quel preciso istante lui e i suoi cloni stavano scomparendo in un esplosione di luce. Poi si voltò verso di Nutty che però aveva gli occhi chiusi, si era addormentata con la testa e il braccio destro appoggiati sul suo petto.

 

Smith si alzò silenziosamente, la prese in braccio e volando entrò lentamente dalla finestra della sua stanza, che lasciava sempre aperta, dopo di che la mise a letto e la coprì con la coperta facendo attenzione a non svegliare suo fratello che stava già dormendo.

 

“buonanotte piccola” le disse prima di alzarsi ancora in volo e tornare in terrazza a finirsi il film.

 

                                                                                                                                                                            Continua!!

 

 

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Nota di Isa: la mia storia prosegueee!! Spero che per ora sia piaciuta a tutti!! Ah, quello che ha fatto Smith (di mettermi a letto) me l’ha detta mio fratello che in verità era sveglio e non stava dormendo!! Tra l’altro sto facendo una fatica cane a scrivere perchè mi sono spellata un dito giocando a racchettoni con bea in cortile!! E ho pure rotto il mio braccialetto facendo una schiacciata!! Sigh!! Va bè, alla prossima!! ;)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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